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TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/02/24 DAL BENEMERITO PAULASTER
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Fforfake 11/03/24 13:05 - 8 commenti

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Senza una sceneggiatura vera e propria, se non un fattarello di furti alla portata dell'esperienza scolastica di chiunque, il film riesce a tracciare un discorso sul nostro tempo. Lo spunto, banale, svela un'istituzione scolastica perfettamente aderente al sistema-mondo in cui siamo precipitati, strutturato sul binomio dominazione-controllo mitigato però dall'apparente democrazia-partecipazione. La scuola deve liberare da ogni egemonia culturale o incasellare in quella imperante? L'ambiguità non risparmia nessuno, mentre la relazione educativa con la persona esce dai radar.
MEMORABILE: La Nowak che per privacy non legge il diario smarrito da un alunno; La Nowak che usa la cam del pc per spiare la sua postazione.

Paulaster 28/02/24 18:18 - 4544 commenti

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A seguito di furti nella scuola, un’insegnante cerca di smascherare il colpevole. Soggetto scolastico con diverse sfaccettature: il rapporto con gli studenti, la discutibile tolleranza zero e la giustizia privata. La sceneggiatura dal crescendo impeccabile sviscera una reazione a catena che aggiunge un tassello ogni volta. La Benesch sembra la classica maestrina con la pecca di essere una sprovveduta totale e serve da esempio per far capire che “la legge” non è discrezionale, anche se si parte da buone intenzioni. Anche l’età dei ragazzini è adeguata alla vicenda.
MEMORABILE: Il video della camicetta; La minaccia del figlio; L’intervista con gli studenti; Il furto del pc.

Rambo90 9/03/24 19:33 - 7750 commenti

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Un film che all'inizio appare molto semplice ma che a lungo andare conquista quasi come un thriller. C'è una tensione palpabile per la protagonista (meno sprovveduta di ciò che appare), schiacciata tra il bene per gli alunni e le regole della sala professori e della scuola e lo spettatore subisce questa tensione quasi come se fosse egli stesso parte della storia. Recitato benissimo, ottimamente diretto e che sa essere profondo ed empatico come l'insegnante raffigurata, un film a vari strati che rimane impresso. Ottima la scelta musicale.

Pinhead80 9/03/24 23:43 - 4949 commenti

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Un'insegnante di scuola secondaria indaga su alcuni furti che avvengono all'interno del proprio istituto. Quando riesce a capire di chi si può trattare, si spalanca contro di lei un mondo ostile. La quotidianità di un'onesta e scrupolosa docente viene qui minata dallo stesso sistema che dovrebbe supportarla e proteggerla. Il film punta il dito contro una società che preferisce diseducare dando cattivi esempi, piuttosto che educare attraverso il senso del giusto. L'opera evidenza l'incomunicabilità tra famiglia e scuola che diventa terreno fertile per dinamiche ostili.
MEMORABILE: La riunione con i genitori.

Cotola 10/03/24 18:49 - 9188 commenti

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Affilato come un coltello, il film diventa sempre più complesso col passare dei minuti. Dissemina domande, non dà vere risposte e, quando le dà, ammesso che lo faccia, non fornisce quelle comode che magari in tanti si aspetterebbero. Non ci sono facili vie d'uscita e non ci si può nemmeno appellare troppo all'empatia poiché i personaggi sono quasi tutti "difficili". Insomma, un film vivo e stimolante. Notevole anche da un punto di vista tecnico e cinematografico (si veda l'uso della colonna sonora e la tensione spasmodica che riesce a creare). Inevitabile dibatterne, a fine visione.

Gabigol 18/03/24 09:11 - 608 commenti

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A seguito di reiterati furti in una scuola media, la professoressa di matematica e ginnastica cercherà di perseguire la verità. Girata in 4:3 quasi a darne un approccio più chiuso e asettico, la vicenda si tramuta in impietosa fotografia dei nostri tempi, con una scuola disarmata di fronte a studenti e genitori ma al contempo carnefice di sé stessa nel momento in cui cerca di far valere la propria istituzione. Quadrata e ricca di sfumature la sceneggiatura, rea solo di accelerare in chiusura.
MEMORABILE: Il video della webcam; La minaccia del ragazzino; L'intervista con gli studenti; Il furto del pc; La risoluzione del cubo di Rubik.

Lou 4/04/24 15:54 - 1124 commenti

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Più che un film sulla scuola è una potente metafora del "tutto contro tutti" della società civile. Se infatti la vicenda rappresentata dal regista Çatak, tedesco di origini turche, può apparire eccessiva rispetto alle normali dinamiche dell’ambiente scolastico, è in realtà un emblematico esempio dell’impossibilità di essere integri e giusti nella società contemporanea e delle inevitabili conseguenze delle azioni individuali non meditate e concordate. Grande ritmo e ottima interpretazione della protagonista Leonie Benesch.

Caesars 15/05/24 16:36 - 3829 commenti

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Pellicola che riesce, anche grazie alla inquietante colonna sonora, a creare una tensione notevole, pur narrando una storia abbastanza ordinaria: in una scuola in Germania si verificano, da tempo, alcuni furti e nessuno riesce a scoprirne l'autore. Su questa semplice base, Çatak riesce a imbastire un film che tiene sempre ben alta l'attenzione dello spettatore, costretto a porsi delle domande alle quali non viene data praticamente nessuna risposta. Buono il cast, capitanato da una Leonie Benesch decisamente in parte. Un lavoro non perfetto, ma non per questo non riuscito.

Kinodrop 17/06/24 19:23 - 3057 commenti

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Una professoressa di recente nomina, indaga con spirito giustizialista su furtarelli avvenuti nella scuola in cui insegna, ma l'eccesso di zelo non solo non porterà a nessun risultato, ma si ritorcerà contro il prestigio dell'insegnante stessa. Uno sguardo sui difficili rapporti tra educazione alla libertà e obblighi civili e morali che si concentrano nel mondo della scuola, che il regista affronta con tono abbastanza realistico ma lasciando allo spettatore le sue conclusioni. Valido tecnicamente e con un buon ritmo ma non convince fino in fondo, specie per l'epilogo "coercitivo".
MEMORABILE: Il video accusatorio; La caparbietà di Oscar; La riunione coi genitori; Il giornalino scolastico; Il furto del computer.

Daniela 22/06/24 09:11 - 12815 commenti

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La strada verso l'inferno è lastricata di buone intenzioni ed infatti sono buone le intenzioni della giovane insegnante di una scuola che vuol chiarire una certa faccenda per il bene dei suoi alunni, innestando però una reazione a catena dagli esiti imprevedibili... Un film che lascia positivamente perplessi in quanto non offre una rappresentazione manichea dei personaggi in campo ed induce a chiedersi come ci si sarebbe comportati al posto della protagonista. Efficace la messa in scena ed in particolare la ost ansiogena che trasforma la vicenda in un thriller morale irrisolvibile. 

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Luluke 25/07/24 10:49 - 225 commenti

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La scuola non è più la stessa anche solo rispetto a pochi anni fa. Non lo sono neanche i bambini che la frequentano, riempiti di concetti che vanno oltre le loro capacità di elaborazione. Il film dell'esordiente Çatak restituisce così in modo impeccabile l'immagine di un equilibrio alunni/insegnanti, già fragile, che si rompe per colpa di una maestra zelante quanto premurosa, attorno ai cui movimenti si sviluppano trama e riprese, anche con splendidi piani sequenza. Perfetto nel ritmo narrativo crescente, con un finale molto simbolico, aperto a più interpretazioni. Successo meritato.
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