Bling ring - Film (2013)

Bling ring
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Titolo originale: The Bling Ring
Anno: 2013
Genere: drammatico (colore)
Note: Basato sul racconto di Nancy Jo Sales "The Suspects Wore Louboutins", apparso su Vanity Fair. Il film è dedicato a Harris Savides (il direttore della fotografia del film) prematuramente scomparso il 9 ottobre 2012.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 9/09/13 DAL BENEMERITO PAULASTER
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Paulaster 9/09/13 10:25 - 4419 commenti

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Gruppetto di adolescenti annoiati cerca di migliorare la propria immagine prendendo a esempio lo stile dei vip patinati. Andamento piatto tra una ruberia, vari “wow”, una canzoncina R’n’B, un‘inquadratura rallentata. Non c’è scavo psicologico, ambientale, famigliare: un vuoto cosmico per una storia che, anche se vera, è resa poco interessante. La Coppola ha qualche sparuta idea e ripropone lo stesso schema al limite della noia. Buone le ambientazioni, specie notturne e la fotografia in interni.

Mickes2 10/09/13 22:53 - 1670 commenti

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Il bling bling dei gioielli scintilla e rintocca – sistematico - dentro un circolo vizioso che si fa esistenza ultrafastosa, ultrapatinata, ultracinica. E ultravuota, come questo film. Se Somewhere rappresentava già in parte una recessione, Bling ring accerta una definitiva caduta. Un soggetto di grande potenziale diventa un voyeuristico, irritante, patetico e ridondante racconto di una contemporaneità ossessionata, superficiale e compulsivamente “starcentrica”, che finisce anche per risultare ambiguo anziché allarmistico. Cantonata clamorosa.

Didda23 13/09/13 17:41 - 2426 commenti

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Coppola, ovvero la regina incontrastata dell'inconsistenza: bisogna darle atto di essere la numero uno a confezionare il vuoto assoluto. La vicenda raccontata asetticamente non induce la riflessione e sarebbe stata perfetta per il salottino di Barbara D'Urso. La confezione ultra patinata non ha una funzione (come nel caso del bel film di Korine) di contrasto e accentua la vacuità dell'operazione. Parafrasando una storica rubrica del buon Luttazzi: "scemenzucola o sciocchezzuola?". Patetico.

Puppigallo 28/09/13 00:50 - 5275 commenti

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La Coppola ci presenta il nulla fatto persone. Ma i veri problemi della pellicola sono: l'argomento, di scarso interesse; e l'aver diretto il tutto con ordinario mestiere, senza tocchi registici degni di nota, limitandosi a proporre le scorribande dei giovani protagonisti, giustamente consistenti come bolle di sapone (dandogli una schicchera, scoppierebbero), accomunati dal culto dei "sacri oggetti" Vippici. Se non altro, con chiavi sotto lo zerbino, porte scorrevoli regolarmente aperte, VIP sembra essere l'abbreviazione di Veramente Ingenui Pupazzi. Mediocre, ma con un suo triste perchè.
MEMORABILE: Il ragazzo viene arrestato davanti ai genitori, che vedono passare un poliziotto con la refurtiva: un paio di scarpe rosa con super tacchi.

Belfagor 1/10/13 09:18 - 2690 commenti

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Il limite principale del film è la superficialità. Non quella dei protagonisti, giustamente presentati come persone vuote in una società vuota, ma quella della regia, che potrebbe indagare le cause familiari e sociali di questa storia di furti nel mondo dei VIP e invece resta fin troppo distaccata nell'osservazione di questo mondo patinato. Si apprezza comunque il distacco della Coppola dal tema della figura paterna e il fatto che il film sia scorrevole, pur essendo una bolla di sapone.
MEMORABILE: Durante l'interrogatorio: "Ho parlato con tutti i derubati" "Davvero? E Lindsay Lohan che ha detto?"

Belgazzara 2/10/13 02:31 - 27 commenti

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Sofia Coppola ci ha ormai abituati a un cinema estetizzante, mai schierato, apparentemente nichilista, che è delizia dei fan e accusa dei detrattori. Bling Ring, diciamolo, sarà buon bersaglio per i secondi. Presente il suo guizzo nell'analizzare parossisticamente la noia, presente lo sguardo attualissimo sull'adolescenza, presente la musica che, pur cambiando registro rispetto a opere precedenti, prende la storia a braccetto e la fa volare. Assente, però, la sensazione di aver visto un film memorabile: per alcuni (fan) è la prima volta.

Neapolis 8/10/13 16:58 - 184 commenti

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Sofia Coppola fa la regista ed evidentemente qualcuno le dà credito; solo in quanto figlia di Francis Ford Coppola, visto che pare inaccettabile che si propongano film con il più assoluto vuoto di idee. Il nichilismo che pervade tutta la pellicola è talmente esasperato che i personaggi sembrano tante anime vaganti che si muovono senza un filo logico. Era questo lo scopo della regista? Se sì non c'era bisogno di un film intero che per 90 minuti cerca di inculcarci solo questo.

Greymouser 8/10/13 18:40 - 1458 commenti

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Quello che più sconcerta in questo film è la totale assenza di un "orizzonte degli eventi", di una contestualizzazione coinvolgente, di una storicizzazione degli ambienti e dei personaggi. Un vacuo esercizio di stile, insomma, se si può chiamare stile una regia incartata su estetismi superficiali e movimenti di macchina tipicamente videoclippari. Un film di cui nessuno sentiva il bisogno, se non forse qualche fan di celebrità con lo stesso Q.I. dei protagonisti.

Saintjust 9/10/13 14:40 - 159 commenti

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Pare uscire direttamente dalle pagine di un romanzo di Ellis questa nuova prova della Coppola. Appoggiandosi su fatti realmente accaduti, la regista imbastisce un quadro deprimente della realtà giovanilistica degli anni 2000. Bandite le ruvidezze sensazionalistiche e le sciocchezze presenti nel film di Korine, si è scelta la strada del patinato e del glamour. La grazia con la quale la Coppola muove la camera e si destreggia tra un party e l'intimità domestica, è pregevole. Pessima la colonna sonora, si sarebbe potuto osare con pezzi vintage.
MEMORABILE: La deprimente madre "new age"; La parte degli arresti.

Nancy 5/11/13 15:43 - 774 commenti

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Certo, l'abbiamo assodato che a Sofia piace di più fotografare oggetti che raccontare storie e se il giudizio si limitasse a quello potrei dire che non lo fa neanche troppo male; purtroppo però, quando si chiede l'attenzione di uno spettatore non si possono riempire 90 minuti solo di Gucci e Prada e Paris Hilton. Il film scorre ma scorre senz'anima, quando a tutti gli effetti si pretende di fargliela avere (l'ultima mezzora ne è la prova). Un'operazione simile allo Spring breakers di Korine, ma decisamente molto meno riuscita e più vacua.

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Cotola 9/12/13 00:12 - 9043 commenti

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Va bene, abbiamo capito che la figlia di Francis non è certo negata, anzi ci saprebbe fare con la macchina da presa. Ma come al solito la Coppola non riesce a coniugare forma (purtroppo ancora una volta vuota e fine a se stessa) e contenuti. Racconta una storiellina molto esile fatta di glamour e malessere giovanile, senza averne l'autorevolezza e le capacità sociologiche. Si guarda annoiandosi meno dell'occasione precedente, ma ce ne passa da qui a dire che siamo dinanzi ad un film almeno accettabile.

Galbo 10/01/14 05:46 - 12392 commenti

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Se la vita di alcune persone è noiosa, la rappresentazione filmata della stessa vita lo è ancora di più: il limite principale di The bling ring è tendenzialmente quello di raccontare una storia il cui interesse è pari allo zero. Se la Coppola è brava non lo dimostra certo con questo film, tedioso, privo di ritmo e pretenzioso come la prova dei suoi attori; di solito bravina, anche Emma Watson è fastidiosamente falsa e il suo sembra quasi il saggio di un'attrice negata alla scuola di recitazione. Provaci ancora Sofia !

Hackett 19/10/14 20:47 - 1867 commenti

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Pochezza esistenziale sotto lente d'ingrandimento. Il film di Sofia Coppola è didascalico, semplice come un reportage e più di tanto non giudica i fatti, portando sotto i riflettori un fatto di cronaca che forse ha colpito più il pubblico americano che quello europeo. Rimangono una regia asciutta per un prodotto quasi televisivo, una storia che più di tanto non appassiona ma impressiona poiché la gioventù rappresentata è il nostro domani.

Delpiero89 30/10/14 16:27 - 263 commenti

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Attuale. Film poco apprezzato da molti ma, in verità, discreto. Obiettivamente è un film che mette davanti agli occhi dello spettatore una realtà (quella delle attuali giovani generazioni) tutt'altro che positiva. Sono i tempi dei social network e dei miti vuoti e il film lo sottolinea in maniera forzata ma anche efficace. Spassose le sequenze girate nella vera casa di Paris Hilton.

Magnetti 27/11/14 06:30 - 1103 commenti

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Il mio giudizio è condizionato dal fatto che trattasi di pellicola di gusto femminile che ho fatto fatica a finire di vedere. Riconosco l'abilità della regista nel proporre una pellicola ben girata ed efficace nel dare "patinatura" a un soggetto che la richiedeva. Il finale svela, poi, l'intento quasi di denuncia della Coppola, ovvero sottolineare il vuoto del divismo e di alcuni ambienti giovanili. Il difetto grave è che siamo al limite del voyeurismo rendendo diseducativa la visione proprio per ragazzi impreparati. Film vuoto che svuota.
MEMORABILE: Le case delle mega star con la porta sempre aperta e senza antifurto... mah!

Nando 13/12/14 21:11 - 3814 commenti

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Storiellina patinata ambientata nel mondo dello star system con un gruppo di giovani schiavi dell'apparire dediti ai furti. Ritmo da videoclip con interpreti in gran parte antipatici e situazioni totalmente ripetitive. Sarebbe stato interessante vedere un qualche messaggio educativo, al contrario appare una sorta di compiacimento con finale deludente.

Pinhead80 13/12/14 21:23 - 4759 commenti

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Il nulla. Ecco quanto viene rappresentato (e mi vien da dire ripresentato) dalla Coppola con questo Bling Ring. Dopo Somewhere un altro tentativo di rappresentare il vuoto emotivo delle persone di o in cerca successo. Risultato: eccellente sotto questo punto di vista, perché nel film non c'è proprio nulla che possa definirsi concreto. Però qualcosa manca e forse questo non è per scelta. Manca un'anima all'opera che la elevi a qualcosa di più di un semplice buon film. Anche dal vuoto o dal nulla nel cinema dovrebbe nascere qualcosa.

Faggi 21/11/17 17:27 - 1549 commenti

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Nelle case, sulle strade, sulle colline di L.A.; adolescenti sull'onda del cataclisma narcisistico-nichilista; ville (e vite) di VIP abilitate alla gloria dei sensi. Qui l'aggiornamento al nuovo millennio del minimalismo feticista, con l'aggravante dell'ascendenza cronachistica, fa spesso cilecca, inciampa nel banale consolidato. La rappresentazione (o l'evocazione) del vuoto è impresa pericolosa: è necessario che materializzi un pieno formale. L'artefice tenta codesta alchimia ossimorica (il vuoto-pieno): risultati espressivi non memorabili.

Marcolino1 10/02/19 16:40 - 553 commenti

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L'ipertrofica ossessione materialista, già trattata nelle opere di Bret Easton Ellis, qui si rivela in piena forma e in tutte le conseguenze già descritte dall'autore statunitense molti anni prima. Stilisticamente ripetitivo in modo "voluto" ed efficace dettato dalla "necessità" del linguaggio cinematografico nel descrivere l'accumulo monocorde di oggetti, il film dimostra pure il pregio della sintesi, seppur non "acceleri" né osi particolarmente. Fortunatamente non si dilunga nella parte "forense", come di costume nei film statunitensi.
MEMORABILE: La mania di celebrità continua nei protagonisti anche dopo l'arresto.

Enzus79 2/06/20 22:37 - 2896 commenti

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Da un articolo di Vanity Fair, ispirato a fatti realmente accaduti. Film sfarzoso per quanto riguarda la regia ma incredibilmente piatto per quanto concerne la storia: la noia prende il sopravvento man mano che ci si avvicina al finale. Mancano l'azione, scene degne di nota che alzino il livello di interesse e i personaggi non destano né simpatia né antipatia. Colonna sonora scarsa.

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  • Discussione Mickes2 • 10/09/13 22:53
    Addetto riparazione hardware - 335 interventi
    un'immane vaccata!
  • Discussione Didda23 • 10/09/13 23:12
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Non mi dire queste cose. Per ora 3 film visti per un totale di 4 pallini e mezzo. Se pure questo mi disgusterà rischia di superare Lars nella mia personale classifica di odi personali.
  • Discussione Mickes2 • 11/09/13 00:20
    Addetto riparazione hardware - 335 interventi
    lo dico e lo riconfermo, Didda! :)
    la Coppola mi piace, adoro Lost in traslation, apprezzo molto Il giardino delle vergini suicide, non impazzisco per Maria Antonietta (ma per me non è un brutto film) e salvo anche Somewhere che tuttavia mostrava già dei cali vistosi.

    questo invece, molto semplicemente, è un film patetico che distrugge un soggetto di grandissimo potenziale riducendo il tutto a siparietti risibili costruiti sopra una sceneggiatura vomitevolmente ripetitiva. non c'è proprio alcunchè da salvare, nemmeno tecnicamente, forse una piccola nota di merito va alla fotografia, ma giusto per essere buoni.
    Ultima modifica: 11/09/13 00:21 da Mickes2
  • Discussione Didda23 • 12/09/13 22:03
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    "che finisce anche per risultare ambiguo anziché allarmistico".
    Mi hai tolto le parole di bocca, caro Mickes. Un film squalido ed inutile con la profondità di una carta velina. La Coppola è proprio scarsa e va avanti solo per il nome che ha (il film è prodotto pure dal paparino)
  • Discussione Mickes2 • 13/09/13 08:56
    Addetto riparazione hardware - 335 interventi
    si Didda nulla da dire, film indifendibile e insulso. giunto al finale ero quasi incredulo, pare addirittura propenso all'incoraggiamento.
  • Discussione Didda23 • 13/09/13 13:09
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Il film è dedicato a Harris Savides ( il direttore della fotografia del film ) prematuramente scomparso il 9 ottobre 2012
  • Discussione Zender • 13/09/13 14:52
    Capo scrivano - 47786 interventi
    Aggiunto alle note.
  • Discussione Rebis • 15/09/13 11:52
    Compilatore d’emergenza - 4420 interventi
    Il solo trailer mi ha fatto accapponare la pelle...
  • Discussione Galbo • 27/09/13 05:52
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Il film è uscito al cinema
  • Homevideo Mco • 25/01/14 23:16
    Risorse umane - 9970 interventi
    In DVD e BLU-RAY dal 18 Febbraio 2014 per CG Homevideo.