Commedia inglese di clima natalizio iper-ruffiana e poco originale, che comincia subito citando quella "Love Is All Around" che fu l'hit di QUATTRO MATRIMONI E UN FUNERALE per testimoniare che l'uomo dietro all'intera operazione è Richard Curtis. Lo sceneggiatore di QUATTRO MATRIMONI E UN FUNERALE e NOTTING HILL si occupa qui anche della regia e dirige la solita commedia garbata, elegante, furba e spiritosa cercando di ripetere gli exploit precedenti. Ma questa volta,...Leggi tutto dopo una prima parte eccellente, ritmata e divertente, si arena in un sentimentalismo esagerato che si rivela deleterio e sdolcinato fino a farsi insopportabile (soprattutto per un film che supera le due ore). La struttura ad episodi intrecciati giova al film dando quella varietà altrimenti difficile da ottenere, e si comincia subito con almeno tre personaggi centrati: la rockstar decrepita che per Natale canta una patetica cover di "Love Is All Around" concedendo interviste volgari e trasgressive, il primo ministro (siamo in Inghilterra) giovane e un po' superficiale alla Tony Blair (Hugh Grant, che si conferma strepitosamente dotato per questo genere di commedie) e il padre (Liam Neeson) di un bambino innamorato d'una sua coetanea. Il resto, salvo qualche buon momento qua e là, è un riempitivo con troppe lungaggini che quando non può contare sulla gag fulminante lascia delusi per la mancanza di una regia in grado di valorizzare in qualche modo i tempi (quasi) morti. Cast ricco di camei prestigiosi e di attori legati tradizionalmente alle commedie di Curtis.
Classico esempio di film in cui il valore del cast (davvero ottimo ed eterogeneo) costitutisce un valore aggiunto ad un film che di per sè non sarebbe certamente memorabile; si tratta infatti di una commedia dalle premesse non certo originali la cui sceneggiatura mostra più di un momento di pausa. Tuttavia la bravura e la simpatia di molti degli interpreti (e sono tantissimi) fa sì che il film possa essere visto piacevolmente. In particolare apprezzabile l'episodio con Alan Rickman ed Emma Thompson.
Cast stellare (a dir poco), musiche accattivanti, buon ritmo... facile prevedere il successo che effettivamente la pellicola ha ottenuto, soprattutto in patria. Una piccola moltitudine di storie o storielle a sfondo amoroso, con protagonisti ed esiti sempre diversi. Il gioco è spesso un po' facile, ma la bravura di molti interpreti ed il brio di alcune sequenze portano a simpatizzare decisamente con il film, che risulta molto piacevole.
MEMORABILE: L'arrivo negli USA di Kris Marshall, al di là del sogno più sfrenato...
Ennesimo film ad episodi in cui vengono narrate le storie di diversi personaggi in parte collegati tra di loro. Non ho nulla contro questa tipologia di film (che anzi apprezzo molto) ma in "Love Actually" trovo pochissime cose da salvare. Rimane però sicuramente una commedia gradevole che, anche grazie alla buona recitazione degli attori, nel complesso non è del tutto da buttare.
Cast altisonante e variegato, ma film abbastanza inutile. Vista la grande quantità di attori presenti, gli episodi si riducono a semplici macchiette, senza la possibilità di poter approfondire quelli più interessanti. Sarebbe stato meglio ridurre il numero dei micro-episodi per rendere accettabile il risultato. Insufficiente.
MEMORABILE: La breve partecipazione di Rowan Atkinson.
Commedia con varie storie ad incastro, di valore diseguale, garbata e ben recitata (il cast è all stars o quasi), però poco incisiva, talvolta urtante nella sua ruffianeria, in definitiva dimenticabile. Non a caso, l'unico episodio davvero riuscito può dirsi quello di cui è protagonista l'attempato e sboccato rocchettaro Billy (l'attore, ottimo, è Bill Nighy), nel corso del quale (a sorpresa) l'amicizia si dimostra alla fine più importante dell'amore. Breve apparizione di Billy Bob Thornton nelle vesti (fetenti) del Presidente degli Stati Uniti.
Pellicola piena di califfi in un contesto londinese dove si incrociano le vicende umane ed amorose dei personaggi più svariati, dal primo ministro allo scrittore, passando per l'attore porno, la moglie disperata e la rockstar alla frutta. Certo la concentrazione del cinema made in UK e l'ambientazione nel periodo natalizio aiutano ad avere successo, ma l'originalità non manca.
MEMORABILE: L'esibizione finale della rockstar, tanto grezza quanto divertente!
Commedia romantica senza infamia né lode, ben diretta e ben interpretata (il migliore del cast Liam Neeson). La sceneggiatura parte bene, si sviluppa discretamente ma purtroppo scade in un finale eccessivamente sdolcinato e plateale. Buona scelta delle canzoni in colonna sonora. Non male, dopotutto.
Strani amori che fanno crescere e sorridere tra le lacrime... questo film è una canzonetta orecchiabile, e non è un difetto, è una bella cosa parlare d'amore con semplicità. Soprattutto in un film natalizio! Tempi giusti, ritmo brillante, un bell'equilibrio tra umorismo e un po' di malinconia. Per me l'episodio migliore è quello di Hugh Grant-primo ministro: lui è veramente bravo e si esibisce persino in uno studiatamente goffo e divertentissimo balletto nei corridoi di Downing Street!
Commedia natalizia inglese alla Curtis, quindi pensata per il vasto pubblico ma senza sbracare, con una sceneggiatura abbastanza sfiziosa e un'apprezzabile coralità. Fra stereotipi e cadute nel dolciastro il film scorre agile: Grant e Firth rifanno loro stessi con apprezzabile applicazione, Neeson e la Thompson si adattano al clima, ci si diverte e talvolta il cuore è chiamato in causa. Impagabile il vecchio rocker Nighy con la cover di "Love is all around".
MEMORABILE: Il balletto di Grant a Downing Street su Jump for your love; la doppia dichiarazione d'amore per la Knightley.
Commedia natalizia in cui diverse storie si intrecciano con una perfetta scelta dei tempi; l'ottimo cast e la sceneggiatura piena di battute divertenti fanno il resto e così quello che poteva essere semplicemente un film sentimentale leggero e buonista si trasforma in una pellicola brillante ed esilarante. Spiccano tra tutti i personaggi di Hugh Grant, giovane primo ministro inglese (ruolo cucito su misura per lui) e del rocker sgangherato e sboccato che definisce spazzatura il suo ultimo hit.
Sulla scia dei vari film natalizi ad episodi (di appena un anno dopo è Un amore sotto l'alberto), questa pellicola si colloca in buona posizione, fitta di personaggi e storie intrecciate, tutte interpretate da grandi attori. Ogni tanto c'è qualche eccesso di zucchero ma non tutte gli episodi conducono ad un lieto fine. Ottime parti per Neeson, Grant, Rickman, Firth e simpatico cameo per Rowan Atkinson.
Commediuola pseudocinematografica stucchevole e banalissima, buona al più per l'inglese medio che si commuove di fronte alle futili "love stories" dei membri della Casa reale, notoriamente ricchissimi e nullafacenti (con buona pace di chi, anche nel Regno Unito, non riesce a sbarcare il lunario). A dir poco ridicolo ed affettato Hugh Grant, affatto credibile nel ruolo del Primo Ministro. Sciapi ed inespressivi gli altri attori, la cui apparente "verve" sortisce lo stesso effetto di un bicchiere - stracolmo - di olio di ricino. Da non vedere.
Il film non parla d’amore, nonostante il titolo: è semmai un catalogo semiserio degli innamoramenti e delle infatuazioni. Tante storie flebilmente intrecciate, alcune virate sul romantico, altre (improbabili) sul fiabesco-natalizio (il primo ministro), altre sul mieloso, altre sul buffo (il cantante), altre ancora sul doloroso (la ragazza sospesa tra la passione per uno e l’affetto per il fratello psicolabile). La sceneggiatura è indubbiamente molto ben oliata e il ricco cast risponde bene, ma il risultato non va troppo oltre il "carino".
Mentre da noi a Natale si fanno i cinepanettoni, in Inghilterra spunta una commedia sentimentale come questa, decisamente meno volgare ma in compenso assai glicemica. Un cast all stars si divide in una serie di episodi più o meno riusciti che s'intrecciano fra loro. Il risultato è discontinuo, ma non mancano i momenti buoni: i migliori sono quelli che vedono la coppia Rickman/Thompson, Bill Nighy nel ruolo della rock star e Hugh Grant nei panni del primo ministro che si scontra con un insopportabile presidente USA (Thornton).
Film corale divertente e ben interpretato. Nel clima natalizio londinese (e due fuoriporta francese e americano) si alternano gli episodi dei numerosi personaggi (che poi scopriremo essere variegatamente intrecciati tra loro): alcuni molto buoni (quello con Hugh Grant, quello del decadente rockettaro e quello con gli attori porno su tutti), altri più sgradevoli, noiosetti e melensi (mi piange il cuore, ma quello con Colin Firth è una barba immensa). Ottimo tuttavia tutto il cast, che si muove bene, coadiuvato dalla solida sceneggiatura. Frizzante.
MEMORABILE: "Christmas is all around"; "Che ne dici se ci sbronziamo e poi ci guardiamo un porno?"
Deliziosa commedia corale sulle varie sfaccettature dell'amore nella quale, più delle singole storie, conta il cast da capogiro (Neeson, Rickman, la Knightley, Emma Thompson, Grant). Alcune storie, come quella della rockstar o del primo ministro e (pur con i suoi limiti) la vicenda di Mark, Juliet e Peter sono ben condotte, le altre lasciano il tempo che trovano.
MEMORABILE: La dichiarazione finale alla Knightley (come dar torto a Lincoln? lei è davvero bellissima).
Per oltre due ore, un affollatissimo ed eterogeneo cast (da Hugh Grant a Rowan Atkinson) intona un inno all'amore universale di sconfortante banalità, reso ancor più zuccheroso dall'ambientazione natalizia. L'esordiente regista non si distingue dalla miriade di colleghi americani, usi a confezionare commedie men che mediocri avvolgendole in un involucro di lusso (fotografia e messa in scena) infiocchettato da attori di grido diretti con mano sciolta. Si dimentica all'istante.
MEMORABILE: Il cantante (Bill Nighy) mentre regista la cover della canzone natalizia; i due attori porno.
Gustoso filmetto su una rilevante quantità di situazioni amorose che potrebbe comodamente essere riposto nel dimenticatoio se non si avvalesse di interpreti di tutto rispetto che conferiscono ai loro personaggi uno spessore rilevante. Su tutti i protagonisti sicuramente spicca Bill Nighy nella parte del vecchio rockman schizzato e verbosamente incontrollabile. Buona la gestione dei titoli con le rispettive sequenze, ma talvolta si cade nel melenso. Craig Armstrong compone una buona partitura, ma non riesce ad andare oltre i soliti timbri.
L'amore si può trovare dappertutto: questo è quello che vuole dirci il film e in effetti qui ce n'è in abbondanza. Ma non solo, perché il film sa far anche ridere di gusto, quando è il momento. Tante le storie che si intrecciano tra di loro e tante le star nel cast che sembrano divertirsi a interpretare spaccati di vita più o meno verosimili. Il personaggio più riuscito è senza ombra di dubbio la vecchia rockstar bruciata che ha perso ogni tipo di freno inibitorio, interpretata dall'inossidabile Bill Nighy.
MEMORABILE: "Ehi ragazzi, non comprate la droga! Diventate un popstar, così poi ve la daranno gratis!"
Panorama di sofferte vicende sentimentali che si sfiorano alla vigilia del Natale a Londra. Ce n'è per tutti i gusti, nel tentativo di stupire, commuovere e divertire allo stesso tempo. Alcune scene (come il ballo di Hugh Grant a Downing Street o la preparazione del pacco regalo da parte di Rowan Atkinson) sono molto riuscite e rimangono impresse, altre sono semplicemente assurde e gratuite. Cast ricchissimo, per una commedia un po' troppo ruffiana.
Commedia morbida, mosaico di personaggi ed episodi che in parte si intersecano e che scandagliano con uno stile e un sorriso molto inglese l'amore nei tempi moderni (ma non modernissimi, ormai). I personaggi sono volti piuttosto famosi (Colin Firth sempre nello stesso, identico personaggio da commedia romantica, così come Hugh Grant, mentre la Knightley fa semplicemente la gnocca), tutto si incastona, tutto funziona, senza travolgere.
Una buona opera di ambientazione natalizia che annovera nel cast praticamente tutto il meglio della terra d'Albione. Una serie di storie (alcune strettamente legate, altre meno) che hanno il denominatore comune della buona scrittura con dialoghi di indubbio valore. Ovviamente qualche storia cattura di più l'attenzione (Grant Primo ministro, Neeson patrigno vedovo), ma complessivamente si assiste a una valida operazione condotta con mano sicura da Curtis. Di pregio la selezione dei pezzi musicali, che danno ulteriore valore alle scene madri.
MEMORABILE: I continui approcci della segrataria subiti da Rickman; Il video amatoriale del matrimonio; L'incredibile viaggio in Wisconsin (e ritorno).
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Disponibile in edizione 3D Blu-Ray Disc per Universal:
DATI TECNICI
* Formato video 2,35:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio 5.1 DTS: Italiano Francese Spagnolo Tedesco
5.1 DTS HD: Inglese
* Sottotitoli Italiano Inglese NU Francese Spagnolo Tedesco Olandese
* Extra Scene eliminate
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