Ennesima commedia prodotta da Apatow con questa volta un gruppo di donne per protagoniste. La durata, essendo una commedia, può spaventare, ma in realtà il film riesce a mantenere un buon ritmo comico con diverse scene, talvolta grottesche, che anche grazie alle brave attrici (sopratutto la Wiig e la bella Byrne) divertono.
Sembra che fosse necessaria una specie di risposta femminile al film Una notte da leoni. Il problema è che si è cercato di imitare cercando di non farsene accorgere e questo è stato forse l'errore più grosso. Altra pecca è stata la durata (due ore di film), che ha portato ad allungare il brodo. Alcune scene sono riuscite bene (il viaggio in aereo e quella nel negozio di abiti firmati), ma la sensazione è quella di pellicola fatta apposta per avere dei seguiti (ovviamente in caso di risposta positiva al box office).
MEMORABILE: Un particolare utilizzo del lavandino...
Una brillante commedia che, seppur iniziando in maniera banale, accresce man mano la storia con dialoghi e situazioni - spesso esilaranti e grottesche - amalgamate a stereotipi, più o meno comuni tra donne, arrivando al fulcro più drammatico e complesso della pellicola e cioè i complessi meccanismi che regolano la delicata "amicizia femminile". La vicenda, seppur sopra le righe, fa centro: la Wiig è perfetta nella parte. La visione è consigliata alle sole amiche femmine.
MEMORABILE: L'amica di vecchia data della sposa (Wiig) cerca disperatamente di rubare la scena all'amica rivale durante la cerimonia di fidanzamento degli sposi.
Gli americani ci avevano abituato con Sex and the City: donne belle, ricche e costantemente arrapate. Qui invece abbiamo un gruppo di donne bruttine ma simpatiche. Commedia molto graziosa e divertente, che si rivolge sopratutto ad un pubblico femminile. Il cast è eccezionale, ma la migliore è la vulcanica Melissa McCarthy, che ruba la scena a tutte le sue colleghe.
Frizzante e spigliata commedia firmata Paul Feig, che sa impostare determinati tempi comici fin dalle prime battute per poi essere in grado di rispettarli ampiamente man mano che la vicenda si dipana. Questo gruppo simpaticamente eterogeneo e mezzo sgangherato di femmine in cerca di evasione, misto alle sottili dinamiche tra amore e amicizia, funziona. Alcune battute e gag al fulmicotone politicamente scorrette sono la ciliegina sulla torta. Mattatrice assoluta è una Kirsten Wiig in forma smagliante. Un po' d'aria fresca per la commedia made in USA.
Un ibrido tra i generi romantico, brillante e demenziale: il risultato è un film poco riuscito che strizza l'occhio ai cultori dei film sullo stile di Una notte da leoni, cercando di ampliare il target degli spettatori. Purtroppo il film è eccessivamente lungo, alcune gag pur potenzialmente buone sono "tirate" all'inverosimile, ed anche il cast non pare particolarmente amalgamato. Occasione persa.
A prima vista sembrerebbe di stare a metà fra Sex and the city e Una notte da leoni, ma c'è di più. Al di là delle situazioni da commedia romantica (e altre più grossolane del previsto), le protagoniste sono personaggi a tutto tondo. Per una volta, in una commedia di questo tipo, le donne non si limitano a parlare di sesso e vestiti, non si svegliano già truccate e pettinate e, sorpresa sorpresa, non gravitano attorno agli uomini, i quali comunque non sono universalmente dipinti come delle carogne. Cast valido, brava la Wiig, scatenata la McCarthy.
MEMORABILE: Improvvisi malori durante la scelta dell'abito; Megan con l'auto piena di cani; Il testacoda per attirare l'attenzione del poliziotto.
Mai déjà vu fu più godurioso. Clamorosa versione al femminile di 40 anni vergine ricoperto da una patina alla Funny people con tanto di gustoso inserto rievocante Una notte da leoni. Combriccola di attrici tra le più enfatiche di sempre, in perenne equilibrio tra i tediosi e sterili "rituali" americani e il desiderio di disfarsene in un raptus psicotico. Consuetudine pretende che l'idillio rappresenti il trampolino di lancio per un'agrodolce riflessione sull'importanza della quotidianità. D'altro canto, è targato Apatow Productions... ***1/2
Sforando le due ore, Feig commette peccato mortale poiché tira troppo per le lunghe le gag (già non eccelse) contenute nella sceneggiatura che vorrebbe essere una sorta di Notte da leoni al femminile. Fa tristezza e dispiacere vedere la McCarthy scimmiottare quel genio assoluto di Galifianakis. Deludente oltre ogni aspettativa. Filmaccio.
Si fa di tutto pur di essere al centro dell'attenzione, sia in amore che nei rapporti di amicizia. Anche soffiare il ruolo di "migliore amica" alla sposa spargendo miele e salamelecchi in ogni dove. Ma la Wiig, dolce e tenace, non molla e offre di sé tutta la genialità polimorfa. Combatte inanellando sequenze in cui si mostra sensuale, sboccata, svagata ma anche triste e commovente in un'esplosione di sentimenti che rende l'intera pellicola simpatica e sicuramente divertente. Meno stupida di quanto possa apparire prima facie.
MEMORABILE: Il passaggio davanti alla macchina dell'amico poliziotto infrangendo ogni regola del codice stradale.
Questo film ha un grosso pregio: analizza con giustezza, senza banalizzarle, le dinamiche dell'amicizia; è la prima volta che trovo questo particolare aspetto così ben inquadrato in una commedia. Le attrici, per una volta, non sono tutte bellissime, fascinosissime e "di successo". Probabilmente non è abbastanza divertente, le due ore di girato sono troppe, andava snellito. La parabola discendente della Wiig (ben calata nella parte) fa sì che le vadano le simpatie di chi guarda. Commedia non del tutto scontata. Evitabili alcune volgarità.
Decisamente sopravvalutato ma indubbiamente pregevole. Sebbene la sceneggiatura non sia esente da leggerezze (la storia col poliziotto imbranato risulta un po' indigesta), nel complesso Kristen Wiig svolge un ottimo lavoro sia in fase di scrittura che con la sua dissacrante prova recitativa, riuscendo in un periodo in cui le commedie sboccacciate la fanno da padrone a delineare una commedia divertentissima con un cast tutto al femminile affiatato e in forma (mensione speciale per Melissa McCarthy), diretta con garbo da Paul Feig. Consigliato.
MEMORABILE: Gli atti di rivalità tra Annie e Helen; L'intossicazione alimentare; Il volo aereo; La crisi di nervi di Annie alla festa di addio al nubilato.
Single over 30 con vita disastrata entra in crisi quando la sua migliore amica, fidanzata con un tizio ricchissimo, le chiede di organizzare il suo matrimonio come damigella d'onore... So bene che i film comici, soprattutto se in chiave semi-demenziale, contemplano l'iperbole, ma vedere un branco di femmine in preda all'orgasmo davanti a straccetti firmati mi suscita ira e ribrezzo. Se a questo si aggiungono le gags stiracchiate, il cast non ben amalgamato e la solita sfacciata esibizione di lusso, ecco che mi vien voglia di rivedere il Pranzo di nozze con Davis e Borgnine. Film irritante.
Frizzante commediola talvolta demenziale che regala una serie di gag riuscite grazie alla simpatia della Wiig e al resto delle sue scalcinate amiche. In alcuni punti si tocca una certa volgarità (i disturbi intestinali all’atelier), però poi si recupera con momenti assai vivaci (il viaggio in aereo). Spazio anche ai sentimenti e al lieto fine garantito. Durata leggermente eccessiva che rischia di tirare per le lunghe le varie vicissitudini.
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Disponibile in edizione Blu-Ray Disc dal 06/12/2011 per Universal:
DATI TECNICI
* Formato video 2,35:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio 5.1 DTS: Italiano Francese Tedesco Spagnolo
5.1 DTS HD: Inglese
* Sottotitoli Italiano Inglese Francese Tedesco Spagnolo Cinese Danese Olandese Finlandese Greco Islandese Coreano Norvegese Portoghese Svedese Indiano
* Extra CONTENUTO SPECIALE INEDITO SOLO PER L’ITALIA: IL COMMENTO DEL WEDDING PLANNER PIÙ SEGUITO DELLA TV ENZO MICCIO!
Papere sul Set; Battute in Libertà
Un Posto d’Onore
Dietro le Quinte de Le Amiche Della Sposa
Appuntamento al Buio
Scene Eliminate
Scene Prolungate ed Estese
Coinquilini
Cholodecki’s
Bevute in Libertà
Discorsetto
Annie vs Helen
Un Momento
Commento al Film con il Regista, la Co-sceneggiatrice e le Attrici
DiscussioneRaremirko • 23/07/18 00:15 Call center Davinotti - 3863 interventi
Stavolta Feig delude, ed il film sta tutto sulle spalle della bellona Wiig che, seppur brava, fa solo quello che può.
Errore aver lasciato da parte la McCarty, che negli altri film di Feig era molto meglio usata.
Banale, trito, un pò troppo lungo, fa ridere poco ed è un film molto discontinuo.
Feig, con le stesse attrici, farà di molto meglio.
CuriositàDaniela • 23/03/20 14:21 Gran Burattinaio - 5945 interventi
Jon Hamm, ossia l'affascinante Don Draper della serie TV Mad Men, non risulta accreditato nel cast, stranamente perché il suo non è un cameo ma un vero e proprio ruolo: è l'amante della protagonista Kristen Wiig, paradigma dell'uomo sciupafemmine egoista e detestabile, contrapposto al poliziotto gentile e premuroso interpretato da Christ O'Dowd.