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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Dopo il parziale ritorno in sella di ODIO L'ESTATE, Aldo Giovanni e Giacomo confermano il buon trend con una versione “doppia” del PADRE DELLA SPOSA, in cui Giacomo e Giovanni, soci da anni in una fabbrica di divani a Segrate, si preparano a un matrimonio in grande stile per i loro due rampolli che convoleranno a nozze: Caterina (Mannino), figlia di Giovanni, sposerà Elio (Anzaldo), figlio di Giacomo. Il rapporto tra i due padri, amici da sempre per quanto spesso in contrasto, diventa centrale lasciando Aldo a intervenire "catastroficamente" solo...Leggi tutto in un secondo tempo in qualità di nuovo compagno della ex moglie (Mascino) di Giovanni, madre naturale della sposa. La sua entrata in scena cambia subito marcia a un film che fin lì aveva saputo comunque farsi valere grazie all'affiatamento degli altri due e senza far pesare affatto la mancanza di esplosività e in parte di vere gag. Perché il registro scelto dal regista Massimo Venier (da sempre alla guida dei film più riusciti del trio) è quello di un tempo, quando Aldo, Giovanni e Giacomo riuscivano a recitare in equilibrio tra la risata e la riflessione malinconica, magari con qualche voce off di troppo (non manca nemmeno qui ed è quella del vivace pretino - interpretato da Francesco Brandi - che dovrà celebrare il matrimonio) ma una bella atmosfera rilassata, immediatamente riconoscibile.

C'è cura nel disegno di tutti i personaggi (in special modo delle tre mogli) e nemmeno il cast giovane sfigura. Si ride soprattutto quando Aldo deborda come da tradizione, schernito a distanza dagli altri due; ma quand'anche - nella seconda parte - si abbandona la facile battuta in favore di un raffreddamento dei rapporti dopo il colpo di scena con clamorosa gaffe in chiesa che cambia tutto, il film mantiene sottotraccia una apprezzabile omogeneità che gli permette di non apparire mai slegato, sciatto o ruffiano. E questo grazie in particolar modo alla sentita performance del duo protagonista, sempre assistito da spalle di valore di entrambi i sessi. Si fa valere ad esempio Citran nel ruolo del cardinale chiamato per primo ad officiare la cerimonia, ma nel complesso nessuno spicca sugli altri, a testimonianza del bel rigore imposto dal regista.

Pur in assenza delle trovate originali che siamo abituati a incrociare nei mille remake di questi anni, IL GRANDE GIORNO dimostra come si possa impostare una buona commedia anche solo giocando sui dialoghi, lavorando sui personaggi in modo non necessariamente farsesco. Non siamo ai livelli delle migliori prove del trio, però - se non altro - ci si è lasciati alle spalle gli anni bui. In questo senso il ritorno in regia di Massimo Venier ha contribuito a riprendere il discorso interrotto riportando i nostri a buoni livelli, mostrando di saperli gestire al cinema come nessuno e regalando loro la dimensione ideale, che non ha nulla di televisivo e sa alternare intelligentemente risate e considerazioni più ragionate sulla vita, il quotidiano, le relazioni interpersonali. Tra le mogli spicca la Attili (madre dello sposo), con la Mascino e la Lietti comunque dirette molto bene. A Brandi prete sono riservate le battute più dozzinali ma che spesso funzionano, alle buone musiche il compito di legare ulteriormente le due parti.

L'impressione è che, rispetto a ODIO L'ESTATE, siano state smussate le sdolcinature e quasi del tutto eliminate le scene superflue, con l'aggiunta di un finale meno scontato del previsto. La cornice della grande villa sul lago di Como (geniale il cambio di nome della stessa a causa di inattese beghe legali) garantisce un'ambientazione suggestiva con vista sulle montagne e non fa pesare l'unicità di luogo, mentre i continui intoppi sulla "tabella di marcia" non possono non far pensare al recente C'EST LA VIE, con Giovanni che - per quanto aiutato da un esperto in materia - di fatto si sostituisce a chi nel film francese organizzava l'evento per mestiere. Francesco Renga in partecipazione straordinaria accenna L'Ave Maria per ricomparire sorridente solo sui titoli di coda.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/12/22 DAL BENEMERITO RAMBO90 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 29/12/22
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Donatello 7/02/23 11:49 - 2 commenti

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Buona commedia del trio! Non si concede mai a risate sguaiate. La presenza di numerosi personaggi non sempre è un bene: alcuni, come gli sposi, si riesce a conoscerli poco, altri come il cardinale, Don Ciccio o addirittura lo stesso Aldo vengono presentati più come delle macchiette, negando loro alcuni momenti di profondità, più che necessari in una storia così. Inoltre il trio ha poche scene insieme e questo dispiace. Tuttavia musiche, recitazione, regia, e soprattutto la nota drammatica consentono di dare qualcosa in più rispetto al previsto. Un film che sorprende!
MEMORABILE: Un trio più drammatico del previsto.

Rambo90 23/12/22 01:20 - 7784 commenti

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Un passo indietro rispetto alla ritrovata forma precedente, ma comunque un film gradevole. Soprattutto nella prima parte, la più comica, in cui Giacomo e Giovanni danno fondo al repertorio di attori consumati (molto più in ombra Aldo, che di fatto non è un personaggio centrale ma una scheggia comica intermittente), mentre nella seconda prevalgono facili soluzioni drammatiche che in alcuni casi risultano anche risolte in modo poco convincente. Ci sono una buona coralità e un buon ritmo, manca un po' di coesione ma divertirà i fan. Non male.

Reeves 25/12/22 09:24 - 2506 commenti

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Sembra proprio che il famoso trio abbia perso tutto il mordente che comunque aveva, più che al cinema, quando si esibiva nei teatri. Qui ognuno di loro va per conto proprio (soprattutto Aldo Baglio, che si interseca molto poco con gli altri due) e il risultato complessivo è disuguale (un po' comico, un po' drammatico, ma senza che le due parti si fondano) e complessivamente molto modesto.

Nick franc 26/12/22 19:44 - 538 commenti

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Niente di particolarmente originale ma non dispiace guardarlo: i tre ripetono le loro consuete caratterizzazioni ma nella prima parte si ride a volte anche di gusto, con un Aldo calamità naturale oltre il livello di guardia; nella seconda parte invece le risate sono molte meno e il discorso si fa più serio e malinconico, alla ricerca di un cinema più maturo sulla falsariga del precedente Odio l'estate (comunque più riuscito). Bene il cast femminile (Mascino, Attili e Lietti) e anche l'impassibile Ragusa e il simpatico Brandi non dispiacciono affatto.

Gordon 27/12/22 09:09 - 264 commenti

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Il trio vanta trent'anni e più di carriera e qualche risata riesce a strapparla sempre, ma la delusione, a maggior ragione vista la regia di Venier, resta. Non sembra quasi di assistere a un loro film, quanto piuttosto a una normale commedia con Giovanni e Giacomo protagonisti e Aldo a fare da spalla. Naturale che venga meno anche la vena malinconica che segna spesso le loro opere, seppur si tenti di creare pathos nel finale. Per fortuna si salvano i comprimari. Occasione sprecata.

Gabrius79 27/12/22 22:25 - 1444 commenti

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Il trio Aldo,Giovanni e Giacomo ci offre un film che nella prima parte risulta gradevole, con momenti di ilarità soprattutto grazie ad Aldo (stavolta costretto a fare da spalla agli altri due). La seconda diventa più sentimentale e malinconica, con rari sprazzi di comicità. Bene il reparto femminile e il resto del cast. Probabilmente più debole rispetto all’ultima fatica.

Markus 29/12/22 09:30 - 3717 commenti

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Un rocambolesco matrimonio in un una villa sul lago è felice teatro per originare buoni sentimenti, piacevoli equivoci e qualche sogghigno mai sguaiato; d'altro canto ce lo hanno dimostrato i francesi col parecchio somigliante C'est la vie, che è possibile fonte ispiratrice per questa spiritosa commedia senza alcuna pretesa. Se Odio l'estate fu il gradito ritorno ai vecchi schemi per il trio, questa commedia ne ricalca di fatto lo stile con forse un filino di verve in meno. Aldo fa il disturbatore di Giovanni e Giacomo, un meccanismo ben oliato che non possiamo che ben volere.

Caesars 4/01/23 09:55 - 3852 commenti

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Dopo un periodo "nero", il trio comico pare essere tornato su livelli artistici degni del loro talento, e questa ultima fatica diretta dal fido Venier (regista estraneo ai loro film più deludenti) pare esserne la conferma. Si ride di gusto, ma c'è anche tempo per qualche riflessione non banale sui rapporti interpersonali; a questo si può anche aggiungere una conclusione meno scontata del prevedibile, e quindi si ottiene un buon prodotto d'intrattenimento per famiglie che, pur senza raggiungere vette artistiche di valore elevatissimo, risulta godibile per tutti.

Marimba69 8/01/23 17:34 - 28 commenti

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Lasciata alle spalle la fase di stasi che aveva intrapreso la "ditta AG&G": inutile dire che siamo un po' lontani dai fasti dei primi film (anche per raggiunti limiti anagrafici di fisicità dei tre attori), ma si ritorna a puntare su un buon livello qualitativo e, anche se i tre personaggi interagiscono poco tempo insieme, riescono ancora a strappare qualche sincera risata. Questa commedia riporta Baglio-Poretti-Storti sulla buona strada, tra momenti di vera comicità e altri un po' più riflessivi e malinconici. Brave anche le protagoniste femminili e simpatico ruolo per Citran.
MEMORABILE: L'insegna della location; Vomitino; Le statue nel giardino.

Belfagor 15/01/23 09:01 - 2697 commenti

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Venier dirige di nuovo Aldo, Giovanni e Giacomo alle prese con un matrimonio e si vede con piacere che l'affiatamento c'è ancora. Anche se i risvolti più drammatici risultano un po' forzati o affrettati, la riflessione non banale sui sacrifici nella vita quotidiana è comunque interessante, e le parti comiche vedono sia i protagonisti che i comprimari in gran spolvero.
MEMORABILE: La rimozione delle insegne da Villa Kramer.

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Anthonyvm 8/03/23 16:18 - 6010 commenti

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Apprezzabilissimo contributo del trio all'allettante filone commediesco del "peggior matrimonio possibile", visto dalla parte dei padri degli sposi (il megalomane Giovanni e il tirchio Giacomo), cui si unisce ovviamente il terzo incomodo (l'espansivo e casinaro Aldo, nuovo marito dell'ex di Giovanni), con tutti gli equivoci, gli incidenti, le incomprensioni e i segreti adulterini che pullulano questo genere di pellicole. Buone trovate di sceneggiatura e gag come di consueto garbate, fino a una conclusione corretta e non completamente telefonata, sebbene non amara come in altri casi.
MEMORABILE: Aldo e le bottiglie di vino; L'incidente del cardinale; Il prete inesperto; La gaffe di rottura durante le prove della cerimonia; Le nozze; L'epilogo.

Paulaster 11/04/23 18:40 - 4588 commenti

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Tre giorni di festa di matrimonio tra imprevisti vari. Il trio comico sembra voglia passare alla commedia sofisticata e, a tratti, funziona. Ci voleva più attenzione ai ruoli secondari (tolto il prete), con anche i giovani sposi che sembra vadano a un funerale. Aldo riesce a essere variegato mentre Giovanni e Giacomo non hanno una battuta decente. L'ultima parte, tra colpi di scena al limite del drammatico, chiude con classici buoni sentimenti poco convincenti. Discreta la regia di Venier. Spiace vedere la Baraldi nei panni di una cameriera.
MEMORABILE: I fuochi sparati per sbaglio; Il prete che resiste alle tentazioni; L'ex moglie buttata in acqua.

Galbo 22/05/23 20:09 - 12496 commenti

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Un grande classico del cinema, il matrimonio, "riletto" da Aldo, Giovanni e Giacomo nel migliore film del trio da parecchi anni a questa parte. Un film leggero ma anche inaspettatamente malinconico nell'osservazione del tempo che passa e nell'elaborazione dei distacchi sentimentali, nel senso lato del termine. Diretto benissimo da Massimo Venier, che valorizza al massimo le buone scelte di casting, con particolare riferimento alle brave interpreti femminili e fa un ottimo uso della suggestiva location.

Puppigallo 24/05/23 13:10 - 5358 commenti

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I tre comici si tuffano in un minestrone di già visto mescolando, neanche tanto bene, più ingredienti per cercare di strizzare l'occhio a un maggior numero di spettatori. Il risultato è una commediola che non è né carne né pesce (qui di lago, disprezzato da Aldo, che dice che sa di pozzanghera). La prima parte, seppur più leggera, senza pretese, con i tre che sparano le loro vere cartucce è la migliore. Poi però subentra il risvolto pseudo serio e si finisce definitivamente nell'immenso parco di pellicole simili, provocando un inevitabile crollo dell'interesse.
MEMORABILE: Giovanni al coordinatore: "Anche il capitano del Titanic era un professionista... glu glu"; "Simpatico, chi è?". "Nessuno"; Vitello tonnato ai pavoni.

Pinhead80 25/05/23 10:56 - 5060 commenti

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Due soci di un mobilificio imbastiscono una festa meravigliosa di tre giorni per il matrimonio dei loro figli. L'arrivo del nuovo compagno dell'ex moglie di uno dei due porterà a un progressivo disfacimento dell'impianto organizzativo. Il trio comico continua la strada intrapresa nelle ultime opere e accompagna alla tipica leggerezza della commedia la drammaticità e l'incertezza delle relazioni umane. Il risultato è gradevole ed è la conferma che il trio è giunto a una maturazione artistica che li vede allontanarsi definitivamente dai toni scanzonati degli esordi.

Ultimo 29/05/23 15:57 - 1682 commenti

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Il ritorno del trio sul grande schermo dà vita a una pellicola niente male. Qui siamo in una mega villa sul lago in attesa del matrimonio tra la figlia di Giovanni e il figlio di Giacomo. Ne succederanno di ogni. Meglio la prima parte, condita anche da qualche buona battuta; seconda parte più seria e riflessiva, condita da un discreto finale. Non si tornerà mai ai livelli dei primi grandi film dei tre, ma il prodotto rimane godibile. Consigliato.
MEMORABILE: La citazione di Giovanni sul capitano del Titanic ( glu glu...); Il nuovo nome della Villa.

Silvestro 5/06/23 12:23 - 379 commenti

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Aldo Giovanni e Giacomo confermano di aver ritrovato il loro brio realizzando un film divertente e con vari e diversi spunti. I momenti di maggiore comicità sono legati alle performance di Aldo, ma anche Giovanni e Giacomo offrono un'ottima interpretazione. Finale meno scontato del previsto. Divertenti i personaggi di contorno, il prete di paese su tutti. Buono.

Redeyes 6/06/23 08:01 - 2458 commenti

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Il trio, dopo una "piacevole" estate, si catapulta nel più classico dei matrimoni e, diretto dal fido Venier, realizza una buona pellicola lontana anni luce dagli esordi ma comunque gradevole. Al solito si lascia ad Aldo il ruolo dello scompigliatore delle carte e l'effetto è buono. Il cast di contorno funziona bene, con un Citran sugli scudi in primis ma anche con una componente giovanile ben assortita. Il mix fra malinconia e ironia è ben realizzato ottenendo un buon passatempo senza troppe pretese.

Deepred89 7/06/23 17:24 - 3777 commenti

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Una festa di matrimonio assurta a film, come nel francese C'est la vie, rispetto a quale Venier punta più in basso arrivando più in alto, mostrando sin dal principio uno scarso interesse verso le gag (anche in quelle riuscite, come il disvelamento dell'orribile statua, non si calca troppo la mano) ma gestendo con discreto equilibrio una commedia più seria, dal sapore verdoniano, senza i tocchi commoventi di Odio l'estate né il politicamente corretto del francese. Va detto che l'ennesima conversazione origliata a metà la si poteva evitare e i siparietti al femminile non convincono.

Victorvega 21/06/23 09:45 - 502 commenti

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Bentornato Venier parte seconda. Il trio si lascia definitivamente alle spalle prove non riuscite e, assieme al citato regista e autore, realizza un film nelle sue corde, non originalissimo (si può fare ancora un film originale?) ma gradevole. Giovanni è il pignolo, Giacomo il malaticcio attento ai conti, Aldo il disturbatore: nulla di nuovo anche sotto questo fronte, ma nulla fuori misura. Alla fin fine il film è dignitoso e simpatico. Belle le location e bravi tutti gli attori
MEMORABILE: Il comandante del Titanic (Professionista); Villa Smerdi.

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Capannelle 25/06/23 19:13 - 4467 commenti

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Il trio torna su un buon livello grazie a un copione che sfrutta con abilità i duelli verbali tra Giovanni e Giacomo e le entrate in scena delle altre figure del cast, in cui Aldo si ritaglia il ruolo della mina vagante in uno schema che già iniziava a traballare di suo. Quindi regia e sceneggiatura assicurano un buon ritmo e battute efficaci, soprattutto nella prima parte lasciando che nel seguito ci sia un che di riflessivo comunque ben inserito. Stucchevole la fotografia nell'insistere sulla profondità di campo selettiva come se fossimo in un'opera autoriale di altro genere.

Il ferrini 3/07/23 23:56 - 2480 commenti

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Film di rara bruttezza in cui l'unico minimamente in parte è Giacomo. La premessa, peraltro affrontata recentemente da Abatantuono e Salemme, è quella delle disavventure dei genitori durante il matrimonio dei figli. Tempi comici quasi tutti sbagliati, gag puerili, per non parlare della confezione televisiva in cui si "smarmella" la luce dappertutto. Personaggi secondari odiosi (tipo il prete) e un finale telefonato fin dalle prime inquadrature. Peccato, perché con Odio l'estate sembrava esserci stata una ripresa del trio. Tremendo.

Cotola 8/07/23 11:30 - 9248 commenti

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I segnali di ripresa del trio si confermano. Intendiamoci: non siamo dinanzi a nulla di originale e di eccezionale, ma il film è discreto. La prima parte è quella più prettamente comica e, pur nella prevedibilità e ripetitività di alcune situazioni, diverte e strappa sorrisi e risate. Nella seconda invece subentrano amarezza e nostalgia, spingendo a qualche riflessione - seppure magari un po' banale - ma ciò non penalizza il film (al massimo un po' il ritmo), dandogli un sapore leggermente più strutturato che riecheggia, vagamente, le commedie italiche del passato.

Gottardi 12/07/23 11:08 - 396 commenti

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Coppia di suoceri benestanti e soci in affari devono organizzare il matrimonio dei figli, Giovanni massimamente pervaso da manie di grandezza, Giacomo trascinato passivamente senza forza per reagire. La reunion di parentame e invitati vari è l’occasione per confronti e l’esplosione di contrasti sottopelle. Niente di originale né di trascendentale, ma comunque il film procede con un certo garbo con qualche buona battuta, in cui non affiora una tristezza di fondo ancorata ai riti pagani della coniugo. Sottoutilizzato Aldo nella parte dell’amante cialtrone della ex moglie di Giovanni.

Xamini 21/07/23 18:54 - 1265 commenti

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Gradevole lettura sugli annessi e connessi del matrimonio da parte del trio; gli equilibri nei ruoli sono più o meno quelli cui eravamo abituati, con Giovanni a tiranneggiare, Giacomo(ne) stressato e vessato e Aldo a rompere in modo talora esplosivo. I primi due sono genitori e antichi amici e si muovono nell'ambientazione assai gradevole del lago di Como, in un contorno di personaggi disegnati per creare le varie tensioni del caso. Il risultato non fa gridare al miracolo, non fa ammazzare dal ridere ma, grazie anche a un filo di malinconia, porta a casa agevolmente il risultato.
MEMORABILE: Il cardinale; Il momento clou.

Enzus79 17/12/23 23:01 - 3036 commenti

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Storia semiseria del trio cabarettistico Aldo, Giovanni e Giacomo. Probabilmente fra i meno peggio. Se non fosse per i troppi alti e bassi potrebbe risultare addirittura un buon film. Si cade troppo (come al solito) nel sentimentalismo, rendendo il tutto meno interessante. Intrattiene, almeno, e forse questo è la cosa più importante. Personaggi di contorno parzialmente riusciti.

Daniela 22/12/23 14:13 - 12881 commenti

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Soci in affari si preparano a celebrare in grande stile le nozze dei rispettivi rampoli ma le cose non andranno come il previsto... Bicchiere mezzo vuoto: le gag originali scarseggiano e basta un confronto con l'esilarante C'est la vie per rendersi conto di come su questo tema si potesse fare di meglio. Bicchiere mezzo pieno: dopo un periodo da dimenticare, il film conferma l'impressione già suscitata da Odio l'estate, ossia il ritorno del trio a quella comicità gradevole e riflessiva basata sulle contrapposizioni caratteriali che aveva giustificato il successo dei primi film.

Minitina80 10/02/24 13:22 - 3074 commenti

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Nel film si ritrovano tutti gli elementi caratterizzanti il cinema di Aldo, Giovanni e Giacomo. La prima parte è centrata sulla verve comica, soprattutto di Aldo, che regala momenti di giovale ilarità, sebbene ampiamente prevedibili e non brillantissimi. Nella seconda parte, invece, si registrano i segmenti migliori, nel momento in cui esce la vena malinconica che stimola a riflessioni sui rapporti interpersonali, o più semplicemente sull’onestà affettiva. Nulla di mirabolante e con il trio ben lontani dai fasti passati, eppure un gradevole intrattenimento ricco di buoni sentimenti.

Jandileida 11/05/24 23:34 - 1598 commenti

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La commedia matrimoniale è ormai più frequentata di Mykonos ad agosto; era quindi difficile chiedere a Aldo, Giovanni e Giacomo di inventarsi qualcosa di mostruosamente originale. Ci si barcamena difatti tra le solite dinamiche tra suoceri, ex mogli, giovani sposi e un prete simpatico. Ci sono però buoni tempi comici e, pur essendo ormai sopiti i vecchi fuochi, il mestiere del trio è indubitabile e la visione finisce per risultare tutto sommato piacevole, forse anche per una vena nostalgica che, per quanto non volutamente ricercata, rende il tutto potabile.
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