Carla Mancini e gli inafferrabili C.S.C.
14 Dicembre 2007


Fino al giugno del 1975, infatti, vigeva una legge che garantiva agevolazioni a chi produceva pellicole nel cui cast figuravano due persone portatrici della sigla c.s.c., vale a dire attori o tecnici (montatori, costumisti ecc.) che si erano diplomati al Centro Sperimentale nei cinque anni precedenti. L’agevolazione consisteva nel poter avere il diritto alla nazionalità italiana e alla programmazione obbligatoria, un beneficio che valeva, in modo approssimativo, alcune decine di milioni.



RIASSUMENDO, ABBIAMO QUESTI CASI:
1) l’attore c.s.c. è facilmente riconoscibile per lo spettatore che già ne conosce il volto;
2) l’attore c.s.c. è presente, ma in modo difficile da riconoscere, talora impossibile;
3) l’attore c.s.c. ha lavorato almeno in una scena del film, ma essa non è presente nelle copie circolanti;
4) l’attore c.s.c. non ha effettivamente lavorato nel film.
1) l’attore c.s.c. è facilmente riconoscibile per lo spettatore che già ne conosce il volto;
2) l’attore c.s.c. è presente, ma in modo difficile da riconoscere, talora impossibile;
3) l’attore c.s.c. ha lavorato almeno in una scena del film, ma essa non è presente nelle copie circolanti;
4) l’attore c.s.c. non ha effettivamente lavorato nel film.
Ovviamente se l’attore c.s.c. accreditato nel film non viene riconosciuto neppure da chi ne conosce il volto, non si può sapere se si è nel caso 2, nel 3 o nel 4.
Facciamo qualche esempio, per i quattro casi citati.

1) In Lady Barbara Rosita Torosh (talora accreditata come Toros, che era il suo vero cognome) ha un ruolo di spicco, quello di Leda. Anche la Mancini (ruolo di Pamela) ha dei primi piani (il suo più famoso, però, è quello del fotogramma finale di Sessomatto). In Il profumo della signora in nero, c’è addirittura una scena in cui lavorano solo i due c.s.c.: la Mancini e Luigi Antonio Guerra. Quest’ultimo, insieme all’altro c.s.c. Sergio Serafini, ha una scena col grande Cobb in La polizia sta a guardare. Possiamo aggiungere Mirella Panfili che fa coppia con Montesano in Nel sole, Ugo Adinolfi direttore d'albergo in Ma che musica maestro!, Fabio Garriba che interpreta il marito della Spaak ne La via dei babbuini, Alessandro Perrella nei anni di un giornalista in Ingrid sulla strada, Nando Angelini cliente del Luna Park in Boccaccio '70, Giorgio Dolfin poliziotto della Scientifica ne La tarantola dal ventre nero.
2) La Mancini in Macchie Solari fa l’infermiera, ma la si vede per pochi decimi di secondo. È riconoscibile solo in home video, fermando il film e controllando! Ne L’uccello dalle piume di cristallo è addirittura inquadrata fuggevolmente e di schiena!

4) Appartengono in questa categoria molti dei film italiani girati all’estero, per i quali era antieconomico portare in trasferta un attore che sarebbe stato poco impegnato.
Nota 1. Per avere un quadro più sintetico, ma esauriente, consultare http://it.wikipedia.org/wiki/Centro_Sperimentale_di_Cinematografia.


