La caccia - Film (1966)

La caccia
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Titolo originale: The Chase
Anno: 1966
Genere: drammatico (colore)
Note: Tutt'ora vietato ai minori di 14 anni

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/09/08 DAL BENEMERITO MATALO!
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Matalo! 1/09/08 19:31 - 1378 commenti

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In questo racconto di una cittadina di provincia americana, impazzita per la fuga di un evaso (Redford) e tenuta a fatica a bada dallo sceriffo, il regista, pur con troppa esplicitezza e verbosità, realizza un film con momenti di grandissima forza, un ottimo compromesso tra certi drammoni anni 50 e un'ansia di denuncia sociale prepotente e vivida, specie nella scena del pestaggio dello sceriffo (un Brando eccezionale) e il finale selvaggio e articolato, in grado di rappresentare l'ipocrisia e la bestialità. Imperfetto ma potente. Ottimo il cast.
MEMORABILE: Il pestaggio dello sceriffo; la caccia finale; il party con il gioco della caccia all'uomo; la bellezza di Jane Fonda.

Daniela 9/08/09 09:15 - 12704 commenti

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Film di denuncia sociale e ritratto di ambiente, quello di una provincia americana ricca (siamo nel Texas, dal cuore nero di petrolio), ipocrita e crudele. Nel raccontare la storia di questo linciaggio, Penn può contare su un cast eccezionale ma, complice il testo della Hellman, carica troppo la vicenda di sottotrame ed intrighi, appesantendo il film di un moralismo superfluo. Poderoso Brando, sceriffo umiliato ed offeso, che deve passare attraverso un pestaggio per ritrovare la propria dignità, come in Fronte del porto.

Galbo 7/08/09 08:50 - 12422 commenti

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Film bello e poco apprezzato in rapporto al suo valore artistico. La caccia è insieme un'opera d'azione, in cui il regista crea momenti di altissima tensione emotiva ma anche di denuncia e dramma civile dipingendo efficacemente un sud statunitense fucina di odi e rancori sociali. Ottima la caratterizzazione ambientale e decisamente efficace la prova del cast, anche se Brando (comunque bravissimo) appare talvolta sopra le righe.

Saintgifts 17/03/10 00:35 - 4098 commenti

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Il Far West ottant'anni dopo. Il film racconta una storia ambientata nel Texas dei favolosi anni sessanta del ventesimo secolo. Personaggi, situazioni, comportamenti, violenze che non hanno niente di diverso dalle storie del Texas dei pionieri della fine del 1800. Un Brando, un po' appesantito e sempre con il suo stile di apparente impassibilità, è lo sceriffo che deve e vuole, tenere a bada una cittadina annoiata che approfitta di un avvenimento nuovo, la fuga di un detenuto, per lasciarsi andare ai suoi istinti più primitivi. Grande cast.

R.f.e. 19/03/10 10:24 - 816 commenti

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Bel drammone "southern gothic" che purtroppo fu anche uno dei più ingiustifibili "flop" dell'intera storia del cinema, una circostanza che fece sprofondare nella depressione lo sceneggiatore, Horton Foote (lo stesso di Il buio oltre la siepe di Robert Mulligan). Peccato, perché si tratta invece di una pellicola eccellente, ben diretta e recitata (Brando perfetto, ottimo il resto del cast), capace di evocare efficacemente l'atmosfera "giusta" di una cittadina di provincia del Sud e ben controllare l'intensa tensione drammatica.

Cotola 26/08/10 23:41 - 9093 commenti

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Un bel film di Penn in cui, come a volte accade, le singole parti valgono più dell’insieme globale. Un grande regista, un cast ricchissimo, una storia che pur con qualche pausa risulta avvincente ed interessante, condita da alcune scene che non si dimenticano (l’incendio in primo luogo). Peccato però che la sceneggiatura appesantisca un po’ troppo una storia che fosse stata più snella avrebbe trasformato un buon film in una pellicola memorabile.

Pigro 15/10/11 22:02 - 9715 commenti

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Monta lenta e inesorabile l’apocalisse sull’orgiastico sabato sera di una cittadina nella morsa di denaro e sesso, ricatto e sotterfugio: a portare scompiglio è la notizia dell’arrivo di un evaso, il cui solo nome fa riaffiorare segreti e paure. Magnifica la descrizione corale di una comunità follemente lanciata verso l’autodistruzione, prima di tutto morale. Un respiro quasi biblico per tante storiacce da paese, da far venire i brividi per l’orrore e il senso di impotenza. Finale spettacolare, ma il vero sconvolgimento è in ciò che precede.

Dr.presago 11/12/11 11:16 - 22 commenti

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Lo sfogo cittadino imperversa in una caccia all'uomo dalle tinte sempre più parossistiche. Viene messa in scena la partecipazione attiva da parte di una massa-orda al servizio della falsa e ripieghevole autorità dettata dal mero prestigio di un potente. Buona caratterizzazione dei personaggi anche grazie all'intensa resa interpretativa, con ogni attore (di un cast superlativo) calato alla perfezione nel proprio ruolo. Finale diluito, pirotecnico e inevitabile.

Homesick 19/12/11 18:11 - 5737 commenti

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La diagnosi del Profondo Sud degli Stati Uniti effettuata da Penn non conosce mezzi termini e rivela un coacervo di amoralità, razzismo, ipocrisia e bigottismo che implode per il rifiuto (o l’impossibilità) di ogni tentativo di risanamento etico e civile; persino la Legge recede, facendosi massacrare tra indifferenza e vigliaccheria. Melodramma e analisi societaria procedono serrati e vigorosi sino all’incendiario finale al cimitero delle auto; Brando vive ormai di rendita e a farsi strada è soprattutto Fox, con la sua maschera di loser frustrato, romantico e leale.
MEMORABILE: Il giudizio di Brando sui concittadini: «Tutti per la strada!Tanto sarebbe meglio che stessero a casa a leggere un libro, se sapessero leggere...!».

Giùan 6/06/12 22:25 - 4594 commenti

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Opera alquanto eccentrica nella filmografia di Penn, decisamente sbilanciata com'è sul versante drammatico rispetto ai canoni più distesi (nelle tonalità, non certo riguardo ai contenuti) della sua poetica. Proprio questa intensità talora spasmodica (da addebitare anche alle vicende censorie di cui fu bersaglio) ne fa un autentico cult, in cui la denuncia degli eccessi della mitologia yankee viene sostanziata da un cast all liberal, il cui impatto sulla riuscita del film è centrale, mai surretizio. Brando giganteggia in un ruolo congenialmente masochistico.
MEMORABILE: Il selvaggio pestaggio del Marlon con cappellone.

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Piero68 20/08/12 10:19 - 2961 commenti

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Da sempre Hollywood è innamorata delle rappresentazioni della piccola provincia americana gretta, arrivista e ricca di segreti. Una sorta di Twin Peaks ante-litteram. Il problema è che questa volta Penn pigia troppo il piede sul grottesco finendo col creare quasi una parodia. Inoltre le forzature portano tante ingenuità come l'aggressione allo sceriffo nel suo ufficio senza risvolti per gli aggressori. Oltretutto nel cast Redford è poco più di una comparsata e Brando appare poco ed è svogliato. Il bel finale drammatico salva qualcosa.

Myvincent 22/02/13 18:49 - 3761 commenti

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Un poker d'assi di attori per quest'ennesimo film sui peccati e i peccatori della provincia americana negli anni '60. Le tematiche sono trite e il racconto procede spesso con risvolti artificiosi e non del tutto spontanei. Un Marlon Brando che inizia a imbolsire inesorabilmente, lascia una traccia di virile presenza, Redford nel ruolo di bellino delinquenziale, poco credibile.

Deepred89 17/07/15 14:43 - 3720 commenti

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L'idea è buona, ma il dilungarsi sulla descrizione dei borghesotti annoiati, bastardi e razzisti smorza la tensione e la rabbia e quando si giunge al sodo la regia tiene un po' troppo il freno a mano tirato alla follia sprecando una notevole occasione (la scena al cimitero delle auto poteva concretizzarsi in qualcosa memorabile). Brando, particolarmente imbolsito, non si sblocca nemmeno dopo un pestaggio degno del più truce spaghetti western, mentre a rimanere impressa è soprattutto Jane Fonda, bella ed espressiva. Merita comunque una visione.

Buiomega71 22/07/15 19:23 - 2928 commenti

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Penn scardina le ultime regole della censura sessantiana con questo fiammeggiante pamphlet di rara ferocia e brutalità, dove la borghesia americana va a farsi friggere in bassezze, miserie umane, meschinità, repressioni sessuali, ninfomania, risveglio degli istinti bestiali e assassini. Penn, senza orpelli e peli sulla lingua, distrugge la middle class di un piccolo paese del Texas, con echi della guerra in Vietnam, che sfocia nella estenuante e belluina caccia che dura tutta una notte. Redford animale braccato nel perverso gioco di un grande maestro dicinema. Apocalittico e imprescindibile.
MEMORABILE: Il crudo pestaggio di Marlon Brando; La "mignottaggine" della moglie del represso Robert Duvall; La fulminante chiusa finale con echi leeoswaldiani.

Dega88 17/01/17 00:47 - 15 commenti

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Penn inugura con questo film, a mio parere, quella che sarà la New Hollywood raccontando la fuga di un prigioniero dal carcere ignaro di cosa lo aspetterà una volta fuori. Troverà infatti il violentissimo inferno della decadente società borghese americana, qui ritratta nel peggiore dei modi tra mogli adultere, mariti ubriaconi, giovani teppisti e razzisti di ogni genere. La regia e soprattutto la fotografia sono sublimi, solo la sceneggiatura risulta purtroppo un po' datata.
MEMORABILE: Il pestaggio dello sceriffo.

Rocchiola 30/05/17 14:20 - 975 commenti

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Malgrado Penn lo consideri una delle sue opere meno riuscite a causa dei tagli imposti dalla produzione, siamo di fronte a uno dei film più importanti del cinema americano degli anni 60. Mostrando violenza, sesso e razzismo senza censure va annoverato tra i precursori del cinema moderno. Grande cast con alcuni futuri protagonisti della New Hollywood qui alle prime armi. Un crescendo irresistibile tra rancori, sudore e violenze per un sabato ben più tragico di quello del 1955. Anche John Barry offre una soundtrack di tutto rispetto. Sottostimato.
MEMORABILE: Il pestaggio di Calder; L'assassinio di Bubber in stile Oswald; "Sarò un sacco di altre cose ma non un bugiardo"; Il livore della madre di Bubber.

Nicola81 10/10/18 23:14 - 2875 commenti

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Oscillando fra melodramma classico e tendenze di quella nuova Hollywood di cui fu uno degli alfieri, Penn dipinge un ritratto impietoso della provincia americana più retriva (siamo in una cittadina del Texas) e dei suoi abitanti: ipocriti, razzisti, violenti, inclini al tradimento coniugale e all'alcol. La narrazione è a tratti pesante, ma il messaggio colpisce con notevole intensità. Ottimo cast in cui giganteggia Brando nei panni dello sceriffo che si batte vanamente in nome della legge e del buon senso. Adeguate le musiche di John Barry.
MEMORABILE: L'inizio; Il pestaggio ai danni di Brando; La caccia nel cimitero delle auto; Il finale.

Alex1988 11/03/19 19:05 - 728 commenti

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Un ottimo cast, ben diretto da Arthur Penn, che valorizza una sceneggiatura non particolarmente coinvolgente ma che, allo stesso tempo, intriga per come riesce a mettere alla berlina l'ipocrisia e il razzismo non ancora, ahimè, sopiti dalla società americana e dalla società in genere. La presenza di Brando schiaccia, ma non troppo. Redford e Jane Fonda qui per la prima volta insieme.

Caesars 25/01/21 11:06 - 3809 commenti

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Un Penn in buona forma dirige un film di denuncia sociale che risulta ancora assai attuale. Notevole il cast attoriale, capeggiato da un Brando che fornisce un'ottima prova e nel quale spicca una bellissima Jane Fonda. La trama risulta talvolta appesantita da episodi che potevano essere accorciati, ma nel complesso è molto efficace nel tratteggiare la piccola comunità texana. Davvero un buon lavoro che alla sua uscita ebbe comunque anche critiche non molto lusinghiere. Da riscoprire.

Magi94 17/02/21 22:38 - 956 commenti

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Uno dei capolavori di Arthur Penn, grande apripista della nuova Hollywood. Certo la durata è impegnativa e a tratti il ritmo viene dilatato forse eccessivamente, specialmente durante la descrizione dei vari festini borghesi dei benestanti della cittadina texana. Eppure non c'è null'altro fuori posto in un film che stupisce per la magistralità e la modernità fin dall'inizio: la fotografia cattura meravigliosamente ogni sfumatura bigotta del sud, gli attori sono magnifici (spiccano Jane Fonda e Brando), così come la regia narra perfettamente una vicenda spietata che rimane impressa.
MEMORABILE: Il pestaggio di Brando, simbolo di un potere invisibile e latente che all'occorrenza prende il sopravvento.

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Max dembo 6/07/23 23:53 - 427 commenti

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Molto violento per l'epoca, diseguale film di Arthur Penn, dalle sequenze anche memorabili e di forte impatto ma pure troppo "messaggio", e come succede quando si è "dalla parte giusta", così sottolineato e didascalico, che a un certo punto dei 133' di durata, "stucca". Peccato, perché fosse stato meno schierato e manicheo, unilaterale, sarebbe potuto essere un film tra i migliori di Penn. Peckinpah o Aldrich, non hanno mai fatto "pamphlet". Comunque un film da vedere, importante, dei '60.
MEMORABILE: I bei titoli di testa di Maurice Binder, e pure con la musica di John Barry come uno 007 d'annata; Il brutalissimo pestaggio dello sceriffo Brando.

Paulaster 7/11/23 18:03 - 4460 commenti

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Detenuto evaso cerca di tornare verso casa. La caccia all’uomo sembra solo un pretesto per descrivere il peggio della borghesia texana tra razzismo, uso della forza e miseria umana. Brando ha la presenza del cavaliere solitario, mentre le caratterizzazioni delle donne potevano essere approfondite (notevoli però quando sono spudorate); il migliore sembra il complessato Duvall. Penn fa un cinema di denuncia sociale e la chiusura “kennediana” sottolinea gli intrecci del potere contro la giustizia ordinaria.
MEMORABILE: La moglie che flirta; La madre che insulta lo sceriffo; Le fiamme al cimitero delle macchine.
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  • Discussione Deepred89 • 19/07/15 13:40
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Ah beh, se rapportato alla propria epoca non posso che darti ragione, e ancora oggi il l'aura che emana è abbastanza soffocante, però non mi ha dato quel senso di sazietà che - nei miei pallinaggi - comporta il grande salto dal 2 e mezzo al 3.
    Comunque, dato che la media non si discosta eccessivamente dal mio voto, perché non ti fai forza e butti giù un bel commento con pallinaggio alle stelle?
  • Discussione Buiomega71 • 19/07/15 13:43
    Consigliere - 26092 interventi
    Deepred89 ebbe a dire:

    Comunque, dato che la media non si discosta eccessivamente dal mio voto, perché non ti fai forza e butti giù un bel commento con pallinaggio alle stelle?


    Infatti, cerco "l'spirazione" diciamo così...E uno dei mie pochi cultissimi (insieme a Qualcuno volò sul nido del cuculo, Il cacciatore, Taxi Driver, La febbre del sabato sera e Scarface) che pur conoscendoli quasi a memoria, NON riesco a davinottare.

    Comunque sarebbe il pentapallinaggio senza ombra di dubbio
    Ultima modifica: 21/07/15 19:43 da Buiomega71
  • Discussione Deepred89 • 25/07/15 13:45
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Bravo Buio che mi hai dato retta e l'hai commentato! Ora rimangono i tuoi altri culti non commentati (di cui i primi tre che citi sono, anche per me, di minimo 4 palle e mezzo).
  • Discussione Buiomega71 • 25/07/15 13:49
    Consigliere - 26092 interventi
    Deepred89 ebbe a dire:
    Bravo Buio che mi hai dato retta e l'hai commentato! Ora rimangono i tuoi altri culti non commentati (di cui i primi tre che citi sono, anche per me, di minimo 4 palle e mezzo).

    C'ho messo un pò a scrivere il commento però. Mi e quasi sofferente scrivere di un film che adoro e che reputo un cultissimo

    E a dirti la verità, come commento, non e che sia un granchè...Insomma, dei mie film del cuore mi rimane davvero difficile commentarli in 550 caratteri

    Insomma, li amo talmente che quasi scrivendone e come se non riuscissi a renderle davvero giustizia
    Ultima modifica: 25/07/15 13:53 da Buiomega71
  • Discussione Deepred89 • 25/07/15 13:59
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Dal mio punto di vista, commento ottimo e ricco di passione, che innalza quelli che anche a me sono sembrati i pregi del film. E soprattutto, commento che parla del film e dei suoi contenuti, senza troppi giri di parole nei quali rischierei di perdermi.
    Capisco la difficoltà emotiva nel commentare una propria pentapalla, ma è sempre meglio che lasciare il film senza pentapalle come in questo caso!
  • Discussione Buiomega71 • 25/07/15 14:22
    Consigliere - 26092 interventi
    Deepred89 ebbe a dire:
    Dal mio punto di vista, commento ottimo e ricco di passione, che innalza quelli che anche a me sono sembrati i pregi del film. E soprattutto, commento che parla del film e dei suoi contenuti, senza troppi giri di parole nei quali rischierei di perdermi.
    Capisco la difficoltà emotiva nel commentare una propria pentapalla, ma è sempre meglio che lasciare il film senza pentapalle come in questo caso!


    Grazie Deep, ma non rende ancora la passione che provo per questo capolavoro...In effetti La caccia non poteva stare senza pentapalla :)
    Ultima modifica: 25/07/15 14:36 da Buiomega71
  • Homevideo Rocchiola • 30/05/17 14:32
    Call center Davinotti - 1265 interventi
    A parte il bluray americano regione A della Twilight Time che pare superlativo, qui sul suolo italico dobbiamo accontentarci del datato ma piuttosto buono DVD della Columbia rieditato anche in tempi recenti dalla Sony. Buono il video anche se non privo di imperfezioni, discreto l'audio italiano. Ormai reperibile a pochi euro (Vecosell on-line lo vende a 4,99 €), meglio metterselo in cascina prima che vada fuori catalogo, questo importante connubio tra Tennessee Williams e Sam Peckinpah.
  • Homevideo Rocchiola • 9/01/20 08:50
    Call center Davinotti - 1265 interventi
    Uscito in bluray marchiato Sony in Spagna con audio italiano:
    https://www.amazon.es/gp/product/B07FDP7ZQV/ref=ppx_od_dt_b_asin_title_s00?ie=UTF8&psc=1
  • Homevideo Rocchiola • 19/01/20 19:04
    Call center Davinotti - 1265 interventi
    Visionato il suddetto bluray spagnolo della Sony-Columbia. Il video panoramico 2.35 è stato ripulito a dovere da spuntinature, macchie e graffi. Le immagini appaiono così del tutto pulite risultando anche un po' più definite rispetto al DVD che comunque aveva già una qualità più che discreta. L'audio italiano presentato a sorpresa in DTS 5.1 non è molto potente ma chiaro (forse era preferibile la traccia mono). I sottotitoli opzionabili sono escludibili in tutte le lingue. Assolutamente consigliato !!!!
    Ultima modifica: 23/01/20 08:40 da Rocchiola
  • Homevideo Digital • 23/04/21 21:08
    Portaborse - 4017 interventi
    Dvd Sinister disponibile dal 16/06/2021.