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Tutti i commenti e le recensioni di Heretic

TITOLO INSERITO IL GIORNO 15/11/24 DAL BENEMERITO DEEPRED89
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Marmotta 18/12/24 11:20 - 177 commenti

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La determinata Sorella Barnes (Sophie Tatcher) e l'ingenua Sorella Paxton (Chloe East) girano la Columbia Britannica per cercare anime da portare al mormonismo; incrociano la casa di un teologo (alla Michael Parks): Hugh Grant (al picco) Graham-Jones-Koresh, da qui un calibrato gaslighting, manipolazione, retorica, segni dei tempi, con una sceneggiatura furba, bella fotografia di modernariato (alla Wes Anderson) e gotico della porta accanto ma la sgradevole sensazione di un esistenzialismo (a pistolotti) giovanilistico pronto per i reel di Instagram. Un martirio a scacchi annacquato.
MEMORABILE: Hugh Grant che canta "Creep"/"The Air That I Breathe"/"Get Free".

Deepred89 15/11/24 13:28 - 3864 commenti

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Thriller a sfondo orrorifico dominato da un espressivissimo Hugh Grant in grado di accaparrarsi ancora una volta la simpatia dello spettatore pur nei panni di un presunto villain saccente e logorroico. La prima mezz'ora, misteriosa, ambigua, suggestiva, tocca vette notevoli, poi le lezioni di religione col duetto Hollies/Radiohead in sottofondo fanno precipitare l'atmosfera, recuperata nella più cupa, sebbene più convenzionale, seconda parte. Pur al netto delle citate imperfezioni, il film intrattiene alla perfezione e gode di un'estetica cupa e invernale di indubbia efficacia.

Beffardo57 4/01/25 08:40 - 309 commenti

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Un film a due facce: la prima parte è dominata dal talento istrionico di Hugh Grant, rugoso ma ancora affascinante, nel ruolo di un funambolico affabulatore che da inizialmente amabile diviene poi progressivamente sempre più inquietante e sinistro. La seconda è invece il solito horror claustrofobico e sanguinolento, per di più tirato inutilmente per le lunghe, in omaggio alla tendenza, soprattutto statunitense, ad ammannire al pubblico prodotti di taglia XXL. Un'altra occasione persa, nel complesso.

Schramm 4/01/25 13:54 - 3991 commenti

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Finire in casa di un Mr Reed che suona come mistery. Come il mistero della fede dentro le sacre scritture, che a intertestuale piacimento possono gemellarsi coi giochi da tavolo, le hit radiofoniche o i bias mnemonici. E che si riduce con sconvolgente banalità a mistero del sistema di controllo (gombloddoh!) allargando a una durata XXL il teosofico trigger finale che già smontò Laugier. Per capirci: la classica sciagura filmica che deve venderti qualcosa, dove la tesi precede la narrazione e la sovrascrive. Se non altro Grant ruggisce a tutto decibel, facendo della gigioneria virtù.

Daniela 5/01/25 11:08 - 13266 commenti

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Due giovani mormone in cerca di nuovi adepti accettano incautamente l'ospitalità d'un tizio che vive in una villa isolata, fidando nella presenza della moglie di lui, per quanto la signora non si faccia vedere... Curioso horror teologico molto godibile nella prima parte dominata da un Grant in formato conferenziere gigionissimo e auto-ironico che, pur palesemente animato da cattive intenzioni, dice tutte cose sensate, più orrifico ma anche più convenzionale nella seconda, in cui le ragazze cercano una via di fuga dalla trappola in cui sono finite. Nell'insieme una piacevole sorpresa.

Lupus73 5/01/25 15:47 - 1599 commenti

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Bussano alla porta due missionarie mormone (da non confondere con gli amish) per parlare di religione con un uomo attempato (Grant) che da molto cordiale gradualmente si trasforma in un osso duro esperto di teologia e poi in un individuo pericoloso che le mette alla prova nei sotterranei di casa sua. Un thriller con sfumature horror dal soggetto azzeccato e brillante, sviluppato in maniera egregia nella prima parte ma non del tutto convincente in quella finale. A far da padrone l'eccellente prova di Hugh Grant, perfettamente calato nel ruolo, anche se insolito per lui.

Leandrino 22/01/25 10:22 - 530 commenti

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Due missionarie della chiesa mormona entrano in casa del signor Reed, uno studioso di teologia dalle idee particolari. Niente da dire sulla prima mezz'ora, in cui il film si dimostra un perfetto dispositivo di suspense fagocitato dalle ottime interpretazioni dei suoi tre protagonisti. Ci sarebbe molto da dire su quello che offre per il resto della sua durata: trovate inverosimili e discorsi un po' banali che si vorrebbero però esemplari. Un horror "filosofico" dai temi importanti, come da tradizione A24, ma che spesso rischia di essere più concettuale che sensato.
MEMORABILE: Il primo, lungo, dialogo iniziale; L'interpretazione di Grant.

Gabigol 4/03/25 22:10 - 639 commenti

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Coppia di missionarie mormone tenta di professare la parola a un sornione Hugh Grant. Film più teorico che pratico; a una prima parte serrata e dialogica fa seguito uno sviluppo a tratti irricevibile: l'escalation degli eventi, difatti, si rivela più disorganico del previsto e costringe lo spettatore ad azzerare il contatore delle domande. Grant gigioneggia e si diverte, le due attrici gli vanno dietro con merito. Il soggetto teologico è interessante ma sin troppo didascalico, con la controindicazione di non lasciare aperta nessuna interpretazione. Confezione tecnica di pregio.
MEMORABILE: Tutta la parte sul divano in salotto; Il paragone con il Monopoli; Il finale con la farfalla.

Rambo90 6/03/25 18:40 - 7995 commenti

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Thriller non male, anche se retto soprattutto dall'ottima performance di un inedito Grant. La sceneggiatura tiene molto bene nella prima metà, affascinante nelle sue teorie verbose ma catchy, e sprofonda un po' in una seconda troppo votata ai sotterranei e ai trabocchetti stile Enigmista. Alla fine non si può dire che il risultato non soddisfi, ma per certi versi delude le aspettative che il film era riuscito a creare all'inizio. Buona la regia.

Mr.chicago 11/03/25 12:58 - 298 commenti

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Hugh Grant prova a mettersi in gioco in un ruolo non propriamente nelle sue corde, risultando non abbastanza "follemente credibile", per il personaggio che interpreta. Gioca poco, infatti, sulla psicologia di quest'ultimo, aiutato sicuramente anche da una sceneggiatura non abbastanza approfondita; la storia, infatti, sembra rimanere in superficie, con soli tre attori che devono portare la barca in porto. Troppo poco. La storia, poi, si impelaga in contorti ragionamenti filo-religiosi e quando alla fine, si scoprono gli altarini, c'è un po' di delusione. Bel tentativo, non riuscito.

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Dave hill 16/03/25 00:21 - 371 commenti

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Thriller psicologico con riflessi allo specchio di home invasion e velleità di horror metafisico. Il confine tra fede e miscredenza, così come tra follia e saccenza, è sottile. Lo scopriranno a proprie spese due sorelle mormone in visita di proselitismo-propaganda alla villa, un po' isolata, di un professore di teologia. Brave le due protagoniste mentre è troppo compassato Hugh Grant, che recita sottovoce. Bella la villa a scatole cinesi e gironi danteschi.
MEMORABILE: Sophie Thatcher anche qui microchippata; Le profetesse; La biancheria magica.

Gabrius79 18/03/25 10:36 - 1507 commenti

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Thriller psicologico a tratti orrorifico che trova la sua punta di diamante nell'interpretazione coinvolgente di un Hugh Grant ironico e sadico. Anche le altre due protagoniste, seppure un po' oscurate da Grant, sanno il fatto loro. L'inizio promette bene almeno nella prima mezz'ora, poi diventa tutto un discorso sulle religioni che sinceramente annoia e non poco, salvo poi riprendersi con una seconda parte magari più convenzionale ma che lascia col fiato sospeso. Qualche lungaggine di troppo forse si poteva evitare.

Magerehein 21/03/25 09:42 - 1224 commenti

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Religiosi/e porta a porta, è arrivato pane per i vostri denti. Film nel quale è la prima parte, quella più verbosa, a funzionare meglio, in quanto il resto è sì altrettanto sinistro ma più convenzionale (rammenta vagamente Barbarian con più parlato a carico). La conclusione purtroppo è piuttosto debole, i plot twist offerti in precedenza invece funzionano (l'anfitrione è erudito e intelligente ma le mormone non mancano d'intuito). Bene regia e atmosfere. Bello vedere Hugh Grant testarsi con successo in un ruolo diverso dal solito e anche il duo di ragazze regge bene il confronto.
MEMORABILE: Il paragone fra religioni, giochi da tavolo e musica; Le due porte.

Il ferrini 21/03/25 23:56 - 2674 commenti

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Molto interessante e teso nella prima parte, personaggi ben delineati e dialoghi ficcanti nonostante i temi affrontati siano tutt'altro che banali. Insomma, davvero ammaliante fin quando la partita fra le due pecorelle e il lupo cattivo si dipana sulla scacchiera teologica, filosofica. Poi l'azione si sposta nel seminterrato, molta magia si perde ma qualcosa si salva, alcuni scambi dialettici ancora catturano. Poi giunge il finale e il tutto si risolve in una soluzione indegna delle premesse, uno schema visto troppe volte. Resta comunque un superbo Luca Ward una gran fotografia.
MEMORABILE: Il Monopoli.

Luluke 8/04/25 06:07 - 745 commenti

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Il bel twist finale compensa una certa debolezza dell'impianto narrativo e ridondanze di sceneggiatura. Siamo sempre nel tema di una casa del terrore da cui una volta entrati non si riesce più a uscire. Qui la sorte avversa riguarda due suore laiche che fanno visita a un uomo che finge di essere interessato alla loro religione, ma in realtà ne coltiva una maniacale tutta sua, in un labirinto di seminterrati dove si svolge gran parte del film. Grant funziona nella parte dell'intellettuale folle; Beck e Woods dopo il deludente 65 ritrovano smalto e senso del climax. Non male.
MEMORABILE: "Da un grande potere derivano grandi responsabilità", "Spiderman? ", "No Voltaire".
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