Emblematico e canzonettistico. I protagonisti (Renato e la Tedesco) inizialmente usano il "voi"; ruolo sbalorditivo per Bonacelli; girato in gran parte al Castello di Balsorano; grande ruolo per Rosita Torosh (c.s.c.), le cui poppe quasi schizzano fuori dal bikini (per vederle bene occorre andare a Milano odia...) e visibilità per la Mancini. Per finire c'è un pazzesco "deus ex machina" finale, probabilmente già obsoleto nei romanzi di fine Ottocento. Bruttarello, ma meglio di aberrazioni quali Chimera o Lisa dagli occhi blu. Da non perdere assolutamente, per capire una certa Italia del 1970.
Instant-musicarello costruito sul successo di un brano in testa alla hit parade esattamente 37 anni fa: agghiacciante. Modellato sui coevi film con Mal, solo che Renato è molto peggio, e di cadaverica inespressività anche quando canta - e a nulla valgono i valorosi sforzi di Barbetti. Meno male che ci sono Nino Terzo e Delle Piane, che truccato da Crudelik nella scena iniziale è identico a Marty Feldman in Frankenstein junior! Bonacelli (doppiato da Amendola) per accettare quella parte doveva avere un mutuo in scadenza
Buon musicarello girato in gran parte nell'oramai mitico Castello di Balsorano. Divertente, con uno scatenato Delle Piane. Purtroppo cala molto nel quarto d'ora finale, con una fine molto improbabile e ingenua. Buona visibilità per la Torosh e si vede anche la Mancini. Inespressivo Renato dei Profeti.
Musicarello girato per sfruttare la popolarità del cantante del momento (in questo caso Renato dei Profeti) e la sua canzone di grande popolarità. Diretto dal veterano del genere Amendola, non è niente di particolarmente memorabile. Storiella ampiamente vista in altre produzioni del genere, si lascia comunque vedere grazie ad un ritmo spigliato e agli attori di contorno. In particolare, il sempre irresistibile Nino Terzo, De Vico, D'Angelo e Delle Piane. Gli altri assai mediocri.
Trama risaputa – un matrimonio che non s’ha da fare – per un musicarello che propaganda Renato dei Profeti, languido e inconsistente come le sue canzonette. Delle Piane è il vero mattatore: si traveste da improbabile “Crudelik”, si fa spennare a poker (i tempi di Regalo di Natale sono ancora lontani…), cita svariati titoli di film e si lancia stonatissimo in una demenziale canzone non proprio da piano bar. Bella ed elegante la Tedesco, ammirevole il cuor nobile di Bonacelli, gustosi i contorni di Sorrentino, Licari e De Vico.
Discreto. Sapendo che Renato Brioschi (ovvero Renato dei Profeti) è un cantante e non un attore, la sua recitazione quasi monocorde ci può anche stare. Bella e brava Paola Tedesco, non male il resto del cast nel quale fa una parte abbastanza grossa (per un csc) Rosita Torosh. Un film in defintiva discreto, impreziosito dalle belle canzoni.
Oltre alla trama cara ai fan del genere dove musica e buoni sentimenti hanno la meglio, l'unico motivo di estremo valore di questa pellicola è la presenza ultra trash di Paolo Bonacelli come marito della Tedesco. Meno male che c'è il grande Nino Terzo...
Un giorno qualcuno si svegliò e decise di cucire attorno a "Renato dei Profeti" questa storia a velocissimo uso e consumo dei fan. Peccato che il film appunto sia stato imbastito in cinque minuti. Il povero Amendola deve pure perdere tempo, per raggiungere la canonica ora e mezza, con carrellate e scenette dilatate (la partita di poker dura un eternità...). Cult l'irritatissima zia di Barbara che per metà film spara le classiche frasi da cariatide rimbambita e poi cambia all'improvviso idea. Particine per Nino Terzo e Gianfranco D'Angelo.
Simpaticissimo musicarello anni '70 con Renato dei Profeti, le cui abilità recitative non sono eccelse. Il film regge completamente sulle spalle dell'immenso Carlo Delle Piane, che regala numerose e divertensissime gag a raffica (su tutte l'esibizione canora al pianoforte)! Oltre a Delle Piane, sono degni di nota Gianfranco D'Angelo, le c.s.c. Rosita Torosh (qui in versione sexy) e Carla Mancini e Paola Tedesco. Solo per gli amanti del musicarello e per i fan di Carlo Delle Piane.
MEMORABILE: Ogni volta che c'è in scena Carlo Delle Piane!
Un Carlo Delle Piane quasi bello è il vero protagonista del film, ma direi che tutto il contorno emerge in virtù dell'inconsistenza della storia principale, legata alle canzoni di Renato dei Profeti. La Tedesco è protagonista ma scende nella scala dei generi, passando da film di un certo spessore a questo musicarello che, come già accennato, trova un'ancora di salvezza nelle vicende collaterali.
Paola Tedesco HA RECITATO ANCHE IN...
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Nel film Delle Piane e Terzo parlano del numero 33(riferito alle banconote
del debito di gioco)e lo citano come
numero di Giuda,ma tutti sappiamo che il numero di Giuda è 30(30 denari..)
,33 erano gli anni di Cristo.
MusichePanza • 6/01/14 17:34 Contratto a progetto - 5248 interventi