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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

(ULTRA BABY VINTAGE COLLECTION) Prendendo spunto dal celeberrimo telequiz di Mike Bongiorno, al tempo vero evento catalizzatore per milioni di spettatori, Mastrocinque confeziona, grazie a una raffazzonata sceneggiatura di Metz e Marchesi comunque non così pessima come si potrebbe immaginare, un ottimo film in cui il contesto allora inedito permette a un Totò in forma smagliante di folleggiare parodizzando la trasmissione con gag a volte davvero azzeccate. Lasciando da parte l'interesse storico-sociale (che comunque esiste, in quanto il film testimonia un'epoca ben precisa nella storia del progressivo avanzare dell'elettrodomestico oggi più diffuso), TOTÒ LASCIA...Leggi tutto O RADDOPPIA piace anche per l'ottima caratterizzazione, da parte di Totò, del personaggio del Duca della Forcoletta (chi non conosce il ficcante gioco di parole “Dica, Duca”, “No, dica Duca lo dico io” spinto all'eccesso nei momenti di miglior vena da Totò o il suo tipico tic in cui piega il braccio in avanti e se lo guarda?). Carlo Croccolo, nella parte del servile e sciocco aiutante, fa tenerezza, ma si rende coprotagonista dell'irresistibile scena in cui Totò simula la cabina del telequiz rinchiudendosi nell'armadio. Si è anche cercato di inserire nel film qualche elemento patetico, l'amore della figlia verso il padre ritrovato, ma ogni cosa resta in realtà assolutamente in secondo piano rispetto a Totò, vero padre-padrone della scena, che domina con un mestiere e un'abilità degna dei migliori attori comici di sempre. A Totò non serviva la gloria post-mortem, perché già al suo tempo si poteva comprenderne il valore assoluto. L'avevano capito solo Pasolini e Rossellini?

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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Puppigallo 1/04/07 19:18 - 5372 commenti

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Un grande Totò nei panni del duca squattrinato della Forcoletta, esperto di cavalli, riesce, in compagnia del povero maggiordomo, a dare un senso a una pellicola dalla sceneggiatura che è davvero poca cosa. La prima metà è più divertente, ma anche nella seconda parte (più zoppicante) ci sono comunque momenti esilaranti grazie anche al maggiordomo-zerbino che fa da ottima spalla a Totò (che lo tratta proprio come una pezza da piedi, lasciandolo persino in pasto ai creditori). Meritevole di visione.
MEMORABILE: Il sogno; Muscolone; "Sono ferrato al pari dei cavalli"; Al polo; Bibite da grattacheccaro; Le prove; La risposta al telefono.

Lovejoy 1/01/08 16:10 - 1823 commenti

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Tra i migliori interpretati da Totò. Ritmo notevole, gag, battute e giochi di parole a non finire (indimenticabile "Duca dica"), con una buona regia dell'esperto Mastrocinque e un cast di supporto altrettanto eccellente. Memorabile il duetto Totò/Bongiorno ma anche quello con Croccolo. Cabot è un eccellente cattivo.

Galbo 4/01/08 06:00 - 12517 commenti

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Diretto da Camillo Mastrocinque è una sorta di instant-movie, realizzato sull'onda del successo della trasmissione televisiva (ed è giocoforza uno dei primi film italiani che parlino sia pure in chiave parodistica della televisione); si tratta di una commedia tutto sommato divertente in cui al di là della trama (piuttosto debole in realtà) il pezzo forte è ovviamente la partecipazione del comico all'omonima trasmissione con Mike Bongiorno nei panni (calzati discretamente) della spalla.

Cotola 5/01/09 18:15 - 9275 commenti

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A metà anni cinquanta "Lascia o raddoppia" furoreggiava nelle case degli italiani. Perché non metterlo insieme al fenomeno Totò per raggranellare denaro, si sarà chiesto il produttore? Ne viene fuori l'ennesimo film del principe della risata per altro nemmeno tanto male e come al solito mediamente divertente. Nulla di eccezionale ma si lascia guardare con piacere.

Matalo! 16/02/09 14:14 - 1378 commenti

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Adorabile Totò in una maschera ispirata ai successi del prof. Marianini, campione di quiz e di stravaganze. Come sempre si prende la palla al balzo di un successo dell'epoca e se ne fa un film col Principe. I duetti con Croccolo sono irresistibili, la trama vive di poco ma per Totò a volte è un bene. Bellissima la Schiaffino giovane ma ancor più Dorian Gray, sempre sensuale cavallona. Bongiorno non era così disinvolto come oggi con Fiorello.
MEMORABILE: "Mi faccia la domanda" "Signor duca, quando mi dà lo stipendio?" "La domanda non è pertinente".

Homesick 24/08/09 08:49 - 5737 commenti

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Totò si catapulta in una commedia che coglie il successo dello storico telequiz di Bongiorno, ma che al contempo non rinuncia ad inserirvi sottotesti rosa (il ritrovamento della figlia naturale), neri (le due gang rivali) e piacevoli autocitazioni (Tinti che ignora l'autore della canzone "Malafemmina", cioè proprio Totò). Come sempre il Principe troneggia attorniato da una corte sfarzosa: il bistrattato Croccolo, la dolce Moriconi, i malavitosi Cabot e D'Assunta, le femmes fatales Gray e Schiaffino, il brusco Pavese.
MEMORABILE: «Duca?». «Dica!». Il gesto con il gomito. Le prove nell'armadio.

Graf 28/09/11 03:04 - 708 commenti

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Quale era il fenomeno sociale del 1956? Certamente la trasmissione televisiva "Lascia o Raddoppia?". Ed ecco che i produttori di cinema si fiondano sull'"affare" e impacchettano, in quattro e quattr'otto, il solito film di Totò che sta sulla cronaca. La confezione del film è piena di rammendi e di toppe ma il “contenuto”, cioè Totò, è “nu Babà”. Il comico napoletano riesce a salvare con la sua recitazione proteiforme, giocata sui registri del farsesco, della commedia e del sentimento, un film che ha un sapore stucchevole e deamicisiano. Grande Croccolo.
MEMORABILE: Il Duca Totò che angaria di continuo il suo maggiordomo Croccolo che non reagisce mai. Coppia e duetti presi di peso dal film 47 morto che parla.

Saintgifts 22/05/13 11:34 - 4098 commenti

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Totò duca tra ippodromi, night club, belle donne, ma anche modeste pensioni e piccoli bar, con attigua saletta TV, per assistere alla famosa trasmissione, madre di tutte i programmi a quiz (il giovedì sera nei cinema, si interrompeva la proiezione per accendere le diverse TV in sala), si trova a suo agio; è il protagonista assoluto con battute fulminanti e tic aristocratici. Lo affianca un Croccolo nelle vesti di un maggiordomo succube e affamato. Qualche momento di stasi quando Totò non è in scena, ma nell'insieme il ritmo è buono.
MEMORABILE: Il sogno di Totò, all'inizio.

B. Legnani 23/08/13 00:44 - 5606 commenti

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Esistono film che non reggono il tempo che passa, altri che invece "crescono". Questo "oggi è diventato un curioso documento d'epoca" (Morandini) che sposa cinema e televisione del tempo che fu, eternando nel loro ambiente Bongiorno e la Campagnoli, ben più di quanto può fare una retrospettiva. Totò è in gran forma e il cast è stimolante, visto che annovera, giovanissimi, la Schiaffino, la Moriconi e Tinti. Ci sono pure la Gray (ovviamente in un ruolo da vamp) e Pandolfi (un barista). Dico **½, forse influenzato dai motivi detti prima.
MEMORABILE: Totò, seduto, si alza e, nel mettersi ritto, col naso costeggia il fisico di Dorian Gray. E, ovviamente, "Rinuncio!".

Minitina80 13/04/15 09:04 - 3094 commenti

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È un buon film non funestato dai temibili vuoti narrativi che hanno condizionato tante altre pellicole. Totò è equilibrato e mai sopra le righe; non esaspera mai la sua mimica né la sua vis comica. La storia è semplice, ma lineare e sviluppata con ordine e per quanto Totò non goda di spalle vere e proprie, i duetti con Croccolo sono divertenti e all’altezza della situazione.

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Rambo90 2/05/16 22:32 - 7819 commenti

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Sull'onda del successo televisivo dell'epoca, ecco pronto un film su misura per il grande Totò, che con la solita bravura riesce a movimentare una trama abbastanza prevedibile fatta di minacce da parte di gangster da macchietta e figlie ritrovate. I suoi duetti con Croccolo sono i momenti migliori, ma anche il tic al braccio che ogni tanto mostra con naturalezza estrema muove sempre al sorriso. Bongiorno regge abbastanza bene il gioco e nei momenti più sentimentali con la figlia possiamo anche ammirare il lato più serio del principe.

Daniela 14/06/16 16:15 - 12918 commenti

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Fra i tanti istant-movie parodistici interpretati da Totò, questo è uno dei più fiacchi, non certo per demerito del principe De Curtis, qui in un ruolo per lui non abituale di gentiluomo di alto lignaggio, parlata forbita e vasta cultura (ippica), anche se squattrinato. E' la sceneggiatura ad essere fiacca e ripetitiva, tutta basata sulle scommesse di due malavitosi rivali riguardanti l'esito della fatidica domanda "Lascia o raddoppia?". Gray e Schiaffino fanno le seduttrici maliarde, Croccolo il bistrattato maggiordomo, Moriconi la figlia inconsapevole, Mike fa...Buongiorno.

Didda23 6/05/19 09:13 - 2439 commenti

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Un'opera che racchiude elementi significativi della cultura popolare italiana di quell'epoca: da un lato Mike con il suo "Lascia o raddoppia?" che teneva incollati allo schermo milioni di telespettatori e dall'altro il principe della risata. Totò è meraviglioso nel dipingere un nobile decaduto che si esprime con divertentissimi francesismi. La sceneggiatura si appiattisce e perde di verve soprattutto negli scontri fra i due scommettitori poco raccomandabili, mentre mantiene un tono brillante nei dialoghi. La regia di Mastrocinque è funzionale.
MEMORABILE: Duca? Dica!; La naturalezza di Mike attore; Le mimiche facciali di Croccolo (soprattutto quando sgrana gli occhi).

Pigro 3/05/20 10:21 - 9897 commenti

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Totò partecipa al quiz televisivo, insidiato da due gangster che lo mettono di fronte a un dilemma irrisolvibile. Trama ingessata, in tutti i sensi: troppo stretta rispetto all’esuberanza del protagonista, e troppo fiacca rispetto alla godibilità. Non che non faccia passare un’ora e mezza in simpatia, ma al di sotto delle potenzialità. Simpatica la gag meta-decurtisiana che coinvolge la domanda sull’autore della canzone “Malafemmena” e gustoso lo spietato tormentone “Duca! Dica” che culmina nel sublime “Lei dica duca, io dico dica”.

Giùan 14/02/21 08:09 - 4759 commenti

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Come l'omologo Totò al Giro (di Mastro Mattoli), è una sorta di specchio deformante e graziosamente grottesco ma in fin dei conti veritiero di un'Italia aggrappata ai propri miti cangianti ( il ciclismo coi suoi campioni e la sua epica, qui la Tv coi suoi nuovi dei profani e fin troppo umani). Totò è uno schioppo in sella al suo Duca della Forcoletta e con Croccolo nei fidati panni del servo (finto) sciocco e un Mike a suo disarmato agio nel rifarE se stesso forma una bella tris. Moriconi e la Gray trottano che è una bellezza mentre Taccola e Cabot arronzano malamente.

Ultimo 14/02/21 11:18 - 1688 commenti

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Un Totò scatenato ed esperto di cavalli si cimenta nel famoso quiz condotto da Mike. Pellicola di assoluto valore, un po' invecchiata ma ancora godibile grazie agli sketch messi in piedi dal caratterista napoletano, in grado di strappare risate in diversi momenti. La seconda parte è più vivace della prima e si ride maggiormente e nel complesso il risultato è buono. Bravo anche Carlo Croccolo.
MEMORABILE: Il finale con tanto di gangster.

Gottardi 3/03/22 12:41 - 396 commenti

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Totò partecipa al celebre telequiz allo scopo di vincere il denaro necessario per acquistare il bar dove lavora la figlia (che non lo conosce come padre) ed evitarle di perdere il lavoro mentre due gangster lo ricattano. Trama che fa perno sulle partecipazioni alle puntate di "Lascia e raddoppia", con tanto di ricostruzione dello studio televisivo, Mike Bongiorno ed Edy Campagnoli. All’epoca tipico film di attualità, oggi è uno spaccato storico della società italiana che convergeva davanti ai teleschermi con meraviglia. Questo e le freddure di Totò sono il reale motivo d’interesse.
MEMORABILE: Il tormentone “Dica, Duca”.

Caveman 30/05/22 20:12 - 523 commenti

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Spaccato del periodo che ben fotografava la voglia dell'Italia tutta di seguire insieme le avventure di gente comune nel programma di Mike. Totò, nonostante una sceneggiatura che lascia il tempo che trova, è il solito istrione ed è piacevole vedere come ben interagisca con Bongiorno. La storia dei gangster è buttata lì, serve giocoforza a far progredire la pellicola. Non certo il miglior Totò, ma comunque un film molto piacevole.

Reeves 16/04/24 08:04 - 2570 commenti

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L'enorme successo della trasmissione televisiva condotta da Mike Bongiorno è talmente grande da giustificare anche questo film, in cui Totò è circondato da ottime presenze (il cameriere interpretato da Elio Pandolfi è fantastico) e da una trama che analizzata oggi mostra come la televisione fosse vissuta da subito come un fatto veramente straordinario. Molto divertente.
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  • Discussione Gugly • 8/09/09 14:41
    Archivista in seconda - 4713 interventi
    Mi pare giusto ricordare anche qui un personaggio che a tutti sembrava immortale. Adesso Mike griderà il suo Allegria anche più in alto del monte della grappa Bocchino.
  • Discussione 124c • 8/09/09 15:57
    Gestione sicurezza - 5190 interventi
    E' stato un grande, ha lavorato fino alla fine dei suoi giorni, come voleva lui. Addio Mike!
  • Discussione Hackett • 8/09/09 16:34
    Portaborse - 530 interventi
    Indimenticabili i giovedì sera con Flash e Superflash, amato e preso dolcemente in giro (spesso con il suo aiuto) dal cinema e da imitatori di ogni età. Ha più di una volta partecipato a pellicole con camei nei panni di se stesso. Personaggio chiave per la storia della Tv.
  • Discussione Geppo • 8/09/09 16:56
    Call center Davinotti - 4335 interventi
    Ciao Mike! Il Maestro della TV ci ha lasciato....
    R.i.p.
  • Discussione Cangaceiro • 8/09/09 18:59
    Call center Davinotti - 739 interventi
    Sono molto scosso per la sua morte, perchè lo vedevo potenzialmente immortale, me lo immaginavo a 100 anni suonati ancora li in tv a fare qualche ospitata.Un pezzo enorme di storia italiana, non solo di televisione.
    Ciao Mike, mi mancherai.