Ennesima versione cinematografica del celebre romanzo di Gaston Leroux e, se vogliamo, una delle più fedeli al testo. Si fa per dire ovviamente, perché anche qui le differenze esistono, e non sono poche. Prima fra tutte la solitamente immancabile maschera che proteggeva da sempre il viso deturpato del Fantasma. Qui, in onore a colui che lo interpreta (il Robert Englund/Freddy Krueger di NIGHTMARE) e alla moda dura a morire dello splatter, la maschera è composta da brandelli di carne umana cuciti insieme (con realismo grafico impressionante nei momenti più “forti” del film) che, uniti,...Leggi tutto danno ad Englund una parvenza umana accettabile. Purtroppo questa idea (rubata comunque a HELLRAISER) è uno dei pochissimi lati positivi di un film tutto sommato inutile, incapace di aggiungere qualcosa di buono a quanto già detto in precedenza. Prima di tutto per l’anonima scelta della protagonista - un bel visino da ragazza americana che esprime poco - poi per la vacuità della sceneggiatura e dei dialoghi. Tutto si dimostra prevedibile, le scenografie (benché curate) non fanno certo gridare al miracolo, e nemmeno il povero Robert Englund (spesso schiavo dell’ironia sciocca di Krueger) può pensare di salvare la barca con qualche tic improvvisato e i soliti omicidi splatter (pura routine). Troppo sfacciatamente americana la confezione per un romanzo che al contrario non lo è per nulla. Si vede che il regista Dwight Little ha provato a giustificare gli innegabili sforzi produttivi con qualche inquadratura indovinata, ma non basta. L’incrocio della storia con Faust è un'idea presa dal FANTASMA DEL PALCOSCENICO.
Ulteriore rivisitazione di un soggetto trito (e ri-trito) che può vantare, dalla sua, la presenza di un Englund (oramai tutt'uno con Krueger) piuttosto cattivello e poco orientato all'indisponente ilarità della serie Nightmare. Di buono, a parte questo, c'è un sano reparto splatter, con insistita dose di violenza facciale: unico vero senso di un film che - sin dai primi minuti - dichiara la resa ai contenuti. Diretto con buon mestiere dal veterano Dwight H. Little, già responsabile della regia in Halloween 4. Ectoplasma(tico).
Patti faustiani, terrore che va dal passato al presente, scorticamenti, sgozzamenti, splatter, carne e sangue, putridume e ferocia. Nightmare incontra Hellraiser: stravolto Leroux e ultimi sussulti dell'horror fine anni 80. Incredibili gli sfx gore (e il look "ricucito" di Englund) di sua maestà Kevin Yagher e regia tra il visionario e lo "spottistico" di quel talentaccio di Dwight Little, che non manterrà, ahimè, le promesse in futuro. La più sanguinosa e terrifica "versione" del fantasma dell'opera. Si astengano i puristi amanti del romanzo.
MEMORABILE: Le vittime del "fantasma", scorticate che manco il Predator; il ghigno di Englund dal terribile volto ricucito; Englund "demoniaco" ai giorni nostri.
Lo stile è quello tipico dei film del periodo: una confezione dignitosa, qualche buon SPFX splatter (pur senza esagerare), un attore di grido (Englund, vera icona horror del periodo). A mancare è la sostanza: a parte la storia risaputa, le poche innovazioni non aggiungono molto a quanto già detto da altri; inoltre il ritmo è altalenante, il finale bruttino e lo svolgimento a tratti confuso. A salvarsi sono proprio Englund, sempre a suo agio nel ruolo del villain, la discreta fotografia e le scenografie goticheggianti; il resto è un po' vacuo...
Tralasciando l'ennesimo tentativo di sfruttare la famosa opera, si tratta di un passabile seppur non eccelso film dell'orrore con un cattivissimo Robert Englund nei panni di un fantasma dell'opera che però introduce anche qualcosa del dottor Faust. La prova del cast è tutto sommato buona, ci sono diverse scene truculente, bella anche la trovata di "proiettare" il fantasma nel futuro. Buona fotografia, vedibile.
MEMORABILE: Il povero giornalista rifiuta la richiesta/offerta del fantasma e viene ucciso con un asciugamano!
Andrebbe rivalutato. C’è una sana dose di gore, Dwight Little è un robusto mestierante che bada al sodo, costumi e scenografie (non trattandosi del Gattopardo) sono curate e la fotografia è discreta. C’è da dire che i puristi di Leroux non fanno di certo salti di gioia e che lo spettatore fa spallucce davanti all’excursus contemporaneo, ma sono difetti che abbassano il voto senza affossarlo. Englund, in alcune pose, assomiglia a una Mrs. Doubtfire ante litteram. Onesto.
Trasposizione piuttosto gore della classica storia di Leroux. Per lo più funziona, grazie a un'atmosfera ben resa e all'interpretazione sentita di Englund, che in più di una sequenza (anche grazie all'ottimo make up) ricorda Freddy Krueger. Non sempre il ritmo scorre liscio ma il risultato è gradevole, anche grazie a qualche impennata di violenza e a una colonna sonora particolarmente azzeccata e struggente. Bello il finale.
Interessante ed efficace rilettura del romanzo di Leroux, contaminato col mito di Faust e portato fino ai giorni nostri, unendo atmosfera gotica e splatter anni '80. Messa in scena barocca (almeno per una produzione Menahem Golan) e splendidamente fotografata, musiche e trucchi di prim'ordine e un Englund scatenato che fa scordare la sciapa Schoelen. Unico neo, l'aspetto del Fantasma mostrato troppo presto, sfumando la suspense.
MEMORABILE: "Tutti muoiono. A volte decido quando e dove".
L'artigiano Little, autore di qualche buon film (Halloween 4) si cimenta con il classico di Leroux affidando il ruolo a Robert Englund all'apice del successo per Nightmare. Il risultato è curioso: mescola parti alte con la musica, l'opera e ambientazioni quasi alla Tim Burton, alla ferocia splatter del cinema tardo ottantiano con decapitazioni, spellamenti, macerazioni del corpo. Englund di fatto ripropone anche nel look Freddy Kruger. Comunque il film funziona: ha ottimi effetti speciali, un buon ritmo e una certa oniricità alla Nightmare.
MEMORABILE: Le operazioni sul viso del mostro con ago e filo; I feroci omicidi; Englund alla fine senza trucco.
Forse la trasposizione più propriamente orrorifica del romanzo di Leroux, nella quale gli accenni faustiani del testo vengono portati alle estreme conseguenze (ben più che nel Fantasma del palcoscenico). Benché si prema a fondo il pedale del gore (ottimi gli effetti speciali curati dallo specialista Yagher), Dwight H. Little riesce a mantenere un certo equilibrio fra romanticismo e raccapriccio (bella la lugubre "sviolinata" nel cimitero). L'insieme non convince sempre (forse un approccio più campy avrebbe giovato), ma si lascia vedere. Buffa la cornice onirica tipo Il mago di Oz.
MEMORABILE: I cadaveri scuoiati; Robert "Freddy" Englund si cuce lembi di pelle umana sul volto sfigurato; La testa nella zuppa; Il brutale smascheramento gore.
Si può perdere (letteralmente) la faccia per ottenere talento? Adattamente decisamente libero eppure piuttosto piacevole (specie comparandola a ciò che farà Argento). Buona parte dei meriti si deve alla scelta di Englund (che si serve del consueto mestiere) per il ruolo del cattivo, e all'abbondante e riuscita componente gore (menzione per l'espediente che rimpiazza l'usuale maschera del fantasma); probabilmente è l'adattamento più macabro e truculento dell'originale romanzo di Leroux. Onesta la confezione gotica di contorno, non delude il finale. Tutto sommato abbastanza solido.
MEMORABILE: La peculiare "maschera" del fantasma; Il diavolo nano (sic!); Il tizio scorticato ed appeso stile Predator; Zuppa con sorpresa.
Nuovo adattamento di Leroux, campiona il patto faustiano di De Palma (in una sequenza un po’ ridicola) e la festa in maschera del capostipite, configurandosi come la versione più schiettamente horror. Coadiuvato da una valida ricostruzione storica e da una fotografia ricercata, non si distingue tuttavia dalla media. Englund cerca nuove corde per animare la sua vocazione da villain e in parte ci riesce. Vero protagonista è l'artigianato di Kevin Yagher che si sbizzarrisce in un martirio di carni ricucite. Esornativa la cornice newyorkese. Questa volta, niente scena del lampadario.
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HomevideoAnthonyvm • 11/12/20 17:05 Vice capo scrivano - 829 interventi
Dalla collezione AnthonyVM, la VHS Fox Video/Prisma:
HomevideoPumpkh75 • 12/04/24 17:12 Archivista in seconda - 439 interventi
Ottimo il blu-ray della Oblivion (che dovrebbe riprendere il master americano della Scream Factory), con un video pulito e un buon lavoro sulla traccia audio italiana. Gustosissimo il making of con aneddoti, interviste e la rivelazione che il seguito Phantom of the Opera 2: Phantom of Manhattan era stato già completato in sede di sceneggiatura ma poi scartato a causa dell’insuccesso al box-office. Sempre nel making-of troviamo le poche foto di scena disponibili sulle scene gore tagliate prima dell’uscita e mai più reintegrate in alcuna versione.