Prossima apertura casa di piacere - Film (1975)

A leggere la trama potrebbe sembrare un film banale, ma ne capitano talmente di tutti i colori che si va ben oltre la risata o la tragedia approdando al realismo più pazzesco, quasi improvvisato e che in migliaia di altri film è stato frenato. Ad esempio la scena della morte del padre e dell'infortunio del cognato sono da giù di testa, come l'uscita di un ragazzo con una quarantenne che porterà lui a ritrovarsi in mutande legato a un poster, ma quella del lancio della vecchietta è il non plus ultra... Quindi il titolo francese è ben più idoneo.

Un montaggio di sketch rocamboleschi, tragicomico-grotteschi, con l'humor nero del Pulp fiction tarantiniano, è il teatrino parodistico su cui si muove un giullare-clown, pasoliniano Davoli d'oltralpe, dinoccolato alla Charlot-Chaplin, simbolo bohémien di libertà deambulante sulla strada senza meta del bunueliano fascino discreto della borghesia, classe sociale che, perso lo charme, è decaduta. Il lupanare, rivolta anti-famiglia anticipatrice di Dressage e Educazione inglese, è visto con la grazia e la discrezione di un gatto che sbircia dietro le vetrate.

Le premesse sono quelle della commedia scollacciata, ridanciana quanto si vuole ma senza particolari novità all'ordine del giorno: le prime scene sono discretamente spassose e sembrano aprire la strada alla classica pepata pochade in ambiente borghese. Mano a mano si accantona sorprendentemente questo aspetto per lasciare spazio alla raffigurazione di una classe di viziati borghesi disposta ad atti incredibili, quasi a passare senza batter ciglio sopra un cadavere pur di soddisfare la loro voglia di successo in nome di un immarcescibile egoismo. Ottimo il doppiaggio italiano.