Le mele di Adamo - Film (2005)

Le mele di Adamo

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L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/12/08 DAL BENEMERITO DANIELA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 12/08/14
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Daniela 10/12/08 16:15 - 12660 commenti

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Il neonazista Adam deve scontare un residuo di pena presso la chiesa del pastore Ivan, che accoglie altri disadattati. Il comportamento bizzarro del pastore nasconde un segreto che può costargli la vita oppure la perdita della fede. Ma il percorso della grazia (oppure del fato) è tortuoso e gli esiti delle azioni del cattivo Adam saranno imprevedibili. Commedia "metafisica" molto originale, con innesti di humor nero, ambientata nella luminosa campagna danese, ottimamente interpretata dai due protagonisti.
MEMORABILE: La sparatoria contro i corvi ed il gatto morto di "vecchiaia"; Il temporale notturno; Il taglio della torta.

Capannelle 19/02/09 16:13 - 4411 commenti

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Commedia nera talvolta prevedibile talvolta graffiante che lavora su dilemmi di derivazione bergmaniana con stile grottesco e tagliente. Il contrasto tra il neonazi e il pastore mette a dura prova gil schemi preconcetti e si arricchisce dei contributi surreali degli altri protagonisti: spassosi il pakistano dal grilletto facile (ma fa più male con le sue sgrammaticate parole) e il medico dallo stile misurato e confidenziale. Un buon prodotto per il trentaquattrenne regista danese.

Xamini 17/05/09 20:03 - 1252 commenti

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Nera danese. Così si potrebbe descrivere questa commedia che pone l'uno di fronte all'altro un neonazi mica tanto pentito e un prete ottimista oltre qualsiasi limite di buonsenso umano. L'occasione è propizia per una sana riflessione metafisica e, nondimeno, per qualche risata amara, propria del genere. Si potrebbe opinare sulla conclusione; personalmente, invece, preferisco contestare più o meno tutto il parco comprimari, a mio avviso non propriamente incisivo/riuscito. Ad ogni modo, una serie di dettagli e un'indubbia originalità ne fanno un film da vedere.
MEMORABILE: Il modo in cui si liberano dei corvi sull'albero. Il quadretto di Hitler.

Brainiac 1/05/10 20:23 - 1083 commenti

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Non poteva piacermi quest'insipida commedia dal Regno di Danimarca, proprio non poteva. Genere di film della serie "o-famo-strano" che prende per musa i Coen più sbiaditi e cerca di farli sposare nell' abbazia più pazza del mondo allentando il minimo sindacale di credibilità col finale zucker-oso. Il mix innaturale fra le botte tipo Fratello dove sei (il prete mazzuolato) con le metafore bibliche (la mela verminosa) e grevi spunti a la Farrelly bros.(il naso rotto) non mi ha strappato un sorriso che fosse uno. Personaggi non-caratterizzati e reiterato ricorso a luoghi comuni (l'obeso col gatto).

Belfagor 15/03/10 11:47 - 2690 commenti

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Un'interessante rilettura delle vicende di Giobbe, venata di humour nero e amaro, alquanto protestante. Apprezzabile perché non si schiera, mostrando due modi altrettanto pericolosi di affrontare la realtà (panglossiano quello di Ivan, nichilista quello di Adam). Con un azzeccato cast di contorno e delle ambientazioni quasi orrorifiche, questa commedia lascia il segno e soprattutto lascia con un dubbio: Dio ci odia, oppure ha solo un pessimo senso dell'umorismo?
MEMORABILE: La sparatoria contro i corvi; le sparate a zero del dottore.

Cotola 4/08/10 18:34 - 9043 commenti

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Interessante commedia nera, in parte sfociante nel grottesco, che tratta, tra gli altri, il tema del rapporto tra l'uomo e Dio e quello della presenza del male (il Diavolo) nel mondo, facendolo in modo sicuramente non convenzionale. A tratti riesce a divertire ma non tutto convince: in particolare sbraca in un finale troppo lieto ed inverosimile per essere vero.

Jandileida 15/10/10 22:50 - 1565 commenti

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Ecco, se tutti i film prodotti in Danimarca fossero fatti in questa maniera potrei dire che apprezzo il cinema danese. Per una volta non veniamo flagellati da un pessimismo costruito e fine a stesso ma veniamo indotti ad usare il cervello e a riflettere sul senso della vita e sulla religione in una maniera originale ed a tratti divertente. Tutto molto protestante, tagliato con l'accetta, con un Dio (o un Satana) nascosto e forse anche lui danese, visto il cupo senso dell'umorismo con cui gioca con i protagonisti.

Nando 21/12/10 09:08 - 3814 commenti

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Commedia nera in salsa danese ove viene evidenziato il rapporto tra uomo e Dio, quasi un rifacimento moderno dellam vicenda biblica di Giobbe. Il ritmo è abbastanza valido con trovate, non tutte riuscite, in alcuni casi anche sorprendenti. Vistosa presenza di violenza gratuita tendente alla cinica ironia.

Pigro 18/01/12 11:17 - 9666 commenti

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È bizzarra la storia del neonazi spedito a fare servizio sociale in chiesa, dove trova un prete e 2 assistenti fuori di testa. Con tono scanzonato, incline al grottesco e al surreal/miracoloso, Jensen svela le ipocrisie che ciascuno costruisce per sopravvivere al destino. Il prete, novello inconsapevole Giobbe, è il perno psichicamente instabile su cui si regge l’equilibrio precario di una piccola comunità di disadattati, specchio di una società in cui le finzioni anestetizzano il dolore di vivere. Peccato per la caduta edulcorante nel finale.

Luchi78 6/02/13 12:00 - 1521 commenti

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Commedia spesso sarcastica ma principalmente bizzarra, in cui è encomiabile il tentativo di rappresentare in modo originale il rapporto dell'uomo con il bene e il male. Ottimo filtro della questione è il prete Ivan (Mads Mikkelsen), un personaggio quasi biblico sul quale si mantiene tutta la struttura della storia. Finale un po' troppo alla "volemose bene", ma rimane pur sempre un esempio di cinema ricercato.

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Puppigallo 12/08/14 08:59 - 5273 commenti

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La ragione può essere una pericolosa arma a doppio taglio, soprattutto se nella realtà alternativa si riesce, nonostante gli altri, a trovare un certo equilibrio. E' ciò che ci propone questa singolare e riuscita pellicola che, grazie a un protagonista decisamente azzeccato e unico nel suo genere, accompagnerà l'ignaro spettatore in un viaggio nella mente distorta di quasi tutti i personaggi presenti (cosiddetti normali compresi; il dottore e il nazista terra terra botte botte). Il classico esempio di tragicommedia (l'arrivo del figlio che "non sta fermo un attimo") non superficiale.
MEMORABILE: La soluzione finale per i corvi, gatto incluso; Il protagonista viene pestato a sangue, ma dopo pochi minuti si ripresenta come se niente fosse.

Hackett 18/03/15 14:55 - 1867 commenti

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Piccolo film danese con idee da vendere e un gusto particolare per la black comedy. La vicenda dal principio spiazza, poi prende forma, incuriosisce e senza cadere mai nel patetismo o nella banalità regala momenti di divertimento e commozione. Intelligente inno alla voglia di vivere in pieno, senza arrendersi mai. Bravi e assolutamente in parte tutti gli interpreti.

Galbo 24/06/15 07:08 - 12392 commenti

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Sono imprevedibili ed imperscrutabili le vie della redenzione umana: lo dimostra questo film danese a cui non fa difetto l'originalità. Una commedia con forti elementi grotteschi e surreali nella quale è unica la miscela tra i caratteri "particolari" dei personaggi e dove alla lunga il protagonista neonazista tende unico elemento ad ammantarsi di una certa "normalità". Opera godibile, che pone degli interessanti interrogativi sul concetto di riscatto umano, deve parte della sua riuscita all'ottima prova degli attori.

Paulaster 1/10/15 09:46 - 4417 commenti

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Sceneggiatura che mette molta carne al fuoco nel dualismo religione/nazismo oppure con metafore mela/corvo giocando sempre coi ruoli buono vs cattivo. Sapientemente i quadri vengono anche ribaltati ma senza lasciare strascichi emotivi. Alla fine è un gran pastrocchio nei dialoghi da sciroccati religiosi o che sfociano nella commediola maldestra. Regìa ordinaria che sfrutta i filtri bluastri o sporadici effetti speciali. Mikkelsen è meglio che resti nel filone drammatico. Comprimari come macchiette (specie nella rapina, che è il punto più basso).

Jurgen77 25/11/15 10:48 - 629 commenti

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Interessante film danese che si cimenta con tematiche "spirituali": il bene e il male. Sicuramente particolare e indovinata la figura del prete anticonformista. La storia ha momenti di ilarità e analisi profonda dell'animo umano. Molto belle anche le bucoliche ambientazioni (la chiesa e il giardino ad essa annesso). Non un capolavoro, ma una gradevole scoperta.

Jena 30/04/17 16:37 - 1555 commenti

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Finalmente un film scandinavo che abbandona la solita atmosfera cupa ed esistenziale e fa ridere o meglio sorridere. Si respira sempre aria di Dreyer con quel girare intorno ai temi di Dio, della fede e della morte, però sono temi affrontati con tono scanzonato e "sottile" nonché indecifrabile umorismo nordico, con ampie concessioni al politicamente scorretto. Mikkelsen si conferma uno dei più grandi attori in circolazione, ma anche Thomsen come skin dal cuore d'oro fa la sua parte. Induce anche a qualche riflessione sulla vita.
MEMORABILE: la predica in chiesa con l'invito al vecchio ad andare...; La sparatoria contro i corvi sul meleto; Il gatto ammazzato;

Il ferrini 1/11/17 23:21 - 2357 commenti

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Davvero sorprendente questa commedia danese, che con poche facce e location riesce a raccontare moltissimo dell'animo umano e a divertire con gag ciniche e ferocissime. Thomsen è una maschera perfetta: spietato nazista all'inizio, poi man mano sempre più disorientato dalle circostanze folli che si susseguono; ma a svettare su tutti è Mikkelsen, con un personaggio memorabile, del tutto incapace di vedere il male nel mondo a causa di un tumore al cervello. La scena del pakistano che spara a tutti è deliziosamente tarantiniana. Da non perdere.

Kinodrop 20/06/19 18:13 - 2948 commenti

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La piccola comunità di recupero in una parrocchia della campagna danese accoglie un gruppo di disadattati al limite dello psicotico. A questi si aggiunge un neonazista ostile, ma "più lucido" dello stesso pastore Ivan, vittima di una patologica rimozione della realtà. Si mischiano temi biblici ed etici trattati tra il grottesco e il metafisico, con inserti di violenza e qualche forma di "pietas", ma il messaggio ideologico resta piuttosto equivoco e la distinzione tra bene e male si risolve alla fine edulcorando parecchio. Ottimi Thomsen e Mikkelsen.
MEMORABILE: Le abbuffate dell'ex tennista; La pistola facile di Khalid; L'albero delle mele tra corvi, bachi e fulmini; Lo strampalato chirurgo.

Bubobubo 19/04/20 18:07 - 1847 commenti

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Ad elencare le sciagure che hanno devastato la vita personale del pastore protestante Ivan (Mikkelsen) ne uscirebbe un papello tragicomico; eppure la convinzione di avere Dio dalla propria parte è più forte anche delle violente perplessità del neonazista Adam (Thomsen)... Commedia nera d'autore, che alla bislaccheria dell'assunto narrativo abbina una scrittura particolare dei personaggi, votata a un assurdo esistenziale che ricorda a tratti l'ultimo Andersson. Non sempre centrato (discontinuo l'inserimento femminile), ma interessante.
MEMORABILE: Se la verità uccide, meglio farla sapere fino in fondo.

Anthonyvm 12/09/21 14:53 - 5686 commenti

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Facile cogliere la magia dello stare al mondo soffermandosi sui piccoli miracoli quotidiani che alimentano la fiamma della speranza nell'essere umano, ma Jensen inquadra la realtà dal lato opposto, celebrando la scintilla divina che si nasconde negli aspetti più sgradevoli della vita, esaltando il dramma fino alla caricatura e spremendo dal tragico l'essenza dell'umorismo. Si serve a tal scopo di una galleria di personaggi disadattati, emarginati e uniti nella bellezza dell'anormalità. Dramedy "religiosa" che sotto la sua coriacea scorza grottesca nasconde un cuore sacro. Amabile.
MEMORABILE: Il tiro al bersaglio con corvi e gatto; Le ultime parole dell'ex-nazista; La fede ostinatissima di Giobbe-Mikkelsen; Il medico cinicissimo; La torta.

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