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Discussioni su Diaz - Film (2012) | Pagina 2

DISCUSSIONE GENERALE

94 post
  • Didda23 • 16/04/12 20:51
    Compilatore d’emergenza - 5796 interventi
    stasera lo vado a vedere
  • Gugly • 16/04/12 21:29
    Archivista in seconda - 4712 interventi
    Come sopra, come Zender.
    Ultima modifica: 16/04/12 21:34 da Gugly
  • Didda23 • 17/04/12 00:07
    Compilatore d’emergenza - 5796 interventi
    Pigro ebbe a dire:
    In attesa che domani esca il commento che ho scritto, vorrei anticipare alcune riflessioni su questo film.
    Fortemente deludente.
    La cosa che mi ha più infastidito è che Vicari racconti nel dettaglio il massacro alla Diaz, senza contestualizzarlo e senza spiegare l'intricato reticolo di condizioni che l'hanno motivato (al di là dell'ovvia responsabilità della polizia). Mi chiedo cosa capirebbe un ventenne o comunque chi non conosce bene quel che è successo...
    Per esempio, non si capisce quale sia l'occasione di partenza: l'unica cosa che si vede è Berlusconi che stringe la mano a Bush, nessun accenno al G8 e ai temi affrontati. Parallelamente non si capisce perché ci siano tutti questi manifestanti e cosa vogliano: si vedono solo tanti giovani da tutto il mondo, che sono lì per manifestare chissà cosa. Conseguentemente non si capisce nulla del nocciolo chiave dei casini, e cioè la pessima gestione dell'intera faccenda da parte di chi doveva garantire la sicurezza, l'ordine, il diritto a mamifestare, a cominciare dalla fondamentale "zona rossa", cioè la chiusura della città. Si vede solo uno che attraversa un cancello: a malapena chi sa di cosa si parla intuisce che sia la zona rossa...
    I black bloc ci sono, invece: due. Uno decide di andar via prima dell'irruzione nella Diaz, l'altro ne rimane fuori per caso e alla fine - udite udite - sembra pentirsi!!!
    Ma la cosa davvero scandalosa che mi ha fatto indignare di più è che questa ignoranza che il film cerca di trasmettere è resa esplicita da una scena ricorrente e perfino dalla battuta di un personaggio verso la fine: tutta la vicenda della Diaz sarebbe stata causata dalla reazione della polizia al lancio di una bottiglia! Ma dico, chi stiamo prendendo in giro?
    Ah, ciliegina sulla torta: Vicari sostiene che tutto è documentato e dimostrato. Insomma fa capire che si tratta di un film dove tutto è vero. Peccato che inserisca tra i personaggi un giornalista (sulla cui utilità narrativa c'è comunque da discutere...), interpretato da Elio Germano, della redazione della "Gazzetta di Bologna". Che è un giornale che... non esiste! Perché inserire questa panzana? Beh forse una ragione c'è: come si legge nei titoli di coda, lo sponsor del film è "La Repubblica".
    Imbarazzante: meglio che mi fermi qui altrimenti mi pento dei due pallini che gli ho dato e abbasso il punteggio.


    Sottoscrivo ogni tua singola parola, carissimo Pigro. Io invece non mi pentirò di dare uno e mezzo.

    Non porre alcun tipo di divieto mi sembra una scelta assolutamente sbagliata. La durata esatta (titoli di testa e coda compresi) è di 2 ore 0 minuti e 7 secondi (non si sa mai che esca in dvd tagliato)
    Ultima modifica: 17/04/12 00:17 da Didda23
  • Ruber • 17/04/12 02:21
    Formatore stagisti - 9441 interventi
    Galbo ebbe a dire:
    Ruber ebbe a dire:


    Per la serie vi avevo avvertito.... Io non sbaglio mai ......, io non dico mai cose campate per aria.



    è meraviglioso, beato te....


    nel senso che non sbaglio mai un film da andare a vedere in sala; non mi e mai successo di essermi pentito di aver visto un film o di aver gettato via i soldi del biglietto (che di questi tempi e cosa non da poco), poi su questo film non c'era neanche bisogno di vedersi i trailer o leggere recensioni varie, e io nel mio piccolo avevo avvertito i davinottiani su cosa gli aspettava, chi ha seguito il mio consiglio avrà i suoi soldi da reinvestire in un buon film. La mia videoteca mi ha già detto che non prenderà neanche una copia per il noleggio del film questa la dice lunga anche sul discorso home video dellapellicolain questione.

    Solo Haber uscendo dalla sala ha detto: il film dovrebbe essere proiettato nelle scuole (!!) buon attore ma rinunci a possibili sue candidature come ministro dell'istruzione.
  • Zender • 17/04/12 07:41
    Capo scrivano - 49044 interventi
    Vuol dire che ti conosci bene Ruber, però magari così eviti anche di avere delle belle sorprese da film che sembravano non poter offrire nulla. Mi sembra un po' controproducente per un videonoleggio non tenere neanche una copia di un film che comunque a molti potrebbe anche interessare (basta vedere che qui comunque ci son già andati in 4 a vederselo).
  • Markus • 17/04/12 08:29
    Scrivano - 4774 interventi
    Se qualcuno è interessato (a proposito della par condicio citata nel commento del mio amico), ecco la partecipazione del regista e il produttore del film a CHE TEMPO CHE FA:

    http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-28b0dd4e-a803-4d68-82ee-258c2db15a88.html
  • Buiomega71 • 17/04/12 21:50
    Consigliere - 27247 interventi
    Bene, bene, un mio collega di lavoro lo ha visto al cinema, e mi ha raccontato una scena degna del Salò pasoliniano...E pestaggi che manco Arancia meccanica...

    A stò punto , se esce in dvd, non me lo perdo, solo per questa sua componente "exploitativa" credo ne valga assolutamente la pena.
    Ultima modifica: 17/04/12 21:51 da Buiomega71
  • Markus • 18/04/12 08:05
    Scrivano - 4774 interventi
    Dal punto di vista della violenza il film è bello forte, confermo!
  • Galbo • 18/04/12 10:19
    Consigliere massimo - 4019 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Vuol dire che ti conosci bene Ruber, però magari così eviti anche di avere delle belle sorprese da film che sembravano non poter offrire nulla. Mi sembra un po' controproducente per un videonoleggio non tenere neanche una copia di un film che comunque a molti potrebbe anche interessare (basta vedere che qui comunque ci son già andati in 4 a vederselo).

    i video noleggio lo prenderanno di certo .....
  • Nando • 18/04/12 13:31
    Risorse umane - 1432 interventi
    Concordo quasi in toto con il commento di Pigro mentre il commento qui pubblicato da Markus e realizzato da un suo conoscente, sembra uscito da una recensione de " Il Manifesto" per come esalta la faziosa struttura del film di Vicari, il quale non essendo un genio, realizza un film modesto evidenziando quelle due scene ambientate nella caserma di Bolzaneto, peraltro girate in Romania, come cardini del racconto. Manca l'analisi del movimento antagonista che distrugge senza motivo, succede tuttora nelle manifestazioni studentesche, cercando di spettacolarizzare negativamente le gratuite violenze delle Forze dell' Ordine.
    Sorrido davanti alle capacita' profetiche di Ruber che attenendosi alla sola visione di Cinematografo riesce a capire la validità o meno di un film, e' sicuramente un pregio e non lo dico con strafottenza.
    Concludo dicendo che ultimamente ho serie difficoltà a collegarmi con le sezioni di discussione dei vari film per questo non riesco a rispondere celermente se chiamato in causa....un saluto a tutti
  • Zender • 18/04/12 19:37
    Capo scrivano - 49044 interventi
    Non ho visto il film per cui non posso giudicare. Dico solo che una critica uscita dal Manifesto ha tutto il diritto di poter essere considerata anche un'ottima critica (e anzi, il Manifesto ha spesso dimostrato un'attenzione per il cinema che pochissimi quotidiani hanno).

    E' evidente su cosa il film abbia voluto puntare, ma il commento di Markus non mi pare abbia veramente niente a che fare con una critica di parte, sinceramente. Se parla di drammatica veridicità mi pare che non ci sia niente di strano, a meno che non si voglia credere che la polizia sia andata lì con l'intenzione di dare qualche pacca sulla spalla (d'altra parte tu stesso parli di "note violenze delle Forze dell'Ordine"). Da che mondo e mondo i film o i libri "dimenticano" spesso molto volentieri ciò che non si sposa col loro punto di vista, mi pare un po' ingenuo lamentarsi di questo. Che agire così non sia sulla carta "corretto" è fuori discussione, ma d'altra parte è il giornalismo intero da sempre che prende posizione, da una parte e dall'altra. Com'è abbastanza naturale che sia. Sta allo spettatore capire cosa ci sia d'altro da considerare, oltre a ciò che viene raccontato.
  • Gestarsh99 • 18/04/12 22:01
    Scrivano - 21543 interventi
    Il film non l'ho ancora visto ma presto lo recupererò "more solito", l'unica cosa che non mi spiego è il motivo per cui qualcuno continua ad insistere sul fatto che questa pellicola non andrebbe vista, e mi riferisco chiaramente a Ruber.

    Che sia un prodotto bello o brutto, obiettivo o fazioso non capisco cosa possa centrare col fatto di vederlo o non vederlo.
    I film, mi pare di averlo già scritto e riscritto ad libitum in ogni circostanza (e continuerò a riscriverlo ad oltranza se necessario), andrebbero visti tutti, dal primo all'ultimo, senza patire ciechi snobismi o costruirsi attorno fastidiosi muri discriminatorii.
    Anch'io non sopporto autori come Moretti, Virzì, Martinelli e la Comencini però questo non significa che mi sottragga alle visioni delle loro fatiche cinematografiche.
    Altrimenti come avrei mai potuto maturare un giudizio così severo su di loro? [domanda pleonastica]
    Al paesotto mio non ho mai sentito un critico che abbia detto in vita sua: "No, questo film non lo vedo perchè è fazioso" oppure "No, questo film non lo vedo perchè a priori non mi ispira" oppure ancora "No, questo film non lo vedo perchè il regista mi sta sui marùn".

    Questo se vogliamo discutere seriamente, se poi vogliamo buttarla in bassa caciara allora è tutto un altro paio di maniche. A cui naturalmente il sottoscritto-gongolante non si sottrae.
  • Capannelle • 18/04/12 22:22
    Scrivano - 3932 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    ..lo recupererò "more solito"
    ah ah
  • Gestarsh99 • 18/04/12 22:38
    Scrivano - 21543 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    ..lo recupererò "more solito"
    ah ah


    In questi casi vado al risparmio peggio di un genovese con le tasche cucite :D
  • Galbo • 19/04/12 05:55
    Consigliere massimo - 4019 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    Il film non l'ho ancora visto ma presto lo recupererò "more solito", l'unica cosa che non mi spiego è il motivo per cui qualcuno continua ad insistere sul fatto che questa pellicola non andrebbe vista, e mi riferisco chiaramente a Ruber.

    Che sia un prodotto bello o brutto, obiettivo o fazioso non capisco cosa possa centrare col fatto di vederlo o non vederlo.
    I film, mi pare di averlo già scritto e riscritto ad libitum in ogni circostanza (e continuerò a riscriverlo ad oltranza se necessario), andrebbero visti tutti, dal primo all'ultimo, senza patire ciechi snobismi o costruirsi attorno fastidiosi muri discriminatorii.
    Anch'io non sopporto autori come Moretti, Virzì, Martinelli e la Comencini però questo non significa che mi sottragga alle visioni delle loro fatiche cinematografiche.
    Altrimenti come avrei mai potuto maturare un giudizio così severo su di loro? [domanda pleonastica]
    Al paesotto mio non ho mai sentito un critico che abbia detto in vita sua: "No, questo film non lo vedo perchè è fazioso" oppure "No, questo film non lo vedo perchè a priori non mi ispira" oppure ancora "No, questo film non lo vedo perchè il regista mi sta sui marùn".

    Questo se vogliamo discutere seriamente, se poi vogliamo buttarla in bassa caciara allora è tutto un altro paio di maniche. A cui naturalmente il sottoscritto-gongolante non si sottrae.


    condivido totalmente il tuo pensiero, tanto da sottopormi puntulamente alla visione delle "fatiche" vanziniane e di altri :)
  • Pigro • 19/04/12 10:55
    Consigliere - 1708 interventi
    Zender ebbe a dire:
    E' evidente su cosa il film abbia voluto puntare, ma il commento di Markus non mi pare abbia veramente niente a che fare con una critica di parte, sinceramente. Se parla di drammatica veridicità mi pare che non ci sia niente di strano, a meno che non si voglia credere che la polizia sia andata lì con l'intenzione di dare qualche pacca sulla spalla (d'altra parte tu stesso parli di "note violenze delle Forze dell'Ordine"). Da che mondo e mondo i film o i libri "dimenticano" spesso molto volentieri ciò che non si sposa col loro punto di vista, mi pare un po' ingenuo lamentarsi di questo. Che agire così non sia sulla carta "corretto" è fuori discussione, ma d'altra parte è il giornalismo intero da sempre che prende posizione, da una parte e dall'altra. Com'è abbastanza naturale che sia. Sta allo spettatore capire cosa ci sia d'altro da considerare, oltre a ciò che viene raccontato.

    Il punto non è il commento di Markus, corretto e puntuale come sempre, ma quello dell'amico da lui riportato nel forum. Perché qui bisogna intendersi sulla "verità". C'è la verità oggettiva di quel che è successo alla Diaz e a Bolzaneto, ed è quello che ci viene raccontato da Vicari facendoci vedere il pestaggio dettagliatamente, basandosi su atti rigorosamente verificati in tribunale. E c'è un'altra verità, che a me interessa di più, e non si limita al fatto ma pretende di capirne le motivazioni, e quindi le responsabilità. A Vicari questo non interessa. Anzi, dal mio punto di vista "manomette" la verità nel momento in cui fa intendere che tutto nasce da una bottiglietta tirata verso un'auto della polizia e mostrando la naturalezza del comportamento dei poliziotti. Facendo insomma un'operazione, come ho scritto, generalizzatrice e qualunquista.
    Invece, la verità sta da un'altra parte: sta nella decisione di blindare Genova e quindi di lanciare una sfida ai manifestanti; sta nella decisione di alzare il tono dello scontro sia da parte delle foze dell'ordine che dei media; sta nella pessima gestione delle forze dell'ordine da parte dei loro superiori; sta nell'incapacità del movimento di bloccare i black block o addirittura di assimilarsi (in piccola parte) ad essi; sta nella rabbia dei vertici della polizia per il fallimento del loro operato e quindi la voglia di fare un'operazione clamorosa; ecc. ecc. Ricordo che la verità processuale ha dimostrato non solo le responsabilità dei poliziotti torturatori, ma soprattutto dei superiori, e che il capo della polizia Di Gennaro è stato pure condannato perché ha coperto le responsabilità e quindi è stato moralmente e sostanzialmente complice.
    Ecco, tutto questo, semplicemente, nel film non c'è. E quindi, dal mio punto di vista, non c'è la verità. C'è solo la descrizione di un dettaglio: utile forse, ma insufficiente. E siccome ciò che è accaduto alla Diaz e a Bolzaneto è di una gravità stupefacente in una democrazia occidentale, allora si deve avere il coraggio di cercare le vere motivazioni, facendo i veri nomi, cercando di spiegare. Ribadisco: vorrei che questo film lo vedesse un ventenne all'oscuro di tutto, e sarei curioso di sentire cosa ha realmente capito, a parte che i poliziotti sono cattivi.
  • Jandileida • 19/04/12 12:03
    Addetto riparazione hardware - 429 interventi
    Vorrei sapere una cosa da chi il film l'ha visto (purtroppo dubito lo distribuiscano in Belgio e quando sono in Italia per lavoro ho giusto il tempo di mangiare): a parte tutte le considerazioni possibili sulle forze dell'ordine, è stato fatto un accenno, anche veloce, sulle rivendicazioni e sulle motivazioni (ancora oggi attualissime e, ahimè, all'epoca premonitrici) che hanno spinto la gente a scendere in piazza? No perché questo mi sembra un punto essenziale sempre dimenticato e che inevitabilmente si perde nel marasma del resto cosa che rende tutti gli accadimenti come sospesi in una bolla d'aria astorica.
    Ultima modifica: 19/04/12 12:07 da Jandileida
  • Cangaceiro • 19/04/12 15:07
    Call center Davinotti - 739 interventi
    Parto con una risposta rapida a Jandileida: ci sono alcuni velati accenni alla realtà di quel G8 del 2001. Per esempio un ragazzo indossa una maglia con scritto Cancella il debito che era uno dei cavalli di battaglia delle manifestazioni, nei filmati d'epoca si leggono alcuni striscioni eloquenti tipo Genova G8 2001: Oggi siamo in 6 Miliardi" e in altre scene si scorgono manifesti e locandine riportanti vari slogan. Ebbene è una contestualizzazione piuttosto insufficiente per farci capire qualcosa a chi è troppo giovane per ricordare. Ma è proprio questo il punto del film: non è un excursus sui temi in ballo in quei terribili giorni, sugli scontri di piazza, sulle decisioni che scaturirono dalla super-riunione, su Giuliani ecc. E' un film basato solo ed esclusivamente sull'abuso di potere che avvenne alla Diaz (il titolo è il più calzante che c'è)e poi a Bolzaneto e da questo punto di vista Vicari ha fatto davvero centro perchè il racconto dell'operazione squadrista (in Italia, credo di non dire una fesseria, solo coi fascisti si arrivò a tanto) incolla davvero alla poltrona, toglie le parole e pure il sonno una volta tornati a casa. La carenza sta nel fatto di slegare l'accaduto dai tre giorni di proteste precedenti e di fare delle semplificazioni di troppo, tipo il famoso lancio di bottiglia lo vedo come una sorta di metafora che mette alla berlina l'esagerata e disumana reazione della polizia verso le proteste pur violente dei manifestanti. Concludo dicendo che non si possa tacciare più di tanto il regista di disonestà e faziosità perchè il gioco è a carte scoperte, ovvero focalizzarsi solo su un'episodio in cui la polizia chiaramente sbaglia di grosso, per informare e non dimenticare. In soldoni non si assolvono i violenti da strada, semplicemente non viene dato un giudizio su di loro (che pure nel film ci sono, anche se in un ruolo marginale).
    Ultima modifica: 19/04/12 15:09 da Cangaceiro
  • Rebis • 19/04/12 15:32
    Compilatore d’emergenza - 4441 interventi
    Galbo ebbe a dire:
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    Il film non l'ho ancora visto ma presto lo recupererò "more solito", l'unica cosa che non mi spiego è il motivo per cui qualcuno continua ad insistere sul fatto che questa pellicola non andrebbe vista, e mi riferisco chiaramente a Ruber.



    condivido totalmente il tuo pensiero, tanto da sottopormi puntulamente alla visione delle "fatiche" vanziniane e di altri :)


    Quella di Ruber si chiama "luccicanza": egli non giudica le cose, le vede... prima di se stesso :)
  • Pigro • 20/04/12 00:03
    Consigliere - 1708 interventi
    Jandileida ebbe a dire:
    Vorrei sapere una cosa da chi il film l'ha visto (purtroppo dubito lo distribuiscano in Belgio e quando sono in Italia per lavoro ho giusto il tempo di mangiare): a parte tutte le considerazioni possibili sulle forze dell'ordine, è stato fatto un accenno, anche veloce, sulle rivendicazioni e sulle motivazioni (ancora oggi attualissime e, ahimè, all'epoca premonitrici) che hanno spinto la gente a scendere in piazza? No perché questo mi sembra un punto essenziale sempre dimenticato e che inevitabilmente si perde nel marasma del resto cosa che rende tutti gli accadimenti come sospesi in una bolla d'aria astorica.

    Cangaceiro ha risposto correttamente: sostanzialmente non c'è nulla a proposito delle motivazioni (io parlavo di contesto), se non una scritta qua e là, che però non significa nulla per chi già non conosce un minimo di che si tratta.
    Sono d'accordo con Cangaceiro sulla necessità di focalizzarsi sull'abuso di potere (che è un eufemismo: da parte della polizia furono violenza gratuita e tortura, mica robetta...) alla Diaz e a Bolzaneto. Ma quel che contesto a Vicari è di non aver alzato il tiro sulle vere responsabilità e di non aver cercato di capire davvero le motivazioni di quell'orda di agenti sanguinari. Se non si tirano in ballo in modo chiaro e netto i superiori che hanno ordinato determinate cose, se non si mostra la situazione soggettiva dei poliziotti, allora il risultato (che, secondo me, questo film ha raggiunto) è, come dicevo, qualunquista e generico: la colpa di tutto è della polizia, che per un nonnulla (la famosa bottiglia) scatena un inferno!?
    Personalmente ritengo che la ricerca delle motivazioni faccia parte della verità: mostrare una cosa senza cercare di capirne il perché è dire una mezza verità. Vicari non cerca il perché, mostra solo il come: e siccome la gente, uscendo dal cinema, si chiederà pure "come è stato possibile", si risponderà nell'unica maniera suggerita dal film: poliziotti cattivi. Che è una banalizzazione che le vittime di quel fatto non meritano. Diaz e Bolzaneto sono il punto d'arrivo di una incompetenza e, poi, di una strategia che parte dall'inizio del G8 e monta durante quei giorni, e non il momento di momentanea follia di un gruppo di poliziotti.