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TITOLO INSERITO IL GIORNO 24/05/21 DAL BENEMERITO LEANDRINO
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Leandrino 24/05/21 11:36 - 515 commenti

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Un militare è costretto a tornare a casa per la morte della moglie: incidente o piano criminale? Mikkelsen a suo agio nei panni del protagonista taciturno e violento, dallo sguardo di rara intensità dietro una coltre di rabbia. Qui è aiutato da un inedito cast di comprimari del tutto all'altezza, che colorano un film altrimenti oscuro, in cui è pressante il dubbio sul senso della vita. Una commistione di action e black comedy che fa del suo punto forte la scrittura: un incastro perfetto al quale si perdona qualche cosa di già visto e un'impostazione un po' troppo "americaneggiante".

Herrkinski 25/05/21 14:21 - 8147 commenti

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Revenge-movie danese che riesce a restare in bilico tra diversi umori per tutta la durata, tra stralci ironici, momenti drammatici ed altri puramente action/thriller. Mikkelsen come sempre offre una prova superlativa in un personaggio violento e di poche parole, sempre sul punto di esplodere, mentre il cast di contorno offre l'alleggerimento da commedia ma serve anche per una riflessione sul dramma delle malattie mentali e degli abusi. L'inutilità della vendetta, l'amicizia e l'elaborazione del lutto sono alla base di un film che intrattiene ed emoziona, confezionato impeccabilmente.

Daniela 9/07/21 11:03 - 12699 commenti

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Quando una donna muore in uno scontro ferroviario, un uomo che viaggiava nello stesso vagone convince il vedovo che non si è trattato di un incidente ma di un atto intenzionale messo a punto da una gang criminale... Thriller nordico che, intrecciando coincidenze casuali e probabilità statistica, coniuga il tema classico della vendetta con quello di una dolorosa elaborazione del lutto, condendo il tutto con abbondanti dosi d'humor nero e concludendo con un epilogo di intensa commozione. Personaggi ben caratterizzati interpreti da un cast tutto in parte, film divertente e profondo. 

Kinodrop 18/07/21 20:11 - 2979 commenti

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Un soldato di carriera sempre pronto all'azione si fa convincere da un trio di informatici che la morte della moglie sia dovuta non al caso, ma a un complotto premeditato che richiederà una adeguata reazione. Da una prima parte più intellettuale in cui si discute del rapporto tra eventi e cause, si passa decisamente a una resa dei conti cruenta e senza scrupoli da parte del protagonista (un impulsivo Mikkelsen), stemperata dall'ironia del singolare trio ottimamente interpretato. Un action atipico che alla fine sembra sublimare violenza e lutto nel "calore" di una famiglia allargata.
MEMORABILE: Il dibattito tra caso e necessità a suon di statistiche; La bicicletta e la serie di coincidenze; La molto singolare elaborazione del lutto.

Anthonyvm 24/07/21 00:12 - 5745 commenti

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Eccentrico e ben amalgamato connubio di generi, anche molto diversi: si passa con disinvoltura dal dramma familiare alla violenza dell'action thriller (magari tutti i revenge-movie all'arma da fuoco godessero di una simile profondità!), dalla commedia nerissima (non è da tutti costruire gag sull'abuso sessuale di un minore) ai buoni sentimenti (lontani dalla melensaggine, a dispetto della cornice natalizia ironicamente zuccherina). Script e regia di ottimo livello, protagonisti improbabili (e "improbabilità" è la parola chiave della vicenda) quanto amabili e un Mikkelsen fenomenale.
MEMORABILE: L'incidente ferroviario; Gli sfoghi di Emmenthaler; Terapia d'urto; La sparatoria per strada; Twist pre-terzo atto; Il finale che chiude il cerchio.

Aco 2/11/21 15:15 - 217 commenti

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Una nuova interpretazione del revenge movie in cui la vendetta è affidata a un parente della vittima. Un lungometraggio ricco di scene di azione, dotato di un bel pizzico di humor nero che sdrammatizza situazioni altrimenti altamente drammatiche. Un’opera in cui vengono affrontati argomenti molto seri come la difficoltà a elaborare un lutto improvviso, a trovare dei punti di contatto tra genitori e figli, a superare il problema del bullismo, delle malattie mentali e degli abusi sessuali. Temi attenutati grazie alle massicce dosi di humor nero distribuite nell’opera.
MEMORABILE: Emmenthaler che maneggia il fucile come se lo avesse sempre usato.

Nando 21/01/22 16:17 - 3822 commenti

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Solido action che miscela con mestiere humor nero e sparatorie sempre con grande attenzione al profilo psicologico dei protagonisti. L'ipotesi di un attentato narrato con teoremi statistici e una vendetta che, fondamentalmente, è nata da un'elucubrazione errata. Il tema del superamento del lutto appare un'altra carta importante della pellicola, che si avvale di un Mikkelsen fenomenale e di un Kasse ottima spalla ben coadiuvato dal resto del cast. Bel finale.

Schramm 28/01/22 15:09 - 3495 commenti

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La bilancia della giustizia è sempre truccata da sovrappesi e sottopesi di statistiche, fatalità e causalità spesso e volentieri sovrapposte o in contrasto. Dato l'assunto (genialmente quadrangolare nel finale) e re Mikkelsen tornato dalla guerra lecito attendersi un'opera da ballo di San Vito che faccia solcare i cieli della metafisica, no? No. Il grande bang è sempre differito e relegato all'annusare ma non toccare parco di graficità, l'action dice fugacemente la sua in fuochi fatui sparsi, e alla supremazia della black comedy si sacrifica (spreca) anche Mads, mai così rattrappito.
MEMORABILE: L'agnizione del vero passeggero; Otto; I 10' finali.

Giùan 31/01/22 16:08 - 4588 commenti

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Jensen evita le buche voraginose dell'ormai abusatissimo "family revenge" minando il territorio action (cui comunque viene dato il sufficiente adrenalinico spazio) attraverso una serie di dispositivi ironici che alterano progressivamente la traccia primaria del film senza svilirla ma sfocandola per far venire alla luce tematiche meno immediate ma più polarizzanti: l'elaborazione del lutto, la casualità, l'esclusione creata dalla diversità. Fondamentale nel restituire il mix di eccentricità e dolore il contributo di un cast in cui vorremmo avesse messo lo zampino l'effetto farfalla.
MEMORABILE: Le crisi di Emmenthaler/Bro; Otto/Lle Kass buttato per strada dall'auto... e ripreso; Bodashka ragazzo alla "pari".

Jandileida 26/06/22 20:07 - 1570 commenti

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L'incastro casuale di vite e destini è sempre un tema affascinante: questa riproposizione stile crossover in salsa danese sfrutta bene l'espediente per dare poi corpo ad un gruppo di freaks di sicuro "fascino" e ad una storia a modo suo profonda, basata su dialoghi intelligenti e centrati. Ovviamente a fare la parte del leone è Mikkelsen, qui impossessato da un'ira funesta: è incredibile quanti personaggi riesca ad interpretare e a quante emozioni riesca a dar vita pur possedendo fondamentalmente una solo espressione. Il resto del cast lo spalleggia con mestiere. Gagliardo.

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Rufus68 16/01/24 23:50 - 3851 commenti

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L’insolito gruppetto di vendicatori, un Terminator e tre nerd sfigati, costituisce il pregio maggiore del film che può liberare a tratti un proprio estro brillante. Più ordinario e un poco tedioso, il resto: a parte qualche esplosione action, la trama risente della mancanza di un vero sviluppo e anche gli antagonisti (cattivi, ma non troppo) costituiscono avversari un po’ palliducci. Mikkelsen catatonico seppur in parte, meglio il trio di smanettoni che almeno strappa qualche sorriso.
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  • Discussione Schramm • 26/12/21 15:05
    Scrivano - 7689 interventi
    ...herr, antò, una domanda sola: perché? Intendiamoci, non un brutto film (ma nemmeno chissà quale illuminata ed esaltante opera da mistico ballo di san vito), ma perché giocarmi il tiro mancino di raccomandarmelo a ridosso di un the trip, dandomi a intendere che c'è un medesimo bastimento di indefessa violenza, che ha un ritmo parimenti indiavolato, un umorismo parimenti scoppiettante e irresistibile, una concezione narrativa e strutturale consorella?

    E quella tiritera ribadita per 2 ore su correlazioni sovrapposizioni e contrasti tra statistiche, coincidenze e causalità (che pure si snoda fino a un finale di genio come di genio è l'agnizione del reale passeggero col suo carico di colpa ma anche di necessità retroattiva), che due nespole!! e anche mikkelsen, così dimesso implosivo e contratto, che delusione e che spreco. Boh non mi è spiaciuta, ma per come e dove me l'avete intavolata mi aspettavo un gemello siamese di wirkola e tanto di iato mi ci ha fatto rimaner male - e non mi vergogno a dirlo, anche parecchio annoiato, con quella violenza sempre differita e per nulla altrettanto grafica se non nei 10' finali.

    ripeto, in sé non brutto, ma tutt'altro che spassoso come in bad days a ridosso del quale mi aspettavo quell'euforico ed esaltante finimondo. 
  • Discussione Anthonyvm • 26/12/21 17:07
    Scrivano - 808 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    ...herr, antò, una domanda sola: perché? Intendiamoci, non un brutto film (ma nemmeno chissà quale illuminata ed esaltante opera da mistico ballo di san vito), ma perché giocarmi il tiro mancino di raccomandarmelo a ridosso di un the trip, dandomi a intendere che c'è un medesimo bastimento di indefessa violenza, che ha un ritmo parimenti indiavolato, un umorismo parimenti scoppiettante e irresistibile, una concezione narrativa e strutturale consorella?

    E quella tiritera ribadita per 2 ore su correlazioni sovrapposizioni e contrasti tra statistiche, coincidenze e causalità (che pure si snoda fino a un finale di genio come di genio è l'agnizione del reale passeggero col suo carico di colpa ma anche di necessità retroattiva), che due nespole!! e anche mikkelsen, così dimesso implosivo e contratto, che delusione e che spreco. Boh non mi è spiaciuta, ma per come e dove me l'avete intavolata mi aspettavo un gemello siamese di wirkola e tanto di iato mi ci ha fatto rimaner male - e non mi vergogno a dirlo, anche parecchio annoiato, con quella violenza sempre differita e per nulla altrettanto grafica se non nei 10' finali.

    ripeto, in sé non brutto, ma tutt'altro che spassoso come in bad days a ridosso del quale mi aspettavo quell'euforico ed esaltante finimondo. 

    Be', il punto di contatto era più che altro dato dalla connazionalità e dal connubio di action, comedy e black humour. Forse sarebbe stato il caso di specificare la differenza di tono: parlandone nel contesto del film di Wirkola era lecito figurarsi altri tipi di intrattenimento. Nel complesso l'oddity dei personaggi di Jensen mi convince di più, mi spiace comunque di averti dato un'idea in generale fuorviante.

  • Discussione Herrkinski • 26/12/21 18:40
    Consigliere avanzato - 2637 interventi
    Anthonyvm ebbe a dire:
    Be', il punto di contatto era più che altro dato dalla connazionalità e dal connubio di action, comedy e black humour. Forse sarebbe stato il caso di specificare la differenza di tono: parlandone nel contesto del film di Wirkola era lecito figurarsi altri tipi di intrattenimento. Nel complesso l'oddity dei personaggi di Jensen mi convince di più, mi spiace comunque di averti dato un'idea in generale fuorviante.

    D'accordo con Anthonyvm, l'associazione d'idee che ho fatto anch'io era quella. Capisco poi che magari Schramm s'aspettava qualcosa di più simile a The trip, ma a prescindere credo che il film una visione la meritasse..

  • Discussione Schramm • 26/12/21 19:53
    Scrivano - 7689 interventi
    Anthonyvm ebbe a dire:
     connubio di action, comedy e black humour. 
    che poi tutto sto action, relegata a vampate qua e là... son più preponderanti black humour e comedy, per quanto non giurerei di aver mai riso una volta, laddove lungo tutto the trip avevo la ghigna estasiata del bambino che si diverte un mondo davanti a tom e jerry
     Nel complesso l'oddity dei personaggi di Jensen mi convince di più, 
    i personaggi li ho trovati più buffi e grotteschi che cartoneschi e la cura della loro caratterizzazione è sbilanciata solo dalla parte dei tre marmittoni (otto davvero quello che sembra più umano), mentre i villain sono sagomatissime pedine incolori da buttar giù come birilli e non fanno quasi mai venire un mezzo brivido. i villain di the trip invece... beh io uno come antonsen non vorrei certo trovarmelo in un vicolo buio rientrando a casa... 
    in ogni caso si, una visione la vale e anzi grazie a entrambi per la dritta. per quanto, ripeto, nulla che mi abbia fatto solcare i cieli della metafisica..