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Titolo originale: Up
Anno: 2009
Genere: animazione (colore)
Regia: Pete Docter, Bob Peterson
Note: Film Pixar.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/03/09 DAL BENEMERITO PUPPIGALLO
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- Capolavoro assoluto (e ce ne sono pochi!):
Lovejoy, Paruzzo, Parsifal68 - Un film straordinario, quasi perfetto!:
Cotola, Tarabas, Ishiwara - Grande esempio di cinema:
Renato, Xamini, Harrys, Bruce, Galbo, Belfagor, Capannelle, Mtine, Daniela, Jandileida, Supercruel, Ford, Magnetti, Ilcassiere, Fabbiu, Hackett, Onion1973, Mdmaster, Luckyboy65, Didda23, Deepred89 - Davvero notevole!:
Federico, Puppigallo, Rebis, Burattino, Pigro, Disorder, Caesars, G.enriquez, Almicione, Saintgifts, Paulaster - Quello che si dice un buon film:
Scarlett, Markus, Flazich
Non c'è niente da fare, attualmente le scuderie Pixar e Studio Ghibli sono le uniche due case a produrre film d'animazione che si sappiano distinguere dalle restanti proposte. Escludendo Cars, anche qui a fine proiezione si pensa che questo sia il Pixar migliore. Se Wall-e ha una prima parte che tocca i vertici della poesia ma una seconda davvero tirata lì tanto per chiudere il film, "Up" riesce a commuovere e divertire per tutta la durata della pellicola con una lunga serie di trovate che la Pixar sa escogitare come nessun altro.
La Pixar colpisce ancora, fortunatamente. Azzeccando un altro film bello, divertente, che coinvolge grandi e piccini senza scontentare nessuno; tutta la prima parte è quasi commovente, ed anche a livello visivo paga decisamente il biglietto. Nella seconda metà si entra più nel lato "action", ma il tutto è portato avanti benissimo e si continua a respirare aria di grande cinema. Strepitosi i cani parlanti, Dug su tutti. SCOIATTOLO!
Il 3D sembra accompagnarsi bene con i prodotti animati, visto che pare ne usciranno a decine nei prossimi mesi. Qui devo dire che si fa apprezzare, pur non coinvolgendo totalmente, ma più che altro, rendendo quasi tangibili i personaggi quando la percezione della tridimensionalità è più accentuata. Bisogna però puntualizzare che il cartone avrebbe funzionato comunque, grazie alla simpatia dei personaggi (anziano, bambino e animali) e a dialoghi piuttosto divertenti e frizzanti. La gommosa e colorata realizzazione dei soggetti è piacevole alla vista e l'azione non manca. Meglio la prima metà.
MEMORABILE: I primi, quasi commoventi, 15 minuti; Lo struzzo in technicolor; "Scoiattolo!".
Ultimamente è un'occasione rara imbattersi in un film d'animazione che trasmetta in sottofondo messaggi delicati come fa "Up", ma in questo caso il tutto si svolge con naturalezza narrando una fiaba urbana divertente, ma allo stesso tempo commovente e originale. I momenti di tristezza vengono brillantemente sdrammatizzati dalle gag che raggiungono lo spettatore con il giusto tempismo. Non scade quasi mai nel banale ed offre alcune scene indimenticabili. Consigliato.
MEMORABILE: Il cane sceglie il vino.
Raramente, all'interno di un Disney/Pixar, ho visto una tale bilanciamento tra amaro e dolce. Qui ogni metro di pellicola è punteggiato da drammatiche note di vita che non sfigurerebbero in una commedia all'italiana ma che vengono trattate con esemplare leggerezza. La vera differenza, tuttavia, la fa il sapiente uso del linguaggio del cinema: raccontare per immagini, più che per parole; quelle che ci sono, peraltro, sono brillanti, così come alcune trovate. Non dico che non abbia momenti di banalità o di lentezza, ma quelli di maestria sono superiori. E, per una volta, il contenuto arriva a superare il contenitore e ripone l'attenzione sul 3D in un cantuccio.
MEMORABILE: Il personaggio di Dug e il primo incontro dei quattro. La vera entrata in scena di Alpha (mai riso come un idiota, al cinema, prima).
Banale dirlo, ma la (Disney) Pixar ha colpito di nuovo nel segno, con un lungometraggio d'animazione che ricalca fedelmente tematiche già divinamente tratteggiate nell'ultimo Eastwood: Gran Torino. Il desiderio di un vecchio di dare un senso alla propria esistenza, in memoria magari di qualche persona che ci ha lasciati. I primi venti minuti sono qualcosa di memorabile, in particolare il racconto della vita di coppia del protagonista con sua moglie. In una manciata di minuti viene dato uno spessore incredibile al personaggio principale.
Dopo i primi quindici commoventi ed intensissimi minuti di straordinaria bellezza, la pellicola prosegue degnamente grazie ad un ritmo scoppiettante e turbinoso che dura per tutta la pellicola e che viene impreziosito da una serie di belle trovate in fase di sceneggiatura. Si ride, si piange, ci si appassiona, in una parola ci si emoziona. Ciò che il cinema dovrebbe sempre fare e cosa invece sempre più rara a trovarsi. La conferma che ormai il meglio della cinematografia è espresso dal genere d'animzione. Perla imperdibile.
Un bel racconto, se vogliamo anche istruttivo. "Up" è senz'altro un sentimentale che strizza l'occhio alla commedia intelligente: molti i richiami al cinema recitato, ma certamente aver messo "Up" in forma di cartone è stata oggettivamente una buona idea. Forse i bambini non si divertiranno molto (in fin dei conti mi pare, nel lotto degli ultimi Disney, uno dei più "adulti)", ma l’idea di dare una senso alla vita di un anziano (che dal disegno sembra Prodi!) mi pare molto bella come cosa.
Altra magia Pixar che riesce con fantasia e intelligenza a far commuovere, divertire e riflettere bambini ed adulti, scegliendo questa volta la strada più impervia, quella che passa per la vita comune, dai sogni da piccoli all’innamoramento, alla realtà e alle sconfitte quotidiane, alla malattia e alla morte della persona amata, alla solitudine e alla vecchiaia. Un film complesso ed originale che alterna passaggi di intensa liricità ad altri di movimento e spasso. Tante sono le “Cose da fare" nel libro dell’avventura dei nostri giorni. Coraggioso.
Altro piccolo capolavoro targato Pixar che con Up raggiunge nuovi vertici (difficilmente eguagliabili) del cinema di animazione. Storia adatta ad un pubblico di tutte le età, Up parla di vecchiaia, amore e solitudine (la prima parte è struggente e realistica) ma è anche azione, umorismo e divertimento a 360°, il tutto in una veste tecnica ineccepibile. Difficile chiedere di più. Imperdibile.
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Grande film d'animazione, che unisce in sé la malinconia a cui spesso sono relegati gli anziani e l'ingenua comicità del mondo infantile, il tutto sotto l'egida di un visionario talento creativo (impagabile il decollo della casa sorretta da qualche milione di palloncini). Il film rimane sempre di alto livello, anche quando nella seconda parte si entra in un ambito più "convenzionale" dell'azione. Una volta tanto, la storia non viene sacrificata alle esigenze del 3D. Consigliatissimo.
MEMORABILE: I primi dieci minuti e "Quello è uno struzzo in technicolor!".
I primi 15 minuti sono un condensato magico di emozioni, dal sapore alla Chaplin, che ti rimane dentro. Poi veniamo calati dentro un'avventura stile Spielberg dove comunque sentimenti e ironia la fanno ancora da padrone. Musiche toccanti (finalmente al rogo la musiche rap..), tempi giusti e originalità nelle battute, personaggi riuscitissimi: l'ingenuità di Dug, l'originalità di Kevin lo struzzo, l'essere scorbutico di Carl (ricorda Spencer Tracy) e la trascinante, giovane Ellie. Un vero spettacolo che non si sa se emoziona o diverte di più.
MEMORABILE: L'inizio. L'ingresso di Dug e Kevin. L'artrite nel combattimento. Il collare della vergogna.
"Fate che ridano, che piangano, che aspettino" (D. W. Griffith). Con Up si ride, si piange, si aspetta. Commovente, addirittura struggente nel racconto dell'amore tra Carl e Ellie (un capolavoro di sintesi). Divertente, a tratti esilarante, nel raccontare il pazzo viaggio di Carl e Russell e dei loro estemporanei alleati. Emozionante nei momenti più avventurosi, dove aspetti quello che accadrà (e se ci sono bimbi in sala, il loro commento sonoro è parte integrante dello spettacolo). Tecnologia al servizio della poesia, semplicemente perfetto.
Uno dei migliori film d'animazione targati Pixar, che esce fuori da tutti gli schemi del classico cartone animato, raccontando l'amicizia tra un ragazzino e un bambino ormai "vecchio". Divertente ed emozionante, a tratti anche commovente, si sviluppa attorno a un viaggio (cosa non molto originale per un film), con la particolarità del mezzo di trasporto: una casa volante. Bei paesaggi diseganti e stupendo doppiaggio italiano, con un cast d'eccezione: Giancarlo Giannini, Neri Marcorè e Arnoldo Foà. Per grandi e piccini.
Rispetto ai due precedenti capolavori della Pixar, Up, per mantenendosi a livelli di assoluta eccellenza rischia di apparire un poco meno armonico ma è un difetto del tutto relativo: l'inizio, poetico e commovente, è tanto straordinario che il proseguo del film, pur pieno di gag e personaggi deliziosi, rischia fatalmente di risultare non alla stessa altezza delle premesse. Comunque, nel complesso, un piacere per gli occhi e per il cuore, originale per il il coraggio di affrontare, sia pure in chiave favolistica, temi come la vecchiaia e la morte solitamente elusi in prodotti di questo tipo.
MEMORABILE: Il passare degli anni sintetizzato dal susseguirsi delle cravatte, che mi ha ricordato "il cielo può attendere" di Ernst Lubitsch
I primi venti minuti sono qualcosa di veramente incredibile. Seguire passo passo la storia di Carl, dal suo incontro con la futura moglie al loro matrimonio, è davvero un qualcosa di meraviglioso. In seguito il racconto vive di trovate comiche ma che sanno alternarsi al dramma in maniera assolutamente perfetta. Impeccabile lavoro in 3d e bella colonna sonora. Una vera e propria perla, nel suo genere.
MEMORABILE: I primi quindici/venti minuti, con la storia dell'incontro tra Carl e la sua futura moglie e il drammatico duello finale.
L'inizio del film è veramente da lacrime con il racconto della dolcissima storia d'amore tra i due protagonisti disegnata e raccontata senza parole ma solo accompagnata da una musica leggera. Il resto del film è godibile, con alcune invenzioni veramente divertenti (come il cane sommelier) e la perizia tecnica porta il film d'animazione ad esplorare territori nuovi. Cartone animato molto adulto e con la fantastica intuizione di fare di un vecchietto solitario il portatore del messaggio universale: "Non è mai troppo tardi".
Ennesima prova maiuscola per la Pixar. L'impatto è subito di grande potenza: nei primi minuti il film mostra un'anima gentile, toccante, condensando la vita di coppia in poche scelte immagini. L'avventura vera e propria, dal sapore vagamente alla Indiana Jones, è ricca di spunti fantasiosi e personaggi mai banali. E se Carl ricorda in qualche modo Walt Kowalski/Clint Eastwood non è una blasfemia, affatto, a dimostrazione del fatto che Pixar è ormai uno dei massimi esempi di Cinema (con la "c" volutamente maiuscola) americano.
Temerario nella caratterizzazione dei personaggi, audace nell’elaborazione dei contenuti - il desiderio insegna a vivere prim’ancora che a realizzarsi… - complesso nella stratificazione di prospettive - Carl interpreta la vita di Ellie, declinando la sua… - Up è un titolo programmatico: rivela come la Pixar, nell’animazione per famiglie, punti sempre più in alto. Il limite (già riscontrato altrove) sta nella definizione di una prima parte introspettiva che mal si amalgama con il proseguo, concitato ed esilarante. La rappresentazione degli animali è esemplare e l’animazione di altissima classe.
Up è un'esplosione di palloncini colorati. È un percorso in cui si fa conoscenza con la vita e la morte. Il vecchio che istruisce il giovane e che viene salvato da quest'ultimo in un meccanismo che può andare avanti all'infinito. I primi quindici minuti sono poesia pura (inutile negare che fanno provare forti emozioni). La seconda parte invece nasconde qualche meccanismo arruginito che impedisce, ancora una volta, alla Pixar di spiccare il volo verso un lungometraggio rivolto a un pubblico più adulto.
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I primi venti minuti di cui tutti parlano sono qualcosa di sensazionale, è davvero emozionante calarsi velocemente ma intensamente nella vita semplice del protagonista... il resto del film prosegue su toni più da road-cartoon, anche se con un piglio in più rispetto alla concorrenza e a tanti momenti emozionanti che davvero scandagliano la psicologia di questi personaggi così veri, anche se disegnati al computer.
Up è un gioiello di cartone animato, in grado di emozionare e divertire tutta la famiglia. La prima parte dà il senso dello scorrere della vita e lascia senza fiato. Poi prosegue con una storia scritta con mano leggera e molto ispirata. Questo modo di fare cartoons lo si riscontra di solito solo nei "corti" in cui la creatività non viene sacrificata in ragione della durata, ovvero ci si ferma laddove finisce, senza sbrodolature. Geniali le trovate dello scoiattolo e del collare della vergogna. Una esperienza cinematografica veramente piacevole.
MEMORABILE: Uno scoiattolo a un albero: "Ho dimenticato di mettere via ghiande per l'inverno ora sono spacciato". Fa ridere perchè lo scoiattolo muore.
Up è un film d'animazione, adatto a grandi e piccini, che parla di solitudine (degli anziani ma anche dei bambini trascurati dai genitori), di vecchiaia e di amore. La prima parte è la migliore: la vita di Carl ed Ellie, rappresentata in un capolavoro di sintesi di pochi minuti, è davvero commovente. La storia è originale e stravagante ed i disegni (pixar) sono assolutamente eccezionali. A me è sembrato che Carl somigli a Spencer Tracy ed il vecchio esploratore cattivo a Kirk Douglas. Sarò l'unico?
MEMORABILE: Carl ed Ellie da giovani; "Croce sul cuore".
Impianto visivo eccezionale con colori molto accesi ed una attentissima cura nelle forme tondeggianti e morbide di personaggi animali e cose. Una trama paradossale, assurda e per tutta la durata (durata sincera contenuta e non esagerata) mai scontata, mai prevedibile; divertentissimo, molto originale, con una carica di gag tutte molte efficaci e riuscite.
MEMORABILE: La storia della coppia raccontata in poco tempo.
Con il cinema di animazione i bravi autori riescono spesso a divertire e stupire lo spettatore grazie ai mezzi ormai illimitati di cui dispongono. La vera cosa degna di nota è quando riescono a commuovere ed emozionare. Questo Up riesce in tutto, rivelandosi una pregevole favola romantica e poetica, affidando lo spettatore ad una storia coinvolgente, non banale e ricca di immagini incantevoli. Restiamo così anche noi, forse più che i bambini, appesi a quel gruppo di palloncini, sostenuti solo dall'esile ma robusto filo della malinconia.
MEMORABILE: Il modo e le immagini scelte per raccontare la storia d'amore iniziale.
Riduttivo considerare Up un semplice cartone animato: Up è un film adatto ai bambini tanto quanto agli adulti. È un film che diverte e allo stesso tempo commuove. Due personaggi memorabili: il piccolo esploratore con gli occhi a mandorla "trascurato" dal padre e il vecchio misantropo che ormai non ha più voglia di avventure. Un'accoppiata straordinaria per un capolavoro dei film di animazione.
MEMORABILE: Lasciate stare il signor Fredriksen!
Un anziano vola in Sud America per inseguire i sogni dell'infanzia e per far fede ad una promessa non mantenuta. I primi venti minuti circa del film, fino alla partenza, sono un vero capolavoro che come cortometraggio varrebbero 5 pallini: una manciata di sequenze agro-dolci dove il potere evocativo e comunicativo delle immagini è davvero impattante dal punto di vista emotivo. Poi il film cala un po' più nel convenzionale, pur rimanendo molto divertente e abbastanza originale. Spassosissimi tutti i cani, l'uccello esotico e il bambino scout.
MEMORABILE: Tutti i primi venti minuti circa.
La Pixar qui ha giocato un po' sporco, iniziando su toni molto maturi e adulti e anche piuttosto tristi e poi... il film piano piano scade nel già visto. Non che questo sia male ovviamente, anzi i personaggi sono memorabili e a tratti si ride davvero tanto (i cani sono splendidi). Certo, le aspettative dopo i primi minuti si eran fatte alte e... vabbè. Niente animazione spettacolare stavolta, niente voci famosissime o colonne sonore: solo una bella storia di sogni, di vecchiaia e di maturità. Vi pare poco? A me no.
MEMORABILE: "Squirrell!!!"
Sta diventando un'abitudine quella dei primi 10-15 minuti della Pixar a livello di capolavoro. Per il resto il film si distingue invece dai precedenti per i toni melanconici e si rivolge ad un pubblico maturo, nonostante la grafica e le invenzioni favolistiche come i cani parlanti facciano pensare il contrario. Nella seconda parte i doppiatori italiani Giannini e Foa hanno molto merito nel rendere il diverso modo di vivere la terza età, tema centrale del film. Delizioso Fredricksen caratterizzato come Spencer Tracy.
Il canovaccio è abbastanza classico; a movimentare e inserire elementi nuovi è questa avventura che attraversa i decenni ed il personaggio del simpatico vecchietto (che per esigenze di sceneggiatura risulta essere un po' troppo vecchio rispetto al suo rivale). L'animazione rimane sempre sopraffina ed i buoni sentimenti Disney-style abbondano. Simpatica la caratterizzazione dei cani, abbastanza mediocre il personaggio di Kevin.
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Sicuramente uno dei migliori lavori della Pixar, Up è un film completo che alterna momenti di vero divertimento ad altri dal tono più riflessivo ed intimo. La sceneggiatura è brillante, non ci sono mai momenti di noia. Film godibile a più livelli, quindi adatto ad un pubblico di ogni età. Negli ultimi anni si nota come i film d'animazione hanno raggiunto livelli di eccellenza (vedi pure Toy Story 3 e Wall-E). Interessante la colonna sonora. Piccolo gioiello.
La sintesi di tutte le migliori qualità di un film d'animazione comico. Up è visivamente eccellente, con personaggi ben costruiti, è divertente... a tratti davvero esilarante, non è banale e sa essere commovente senza essere melenso. Tecnica e sentimento convivono alla perfezione. Da guardare assolutamente!
MEMORABILE: La sintesi di tutta una vita insieme in un paio di minuti; lo svuotamento della casa da tutti i ricordi per ripartire.
Una favola moderna per raccontare la terza età, il coraggio delle scelte, la forza dei sogni, il senso di responsabilità. E il volo, strizzando l'occhio a Miyazaki. Senza dimenticare i cartoon Disney. Così, se la storia del vecchietto con la casa volante ci regala i primi 20 minuti di struggente poesia, poi l'avventura più tradizionale prende il sopravvento, con vicende sostanzialmente già viste anche se raccontate con grande mestiere. E la caratterizzazione dei personaggi si sposa con una cura tecnica del dettaglio davvero eccellente.
Umberto D nel castello errante. Dietro la facciata spigliata e colorata, un film amaro e doloroso sulla solitudine di due veri numeri primi che è allo stesso tempo un'impietosa critica sociale e uno spassoso racconto iniziatico nel senso più classico del termine. Il tutto narrato con una leggerezza che non fa che sottolineare, per contrasto, i toni elegiaci e malinconici sui quali poggia il tutto. A coronare il tutto una resa visiva eccellente (con personaggi di un'espressività sorprendente) e una toccante colonna sonora. Stupendo.
I primi dieci minuti, in cui tutta la lunga vita di Carl ci scorre davanti senza quasi alcun commento, si possono collocare senza paura di esagerare fra i più bei momenti d’animazione mai concepiti. Ma tutta la prima parte è semplicemente meravigliosa. Poi purtroppo il film si incanala verso i classici binari disneyani, col consueto mix di sentimenti e avventura, mantenendosi comunque su livelli più che discreti. In definitiva un gran bel film su temi insoliti (per l’animazione) quali il senso della vita e l’elaborazione del lutto.
Ennesimo ottimo prodotto, tecnicamente eccellente, realizzato dalla Pixar. Come spesso accade nelle pellicole di animazione la vicenda è godibilissima per il pubblico di ogni età; infatti, oltre al divertimento più immediato, vi sono trattati molti temi quali l'anzianità, l'amore e l'assenza dei genitori. Più intimista la prima parte, più avventurosa la seconda; il lavoro è una vera gioia sia per gli occhi che per l'intelletto. Il divertimento, ma anche un pizzico di commozione, sono assicurati. ***!
"Up" parte benissimo: i primi 15 minuti sono strepitosi e fanno quasi gridare al miracolo. Poi, quando il simpatico protagonista giunge in Venezuela con la sua casa volante, si scende bruscamente sulla terra (in tutti i sensi). Il rischio di trasformare il film in un avventuroso qualsiasi era altissimo, ma per fortuna una sceneggiatura intelligente salva il tutto e la storia prosegue come racconto di formazione ricco di metafore suggestive e riuscite. Da vedere.
La storia di un bambino e di un vecchio che si riscopre bambino e vuole realizzare il sogno della sua vita, ma si trova presto immischiato in una faccenda che lo vede contrapporsi all'esploratore Muntz, suo idolo da bambino, in difesa di un uccello. Un ottimo film d'animazione che affianca a una buona sceneggiatura affascinanti animazioni, l'esposizione di temi sensibilizzanti (la solitudine dei vecchi, la salvaguardia degli animali...) e divertenti scene senza mai annoiare anche chi non è appassionato del genere. Fastidioso il bambino.
MEMORABILE: La casa che vola con i palloncini; L'adorabile Kevin; Il buffo Dug; I cani che giocano a poker con gli ossi.
Capolavoro assoluto della Pixar e meritatissimo premio Oscar come miglior film d'animazione. Tutti con il fazzoletto tra le mani per i primi commoventi 20 minuti, poi comincia la vera avventura della casa volante e del viaggio verso la meta agognata in Sudamerica, in un turbinio straordinario di immagini animate di rara perfezione. Il vecchietto e il ragazzino viaggiano in simbiosi, splendidamente doppiati da Giancarlo Giannini e da Arturo Valli. Colori intensi, emozioni difficilmente irripetibili... insomma, un gioiello da vedere assolutamente.
Guardando i titoli di coda, arricchiti da splendide fotografie, si resta impressionati dal grande numero di persone coinvolte per realizzare un film d'animazione così. Se questo è il risultato, ne vale la pena. Direi che nulla manca: realtà (la prima parte, che finisce per intristire per come velocemente condensa la vita umana), altra realtà che strappa Carl dal montascale con un nuovo (vecchio) scopo da realizzare e infine la parte real-fantastica, d'azione, con un formidabile e incredibilmente espressivo Russel. Bravi i doppiatori.
MEMORABILE: My Adventure Book.
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L'unione tra l'anziano sognatore e il bambino esploratore funziona a livello empatico e per le differenze di approccio. Trattandosi di animazione, l'assenza della parola nel caso dell'uccello pesa per descrivere dettagli funzionali alla storia, mentre per i cani le situazioni tendono alla ripetizione. Uniche pecche di sceneggiatura sono l'inizio, con la parte della moglie resa frettolosamente, e lo stesso finale. Ottimi gli effetti visivi e i cromatismi.
MEMORABILE: Il ranocchio come sveglia; La capigliatura della bambina.
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- Un cane parlante, un bambino strampalato ed uno strano vecchietto sono i protagonisti di questo film, che a giudicare dal trailer promette molto bene. Ovviamente è la Pixar a proporcelo: una grafica spettacolare, e a quanto pare anche una trama interessante, se avete la disponibilità di un monitor hd gustatevelo a schermo intero (questo trailer linkato si può vedere in hd)
- l'avevo già visto tempo fa, essendo piuttosto appassionato dei prodotti pixar...be', il livello dell'animazione è incredibile!
- Puppigallo ebbe a dire:
Per quanto Arnoldo Foà sia bravo, il tono e la cadenza della sua voce (che risultà un po' impastata) danno l'idea che il suo personaggio sia perennemente ubriaco.
Infatti, Arnoldo Foà mi è piaciuto di più quando doppiava gli gnomi de "La fabbrica dsi cioccolato" di Tim Burton. Quanto al Carl Fredickson di Giancarlo Giannini, posso solo dire "eccelso". In alcuni punti, mi sembrava di scambiarlo con Massimo Dapporto, che, quando doppiava i personaggi vecchi e grotteschi, aveva un timbro di voce a quella che ha usato Giancarlo in questo film.Ultima modifica: 20/10/09 16:27 da 124c - In uscita il 27 gennaio in due edizioni (fonte dvd-store)
Edizione Blu-Ray doppio disco con questi extra:
Parzialmente nuvoloso: cortometraggio (5:46)
La missione speciale di Dug: un cortometraggio tutto nuovo (4:40)
L'avventura è qua fuori (22:17)
Scena alternativa: i molteplici finali di Muntz(4:56)
Documentari
Scena alternativa: La vita coniugale (9:15)
Montaggio Promo Up (6:00)
Gioco a Punti: il guardiano globale
Trailer Internazionali
Edizione dvd monodisco con questi extra
Parzialmente nuvoloso: cortometraggio
La missione speciale di Dug: un cortometraggio tutto nuovo
L'avventura è qua fuori
Scena alternativa: I molteplici finali di Muntz
Commento audio del regista - La crew, per documentarsi meglio, scalò per davvero un rilievo Tepui in Sudamerica, al fine di catalogare tipi di rocce, ambienti e piante, successivamente inseriti nel film.
Quel posto,ad oggi, fu visitato da meno di 100 persone.
Fonte: extra del dvd
