Film di animazione realizzato interamente con la computer graphic, è il primo lungometraggio della Pixar e ne è anche il manifesto programmatico. La casa americana realizza (e sarà quasi sempre così) un film tecnicamente eccellente ma cura altrettanto la psicologia dei personaggi, le loro motivazioni, costruendo pertanto figure tridimensionali che superano il loro essere oggetti dando luogo ad una gamma di sentimenti "umani". Ne deriva uno spettacolo estremamente godibile e pieno di ritmo, che avrà un sequel altrattanto valido.
Una notevole computer-grafica e buone idee rendono questo prodotto d’animazione piacevole e a tratti, anche divertente. I personaggi più spiritosi sono, Mr. Potatoes, il t-rex fifone e il maialino. L’azione è quasi costante e gli scambi tra il cow-boy, che sa di essere un giocattolo, e il ranger spaziale, che invece non lo sa, non sono niente male. Bravo Frizzi nel doppiare il cow-boy. Nel complesso, buono e meritevole di visione.
MEMORABILE: I soldatini vanno in missione per scoprire che regali ha ricevuto il bambino. I giocattoli modificati del tremendo bambino che abita di fronte.
Decisamente un buon film d'animazione, superiore alla media. La tematica della conoscenza del proprio ruolo (il cow-boy è conscio della sua non-umanità, mentre l'astronauta ignora la cosa), tocca una tematica "adulta" che probabilmente è, pur a livello inconsapevole per i destinatari principali, di interessante messaggio formativo per i bambini. Messaggio civile anche sull'amicizia, sulla tolleranza, sul rispetto verso gli oggetti. Al di là di ciò, storia molto divertente, con "tòpoi" molto gustosi, presi da vari generi (film horror, d'azione...).
Un nuovo giocattolo, un astronauta, prende il posto del vecchio cowboy nella stanza dei giochi. Molto piacevole e simpatico, questo film d’animazione fa passare in allegria i suoi 80 minuti, con una bella varietà di invenzioni e con una trama semplice ma avvincente. L’idea dei giocattoli che prendono vita non è originale, ma quel che conta sono la fantasia e l’umanità (le sfumature psicologiche) che gli autori riescono a dar loro. Un applauso mio personalissimo al gruppo di soldatini (ce li avevo uguali!!!).
Capolavoro della Pixar e del genio di John Lasseter. Uno straordinario film d'animazione, intelligente, divertente, spettacolare con una delle migliori sceneggiature che io ricordi, non a caso premiata con l’Oscar. Una continua serie di trovate e di battute, per bambini e per grandi. Buzz Lightyear, Woody, Mr. Potato, Rex, Slinky Dog, tutti personaggi realizzati, sviluppati ed approfonditi in modo eccezionale.
Film di animazione capolavoro realizzato in computer graphic. Strabiliante la differenza tra il giocattolo inanimato nelle mani dei bambini e quando invece, lasciato solo, prende vita e decide della sua propria vita. Metafora sull'abbandonarsi con gioia e completamente a Dio (bambino buono) e abbandonarsi senza scampo e terrorizzati al Diavolo (bambino cattivo), per poi essere completamente liberi alla non presenza dell'uno e dell'altro. Altra metafora sulla consapevolezza di chi essere veramente (l'astronauta). Grandi e bambini imparano.
MEMORABILE: Il ranger spaziale è formidabile quando capisce di essere solo un giocattolo.
Buon film d'animazione che merita di entrare negli annali della Disney (quando ancora sapeva fare i film d'animazione). I personaggi sono tutti simpatici e si fanno ricordare, dal cowboy all'astronauta. Buona anche la regia e buono il ritmo. Classico.
Il primo lungometraggio d'animazione della Pixar contiene già tutti gli elementi che si esprimeranno nei film successivi: un utilizzo eccellente della computer graphic, una trama innovativa, personaggi bizzarri e ben caratterizzati, una morale espressa in modo originale per i bambini e degli interessanti spunti di riflessione per i più grandi. In questo caso, il tema di fondo sono l'autocoscienza e la consapevolezza. Da vedere.
MEMORABILE: I soldatini in ricognizione durante il compleanno.
Ebbene sì: capolavoro assoluto. Perché è il primo, capostipite e caposaldo; perché è ancora tecnicamente attualissimo (sebbene nella C.G. la stessa Pixar ha fatto - da allora - passi avanti epocali); perché ha una bellissima idea di base (i giocattoli sono "vivi", consapevoli del loro ruolo con noi esseri umani, inermi solo quando noi giochiamo con loro); perché l'accoppiata protagonista Woody-Buzz Lightyear è un "classico istantaneo", degna delle migliori coppie comiche storiche del cinema. È ancora giovane, ma il Tempo sta già dalla sua parte.
I prodigi della tecnica presenti nella pellicola non si sposano altrettanto bene con una storia che ha sì un ritmo spigliato e presenta diversi momenti divertenti ma che dal punto di vista "contenutistico" è troppo legata da una morale tradizionale e manichea. Naturalmente trattandosi di film per ragazzini non è un peccato mortale ma va detto che i futuri film della casa stregheranno maggiormente anche gli adulti (che pure qui potranno essere abbastanza soddisfatti) oltre che i piccoli.
La cameretta di Andy non è abbastanza grande per lo sceriffo Woody e lo space ranger Buzz. La sfida è aperta, ma non è detto che finisca in duello. Strepitoso debutto della Pixar, che stabilisce subito uno standard qualitativo elevatissimo. Come nella vecchia Hollywood, protagonisti e caratteristi hanno il giusto spazio e il lavoro sulla psicologia dei personaggi è eccellente (Buzz che scopre di essere "solo" un giocattolo, la paura di Woody di perdere l'affetto di Andy). Gag a non finire in un piccolo gioiello che è solo l'inizio di una serie.
MEMORABILE: Gli spaventosi giocattoli "freak" (piuttosto Burtoniani) del monello Sidney, che si rivelano buoni e coraggiosi al momento di aiutare Woody.
Splendidi ricordi di quando lo vidi al cinema, catturò in pieno la mia attenzione di dodicenne che aveva da poco passato la fase da "giocattoli". Nonostante sia sicuramente meno maturo dei futuri lavori Pixar, Toy Story ha già in nuce tutti gli elementi che poi si svilupperanno nel tempo: i rapporti d'amicizia, le difficoltà del ritrovare la propria "strada", ecc. In italiano doppiano Fabrizio Frizzi (stranamente decente e adeguato al personaggio) e Massimo Dapporto, si affiatano bene. Ancora valido e da rivedere.
Un sorprendente lavoro di computer grafica (il film ha a tutt'oggi 14 anni) e una team produttivo in stato di grazia: Toy story è un ottimo cartone animato molto adatto ai bambini e curioso per i grandi. La storia, già di per se è degna di nota, è arricchita qua e la con chicche geniali fra cui segnalo il giocattolo che vede la pubblicità e realizza di essere solo un giocattolo e i pupazzi mutilati e "impiantati" che vivono segregati come dei freaks come ad esempio l'inquietante rimasuglio di bambolotto con capelli alla Hellraiser e gambe da ragno-meccanico.
Primo capitolo di una fortunatissima (con merito) saga di cartoni animati in computer grafica. Un nuovo giocattolo rischia di creare scompiglio nella camera di Andy. Ben caratterizzati, sebbene siano solo "balocchi per bambini", i diversi personaggi. Finale da incorniciare.
MEMORABILE: Questo non è volare, questo è cadere con stile!
Questo stupendo film d'animazione Pixar realizza sullo schermo una delle fantasie più deliranti dell'universo fanciullesco e proprio per questo è affascinante e coinvolgente. Inoltre il film mantiene sempre un buon ritmo ed è ricco di trovate divertenti. L'animazione, neanche a dirlo, è strepitosa. Sicuramente uno dei più bei film del genere in circolazione.
Mi trovo a disagio a dover commentare il primo Toy Story avendoli visti al contrario (prima il 3 poi l'1 e dopo il 2). Se il terzo risulta essere un po' la summa massima dei primi due, con tutte le peculiarità delle caratterizzazioni varie e l'aggiunta di ulteriori tecniche grafiche, anche questo primo ha comunque, indiscutibilmente, un suo valore (visto soprattutto il suo anno di uscita). Sicuramente pure questo un capolavoro che si lascia guardare con piacere anche dagli ultra 40enni come me. Ottimi i doppiaggi e la sceneggiatura.
Esordio sul grande schermo per l'ormai rinomata Pixar, portando tecnologie stupefacenti ed una storia che segnerà moltissimi giovanissimi cresciuti con Toy Story. Il film è abbordabile, comunque, a tutte le età. La trama infatti risulta molto adulta e colma di significato, nonostante il rivestimento che la permette di essere visionabile anche dai più giovani. Le idee dello staff "pixariano" ci sono e questo è solo il primo dei loro numerosissimi lavori degni di nota.
Divenuto un classico della Disney, Toy Story è un buon film. Personalmente la storia non mi ha coinvolto, ma oggettivamente ha tutte le carte in regola per piacere: ottima grafica, protagonisti caratterizzati notevolmente, discreto doppiaggio. Vengono affrontati temi interessanti non con superficialità e allo stesso tempo in modo che possano essere ben recepiti dai bambini. Interessante.
Geniale e sorprendente come solo l'animazione può regalare, e aumenta l'efficacia dei protagonisti: giocattoli. Il messaggio che se ne può trarre è un maggiore rispetto anche per quegli oggetti inanimati che compongono il mondo dell'infanzia, veri e propri eroi e beniamini che qui prendono vita e provano emozioni come la gelosia. Una vera piccola perla.
Simpaticissimo film d’animazione, sostenuto da idee brillanti (solo nel mondo infantile possono coesistere astronauti, cowboy, dinosauri, soldatini...), personaggi che restano impressi, ottimo ritmo; appare azzeccata perfino la scelta di Frizzi per la voce a Woody. Il mondo visto con gli occhi di un giocattolo toglie la patina da finzione al gioco stesso, ma l’inserisce in un contesto più avventuroso e soprattutto realizza il sogno di ogni bambino: veder vivere i propri balocchi come persone reali. Geniale.
Il primo film d'animazione in grafica computerizzata ha un risultato estetico così perfetto che ancora oggi a distanza di tanti anni (proliferanti di moltissimi film d'animazione digitale) piace e convince. Il merito del team degli sceneggiatori è stato quello di creare un secondo mondo (dei giocattoli) e svolgere le vicende da un punto di vista interno, relazionato solo "incidentalmente" a quello umano; impatto "alternativo" a una piattezza disneyana che andava consolidandosi. Tantissime buone trovate (salvo le canzoncine - per fortuna poche).
Lo vidi per la prima volta che ero ancora piccolo e già allora rimasi impressionato per l'eccellente qualità estetica: è infatti il primo film della Pixar, realizzato interamente con la computer grafica, in grado di rendere i giocattoli protagonisti altamente veritieri, tanto da essere conosciuti da tutti (in particolare l'astronauta Buzz Lightyear). Anche la vicenda non è male e si adatta bene a un pubblico di ogni età. Grande esempio di cinema d'animazione moderno.
Nella cameretta di Andy arriva un nuovo giocattolo, l'astronauta Buzz, che entrerà in competizione con il cowboy Woody, in una serie di peripezie che li renderà amici. Primo film d'animazione concepito completamente in digitale dalla Pixar che rivoluzionò la maniera di fare cartoon e che ebbe un grandissimo successo sia di pubblico che di critica. Molto originale l'idea dei giocattoli che prendono vita solo in assenza degli umani, un po' quello che sarà ripreso anche dalla serie Dottoressa Peluche. Capolavoro da vedere e far vedere ai piccini.
Film d'animazione in grado (come nel successivo e forse più riuscito Monsters & Co.) di svelare il lato comico di un luogo comune (il giocattolo che prende vita appena gli esseri umani si allontanano) generalmente relegato all'horror e alla fantascienza. Classico esempio di soggetto semplicissimo ottimamente sceneggiato, sorretto da animazioni eccellenti, buon ritmo, personaggi che rimangono impressi, azzeccati momenti comici e action. Inferiore al più movimentato n. 2 e al più riflessivo n. 3, ma godibile e ricco di spunti interessanti.
Svolta epocale nel mondo del cinema d'animazione. Con questo film la Pixar apre la strada a nuove tecniche (all'epoca ancora un po' rozze ma già efficaci) e lo fa con una storia molto divertente e con un profondo messaggio sull'amicizia. Ritmo e situazioni sono frizzanti, i personaggi praticamente perfetti, per design e caratterizzazione. Musiche fondamentali (in italiano ben rese da Cocciante) e bel doppiaggio, con un Frizzi inaspettato. Da non perdere.
Graziosissimo nelle animazioni, per l'epoca innovative, riesce a intrattenere e insegnare molte cose sia a un pubblico di bambini che di adulti. I personaggi sono simpaticissimi e caratterizzati molto profondamente senza cliché e senza cadere nella macchietta. Accattivante la colonna sonora, specie col suo motivetto principale. Magnifico l'effetto nostalgia che suscita.
Un vero e proprio capolavoro: Toy Story è infatti un precursore della grafica computerizzata moderna, ma anche uno di quei lungometraggi animati che riescono a piacere sia ai grandi che ai piccoli, forse il primo del genere. Davvero curato in ogni dettaglio, rivoluzionario per l'epoca ma ancora oggi godibilissimo. Non è ovviamente un caso che abbia avuto parecchi seguiti...
Pietra miliare del cinema, non solo per il rivoluzionario primato tecnico dell'animazione in 3D. Il segreto del suo meritato successo risiede nella storia senza tempo alla base, divertente, senza pretese e popolata da personaggi destinati a rimanere ancorati alla cultura popolare (non solo gli iconici Woody e Buzz, ma anche gli indimenticabili comprimari). Sceneggiatura e dialoghi impeccabili, regia curatissima (che nulla ha da invidiare ai film live-action) e scene topiche in abbondanza. L'animazione è inevitabilmente un po' datata, ma ancora valida. Inizio folgorante per la Pixar.
MEMORABILE: I soldatini in azione; "L'artigliooo!"; I giocattoli mostruosi di Sid; I motivi del pavimento in casa di Sid che citano Shining; La corsa finale.
Il primo lungo Pixar è un autentico capolavoro d'animazione, come testimonia sia la propria evoluzione in saga che la sua straordinaria fruibilità per ormai già diverse generazioni di bambini e adulti. Quello che diventerà un marchio di fabbrica della casa di produzione, il perfetto "balance" tra la "realistica" animazione in CGI e un impianto narrativo che mixa con sapiente coscienza emotività, avventura e umorismo, trova nella "governance" di Lasseter una sintesi cristallina. Tutto è schiettamente costruito, immediato alla visione perché pensato minuziosamente. Indimenticabile!
Iconico, innovativo, divertente e avventuroso cult della storia del cinema d'animazione, "Toy story" è diventato da subito e col tempo un must da vedere durante l'infanzia e non solo. Dal punto di vista della tecnica registica e dei disegni è ineccepibile, così come la brillante sceneggiatura ricca di spunti di riflessione e dialoghi comprensibili da tutti. Non mancano i momenti di forte emozione e anche quel pizzico di leggera tensione che non fa certo male. Senza dubbio entra negli annali del cinema moderno come film non soltanto animato.
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Disponibile in Edizione Speciale (Blu-Ray Disc + E-Copy) per Walt Disney Studios Home Entertainment:
DATI TECNICI
* Formato video 1,78:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio 5.1 DTS ES: Italiano Tedesco
5.1 DTS ES HD: Inglese
5.1 EX Dolby Digital: Turco
* Sottotitoli Italiano Inglese Inglese NU Tedesco Turco
* Extra Toy Story 3 anteprima esclusiva: "La storia"
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DiscussioneZender • 6/10/11 12:18 Capo scrivano - 48839 interventi
Eh sì, un autentico mito, che ha clamorosamente rilanciato la Apple. Gli unici felici saranno i concorrenti, perché uno come Jobs non nasce ogni giorno...