Land of mine - Sotto la sabbia - Film (2015)

Land of mine - Sotto la sabbia
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

A fine Seconda Guerra Mondiale i danesi si ritrovano le spiagge farcite di mine antiuomo naziste, sotterrate a centinaia di migliaia: Hitler pensava che lo sbarco Alleato sarebbe passato di lì e si era premunito così. Tocca ai prigionieri tedeschi (in gran parte ragazzini) la dura operazione di sminamento, guidati da inflessibili militari danesi che naturalmente li odiano e non si preoccupano delle loro vite. Giovanissimi, i soldati sanno che torneranno a casa solo quando avranno concluso l'ingrata missione (i calcoli dicono circa tre mesi dopo). Più della metà dei ragazzi impiegati in simili operazioni sulle coste della Danimarca sappiamo che è morta o ha subito terribili mutilazioni. Capiterà...Leggi tutto anche al manipolo dei 12 protagonisti? Già solo la giornata in cui viene loro spiegata l'operazione di disinnesco è un concentrato di tensione quasi insostenibile: veder armeggiare degli adolescenti o poco più sulle mine sapendo che potrebbero saltare in aria da un momento all'altro trasmette un'angoscia indescrivibile; la stessa che non mancherà quando l'azione si sposterà sulla spiaggia. Un capitolo oscuro e tremendo della storia ci viene sbattuto in faccia senza riguardi, un soggetto semplice ma che nasconde in sé una profonda riflessione sulle ingiustizie legate alla Guerra: l'inflessibile sergente Rasmussen interpretato da Roland Møller sintetizza l'odio profondo verso un nemico che ha occupato il suolo danese per cinque anni ma insieme la difficoltà nel non provare umana compassione verso chi davvero poco – per ragioni d'età – poteva c'entrare con la guerra. E' inevitabile che si respiri una certa monotonia durante il film, ma Zandvliet (che oltre a dirigere è autore unico del copione) è bravo a descrivere con verismo e un occhio al cinema più “commerciale” un dramma le cui tinte foschissime emergono prepotenti ogni volta che un soldato, strisciando sulla sabbia, viene in contatto con una delle migliaia di mine sepolte: non c'è una volta in cui si può esser certi che il disinnesco vada a buon fine e la cosa naturalmente permette di giocare con un thrilling costante. Il film non si esaurisce però in questo, perché importanti sono le dinamiche che si creano all'interno del gruppo, il rapporto col sergente di ferro, i fieri tentativi di blanda insubordinazione repressi ferocemente o con l'indifferenza di chi ti considera poco più che carne da macello. In tutto questo non può esistere la stessa potenza comunicata dalle scene in spiaggia ed è qui che LAND OF MINE rivela una certa convenzionalità che lo allontana dall'eccellenza, lasciandoci poi qualche dubbio anche per qualche sequenza un po' troppo “costruita” (la bambina, la marcia sulla sabbia, il finale). Ciò non toglie che l'insieme sia ben amalgamato e godibile, puntellato da una bella colonna sonora che sa sottolineare la disperazione e la cupezza rispecchiate nelle fredde ambientazioni. Perfettamente realizzati (per quanto contenuti) i sanguinosi effetti speciali, corrette le interpretazioni, ben scelti i volti dei giovani tedeschi, su cui si indugia (fin dalla locandina) con frequenti primi piani.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/03/16 DAL BENEMERITO PUPPIGALLO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 27/03/16
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Capannelle 18/07/16 20:18 - 4500 commenti

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Narrazione asciutta ma terribilmente efficace nel raccontare una di quelle storie che la filmografia hollywoodiana è restia a trattare, dato che stavolta sono i nazisti a essere vittima di angherie e deportazioni. Per la verità Zandvliet nemmeno calca la mano, ma sa alimentare la tensione e affondare il colpo quando serve. Buono il cast, dove Moller primeggia per la sua autorevolezza. Qualche ingenuità di racconto (la poca sorveglianza, ogni volta che uno salta su una mina tutti accorrono in suo aiuto senza preoccuparsi di dove mettono i piedi).

Puppigallo 26/03/16 00:28 - 5389 commenti

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Pellicola che mostra un lato oscuro post bellico che fa vacillare il giudizio su chi sia dalla parte giusta (difficile approvare un simile comportamento, pur con tutte le attenuanti, vista l’origine). Detto ciò, il film procede senza troppi fronzoli, con giovani da macello e un sergente “aguzzino” ben calati nella parte. La regia è di mestiere; e nonostante un eccessivo cambio di rotta del protagonista (visto il personaggio) nella parte centrale, il resto convince e fa capire che nessuno uscirà comunque indenne da una tale esperienza, in grado però di influenzare persino positivamente.
MEMORABILE: Il commento per la mancanza di cibo "Qui i tedeschi non sono la priorità"; "Sì sergente, bau!".

Myvincent 29/03/16 12:55 - 3867 commenti

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Uno dei tanti "dietro le quinte" post II Guerra Mondiale, quando giovanissimi tedeschi furono obbligati dal governo danese a sminare le loro spiagge, disseminate di pericolosi ordigni. Colpisce lo sviluppo della storia, dove il fattore umano alla fine prende il sopravvento contro la razionalità giustizialista più bieca. Contro chi ha avuto il solo "torto" di trovarsi dalla parte sbagliata del fronte. Plauso particolare al "duro" Roland Moller.
MEMORABILE: La lavanda gastrica improvvisata con l'acqua di mare...

Didda23 29/03/16 14:14 - 2441 commenti

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Più che discreta opera danese che ha il pregio di fare luce su una vicenda sconosciuta ai più (i gerarchi nazisti pensavano che lo sbarco alleato avvenisse in Danimarca e decisero di riempire la costa con 2 milioni di mine antiuomo), raccontata con stile molto asciutto e rigoroso. La regia molto convenzionale asseconda la sceneggiatura che punta molto più sulla tensione (l'esplosione potrebbe avvenire in ogni momento), comunque non rinunciando alla critica sociale. La linea di demarcazione fra giusto e sbagliato è sottile, ma si finisce per fare il tifo per gli "innocenti" ragazzi tedeschi.
MEMORABILE: I fratelli gemelli; "L'avvelenamento"; La partita di pallone.

Daniela 14/07/16 01:24 - 12966 commenti

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I tedeschi le hanno messe ed i tedeschi le devono togliere. Sembrerebbe la giusta nemesi, ma se a sminare le coste danesi vengono mandati allo sbaraglio ragazzini dell'ultima leva, ecco che i conti non tornano più ed è difficile mettere a tacere la coscienza... Una pagina di storia poco conosciuta, una vicenda che non necessita di particolari abilità registiche per colpire duro: se non tutto risulta incisivo e/o convincente come dovrebbe, bastano le sequenze di ricerca delle mine sotto la sabbia, di tensione insostenibile, a rendere il film meritevole. Ben scelti i giovani protagonisti.

Piero68 27/10/16 15:59 - 2975 commenti

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Meno male che ogni tanto il cinema porta alla luce episodi della Seconda Guerra Mondiale volutamente taciuti o dimenticati per vergogna o perché a farne le spese sono stati i vinti (in questo caso uno sparuto gruppo di ragazzini tedeschi costretti a emendare le colpe di una nazione intera). Nonostante la semplicità della sceneggiatura Zandvliet dirige in maniera impeccabile aiutato da una fotografia asciutta ma efficace e da un grande Moller, duro vero che nella vita è stato un esponente della criminalità più volte arrestato. Bravi anche i giovani, sempre in parte.
MEMORABILE: Il finale; Ufficiali danesi ubriachi si divertono con i prigionieri tedeschi.

Galbo 23/11/16 05:56 - 12534 commenti

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Un episodio (poco noto) del complesso e spesso crudele rapporto tra vincitori e vinti alla fine della seconda guerra mondiale. Un contesto ambientale altrimenti idilliaco (le lunghe spiagge nord europee) diventa un girone infernale per un gruppo di giovani la cui unica responsabilità è quella di appartenere ad una nazione sconfitta. Nonostante il tema, il film non eccede in retorica bellica ma svolge una narrazione sobria ed equilibrata. Il regista mantiene elevata la tensione anche grazie ad un gruppo di giovani interpreti ben diretti.

Vitgar 2/04/17 11:10 - 586 commenti

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Decisamente un buon film, ambientato in luoghi splendidi cui fa da contrappunto il contesto drammatico della trama. La guerra che non finisce mai anche quando dovrebbe essere finita e il destino crudele di un gruppo di giovanissimi soldati tedeschi obbligati a sminare un litorale in Danimarca. Ottima fotografia, cast di buon livello.

Nando 15/06/17 16:46 - 3864 commenti

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Ispirato a una vicenda poco conosciuta verificatasi alla fine della guerra sulle sponde danesi, la pellicola mostra una decisa forza narrativa in cui le sofferenze belliche si ripercuotono sui prigionieri, nonostante il ravvedimento di uno spietato sergente. Ottima ricostruzione e splendidi scenari nonostante l'argomento sia tutt'altro che bucolico. Cast appropriato e bel finale.

Jurgen77 11/02/19 08:14 - 629 commenti

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Un dramma di ambientazione bellica che narra le tristi e reali vicende di un gruppo di giovanissimi soldati tedeschi, prigionieri dopo la sconfitta della Germania, che vengono "arruolati" dai danesi per sminare le spiagge che i loro predecessori (esercito tedesco) avevano cosparso di mine antiuomo. Dopo un'iniziale rapporto di odio e vendetta da parte del sergente di ferro danese che li ha in carico, si instaura un dramma umano, con reciproci sentimenti, di odio, rispetto, collaborazione... Toccante davvero, Consigliato anche ai più giovani.

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Nicola81 4/04/20 17:47 - 2945 commenti

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Disseminare di mine le coste della Danimarca è stata una delle tante vigliaccate commesse dai tedeschi durante la II guerra mondiale, ma è giusto che a pagare il conto (amarissimo) siano dei ragazzini? Buon film che ha il merito di riesumare una pagina di storia poco edificante da qualsiasi prospettiva la si guardi. Inevitabilmente ripetitivo, ma efficace nel delineare il rapporto tra i giovani protagonisti e il sergente danese e durante la ricerca delle mine la tensione sale inesorabilmente. Bravi gli interpreti.
MEMORABILE: Il recupero della bambina; Il finale, forse un po' romanzato, ma necessario dopo tanta sofferenza.

Il ferrini 22/12/23 23:33 - 2519 commenti

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Film che richiede una maturità non indifferente, perché si muove su un terreno assai scivoloso. Se è certamente comprensibile che a sminare una spiaggia ci si mandi chi quegli ordigni ce li ha messi (i tedeschi), è altrettanto vero che dai nazisti noi avevamo il dovere di distinguerci. La privazione del cibo, i turni snervanti sempre fra la vita e la morte, colpiscono duro e il rapporto fra i ragazzini e il sergente è affascinante nella sua inevitabile evoluzione. Davvero un ottimo film.

Magerehein 28/02/24 10:43 - 1115 commenti

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Film che merita la visione già soltanto per lo spinoso quesito che pone: è giusto ripagare un invasore sconfitto con la stessa moneta o è possibile dimostrarsi più umani? Molto difficile rispondere (il passato di questi tedeschi è ignoto), ma altrettanto arduo non provare almeno un briciolo di pietà per questi ragazzi mandati allo sbaraglio con mezzi di fortuna e quasi senza cibo. Per ovvi motivi la storia è ripetitiva ma offre anche tensione e viene facile immedesimarsi nei tormenti del sergente sorvegliante. Toccante e ben recitato, pur con qualche momento esageratamente "buono".
MEMORABILE: L'addestramento compiuto con mine vere; Il caricamento delle mine sull'autocarro.
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  • Discussione Capannelle • 18/07/16 00:10
    Scrivano - 3720 interventi
    Qualche spunto (da prendere sempre criticamente) per capire che i prigionieri tedeschi non se la passarono bene da nessuna parte, non solo in Danimarca:
    http://www.controinformazione.info/guai-ai-vinti-lolocausto-degli-alleati/

    Difficile che Hollywood se ne interessi.
    Ultima modifica: 18/07/16 20:07 da Capannelle
  • Discussione Puppigallo • 20/07/16 17:11
    Scrivano - 506 interventi
    Inquietante, quanto interessante. Anche se il sospetto c'era che glie l'avessero fatta pagare cara un po' dappertutto.
  • Discussione Daniela • 20/07/16 18:03
    Gran Burattinaio - 5942 interventi
    Più che un sospetto, Puppi.
    Pochi anni fa è stato anche pubblicato un libro sull'argomento, dal titolo Gli altri lager.
    Maggiori informazione qui:
    http://www.libreriauniversitaria.it/altri-lager-prigionieri-tedeschi-campi/libro/9788842538967

    Avevo già letto delle condizioni dei prigionieri tedeschi nei campi dopo la fine della guerra, però ignoravo il loro utilizzo per la rimozione delle mine. Come scrive giustamente Capannelle nel suo commento, il film è tutt'altro che perfetto però il contenuto è talmente forte che a mio parere incongruenze (come l'accorrere dopo una esplosione) e sottolineature superflue (il salvataggio della bambina) passano in secondo piano.
    Non è un capolavoro dal punto di vista estetico/artistico ma è un film che fa pensare, induce a volerne sapere di più sull'argomento, e questo lo rende prezioso.
    Ultima modifica: 20/07/16 18:05 da Daniela
  • Discussione Capannelle • 20/07/16 22:59
    Scrivano - 3720 interventi
    Si dice che siano i vincitori scrivere la storia e gli americani non hanno fatto eccezione.
    Come cinefilo rilevo che i nazisti al cinema figurano sempre o come una massa di idioti che soccombono (nei film come I cannoni di navarone o indiana Jones) o come una massa di sadici aguzzini, nei tantissimi film sull'Olocausto.
    Vederli come esseri umani, come protagonisti positivi è impresa ardua. Mi ricordo la Winslett di The reader, nulla di più.
    Ultima modifica: 20/07/16 23:09 da Capannelle
  • Discussione Puppigallo • 20/07/16 23:03
    Scrivano - 506 interventi
    Brutta storia, che fa tristemente il paio con le precedenti barbarie senza senso.
  • Homevideo Mco • 6/09/16 21:46
    Risorse umane - 9970 interventi
    In Dvd e BD dal 25 Agosto 2016 per Notorious Pictures.
    Ultima modifica: 6/09/16 21:47 da Mco
  • Discussione Raremirko • 23/09/18 22:00
    Call center Davinotti - 3863 interventi
    Mi è piaciuto molto; ha pure qualcosa dello stile di Nolan secondo me.

    Ottimo Moller che, di regola odiosissimo, qua e là si umanizza.

    E' un film che ha la sua forza nell'atmosfera, negli scenari, nelle musiche, nel trattare le vicende come un qualcosa a parte, di lontano dal resto.

    E' un film di guerra abbastanza anomalo, di stile molto europeo, comunque.