Uno dei maggiori punti di forza dell'originale era l'aver saputo rendere credibile l'incredibile, l'aver saputo immergere in una straordinaria quotidianità l'avventura di quattro bizzarri individui che parevano davvero possedere le fantascientifiche competenze per le quali venivano poi apprezzati. Dal più esperto (Ramis) al più cinicamente disilluso (Murray, la carta vincente), tutti sembravano credere nel loro lavoro; qui al contrario le quattro protagoniste paion capitate per caso a muoversi tra attrezzature complesse che sembran quasi non appartenergli. Ad eccezione della McKinnon, la matterella che sarebbe un po' la variante...Leggi tutto fulminata di Ramis, le altre hanno alle spalle giusto un libro scritto in gioventù sul tema e si ritrovano catapultate in una guerra senza quartiere con fantasmi di ogni sorta. Una ripresa dozzinale del modello insomma, che l'aver declinato al femminile non aiuta in alcun modo. Detto che l'ineguagliabile performance di Murray non era avvicinabile, vedere la pur brava Melissa McCarthy riprenderne il personaggio senza azzeccare una sola battuta è deprimente (di certo il nostro doppiaggio non aiuta). Ma è purtroppo il quadro generale a non uscire mai dalla ripresa superficiale e sconclusionata di una sceneggiatura che era invece (grazie al genio di Ramis) miracolosamente in equilibro tra commedia, action e fantahorror, con figure secondarie azzeccatissime, una dark lady da sballo (Sigourney Weaver, qui in un cameo sui titoli di coda) e un comico come Moranis a sparigliare le carte. Non esiste più niente di tutto ciò, ad esclusione forse di un Chris Hemsworth in versione bello & scemo che qualche simpatica gag l'azzecca. I fasci di luce che catturano, gli ectoplasmi burloni e quelli che spaventano... La formula in apparenza è la medesima, le citazioni al numero uno si sprecano, ma mancano del tutto la sostanza, la finezza nella sceneggiatura e nelle interpretazioni, lo stesso spirito dissacratorio che trasformava i quattro acchiappafantasmi in eroi dell'understatement, acclamati e contestati ma fenomeno vero; a differenza di qui, dove l'impatto sulla città delle quattro non si percepisce affatto. Ci si salva bene con gli effetti speciali nel finale, pur in assenza dello stesso feeling demoniaco dell'originale, si lavora bene sui colori, sulla visualizzazione dei raggi, sulle trasparenze degli ectoplasmi, sul gigantismo godzillesco del nuovo mostro, originato nientemeno che dal fantasma del famoso marchio dei ghostbusters; ma è solo la patina esteriore di un film invece profondamente deludente soprattutto come commedia; a colpire maggiormente è infatti il basso livello umoristico, davvero imparagonabile a quello del copione di Ramis. Se non fosse per la regia competente di Feig ci sarebbe da sbadigliare dopo la prima mezz'ora. Mal riletto anche lo storico brano omonimo di Ray Parker jr. e inutili i cameo di Bill Murray (un esperto del paranormale assai scettico) e Dan Aykroyd (un tassista). Un remake il cui unico merito è far comprendere quanto sottostimato e originale fosse il modello.
Paul Feig gira Ghostbusters in versione femminile, inserendo nel cast Melissa McCarthy e Kristen Wiig de Le amiche della sposa. La cosa pereva inpossibile, ma alla fine il tutto mi è sembrato divertente. Certo, niente a che vedere col prototipo di 32 anni fa, ma è stato uno spasso vedere queste attrici mettersi nei panni di chi le ha precedute. Imperdibile Chris Hemsworth che parodia se stesso dopo il Jason Statham di Spy, simpatici i camei di Bill Murray e co., abbastanza trattenuta e non volgare Melissa McCarthy, brava Kristen Wiig.
Non è facile descrivere bene lo sfacelo compiuto da questo film. L'idea di cambiar protagonisti (anche di sesso) non è malvagia, ma sprecata da un copione che non fa ridere, non sa creare momenti divertenti né tantomeno azione. Le battute sono infantili, gli effetti sprecati per una trama misera con un villain risibile e poco presente. I cameo del cast orginale sono del tutto malriusciti (specie Murray), gli altri omaggi solo nostalgia gratuita. La Wiig è la migliore del gruppo, mentre ritmo e regia sono inesistenti. Inguardabile.
Fuori tempo massimo (umorismo compreso). Se si trattasse di una corsa, sarebbe il corridore che arriva due ore dopo l’ultimo. E’ quasi impossibile dare un perché a una simile operazione nostalgia. E il cambio di sesso degli acchiappafantasmi non è sufficiente a risollevare la baracca, Questo perché pur non essendo insopportabili, le protagoniste hanno a che fare con un copione troppo misero, che permette loro di strappare qualche sorriso ogni trenta minuti circa (il "fantasmino"). Mal sfruttate anche le vecchie conoscenze del primo e secondo. Evitabile per chi ha visto l'originale.
MEMORABILE: Cammina con un grosso spettro gargoyle appollaiato sulle spalle; "Non faccia come il sindaco del film Lo squalo"; "Ho un torneo di nascondino".
Ok evitare di fare il remake o il sequel, ok cambiare qualcosa, ok cercare di mantenere un umorismo scanzonato, ma... c'è un ma bello grosso. Nonostante le buone intenzioni, infatti, manca proprio tutto quello che aveva garantito il successo dei primi due film: niente atmosfera, niente personaggi che restano nella memoria, niente battute ficcanti e via di questo passo. Diamo atto che c'è voluto coraggio per affrontare un'operazione simile, ma non era necessaria.
Remake di un film che già non era poi questo gran capolavoro, non riesce a replicarne lo spirito ironico e scanzonato. Sostituire i quattro protagonisti maschi con delle donne (unico espediente originale) è inutile se in tutto il film ci sono solo quattro o cinque battute divertenti, se le sceneggiatura si limita a seguire senza slanci la trama dell'originale, se ci si affida solo agli effetti speciali per tentare di emozionare gli spettatori. Un film che si dimentica già prima della fine dei titoli di coda...
Trovo tutte le feroci critiche mosse verso quest'opera già da prima della sua uscita del tutto infondate. Si, perché quello che ho visto io è un film che dichiaratamente si discosta dal capostipite e tira fuori qualcosa di inedito grazie al cast tutto al femminile affiatato e in palla. La storia è appassionante e promuove un messaggio femminista che più spesso le commedie dovrebbero trattare e anche se non tutte le battute e le gag vanno a segno ce ne sono altre davvero ottime a compensare; effetti speciali impeccabili. Per me è promosso.
MEMORABILE: Kate McKinnon (grande rivelazione) ogni volta che viene inquadrata; Chris Hemsworth peggio di Jason Statham in Spy; Il concerto; La battaglia finale.
Nel continuo ripescare dagli anni '80 era inevitabile che prima o poi arrivasse il turno degli acchiappafantasmi. La nuova squadra è tutta al femminile e le quattro protagoniste fanno un buon lavoro, ma il film non sa che direzione prendere fra la parodia, l'omaggio e la decostruzione dell'originale, col risultato di barcamenarsi in una sceneggiatura di carta velina. Il risultato è un giocattolone bello a vedersi (lo scontro finale con i fantasmi è ben fatto) ma che non rimane impresso. Divertente Hemsworth nel ruolo del segretario tonto.
Chi come me sentiva la nostalgia degli acchiappafantasmi ha accolto l'operazione con un certo interesse. E in effetti non ne sono stato assolutamente deluso. La scelta di invertire i ruoli l'ho trovata azzeccata perché conferisce freschezza a un'opera che poteva rischiare di diventare l'ennesimo remake scialbo. Ci vengono risparmiate le solite trivialità in cui rischia di affogare una sceneggiatura povera di contenuti e gli effetti speciali non sono strabordanti, anche se studiati per il 3D. Simpatici i cameo dei protagonisti dell'originale.
MEMORABILE: Slimer e la fidanzata che sfrecciano a tutto gas con l'auto rubata agli acchiappafantasmi ascoltando la musica a palla.
Fare meglio dell'originale era impossibile, ma fare qualcosa di buono no, quindi ci si aspettava almeno un qualcosa di minimamente sensato; invece il film è un insieme di effetti speciali (neanche male) e di gag che per la maggior parte non fanno nemmeno ridere. La trama, molto diversa dall'originale (per fortuna), è fiacca e il cattivo di turno è solo una macchietta. I cameo del vecchio cast sono di una tristezza unica e, nel caso di Murray e Weaver, sono anche forzati. Tra tutti salvo solo Kristen Wiig e Hemsworth, gli altri sono insipidi.
MEMORABILE: La scena con i palloni aerostatici (bellissima).
Le aspettative erano tutto sfavorevoli, ma sono rimasto piacevolmente sorpreso. Un incipt favoloso, personaggi ben costruiti: simpaticissime Melissa McCarthy e Kristen Wiig, geniale Chris Hemsworth. Qualche scenetta troppo cartoonesca l'ho trovata un po' sopra le righe, mentre altre gag funzionano alla grande. Dispiace vedere un quartetto di ghostbusters diverso da quello storico per chi ha vissuto gli anni 80, ma questo è un reboot che non dispiace, su cui si è sparlato tanto a prescindere, ma che tutto sommato diverte.
Partiamo dal presupposto che una simile operazione può sembrare addirittura blasfema agli appassionati del cult di Reitman. Impossibile riprodurre la straordinaria alchimia che i pazzi del "Late Night Show" hanno messo in scena nel 1984. Giudicando a mente fredda la pellicola di Feig, che è tutto fuorché uno sprovveduto, il divertimento non manca. La prima parte è infatti un pot pourri di gag parecchio riuscite, poi entra in scena la CGI e tutto si sposta sui binari convenzionali dei moderni blockbuster. Un'occasione in parte sprecata.
Visionato solamente nella versione estesa, tralasciando paragoni con i due predecessori (di cui non sono un fan e comunque è sempre un'operazione scomoda, visto in questo caso il discreto flop e le critiche a mio avviso esagerate) siamo di fronte a un film con discreti effetti speciali, un cast che poteva essere migliore (con qualche giovincella in più), alcune battute divertenti (meno le scene in se stesse).
Brutto remake dove c'è poco da salvare. Gli effetti speciali sono molti ma sprecati in trovate poco convincenti e rovinati da un rosa pacchiano che spunta ovunque. Il cattivo che poteva avere qualche fascino da svitato incompreso scompare quasi subito per far posto alle quattro imbranate protagoniste, troppo presenti per l'intera durata del film. Neanche la parodia del concerto metal funziona, malgrado il cameo di Ozzy Osbourne.
Passabile commedia; il problema è che è solo questo, mentre il vero Ghostbusters era un film d'avventura con protagonisti comici e FX horror. Aspetti come le difficoltà economiche, l'incredulità della gente e l'ostracismo delle autorità sono trattati con leggerezza e humor puerile, le attrezzature sembrano gadget e i fantasmi (che nell'originale erano cattivi e facevano paura) qui sembrano usciti da Scooby-Doo. Brave le attrici, ma il primo/f] resta inarrivabile anche nelle gag. Non da odiare, ma evitabilissimo.
Ravanare nel passato è ormai il leit-motiv hollywoodiano, che dimostra quanto siano alla sbarra sceneggiatori et similia. E così ecco l'ennesimo reboot dell'ennesimo cult anni 80 che fa l'ennesima pessima figura se lo si mette a confronto con l'originale. Sciatto, insipido, con attrici come la McCarthy che emendata da volgarità perde il 95% del suo potenziale comico. Nessuna gag degna di nota e camei dei personaggi originali che mettono più tristezza che altro (su tutti Murray e la Weaver). Salvo solo la Wiig che almeno ci mette professionalità.
MEMORABILE: In negativo: l'imbarazzante Hemsworth ogni volta che appare.
Who you gonna call? Qualcun altro. Non certo queste Acchiappafantasmi fuori luogo e fuori tempo massimo. Remake di rara inutilità, con qualche momento divertente annegato in un copione malscritto e peggio recitato da un cast modestissimo, che tenta senza alcuna chance di fare il verso agli originali. Le interpreti mi erano sostanzialmente sconosciute, a parte la McCarthy: avrei potuto continuare a non conoscerle senza problemi. Sostanzialmente tutto riciclato, tranne l'inversione di genere, che avrebbe potuto essere sfruttata meglio. Gramo.
Il film è stato bastonato perché ha provocato il pubblico: protagoniste tutte donne, netto spostamento verso il comico, stacco con il passato, un antagonista che sembra il tipico fan intransigente dei ghostbusters e una comicità standard, lontana dalla genialata dell'originale. All'uscita ha ricevuto un gesto dell'ombrello generale. Al di là della sua polemica, però, per un fan in crisi da astinenza da ghostbusters il tutto non è male: brava la McKinnon, piacevoli cameo e soluzioni narrative da videogiochi (armi e boss finale).
MEMORABILE: Le due scene post-titoli ("safety light are for dudes... "), l'ultima abbastanza scontata (chi è ****?) ma simpatica.
L'idea di una squadra di "acchiappafantasmi" al femminile non è malvagia anche se la riproposizione del tema sembra fuori tempo massimo ed è valida al massimo come "operazione nostalgia". Il limite prinicpale è quello di avere portato il film sul versante della commedia spinta che purtroppo non fa ridere anche per la scarsa capacitá di coinvolgimento del cast, a partire dalla McCarthy che si dimostra attrice comica quantomai sopravvalutata. Gli effetti speciali sono soddisfacenti. Film inutile.
Stuzzicare una pietra miliare del cinema mondiale ha un rischio di fallimento talmente alto che sarebbe meglio astenersi. Già la seconda parte del capolavoro assoluto di Ivan Reitman non era riuscita ad avvicinarsi nemmeno un po' alla prima, ma con questo reboot al femminile, pur con attrici sicuramente di valore, ci si è spinti fino alla lesa maestà. Non si dovrebbe cercare di ricostruire l'irripetibile. Ciascuna inquadratura evoca un paragone con una analoga dell'originale. E un brivido di raccapriccio scorre lungo la schiena.
Sul trend dei remake in quote rosa (la quota nera era presente già nell'originale) arrivano le Ghostbusters donne. La chiave è la più prevedibile, con citazioni-omaggio (la Ecto1, la caserma), camei dei vecchi attori (fantasmi compresi), apocalissi da videogame e un cast che volge gli originali al femminile nei connotati fisici (la nera, la nerd, la cicciottella) ma purtroppo non caratteriali, con una comicità indecisa sulla direzione da prendere, né davvero demenziale né graffiante come avrebbe potuto essere un Sex & the city paranormale.
MEMORABILE: La genesi del logo con il writer in metropolitana, una delle poche trovate valide.
Visto che l'originale poteva passare per sessista con tutti i protagonisti maschi e la segretaria donna, qui si ribalta il gioco: tutte le protagoniste sono donne e il segretario maschio tontolone è Hemsworth, idea anche riuscita, tutto sommato. Per il resto assolutamente nulla di nuovo sul versante fantasmatico, con effetti speciali che sembrano omaggiare quelli ottantiani. Per certi versi la parte più riuscita è quella comica con alcuni sketch divertenti (il ballo comandato delle forze dell'ordine). Simpatica la Wiig, comparsata di (quasi) tutti i protagonisti dell'originale.
MEMORABILE: La Wiig che fa lezione all'aula vuota e imbarazzata per il suo libro sui fantasmi; Le enormi creature fantasmatiche finali;
Reboot al femminile del Ghost-blockbuster ottantiano con confezione sgargiante iper digitale, fastidiosi dialoghi logorroici che cercano di essere simpatici e scene d'azione stile luna park iperattivo con dinamiche confuse da convulsioni; l'originale era frivolo ma puntava al top del pop ed è stato un piacevole fenomeno di costume con star brillanti; qui invece abbiamo protagoniste non da urlo e la cosa migliore sono i cameo e un buffo Hemsworth/rimba-nerd (un Moranis da parata). Se si voleva dare nuovo smalto all'originale non ne è stato "catturato" il vero... "spirito".
MEMORABILE: Il concerto metal e lo stage diving (razzista o sessista?); Il cameo degli originali; Il cameo di Ozzy.
Le aspettative che suscitava questa sorta di riavvio dedicato ai Ghostbusters sono state tutte disattese. Difficile per chi ha amato i due capitoli di Reitman non rimanere deluso di fronte a tanta banalità. Intrattiene il minimo, non ha momenti cult e ogni battuta sembra uscita dall'uovo di Pasqua. Non spiazza, e non basta nemmeno la simpatia della McCarthy. Garcia e Hemsworth pessimi.
Purtroppo il genderly correct colpisce anche i famosi ectoplasmi anni '80 già di per sé temerari, tra mito e sciatteria comica, anche se nati sotto le buone stelle di antagonisti in parte. Trent'anni dopo niente di peggio che la McCarthy, messa lì a capeggiare un quartetto che nemmeno un plotone di cameo riesce a tirar fuori da un pantano di idee riciclate, in una New York lucidata a dovere invasa dagli identici spiriti fluorescenti che oramai non fanno più notizia. Ci si chiede: perché? Pur di trovare una risposta si finisce col perdere inutilmente altro tempo.
Un remake in cui la differenza più evidente è la sostituzione degli acchiappafantasmi con una squadra di donne; soluzione dettata dai tempi "woke" odierni nonché forse da un tentativo di rinnovamento, invero poco evidente se non nei difetti. La storia è infatti una riproposizione di quella originale ma lo script soffre della superficialità di tanti prodotti attuali; i personaggi mancano di background e profondità, le battute non colpiscono, le idee scarseggiano e si risolleva solo nelle sequenze action, ben girate e dagli ottimi SPFX. Non del tutto disastroso ma certamente superfluo.
MEMORABILE: Il cameo di Ozzy; Al concerto; Slimer ruba la macchina.
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DiscussionePiero68 • 15/03/17 10:07 Contratto a progetto - 244 interventi
A proposito di Ghostbusters mi viene in mente che qualcuno di questo autorevolissimo sito dovrebbe aprire un focus dal titolo: Come Hollywood cerchi di mantenere la memoria di ciò che fu cinema (con la C maiuscola), inserendoci dentro tutti questi reboot, praticamente orridi se messi a confronto con gli originali.
La mancanza di idee è ormai palese, ma quello che forse sfugge sul disastro di queste operazioni, o forse quello che nessuno ha il coraggio di dire, è la diversa caratura attoriale sul piatto.
Ghostbusters '84 era già di per se un film mediocre seppur originale. Ma aveva un cast con mostri sacri del calibro di Aykroyd o Murray. Comici consumati capaci di strappare la risata anche solo con un gesto o uno sguardo.
In questo reboot il massimo a cui si può aspirare, con tutto il rispetto, è la McCarthy, attrice capace di far ridere solo con volgarità o con battute sulla sua stazza. Ma in un film come questo, dove gag simili non sono richieste, ecco che diventa una normale attricetta incapace di andare oltre il suo naso.
DiscussioneZender • 15/03/17 17:59 Capo scrivano - 48336 interventi
Mah, non sono d'accordo sul mediocre dell'originale, che era invece originale davvero e divertentre assai (con un Murray in formissima). Su questo invece sì, non m'è proprio piaciuto.
Zender ebbe a dire: Mah, non sono d'accordo sul mediocre dell'originale, che era invece originale davvero e divertentre assai (con un Murray in formissima). Su questo invece sì, non m'è proprio piaciuto.
Quoto, un piccolo gioiello , che io ho sempre definito la versione ludica di Poltergeist
DiscussioneZender • 16/03/17 08:05 Capo scrivano - 48336 interventi
Mooolto ludica in effetti, sì :) Polterbuster.
DiscussioneRaremirko • 18/03/17 22:47 Call center Davinotti - 3863 interventi
Io 'sto remake l'ho adorato.
DiscussioneRaremirko • 1/07/18 21:38 Call center Davinotti - 3863 interventi
Leggo solo ora i commenti di 124c (sempre grande) e Ugopiazza, con i quali mi trovo d'accordissimo.
'sto film che, ripeto, adorai, è un pò massacrato dappertutto e mi dispiace; è divertentissimo e agisce su altri piani rispetto all'originale, o ai 2 originali.
Comunque Feig, a volte a ragione (come per Mi son perso il Natale, booooring), non è acclamatissimo; questo suo remake però vale la pena vederlo/rivederlo, a mio avviso.