(ULTRA BABY VINTAGE COLLECTION) Il classico prodotto "preconfezionato" studiato a tavolino con l'unico intento di raggiungere il favore del pubblico attraverso una sceneggiatura apparentemente raffinata che fa perno sulle innate capacità espressive di Gene Wilder (apprezzatissimo comico interprete di alcune parodie di Mel Brooks), sulle musiche sofisticate e ad effetto del sempre ammirato Stevie Wonder ("I Just Called to Say I Love You" fece epoca e vinse l'Oscar) e su immagini e fotografia tipiche di un certo cinema americano ad alto budget. Da Gene Wilder regista forse ci si aspettava di più, anche se THE WOMAN IN RED resta pur sempre un film raffinato e di...Leggi tutto gusto, mai volgare e a tratti quasi surreale. La trama, va ricordato, vale poco, basata com’è sul solo tentativo di prolungare la vicenda con l'inserimento di episodi assolutamente superflui che Wilder spera di giustificare cercando di inserirli come parti della giornata-tipo del protagonista. Tutte le chiaccherate con i tre amici sono solo parti aggiunte, o almeno così appare. Quello che conta è il rapporto tra Teddy-Wilder e Charlot-Le Brock, oltre forse a quello tra Teddy e la moglie Didi. In fin dei conti comunque ci si diverte: è il tipico film senza pretese adatto alle proiezioni familiari e Wilder, in ogni caso, si conferma interprete di talento. Ciò che fa pensare è che probabilmente il film avrebbe potuto quasi essere muto: il risultato non sarebbe cambiato di molto. E questo lo deve avere pensato anche Wilder, visto che ha affidato alle musiche di Wonder un ruolo importantissimo e tutt'altro che di sfondo.
Una buona commedia, molto divertente. Nella media regia e fotografia; buona la sceneggiatura, a tratti davvero esilarante e simpaticissimo Wilder nei panni del protagonista. Bravi anche gli altri attori (specialmente Grodin e la Radner). Colonna sonora di Stevie Wonder, anche se la canzone "I just called to say I love you", per la quale il film vinse l'Oscar, non si sente quasi mai.
Lo ricordo bene in quanto fu uno dei primi film ad uscire a nolo a metà anni 80. Un mio compagno di scuola lo noleggiò diverse volte solo per il fatto che si vedeva il sesso della Le Brock!Quindi il film aveva conquistato questa aura quasi da film proibito da vedere di nascosto... A riverdelo adesso è solo una divertente commedia con un Wilder mattatore che gioca sui doppi sensi e sulle gag fisiche. Ci si diverte ancora, comunque, e le musiche di Stevie Wonder sono forse la cosa migliore del film (Le Brock a parte). Nostalgico.
È l'accettabilissimo, quasi rispettoso, remake di un delizioso film francese (Certi piccolissimi peccati), con un ottimo Jean Rochefort. Questo rifacimento a stelle e strisce non è niente male, con un Gene Wilder (e con lui l'intero cast) in ottima forma, ma il film resta inferiore al prototipo.
Una delle tante commedie francesi (in questo caso Certi piccolissimi peccati) rifatte in USA rimanendo ben al di sotto dei modelli di partenza. Il film comunque risulta discretamente riuscito anche grazie al talento di Gene Wilder e allo splendore di Kelly LeBrok (finita presto nel più completo anonimato) diventata celebre proprio con questo film nel quale "duplica" una celebre scena interpretata da Marylin Monroe. Due pallini e mezzo ci stanno.
Anche se inferiore al film al quale è ispirato (Certi piccolissimi peccati), il film è un esempio di buona commedia di evasione, diretta ed interpretata con brio dal comico americano Gene Wilder. Il sogno erotico proibito, che sconvolge il tranquillo tran tran di un ordinario impiegato, viene raccontato attraverso una serie di divertenti gag, più che di una vera e propria sceneggiatura. La simpatia degli interpreti compensa comunque queste lacune. Belle le musiche di Wonder.
Commedia gradevole e di efficace intrattenimento grazie alla presenza del bravo Gene Wilder (che pure dirige) e della bellissima Kelly LeBrock, destinata a fare tendenza con quell'abito rosso, sventolato a destra e sinistra... Si respira aria di anni '80 (grazie anche alla riuscita soundtrack) ma in senso più che positivo. Consigliato per distrarsi dal grigiore degli impegni quotidiani.
Non ho visto il film francese di riferimento (né -lo confesso- ho in mente di farlo) ma ho trovato gradevolissimo questo remake USA. Il merito va ovviamente a Gene Wilder, onesto come regista ma straordinario come attore, nella parte del marito che pianifica di cornificare la moglie senza giungere però a destinazione. Menzione speciale per la grande Gilda Radner, che si atteggia da improbabile femme fatale con effetti esilaranti. E Kelly LeBrock... beh, è Kelly LeBrock e tanto basta!
MEMORABILE: La finta crisi nervosa di Joey per portar via Teddy dalla moglie e consegnarlo all'amante è davvero notevole.
A suo tempo era un classico. Rivisto oggi, una commedia come tante. Però, rispetto ad altre, invecchia bene e continua a regalare 90 minuti di divertimento. Merito di un buon copione, di una regia spigliata e di interpreti tutti in splendida forma. Menzion d'onore per la compianta Gilda Radner. Bellissima la LeBrock. Meravigliosa colonna sonora di Stevie Wonder.
MEMORABILE: La prima apparizione della signora in rosso.
Simpatico remake (ma pochi lo sanno) di un vecchio film francese che punta molto non sulla storia (carina ma nulla più) quanto sulla verve di Wilder (anche sceneggiatore) che fa da mattatore della pellicola ed è ben coadiuvato dal resto del cast. Il brano "I just called to say I love you" di Wonder divenne celeberrima e vinse l'oscar.
Non conosco il film francese di riferimento, ma conosco Quando la moglie è in vacanza, e questo film lo ricorda molta, si sfruttano le potenzialità comiche (ma anche romantiche) dell'attrazione degli opposti: un uomo qualunque e una donna straordinaria che, incredibilmente, sembra disponibile ad un'avventura! Gioco degli equivoci e, soprattutto, corsa ad ostacoli, Wilder procede elettrizzato ed elettrizzante, sprezzante del pericolo e del ridicolo... davvero divertente, con comprimari all'altezza, ottimo Grodin, gay finto non-vedente.
Gene Wilder firma una pochade scacciapensieri alla francese (è un rifacimento di un film europeo del 1976) ricollocandola nella solare San Francisco. Si ride, ci si rilassa ed è soprattutto un film esemplare della rampante quanto leggera cinematografia americana degli Anni '80. Notevole la bellezza statuaria di Kelly LeBrock che, dall'ottima resa nel film, pareva avere una carriera sfolgorante; invece è rimasta beffardamente inchiodata al personaggio e di fatto - con l'apparizione delle prime rughe - si è riservata un posto da “meteora”.
Pubblicitario con moglie gelosa prende una sbandata per una bellissima modella ma, per una serie di equivoci, non riesce ad andare in porto, posto che ne valesse davvero la pena... Remake americano di un film francese, inevitabilmente più puritano dell'originale, è una commedia degli equivoci che può avvalersi di Gene Wilder in gran forma, un cast di contorno azzeccato, una manciata di gags simpatiche (alcune ricordano le burle degli amici miei"), una colonna sonora irresistibile. E la mitica Kelly rossovestita? Troppo algida, quasi impacciata, ma plausibile oggetto del desiderio.
MEMORABILE: Le rappresaglie della segretaria bruttina interpretata da Radner, moglie di Wilder nella vita
Commediola ultralight, realizzata con mestiere e un certo dispendio di mezzi. Dopo un inizio abbastanza stentato ingrana un'andatura più spedita e in alcuni momenti strappa qualche sorriso; si regge per intero sull'espressività di Gene Wilder e sulla straordinaria bellezza della meteora Kelly LeBrock, accompagnati da una colonna sonora di notevole effetto. Ovviamente siamo ad anni luce di distanza da Billy Wilder, irraggiungibile modello a cui è tributato l'omaggio di qualche citazione.
Sinceramente preferisco Gene Wilder in coppia con Pryor. Detto questo, "The woman in red" è una commedia simpatica e il nostro protagonista è ben spalleggiato da Grodin e la sua piccola banda (esilarante la scena del finto cieco) e non si sente la mancanza del suo partner storico. La storia è invero banale ma ci si diverte. La Le Brock è veramente incantevole, anche se come attrice non è che brilli (meglio ne La donna esplosiva).
Diretto e sceneggiato (ma non scordiamo che è un remake) da Gene Wilder: è ovvio che il riccioluto attore dia il meglio di sé e sfoggi tutte le sue conosciute espressioni, marchio di fabbrica del suo stile di recitazione. Non è solo un remake, ma pesca molto da altri lavori fino ad assemblare una commedia senza momenti di stanca, anche in virtù di comprimari che spalleggiano (e non solo) molto bene; anzi, si potrebbe dire che fanno il film, visto che riescono a sovrastare anche le scene con la sola presenza di Kelly LeBrock e Gene Wilder. Troppo frettoloso il nudo della LeBrock.
Uno degli ultimi successi del grande Gene Wilder prima del declino dell'attore. Film che lancia nel firmamento hollywoodiano Kelly Le Brock, che qui fa impazzire non solo il regista/attore/protagonista. Tutte le scene migliori sono dell'attrice, sopratutto quella alla Marilyn Monroe col vestito rosso. Wilder come sempre spassoso così come Gilda Radner (vera moglie di Wilder), che qui si lascia andare a divertenti scene di gelosia. Ottima anche la canzone di Stevie Wonder, che fa da colonna sonora al film. Bel classico anni '80.
Innocua commedia, nota più per la scena wilderiana (Billy) della LeBrock che per l'attrice stessa, meteora hollywoodiana proveniente dal mondo della moda. La propria innata simpatia e le mimiche vivaci consentono a Wilder (Gene) attore-regista di animare con qualche gag brillante e spassosa la pochezza della sceneggiatura - le tentazioni extraconiugali del maschio di mezza di età - portando a conclusione un film gradevole per quanto volatile. Tra i comprimari si applaudono Grodin e la Radner. **/**!
MEMORABILE: Lo scherzo del finto cieco; l'orrendo nuovo look di Wilder per l'appuntamento; la festa di compleanno a sorpresa.
Sarebbe senz'altro annoverabile tra i tanti film mediocri del cinema statunitense se alla regia e, soprattutto, come interprete principale, non ci fosse il grande Gene Wilder. Mettici poi la sensualissima LeBrock e le stupende musiche di Stevie Wonder e il quadro è completo. Queste cose mascherano una sceneggiatura certo non memorabile ma per passare una serata spensierata va più che bene.
MEMORABILE: La LeBrock passa su una grata e il vestito si alza...
Arcinota commedia degli equivoci di marca eighties. Wilder ha volto e recitazione perfetti per tenere la scena per la durata dell'intera pellicola, non particolarmente lunga, a dire il vero. La tensione erotica è appena accennata ma regge dall'inizio alla fine, sulla bellezza apparentemente irraggiungibile della LeBrock, evidentemente a suo agio nel ruolo. Dalla quale, 40 anni dopo, avremmo preteso maggior generosità. Resta comunque una commedia leggera e iconica del suo tempo.
Pubblicitario sposato si invaghirà di una modella. Trama semplice con equivoco iniziale, innamoramento istantaneo e cornicione finale. Wilder sembra piuttosto isolato ma riesce a trovare qualche situazione simpatica. Tra gli altri si apprezzano le doti ironiche della Radner e il fisico della protagonista; gli amici di contorno fanno corredo. Musiche di Stevie Wonder divenute molto popolari, all'epoca.
MEMORABILE: Wilder dal parrucchiere; La Radner che riga la macchina; Incapace a cavallo.
Remake di un film francese degli Anni Settanta, è una commedia degli equivoci che ha come tema centrale quello delle corna. Cult degli Ottanta, diverte e intrattiene in modo eccellente, nonostante alcuni momenti al limite del banale. Gene Wilder (qui anche sceneggiatore e regista) offre un'interpretazione di buon livello. Indimenticabili le canzoni di Stevie Wonder.
Pubblicitario di mezza età, sposato, si invaghisce di un'avvenente ragazza vista per caso in un parcheggio e cerca a tutti i costi di conquistarla tra mille peripezie. Grande successo per una commedia che basa la sua fortuna su una sceneggiatura frizzante e sulle notevoli grazie della meteora Le Brock. Eccezionale la colonna sonora del grande Stevie Wonder, meritatamente vincitrice di un Oscar.
MEMORABILE: La scena del parcheggio con il vestito rosso della Le Brock che si alza per colpa dell'aria.
Esilarante film dalla durata ridotta, diretto e interpretato da un Gene Wilder a dir poco scatenato, nella sua prova migliore sotto tutti gli aspetti. Supportato da un cast di contorno ispirato, sul quale spicca la Signora in Rosso eponima, una LeBrock che ci mostra anche un fugace nudo frontale, per alcuni non del tutto voluto (?!). Cult l'iconica scena omaggio a Marilyn Monroe nel parcheggio. Si ride di gusto delle (dis)avventure adulterine del protagonista e dei suoi amici, sullo sfondo della San Francisco di quegli anni. Bellissime musiche di Stevie Wonder. Intramontabile.
MEMORABILE: La gag del cieco; Il ragazzo palpa la "suocera"; La segretaria vendicativa; Wilder in incognito butta la pistola; Il nudo della LeBrock.
Commedia di breve durata che vede un anonimo pubblicitario infatuarsi di una splendida modella che offre prestazioni nella sua agenzia. Momenti brillanti e svariati accadimenti in cui gli equivoci regnano sovrani. Wilder regala una bella interpretazione, la LeBrock, donna di fascino assoluto, appare lievemente fredda e non sembra totalmente in parte; pellicola innocua che regala il genio musicale di Wonder.
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La Lebrock spiega perché ottenne il ruolo nel film:
Domanda obbligatoria: come ebbe la parte della Signora in rosso? «Facile: andavo a letto con il produttore! Si chiamava Victor Drai, è stato il mio primo marito. Insieme, a Parigi, avevamo visto il film originale e lui decise di farne il remake. Io gli avevo consigliato Kim Basinger, lui invece voleva farmi debuttare nel cinema. Pensai: perché no?».
CuriositàZender • 28/08/14 18:18 Capo scrivano - 49134 interventi
Dalla collezione "I flanetti di Legnani" (con contributo di Zender al restauro), il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della prima tv di la signora in rosso (14 gennaio 1987, come da ricerche di Zender):
Stranamente, se clicco 2 volte sul nome di Kelly Le Brock, nella scheda di questo film, nella finestra dei risultati "La signora in rosso" appare due volte.
Se invece eseguo la ricerca digitando il nome nell'apposito campo questa cosa non si verifica.
DiscussioneZender • 1/10/18 14:36 Capo scrivano - 49134 interventi
Melanie Griffith rifiutò il ruolo di Charlotte (poi interpretata da Kelly Le Brock) per girare "Omicidio a luci rosse". [fonte Imdb]
DiscussioneXamini • 1/10/18 14:55 Call center Davinotti - 559 interventi
La cosa era dovuta al fatto che l'attrice è stata riportata nel cast con due denominazioni quasi identiche.
Ho rimosso quella errata (Le Brock).
In fase di ricerca si ritrova comunque.
MusicheDave hill • 12/03/25 10:43 Custode notturno - 214 interventi
Il tema musicale principale “I Just Called to Say I Love You” scritto ed interpretato da Stevie Wonder, ha vinto un Premio Oscar ed un Golden Globe per la miglior canzone originale. “The Woman In Red”, sempre scritto e interpretato da Stevie Wonder, si può ascoltare nella celebre scena in cui Charlotte (Kelly LeBrock) passa al di sopra di uno scarico dell’aria che le fa sollevare la gonna, imitando così Marilyn Monroe nel film "Quando la moglie è in vacanza".