Ti aspetti un classico mainstream mieloseggiante e invece Hancock, pur rispettando la storia vera di questa testarda scrittrice e certi canoni disneyani, ti confeziona un caleidoscopio emozionale sì prevedibile ma ottimamente strutturato, esagerando solo sul versante dei flashback un po' troppo romanzati. Buona scrittura, direzione degli attori magistrale e due ore che passano in fretta, caratterizzate da questo derby tra lo sfarzo hollywoodiano e la riservatezza britannica. Su tutti la Thompson, ma trovatemi un solo personaggio calibrato male.
Film che racconta come è stato portato al cinema Mary Poppins, nonché i problemi intercorsi fra la scrittrice del libro e Walt Disney, che ne chiedeva i diritti da vent'anni. Si gioca su due fronti: quello del tira/molla fra Walt Disney e la scrittrice e quello dell'infanzia di quest'ultima col padre ubriacone. Bravissimi Emma Thompson e Tom Hanks come protagonisti, ma anche Colin Farrell e Paul Giamatti sono da elogiare. La Thompson scrittrice eccentrica ci sta tutta, dalla testa ai piedi. Buono.
MEMORABILE: Il tentato suicidio della madre; La morte del padre; La prima del film con Walt Disney; I piedi della Thompson, con o senza scarpe col tacco alto.
Quello che si dice un buon film, grazie soprattutto all'interpretazione della Thompson e di Farrell (la prima, alle prese con un personaggio quasi da strozzare per quanto chiuso e irritante nella sua cocciutaggine. Il secondo invece, convincente nell'interpretare un sognatore, che odia la realtà e vorrebbe vivere con sua figlia in un mondo di fantasia). Il perchè di questa pellicola è dato dalla scoperta dei retroscena di un'autrice dall'infanzia travagliata, che ha tentato di esorcizzarla scrivendo Mary Poppins, dove tutto si aggiusta. Nota di merito per Giamatti, l'autista ultrapaziente.
MEMORABILE: La Thompson che si altera ancora di più appena sente una parola inventata; Il rapporto col padre, prigioniero del suo lavoro, ma libero con lei.
Inaspettatamente: un buon film. Pensavo di vedere il solito, inutile e noiosetto film
pseudo biografico e invece il ritmo è buono e la storia scorre via bene ed in modo piacevole, pur senza strabiliare ma intrattenendo bene. Ottima la prova della Thompson, il cui personaggio fa venire (per usare un eufemismo) l'orticaria; Giamatti meglio di Farrel e di Hanks.
Emma Thomson, ancora una volta, dà una grande prova di sé, spalleggiata da un Tom Hanks forse un po' troppo "carico" ma credibile. Alcuni dialoghi sono chiaramente scritti tenendo a mente la personalità di Walt e, soprattutto, la sua idea di arte, ma non bisogna mai dimenticare che in questo film la protagonista è Pamela. La storia che ne risulta è piacevole, con qualche licenza narrativa di troppo rispetto alla più semplice realtà ma, tutto sommato, di grande effetto. Accompagnamento musicale empatico e commovente. Da vedere.
La vicenda della trasposizione cinematografica di Mary Poppins meritava di essere raccontata. Interessante la figura della scrittrice Pamela Travers che la sceneggiatura del film caratterizza degnamente e che trova un'ottima interprete in Emma Thompson. Più defilato il Walt Disney di Hanks, che fa per lo più da spalla alla coprotagonista. Un film dai dialoghi brillanti che ha il merito di evitare la piaggeria legata spesso al genere biografico. Piacevole la colonna sonora. Un buon film.
Dopo il successo americano di Blind side, il regista Hancock dipinge un altro affresco biografico con esiti assai deludenti: la sceneggiatura (pallosissima) si aggrappa a estenuanti e lacrimevoli flashback, salvandosi unicamente con i piccoli excursus canori dell'andersoniano Schwartzman. La regia classica e impersonale non imprime il giusto ritmo e la noia fa spesso capolino; parterre attoriale nel quale viene sprecato il talento cristallino di Giamatti, confinato in un ruolo di mero contorno. Giustamente non preso in considerazione dall'accademy. Filmaccio.
Film da cui era lecito aspettarsi anche di più, ma che in tutta evidenza non può condensare in un paio d'ore la genesi di un personaggio come Mary Poppins (molto più complesso e serio di quanto traspaia a prima impressione); assistiamo dunque alle schermaglie tra un'autrice a dir poco scorbutica e il mitico "Walt", cui segue il making of di un film leggenda; che dietro tale storia ci fosse qualcosa di molto serio si era compreso; peccato che il film semplifichi troppo, ma ci sta. Paul Giamatti perfetto.
MEMORABILE: I nastri con la voce dell'autrice che interviene anche sui minimi dettagli come la casa dei Banks.
La genesi della realizzazione del famoso film Mary Poppins, in cui si assiste al lungo tira e molla tra l'autrice del romanzo, donna tormentata dal passato, cocciuta e testarda nel presente e il grande Disney, uomo dedito alla magnificenza e al business. Un discreto confronto oratorio ben interpretato dai due attori, coadiuvati da un toccante Giamatti e un sognante Farrell. Pellicola piacevole.
Delicata commedia agro-dolce sulla nascita del famoso film della Disney Mary Poppins. Senza dubbio ruffiano e con il più classico degli happy ending, si fa però apprezzare. Soprattutto per la grande caratterizzazione della Thompson e di quella, altrettanto valida, che Hanks dà a Walt Disney. Costantemente in bilico tra presente e flashback della scrittrice, è solo grazie a un valido montaggio che lo spettatore non perde il ritmo o il filo portante. Belli i dialoghi e, come al solito, grade cameo di Giamatti.
Indigeribile making of di Mary Poppins che non rende giustizia al capolavoro disneyano. Si pensa a un film leggero e candido ma in realtà si tratta di un vero mattone. Se l'esperimento dell'Hitchcock di Gervasi poteva dirsi riuscito, non si può dire certamente altrettanto per questo. Flashback inutili e noiosi e recitazione di basso livello (nonostante il cast importante). Dimenticabile e inutile.
Non voglio sminuire il film, se non altro interessante per aver portato alla luce un retroscena durato vent'anni tra Walt Disney e la meno in vista autrice di Mary Poppins, Pamela Lyndon Travers, ma ho finito per interessarmi di più all'ambiente disneyano e ai suoi personaggi che non alla particolare infanzia di Pamela. Viste le molteplici differenze tra il libro e il film, sembra che la cocciutaggine dell'autrice, che arriva quasi a irritare, non sia poi servita a molto. La buona parte finale riesce a far dimenticare l'eccesso di flashback.
Molto interessante: narra le vicende che hanno caratterizzato la travagliata realizzazione di Mary Poppins e i retroscena legati ad essa. Ottima la ricostruzione storica e veramente bravi tutti gli attori, a cominciare da Emma Thompson senza dimenticare un ottimo Paul Giamatti. Molto buona la sceneggiatura, anche se forse dedica un po' troppo spazio alla parte ambientata in Australia. Hancock dirige con mano sicura questo biopic in grado di restituirci la complessità psicologica dell'autrice del libro da cui fu tratto il film. Consigliato.
La biografia di Tanders è stupendamente raccontata in questo film dalla regia ottima, con ritmi azzecatissimi e una trama che sembra andare a rilento ma che in realtà si prende il tempo per raccontarci due diverse storie: il periodo di pre-produzione del film Mary Poppins e l’infanzia della scrittrice, incentrata perlopiù sul conflitto col padre. Ben strutturato, commovente, intelligente. Ottimi i due attori protagonisti.
MEMORABILE: I pupazzi dei personaggi Disney per accogliere la scrittrice in hotel; La Tanders che alla fine si scioglie e balla la canzoncina proposta.
Curato e toccante biopic che, partendo dalla travagliata gestazione del film su Mary Poppins, ricostruisce in modo emotivamente coinvolgente la vita della Travers da bambina e come la sua infanzia abbia influenzato il suo lavoro e il resto della sua vita. Buona la ricostruzione d'epoca (soprattutto quando ci troviamo nei 60) con un occhio particolare al mondo Disney d'allora. Bravissima la Thompson, affiancata da un azzeccato Hanks e da buoni comprimari. Notevole.
Notevole dramedy dedicata a P.L. Travers, autrice dei libri di Mary Poppins, ma soprattutto alla travagliata gestazione del celebre musical del '64. L'approccio narrativo di Hancock è intelligentemente lontano dal semplice didascalismo (i dolceamari retroscena biografici sono sempre funzionali al percorso intimista del personaggio), così come dalla facile agiografia (nessuna evidente restrizione circa il carattere difficile della scrittrice). Il background disneyano giustifica certi passaggi romanzati e apertamente sentimentali. Musiche, costumi e cast di altissimo livello. Riuscito.
MEMORABILE: Una giornata a Disney World con Walt in persona; Il ballo collettivo; La prima del film; I nastri originali con le opposizioni vocali della Travers.
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Discussione124c • 24/02/14 17:20 Contatti col mondo - 5193 interventi
Tutto quello che vi siete chiesti sul film Mary Poppins e non avete mai osato chiedere. Una Emma Thompson nella parte della scrittrice P.L. Travers veramente brava, un Tom Hanks che ringiovanisce un pò il vecchio Walt Disney, un Paul Giamatti che fa un simpatico autista alla Dick Van Dyke e un Colin Farrell padre alcolizzato da non perdere. Si ride, si piange e si cantano le canzoni del film del 1964 in un film che gioca su due fronti: sul passato della Treavers in Australia e sulla diatriba fra la donna e Walt Disney. Da vedere!
In sostanza, larga parte del racconto filmico è vera. La figura del Giamatti è romanzata e forse anche qualcosa del rapporto col padre. Inoltre (come non capirlo) viene omesso il fatto che dopo l'uscita del film la scrittrice abbia preteso che Disney, anzi gli americani in generale non toccassero più i suoi libri e tantomeno provassero a trarne anche un musical. Se qualcuno poteva farlo, scrisse nel testamento, doveva essere un britannico.
DiscussioneBrainiac • 23/03/14 12:18 Call center Davinotti - 1464 interventi
Un po' troppo ingessato didascalico e manicheo nell'immaginare/ delineare i caratteri dei personaggi (ma d'altronde quello è il limite del biopic), però a conti fatti un film gradevolissimo e molto ben strutturato. Tom Hanks -che da un tot non mi convinceva- con questo e Captain Phillips ha imbroccato una doppietta da sturbo.
Discussione124c • 24/03/14 16:51 Contatti col mondo - 5193 interventi
Brainiac ebbe a dire: Un po' troppo ingessato didascalico e manicheo nell'immaginare/ delineare i caratteri dei personaggi (ma d'altronde quello è il limite del biopic), però a conti fatti un film gradevolissimo e molto ben strutturato. Tom Hanks -che da un tot non mi convinceva- con questo e Captain Phillips ha imbroccato una doppietta da sturbo.
Vero, anche se il vero Walt Disney anni'60, dalla fotografie apparse nei titoli di coda, era più vecchio. Tom Hanks è credibilissimo, ma sembra un Disney più giovane, quello degli anni'50.
DiscussioneGugly • 27/12/14 23:29 Archivista in seconda - 4712 interventi
Molti anni fa mi capitò in mano il libro, e l'impressione che ne ho tratto è simile a quelle passate vedendo il film: in effetti la Mary Poppins originale a mio ricordo è semplicemente, seria, non ha tutte le "smancerie" del film.
Vedendo recitare Emma Thompson posso ora immaginare il rovello interno della vera Travers.