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Tutti i commenti e le recensioni di Il tigre

TITOLO INSERITO IL GIORNO 9/04/07 DAL BENEMERITO IL GOBBO
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Il Gobbo 9/04/07 19:00 - 3015 commenti

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Oddìo, un Risi con Gassman andrebbe visto sempre, ma esigenze di scrematura possono far sacrificare questa storia non proprio imprevedibile e inedita del maturo uomo d'affari che perde la testa per una ragazzina (Ann Margret, che proprio ragazzina non era più). Quello che ci si aspetta più o meno succede, Risi mette a segno qualche zampata qua e là ma nel complesso è un minore. Inutile dire che minori così sovrastano di spanne molto (quasi tutto) il cinema italiano contemporaneo.

Gugly 23/01/08 22:07 - 1221 commenti

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Descrizione di un prototipo italiano. Alcune idee e alcune trovate registiche sono simpatiche e poi Gassman è sempre Gassman... Molto italiano e vagamente ispirato a Fellini e 8 e 1/2 la scena in cui moglie e amante recitano un grazioso passo a due a mo' di balletto. Godibile per una serata e per rituffarsi nel cinema Anni Sessanta.

Stefania 8/08/10 22:47 - 1599 commenti

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Il commendator Francesco Vincenzini, nato sotto il segno del leone, è un "tigre", un "coniglio" e un "gatto morto". Zoomorfizzazione del marito medio italiano di quegli anni, ma il film stanca presto, anche con i suoi flash back e flash forward in bianco e nero, stanca come l'infinito tira e molla amoroso che racconta, anche perché si vede che l'amore non c'entra, c'entra solo l'amor proprio. Che è comunque un ottimo soggetto per un film, ma qui mancano proprio la grinta e il mordente. Trascurabile tigre di carta!
MEMORABILE: La confessione-seduta psicanalitica con l'impietoso sacerdote.

Skinner 1/03/11 13:02 - 592 commenti

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Un Risi sicuramente minore quanto ad ambizioni (il film è puro divertissement, anche se la critica di costume - e dei costumi - è presente e non va sottovalutata), ma non in quanto a ricchezza di invenzioni e capacità di regia. Siamo nel periodo di Straziami ma di baci saziami e Vedo nudo e si sente. Bellissima la Margret, ma affascinante anche la Parker. Ruolo della vita per Fiorentini.

Luchi78 18/07/11 11:22 - 1521 commenti

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Fa strano vedere Risi divertirsi a far parlare tra loro i gatti, o ricorrere a sorprendenti escamotage cabarettistici per spezzare il ritmo della commedia ed aggiungere dei tocchi di comicità d'altri tempi. È sempre comunque un belvedere, le risate non mancano e poi il solito grandissimo Gassman si esprime in un ruolo divertente e a lui congeniale, seppure un po' scontato. Il finale non mi è piaciuto affatto, fa perdere al film i tre pallini che tutto sommato meriterebbe.

Daniela 22/12/11 08:16 - 13295 commenti

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Maturo ingegnere, agiato, felicemente sposato (nonostante le occasionali "scappatelle") e con figli adolescenti, prende una sbandata per una ragazza di cui è perdutamente innamorato il figlio minore. Grandi voli di fantasia, situazioni imbarazzanti, ma quando si tratta di prendere una decisione... Ritratto di un tipo di "italiano" della media borghesia, più volte portato sullo schermo da Gassman con la consueta aggressività, non aggiunge molto alla filmografia del regista né a quella dell'attore, ma si può vedere come documento del tempo.

Pigro 15/01/12 11:07 - 10144 commenti

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Altro che tigre: semmai un coniglio, come gli viene ripetuto... Ritratto del classico uomo di mezza età che si innamora della ragazzina col rischio di far saltare la famiglia: uomo pavido e meschino, che Risi e Gassman dipingono con sarcasmo e al tempo stesso con l’indulgenza che si dà alle conclamate debolezze umane. Gustose le fulminanti divagazioni oniriche in b/n o surreali (i gatti che parlano). Alcuni momenti sono divertenti, ma la poca originalità della storia e una certa prolissità dopo un po’ stancano.

Galbo 21/01/12 07:15 - 12670 commenti

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Commedia diretta da Dino Risi in uno dei suoi periodi più fortunati artisticamente, è prima di tutto una grande prova del protagonista, un Gassman in grande forma che interpreta con perizia un classico italico apparentemente gagliardo, in realtà miserabile e meschino (un ruolo quasi "sordiano"). Discreta sceneggiatura, appesantita da qualche lungaggine. Buona la prova dei caratteristi, Fiorentini in primis.

B. Legnani 10/03/12 00:43 - 5667 commenti

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Film decisamente minore di un grande regista e di un grande attore, purtroppo appesantito da un certa ripetitività e da una non leggera prolissità. Guardabilissimo, qua e là con qualche tocco azzeccato, ma sostanzialmente risaputo e non proprio imprevedibile. Nel titolo si nota una mega-cripto-pubblicità della Esso, citata pure nella vicenda: era il tempo di "Metti un Tigre nel motore".
MEMORABILE: Ruggero Orlando (ma è doppiato). Lui diceva "Nuova York", non "New York", se ben ricordo.

Homesick 10/03/12 10:26 - 5737 commenti

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Di mariti di mezza età che perdono la testa per una ragazzina la storia della commedia popolare italiana è piena; Risi vi si adegua, riscrivendone l'abusato canovaccio con l'aggiunta di inserti onirici e fumettistici (anche in bianco e nero) di scarsa incidenza. Ben al di sotto delle proprie potenzialità, Gassman rappresenta uno specimen di maschio immaturo, codardo ed egoista che sogna di poter ufficializzare il suo rapporto extraconiugale con il beneplacito della moglie (!) e la Margret ripete vezzi e mossettine di bamboccia senza cervello.
MEMORABILE: Il cameo televisivo di Ruggero Orlando.

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Rambo90 15/06/13 02:42 - 8026 commenti

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Un Gassman ispiratissimo valorizza questo film minore di Risi, spesso sottovalutato, eppure godibilissimo, con molte sequenze divertenti e una critica di costume nient'affatto blanda. Bellissima la Margret, elegante la Parker, molto efficace Fiorentini in uno dei suoi ruoli migliori. Forse risente un po' troppo del clima fine anni sessanta (soprattutto nei colori sgargianti della fotografia). Simpatica la colonna sonora di Bongusto.

Graf 8/10/13 02:54 - 708 commenti

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Un film di Risi di medio-basso livello. Il sarcastico regista che fustigava duramente l’Italia del benessere con le sue ossessioni e i suoi vizi perde le ferocia e comprende che il boom si sta sgonfiando e nuovi soggetti (i giovani) e nuove situazioni (la contestazione) sono entrati in scena. Risi è incerto sul bersaglio da colpire, l‘inquietudine del subconscio con i suoi sogni e le sue immaginazioni comincia a “sporcare” la limpidezza del suo linguaggio; in fondo l’ing. Vincenzini è un suo alter-ego che cerca di sconfiggere la paura di invecchiare.
MEMORABILE: "Se mettevi fuori la testa facevi prima", ribatte il grande Gassman all'automobilista che gli aveva fatto le corna oscillando la mano dal finestrino.

Furetto60 17/02/14 09:03 - 1450 commenti

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Spietata commedia sulla fragilità psicologica maschile, in particolare sugli uomini di successo che conducono un’esistenza basata sull’avere e sull’apparire, un’esistenza da rappresentanza, una patina luccicante che nasconde un vuoto disarmante. Gassman appare l’interprete ideale, la sua stessa esuberanza è fortemente scossa con garbo e ironia. Un film che, anche se barocco in alcuni momenti, si segue bene con un messaggio sempre attuale.

Liv 14/11/15 21:52 - 237 commenti

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Non tutti i film di Dino Risi andavano a segno. Anzi, i maligni dicevano che ne andava uno sì e uno no. Qui sfodera il solito Gassmann, scatenato, sopra le righe, ma con una trama e una sceneggiatura povera. Non morde. La co-protagonista non dice un granché. Sembra messa lì per caso. Simpatica però la figura di tigre per finta e coniglio in realtà, che in fondo il Mattatore interpreta con ironia.

Il Dandi 19/03/20 03:24 - 1917 commenti

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Uomo di mezza età (benché oggi a 45 anni si diventi più facilmente padri che nonni) prende una sbandata per una ragazza e il suo vigore vacilla. Agrodolce e brillante, ma diluito in una prolissità in cui trovano spazio anche soluzioni non sempre riuscite (i sogni a occhi aperti in b/n), non riuscite affatto (i gatti parlanti) o riciclate (il night club visto dalla moglie in diretta tv, da Totò, Peppino e i fuorilegge). Gassman imperdibile in un personaggio cucito su misura, memorabili anche Fiorentini e Bongusto in colonna sonora.
MEMORABILE: "Sì, sono un italianooo".

Deepred89 30/04/20 17:42 - 3875 commenti

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Risi si inserisce nel già ampiamente battuto filone lolitesco della commedia all'italiana, ma pecca in un clamoroso caso di miscasting: Ann-Margret, ovvero la Lolita meno carismatica e con meno physique du rôle di tutte le sorelle minori della Catherine Spaak di Lattuada e Salce. Il film di per sé è in realtà pure discreto, con un Gassman spassosissimo elemento inadeguato in un mondo che non gli appartiene. Le pecche di una sceneggiatura ripetitiva sono parzialmente compensate dalla notevole resa estetica, insieme alla centrata colonna sonora.

Zampanò 31/07/20 16:57 - 386 commenti

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Dirigente d'azienda aggressivo come Shere Khan si fa gattino per la giovane amante, rovinandosi. Quando il canovaccio è scontato regista e produttore pensano: "Sì, però i grandi attori lo miglioreranno". Stavolta non va così. Gassman sa il fatto suo ma la Margret ha solo due espressioni e l'indecisione tra farsa e commedia smaglia l'intelaiatura. Pigra anche la regia; flaccidi gli inserti comici. Ben scritto solo il personaggio di Tazio (un macilento Fiorentini). Sul rapporto teenager-matusa negli anni 60 fece di gran lunga meglio Salce con La voglia matta.

Paulaster 15/07/21 09:43 - 4924 commenti

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Dirigente intraprendente prende una sbandata per una giovane ragazza. Commedia sullo scontro generazionale, sulla crisi della famiglia e dell'ipocrisia adulta che però finisce solo per raccontare alcune scaramucce amorose. Il film è schematico, con un inizio brillante che sfrutta la fisicità di Gassman e le sue certezze esistenziali. Dopo l'innamoramento e la codardia del protagonista non si assiste a niente di nuovo, con Risi che inserisce varie trovate, divertenti in effetti ma che tolgono ritmo alla storia. Il finale non è mordace e sembra scelto solo per accontentare il pubblico.
MEMORABILE: La seduta dallo psicanalista; I diversi modi di ballare; Gassman nel gruppo rock; La lettera strappata.

Reeves 9/08/21 23:04 - 3044 commenti

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Era un punto di forza della commedia all'italiana anni Settanta l'idea di un borghese che si innamora di una ragazza molto più giovane di lui. Risi si accosta al tema con la solita predisposizione al ritmo indiavolato, Vittorio Gassman è al solito bravissimo ma il risultato finale è inferiore ad altri film che li hanno visti impegnati insieme. Grande caratterizzazione per Fiorentini.

Rocchiola 11/12/24 12:01 - 1024 commenti

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Industriale di successo perde la testa per una ventenne compagna di università del figlio. La relazione con la giovane lo porta a trascurare gli affetti familiari e il lavoro mettendo a rischio il matrimonio e la carriera. Gassman è il solito istrione, ma la descrizione dei falsi valori dell'Italia del boom e della crisi della borghesia sono affrontati qui senza il solito mordente, malgrado la firma dei mitici Age-Scarpelli. Una delle riuscite meno brillanti del sodalizio tra Risi e Gassman, che comunque non manca di qualche buon momento ironico.
MEMORABILE: La seduta psicanalitica dal prete; L'incontro con l'ex commilitone in miseria; Gassman con parrucca che si immagina come leader di una rock-band.

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  • Homevideo Homesick • 5/02/10 10:43
    Scrivano - 1363 interventi
    Dal 9 marzo in dvd per Cecchi Gori.
  • Musiche Roger • 13/08/12 09:42
    Fotocopista - 2922 interventi
    La colonna sonora di Fred Bongusto è in prevalenza costituita da varianti di uno dei suoi brani più famosi:SPAGHETTI A DETROIT
    http://www.youtube.com/watch?v=UamKUZUjVMU
  • Curiosità Zender • 15/09/14 17:16
    Capo scrivano - 49051 interventi
    Il podista che vediamo partecipare a più pellicole in cui si vede qualche scena di corsa è Carlo Bomba (grazie a Squash per essersi accorto della presenza dello stesso in più film e a B. Legnani per essere riuscito ad identificarlo). Il podista vestì la maglia della nazionale nel biennio 1953-1954. I successi più prestigiosi giunsero in età avanzata nella categoria masters (grazie a questo sito per le informazioni). Un ulteriore ringraziamento ad Andygx per i fotogrammi.

    Mammia mia che impressione! (1951):



    La cento chilometri (1959):



    Le motorizzate (1963):



    Il tigre (1967):

  • Musiche Lucius • 19/01/19 00:02
    Scrivano - 9053 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il 45 giri originale spagnolo:



    Ultima modifica: 19/01/19 07:40 da Zender
  • Curiosità Zender • 7/09/20 18:49
    Capo scrivano - 49051 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

    [img size=350]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images53/iltigre350.jpg[/img]
  • Homevideo Rocchiola • 11/12/24 12:12
    Call center Davinotti - 1320 interventi
    Non conosco la qualità del DVD nostrano, ma segnalo l'ottima edizione in bluray da parte della francese StudioCanal nella serie "Make My Day" con l'aggiunta del film In nome del popolo italiano. Un combo con i due film sia in DVD che in BD in confezione digipak con sovracopertina in cartoncino. Durata 106 minuti senza tagli, formato panoramico 1.33 (qui mi chiedo ma il film fu girato in questo formato? Mi pare strano all'epoca di solito si girava in panoramico almenno 1.78 o 1.85, però di Risi anche il successivo Straziami Ma di Baci Saziami è nel formato 1.33, mah....). Le immagini pur in questo formato sono comunque pulite ed abbastanza nitide e dettagliate anche se non al livello dell'altro film qui abbinato che presenta una qualità davvero eccellente. Purtroppo i sottotitoli in francese anche qui non sono escludibili.

    [img size=200]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images70/viddd.jpg[/img]
    Ultima modifica: 11/12/24 12:51 da Zender