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TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/09/10 DAL BENEMERITO BRAINIAC POI DAVINOTTATO IL GIORNO 25/09/15
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Federico 10/09/10 13:03 - 39 commenti

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Da ribattezzare Lost in translation "Reloaded". Nonostante il film non sia così male, lo ho trovato un passo falso della brava regista figlia d'arte. Complimenti ad Elle Fanning, che irradia ogni scena in cui è presente. Stephen Dorff perfetto per la parte dell'attore alienato e alienante (chissà se dopo questo film verrà riabilitato come attore). Da tralasciare tutto il segmento girato in Italia. La Coppola continua a dimostrarsi un'ottima selezionatrice di colonne sonore per i suoi film. Pellicola non per tutti per la sua lentezza.
MEMORABILE: L'introduzione con i giri in Ferrari. La scena in piscina con il pezzo acustico degli Strokes e quello nel palaghiaccio con il brano di Gwen Stefani.

Brainiac 8/09/10 22:44 - 1083 commenti

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Come una squadra spietata in trasferta ma schiappa in casa, la Coppola buca il primo film diretto fra le mura amiche. Perfetta dietro la maschera kabuki (trama: giovane che s'innamora d'una figura paterna) ed i ghirigori asburgici (trama: frivola-regina-consorte senza figura paterna), la rampolla per antonomasia non riesce ad emozionare con questo Somewhere (trama: ragazzina alla ricerca della figura paterna). Pietosa (per lei)/impietosa (per noi) la parentesi italiota. Interpreti ok, musiche cool per una polaroid dell'elite-dissoluta che è a fuoco, ma il film non va proprio da nessuna parte.

Qed 18/09/10 02:53 - 54 commenti

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Il nostro assurdo dannato pernotta in un limbo ovattato ove il tempo è invisibile, ma in realtà è, dapprima inconsapevolmente, un ignavo: la Coppola racconta una presa di coscienza suggerendo (senza imporla) una redenzione. Certo, la folle pretesa di usare tutto il non-detto come significante è palpabile e alcune sequenze rasentano l'inutilità; la regìa staticissima è però funzionale ad un coinvolgimento istillato a piccole dosi, ad una storia che non corre come è giusto che sia. La trasferta italica sarebbe magnifica, ma in un altro film.
MEMORABILE: La maschera di gesso: 40 minuti per iniziare a capire; l'incontro con i giornalisti, dove fra l'altro si chiede «Chi è Johnny Marco?».

Rebis 23/09/10 21:06 - 2332 commenti

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Dice Sofia Coppola che il Nulla esiste: per dimostrarcelo decide di filmarlo, ignara delle disastrose conseguenze. L'Abisso chiama l'Abisso, e lo divora. Ecco che il suo stesso cinema si fa Nulla: una volta smesso di ascoltare ciò che i dialoghi (non) dicono, di sbirciare a ciò che la storia (non) rivela e di intendere ciò che il film (non) comunica, si smarrisce anche il (non) senso complessivo. Le istanze autobiografiche non giustificano la domanda ma legittimano la risposta: cosa vive dietro le apparenze? Echissenefrega...

Deepred89 11/11/10 00:44 - 3704 commenti

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Il film in sè non è cattivissimo: molto lento, ma capace di intrigare grazie a personaggi delineati in maniera semplice ma efficace. Peccato solo che la Coppola non si sforzi di celare la quasi totale assenza di storia e, cosa più grave, si compiaccia di ciò con un finale aperto evitabilissimo. La vaga sottotrama degli sms minatori è lasciata cadere come se nulla fosse, così come tutto il resto, ma il film, anche grazie alla discreta confezione, non è da buttare. Rimane però il senso di vuoto, frutto dell'esile impianto narrativo. Così così.

Capannelle 25/12/10 22:30 - 4398 commenti

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Va bene la necessitá di rappresentare una vita squallida e noiosa, ma non per questo bisogna che pure il film sia squallido e noioso (o almeno diciamo tirato per le lunghe e terribilmente monocorde). Alcune ideuzze ci sono (vedi le lap dancer), ha il merito di non cercare banali melodrammi e ci regala un momento di puro trash quando viene sbeffeggiata la tv commerciale de noialtri ma... nel complesso è ampiamente prevedibile e senza guizzi artistici.

Luchi78 26/01/11 10:21 - 1521 commenti

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Forse la Coppola si è un po' sopravvalutata pensando di realizzare un film dove numerose inquadrature meritano più di due minuti di zoom lento, atte ad imprimere una sorta di poetica, ma che in realtà rendono il film lento e pesante più di quanto necessario. Gli spunti interessanti non mancano, come la coabitazione con la figlia nel mitico e assurdo Chateau Marmont Hotel o l'imabarazzante siparietto alla tv italiana, ma infine ci si mette anche un finale banalissimo che affossa l'opera.

Siregon 26/02/11 15:00 - 352 commenti

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L'apoteosi dell'ambizione autoriale di una ex bambina viziata convintasi di essere grande regista. Scorre monotono e assolutamente privo di ogni spunto critico questo patetico ritratto di un'attore tra noiosa vita privata e lavoro, puntellato (forse è meglio dire smantellato) da inquadrature pretenziosamente insistite e da una regia che è piatta quanto il mondo che cerca di cogliere. Colonna sonora curata e nient'altro. Pietoso.

Saintgifts 26/02/11 22:29 - 4098 commenti

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Film rischioso per l'autrice perché non facile. Se lo si giudica banale, quindi molto superficialmente, allora di certo non piacerà e qui sta il rischio, rischio che evidentemente alla Coppola non è importato di correre. Se invece lo si interpreta come credo corretto, cioè dando un senso alle lentezze, alle scene portate per le lunghe, ai dialoghi ridottissimi e dando molta attenzione ai piccoli particolari, allora si è catturati dal modo realistico di raccontare, facendola capire in pieno, un'interiorità portata in superficie.

Vawe 13/03/11 20:54 - 61 commenti

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Lento, privo di ritmo e di entusiasmo. Si trascina così come lo fa il protagonista del film. Johnny è all'apice del successo, successo che sembra essergli piovuto dal cielo, data la sua vita monotona e stanca vissuta tra le pareti di alberghi lussuosi. Irrompe la figlia a portare un po' di scompiglio ma nemmeno questo gli fa assumere le proprie responsabilità di padre e di uomo. Il significato che se ne trae è del tutto personale dato che a film finito si resta catatonici e stanchi come Johnny... nessun valore, nessuna rinascita.
MEMORABILE: L'espressione annoiata di Stephen Dorff durante la lap dance di due avvenenti gemelle.

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Jandileida 30/03/11 19:38 - 1560 commenti

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A furia di rarefare la Coppola rischia di asfissiarci: la ricerca del minimalismo formale e della sospensione della storia in una sorta di limbo da dormiveglia sono tentativi apprezzabili di crearsi uno stile ed hanno prodotto in precedenza anche buoni risultati. Stavolta però, dopo un inizio passabile, la storia di ferma incredibilmente e si finisce per fissare il faccione assonato di Dorff o per ascoltare il rombo di una Ferrari: non esattamente il modo migliore per passare un'ora e mezza. Sorvoliamo, per carità di patria, sulla parte italiana...

Redeyes 11/04/11 22:35 - 2443 commenti

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Credo che il difetto peggiore del film sia non solo evidenziare il tedio di un certo mondo ma di donarcelo a piene mani. Capita di controllare più volte il tempo rimasto come a cercare, a sperare in qualche sussulto, ma così non è. Sicuramente bella la fotografia quanto deprecabile la parentesi TeleGatto, con italiane varie, ed altrettanto banalotto il finale. Purtroppo è un film lento e poco più.

Dusso 12/07/11 07:08 - 1566 commenti

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Sono abbastanza sconcertato, da questo film di Sofia Coppola: parte con belle inquadrature e le mantiene per tutto il film, fotografia invece non un granché. La trama che segue questo ricco attore alle prese con la figlia dodicenne è troppo fredda, mentre La parentesi a Milano è assolutamente (almeno per noi italiani) trash. Il finale non mi è piaciuto.

Matalo! 1/06/11 08:20 - 1378 commenti

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A furia di sottrarre Coppola leva anche l'essenza che dovrebbe reggere il film. Alla fine, tolta la sviolinata finale, con crisi del protagonista si assiste ad un incontro tra una dolce figlioletta e un simpatico nullafacente. Lo stile della regista è solo maniera, per quanto furba e i segni registici che dovrebbero richiamare l'inquietudine sono solo segni senza sostanza, scena Telegatti compresa. Il film è di quelli che lascia la gran parte degli spettatori insoddisfatti e non si spiega il Leone d'oro.
MEMORABILE: "Fai volontariato".

Jcvd 12/07/11 19:20 - 258 commenti

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Avete presente 98 minuti di nulla? Ecco. Un super divo di Hollywood trascorre le sue giornate facendo niente, poi arriva la figlioletta e fanno niente in due. Le scene più salienti sono: lui che si fa la doccia, lui che dorme, lui che mangia. Il finale ovviamente non poteva che essere paradossale: semplicemente a un certo punto esce "The end" senza che neppure quei piccolissimissimi accenni di trama vengano risolti.

Skinner 14/07/11 17:52 - 592 commenti

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Un film che sembra uscire dagli anni '70, quando registi con poche idee e dubbio talento si buttavano nel "cinema d'autore" filmando 2 ore di estenuanti ed (an)estetizzanti silenzi, che tanto poi una certa critica avrebbe riempito l'opera dei significati metaforici e simbolici ignoti gli stessi autori. Qui il protagonista non è il vuoto Dorff ma il vuoto pneumatico delle idee della stessa Coppola, sebbene unito alla presunzione di fare un film senza una storia né una sceneggiatura. Tanto qualcuno che abbocca (magari anche a Venezia) si trova sempre...
MEMORABILE: Una Ferrari che gira a vuoto in aperto deserto per cinque interminabili minuti, perfetta metafora del film della Coppola.

Enzus79 18/07/11 17:29 - 2873 commenti

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Si vede che Sofia Coppola ha voluto ricalcare troppo quello che aveva fatto in Lost in translation (nettamente superiore). Somwhere è a tratti inconcepibilmente lento. Finale scontato. Bravo Stephen Dorff, che rappresenta bene la star "frustrata".

Didda23 23/07/11 00:31 - 2426 commenti

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Se volete torturarmi, fatemi la cura Ludovico obbligandomi a vedere in ciclo continuo questa inaccettabile vaccata. La Coppola, purtroppo, non ha preso proprio nulla dal padre. I tempi dilatati e il ritmo soporifero, poi, affossano definitivamente la pellicola. Non succede proprio nulla e come non mai ho gioito alla visione dei titoli di coda. Uno dei film più irritanti e presuntuosi che io abbia mai visto. Forse la Coppola non ha capito che per girare un film d'autore bisogna possedere delle qualità, e lei non le ha. Vergognoso il Leone d'Oro a Venezia.

Ford 2/08/11 01:21 - 582 commenti

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Lentezza e trame abbozzate non sono mai state un problema per me, ma qui la Coppola esagera e si autocompiace di trovate che possono anche essere buone ma sono allungate in cerca di un significato che la regista tiene ben nascosto: non cura minimamente le inquadrature, non trasmette emozioni e a parte le belle musiche e la bella fotografia ci troviamo di fronte a un ora e mezza di sentimentalismo abbozzato. L'unico sussulto è per Nino Frassica (e ho detto tutto).

Cotola 4/08/11 12:24 - 9009 commenti

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Il protagonista è la solita star viziata, “donnaiola” (gli cadono tutte ai piedi), insoddisfatta e frustrata: vive una vita vuota e priva di senso. Ma c’è una figlia, che per caso e per forza dovrà passare alcuni giorni con lui. Indovinate un po’ come proseguirà la storia? Scena finale da schiaffi. Brutto sì, ma pensavo peggio. Mi è sembrato avere punti di contatto con Lost in traslation. Mezzo pallino in meno per la presunzione della Coppola. Inqualificabile leone d’oro a Venezia.

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Belfagor 21/08/11 17:19 - 2689 commenti

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Sarà che il quattro porta sfortuna, ma al suo quarto film la Coppola compie un passo indietro rispetto alle sue opere precedenti. Il problema non è la staticità, che permette di mettere a fuoco la dissoluta vita del protagonista, né la dilatazione dei tempi, che regala alcune ottime sequenze: piuttosto, è la mancanza di uniformità, di una maggiore cura per i dettagli che sorregga i vari spunti della trama. Grande sinergia fra i due protagonisti, con Dorff assai in parte e la Fanning radiosa. Manierismo minimalista.
MEMORABILE: La maschera.

Tarabas 12/10/11 09:16 - 1878 commenti

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Lost in Californication. Johnny Marco è una star, gira in Ferrari, beve, prende pillole, assolda lapdancers a domicilio, fa il padre un pomeriggio alla settimana. Non sembra divertirsi granchè mentre vive una vita che altri considererebbero mitica. Non si diverte nemmeno lo spettatore, che assiste alle "peripezie" di un personaggio inutile con cui non si può empatizzare, né antipatizzare (se così si può dire). E a un certo punto scatta la gara tra la 360 Modena e il FFWD del mio MySky. E ho vinto io. Ingiudicabile, ci vorrebbe il pallino vuoto.

Pinhead80 16/10/11 23:36 - 4719 commenti

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Davvero spiazzante questo film della Coppola che può essere giudicato sia molto bene sia molto male. L'esasperata lentezza di alcune scene porta lo spettatore più paziente a mostrare costanti segni di scoraggiamento, in attesa di un qualcosa che pare non arrivare mai. Dall'altra parte però, portare alla luce alcuni sentimenti del protagonista richiedeva forse questo tipo di sviluppo. In realtà credo si potesse esprimere l'apatia del personaggio rendendo leggermente più dinamico il tutto. Forse un po' troppo pretenzioso.

Myvincent 19/12/11 18:21 - 3726 commenti

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Un famoso attore del cinema alla ricerca di sè stesso, tra tentazioni private e obblighi familiari che poi lo faranno maturare e capitolare. Passo falso per una regista che altrove s'era fatta amare per il suo stile originale e la sua innegabile sensibilità artistica. Qui non si vedono né l'una né l'altra. Prodotto incomprensibilmente modesto.

Nando 20/12/11 02:36 - 3810 commenti

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La vita di una star cinematografica, dedita a tutti gli eccessi, è alterata dalla presenza della giovane figlia. Una pellicola pretenziosa che tra eccessive lentezze e staticità noiose giunge ad un finale praticamente nullo. Il minimalismo è stucchevole e gli interpreti non brillano per espressività. Patetica oltrechè priva di senso la parentesi italiana.

Nancy 14/05/12 22:02 - 774 commenti

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Sembra che Coppola jr. ci prenda in giro. Non mi aspettavo un calo, una mancanza d'idee così evidente per questo film, dopo gli evidentemente ispirati Lost in translation e Marie Antoinette. Il protagonista è veramente "poco": non riempe da solo un'ora e mezza di pellicola e anche il sopraggiungere della piccola Fanning è ben poca cosa. Colonna sonora non degna dei precedenti film (Gwen Stefani sulla scena del ghiaccio non fa struggere nessuno); lungaggini portate avanti all'infinito, noia palpabile. Non ci siamo affatto, peccato.

Galbo 30/06/12 20:20 - 12380 commenti

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Sofia Coppola sembra avere perso la vena ispiratrice delle sue prime opere. Questa sembra essere inutilmente pretestuosa. La storia della star viziata del cinema che vive un vuoto esistenziale sembra avvitarsi su sé stessa (un po' come il protagonista) e non dice nulla di nuovo (una sceneggiatura decisamente povera), anche se il film è tecnicamente ben realizzato e interpretato da un valido cast. Totalmente inutile la parentesi italiana.

Pigro 30/06/13 09:20 - 9635 commenti

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Straricco divo hollywoodiano incontra ragazze, promuove il suo film, si prende cura della figlia: echissenefrega. Il nulla travestito da parvenze di profondità. La regista crede di dare senso alla sua opera scopiazzando atteggiamenti da cinema orientale o europeo da Antonioni in poi (lunghe riprese a camera fissa su azioni minimaliste), ma non ha capito che avrebbe dovuto occuparsi pure del contenuto. Forse voleva descrivere il vuoto interiore e relazionale di un vip (a maggior ragione: echissenefrega), ma di vuoto c’è solo il film. Irritante.

Paulaster 22/05/15 18:11 - 4389 commenti

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Superstar belloccia grazie al riavvicinamento con la figlia sembra scuotersi dalla sua pochezza d’animo: se era prevista una critica al mainstream l’effetto è una timida condanna. Il girato risulta accattivante, specie negli interni ovattati del Chateau Marmont (rifugio chic e cattedrale nel deserto di cemento e solitudine di Los Angeles). Imperdonabile la parentesi italiana: girata male e dai contenuti al limite del trash (la voce della Chiatti è la ciliegina). Anche il finale è discutibile, per la miseria di idee della Coppola.
MEMORABILE: I protagonisti sott’acqua con la musica degli Strokes.

Lucius 22/05/15 19:08 - 3015 commenti

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Ho pensato a Marilyn Monroe e ai tanti divi vittime di un successo eclatante, rimasti imprigionati, in taluni casi con risvolti drammatici, in una gabbia senza sbarre. Va dato atto alla regista di aver saputo trattare un tema delicato senza ammorbare lo spettatore, ma il finale pecca d'ingenuità filmica. Che senso ha poi scegliere un castello architettonicamente così bello senza mostrarlo al pubblico? In ogni caso un passo in avanti rispetto all'insopportabile Lost in translation.

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Gabrius79 7/07/18 13:25 - 1420 commenti

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Il film gira praticamente a vuoto con insistenti riprese a telecamera fissa che a volte risultano essere un po' troppo stucchevoli. La storia, seppure venga usato un buon cast, non coinvolge molto e in alcuni tratti prevale lo sbadiglio. La parentesi italiana con la notte dei Telegatti appare inutile ed era francamente evitabile, un pretesto per dare lustro ad alcuni nostri personaggi televisivi (Frassica, Ventura, Marini). Questa volta Sofia Coppola ha fatto un buco nell’acqua.

Thedude94 22/03/20 19:53 - 1089 commenti

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Sofia Coppola dirige un film spento, inutile e incomprensibile, che vuole raccontare l'intimità di una star allo sbando con una famiglia a pezzi ma lo fa in maniera del tutto asettica e priva di ogni approfondimento psicologico. Dorff e la Fanning non sembrano molto affiatati e non riescono a incidere sul risultato finale. Nonostante la fotografia sia buona e qualche movimento di macchina degno di nota, il resto è davvero deludente e non convince mai. Imbarazzante la fase in Italia, nella quale non mancano i luoghi comuni a noi attribuiti.
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  • Discussione Pinhead80 • 17/10/11 18:20
    Scrivano - 310 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Grazie Didda, sei adorabile ;) io direi che se quello che la Coppola ha colto dell'Oriente è quello che si vede in Lost in Translation allora non ha proprio colto un beatissimo.... Perdonami Pinhead ma la Coppola mi ha davvero stufato: se Tarantino non le avesse infilato in mano la palma d'oro dubito che staremmo qui a spremerci in tante esegesi su questa operina intellettualoide e piatta partorita dalla noia esistenziale di una figlia di papà. Il vuoto del cinema orientale è pieno, sovraffollato anzi, quello della Coppola è vuoto e basta, come un otre di vino dopo i bagordi :)

    Figurati non devo perdonarti niente. Per quanto mi riguarda avete entrambi ragione (Rebis e Didda), cercavo solo (per dirla alla Vasco) un senso a questa cosa....
    Sofia Coppola, a me personalmente, come regista piace poco (anche se Lost in translation non mi era dispiaciuto per niente, a essere sincero).
    Cmq tranquilli quando scrivo è anche e soprattutto per avere una vostra opinione che, se diversa dalla mia, mi arricchisce e mi dà la possibilità di non fossilizzarmi sulle mie idee.
  • Discussione Didda23 • 17/10/11 18:24
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Rebis ebbe a dire:

    dubito che staremmo qui a spremerci in tante esegesi su questa operina intellettualoide e piatta partorita dalla noia esistenziale di una figlia di papà. Il vuoto del cinema orientale è pieno, sovraffollato anzi, quello della Coppola è vuoto e basta, come un otre di vino dopo i bagordi :)


    Sono in totale accordo con l'amico Rebis soprattutto sulla definizione di "operina intellettualoide e piatta".Per girare un film autoriale bisogna avere le capacità e purtroppo la Coppola non le possiede.
  • Discussione Buiomega71 • 17/10/11 18:28
    Consigliere - 25934 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Rebis ebbe a dire:

    dubito che staremmo qui a spremerci in tante esegesi su questa operina intellettualoide e piatta partorita dalla noia esistenziale di una figlia di papà. Il vuoto del cinema orientale è pieno, sovraffollato anzi, quello della Coppola è vuoto e basta, come un otre di vino dopo i bagordi :)


    Sono in totale accordo con l'amico Rebis soprattutto sulla definizione di "operina intellettualoide e piatta".Per girare un film autoriale bisogna avere le capacità e purtroppo la Coppola non le possiede.


    Questo non sò, non l'ho visto, ma con il bellissimo Il giardino delle vergini suicide, non direi proprio ;)
  • Discussione Didda23 • 17/10/11 18:40
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Bellissimo non direi proprio.Io la Coppola proprio non la digerisco
  • Discussione Buiomega71 • 17/10/11 19:01
    Consigliere - 25934 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Bellissimo non direi proprio.Io la Coppola proprio non la digerisco

    Allora diciamo, quasi CAPOLAVORO ;)
    Visto che per il sottoscritto è il più bel esordio degli ultimi 20 anni!
    Ultima modifica: 17/10/11 19:03 da Buiomega71
  • Discussione Rebis • 17/10/11 21:13
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Caro Buio sono con te con Le Vergini Suicidie: anche per me è stata una vera folgorazione! Peccato i film successivi non abbiano mantenuto le promesse... anzi, un vero naufragio quello della Coppola.
  • Discussione Buiomega71 • 17/10/11 21:32
    Consigliere - 25934 interventi
    Ho visto solo quello Rebis. Ma che gran film! :)
  • Homevideo Gestarsh99 • 13/11/11 12:16
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per Medusa Video:



    DATI TECNICI

    * Formato video 1,85:1 Anamorfico 1080p
    * Formato audio 5.1 DTS HD: Italiano Inglese
    * Sottotitoli Italiano NU
    * Extra "Prima del Leone d'Oro" di Anna Praderio (SD)
    Intervista (SD)
    Sul set (SD)
    Trailer (SD)
  • Discussione Pigro • 30/06/13 09:22
    Consigliere - 1659 interventi
    Ancora una volta ritrovo una parola chiave del mio commento in un commento precedente, stavolta di Rebis. La parola chiave è “chissenefrega”, scritto proprio così. Scusa Rebis, sembra copiata ma non lo è: questa parola mi è venuta alle labbra già prima della metà del film e, oggettivamente, mi sembra la reazione più calzante. Quindi ho deciso di tenerla anche nel mio commento. E comunque mi fa piacere vedere di essere stato un tuo involontario epigono… ;-)
  • Discussione Rebis • 30/06/13 16:17
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Carissimo, posso solo essere lusingato da questa condivisione :-)