I padroni della notte - Film (2007)

I padroni della notte
Locandina I padroni della notte - Film (2007)
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: We Own the Night
Anno: 2007
Genere: poliziesco (colore)
Regia: James Gray

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La nostra recensione di I padroni della notte

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

L’idea c’è, lo sviluppo è condotto con discreta intelligenza, la confezione è di tutto rispetto. Insomma, James Gray scrive e dirige un film che ha le carte in regola per presentarsi bene nel mare magnum del poliziesco a tinte nere. Ciò che però manca ai PADRONI DELLA NOTTE (e non è poco) è la personalità. Sembra quasi che gli autori si sian messi lì, abbian studiato due o tre svincoli furbi nel soggetto e abbiano riempito il resto con il cotè classico del genere, finendo inevitabilmente con l’impedire al film di emergere dall’aurea mediocritas. Joaquin Phoenix (che è pure produttore) è un buon attore, Mark Wahlberg se la cava, Robert Duvall fa con grande classe il padre di sani...Leggi tutto principi ed Eva Mendes fa tappezzeria (giacché l’importanza del suo personaggio nell’economia della storia è pari a zero o poco più, nonostante lo spazio occupato). Fotografia curata e cupa come richiesto, colonna sonora mai invadente con due o tre pezzi strepitosi ma che poco c’entrano con l’ottantotto, ovvero l’anno in cui la vicenda si svolge (l’attacco con “Heart of Glass” dei Blondie è strepitoso ma è uno dei simboli dei Settanta, per dire). Tutto pare insomma fermarsi in superficie (con molte scene a dir poco telefonate) senza riuscire ad affondare i colpi né tantomeno ad avvicinare il grande respiro dei classici. In più alcune pause inattese frenano il ritmo e la sensazione di avere a che fare con un film molto più banale di quanto voglia apparire è netta. Eppure la trovata dei due fratelli che se ne stanno uno in polizia (Wahlberg) a seguire le orme del padre (Duvall) e l’altro a camminare pericolosamente sul baratro dell’illegalità (Phoenix) era un’ottima base di partenza, che il film sa a tratti anche ben cogliere mostrandoci ad esempio il forte contrasto tra la ricca vita del locale alla moda e l’ordinarietà di una festa della polizia. Prese singolarmente molte scene hanno un loro valore indubbio (pur riciclando lo stravisto) e l’insieme si lascia ampiamente vedere, però poi alla fine ci si guarda indietro e si ha come l'impressione di aver navigato sul mare piatto, avvistando paesaggi suggestivi che ci si è accontenati di osservare da lontano. Solo un'impressione? Forse. ma il dubbio resta.

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Tutti i commenti e le recensioni di I padroni della notte

TITOLO INSERITO IL GIORNO 18/03/08 DAL DAVINOTTI
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Hackett 25/03/08 20:58 - 1871 commenti

I gusti di Hackett

Film piuttosto riuscito, con attori che senza strafare regalano degne intrepretazioni e con una storia che, anche se decisamente non originalissima, coinvolge. Tecnicamente ben girato ha il suo punto di forza nel riuscire, con i suoi tempi a volte un po' lunghi e l'assenza di scene esagerate di violenza, ad essere a suo modo epico.

Saintgifts 8/08/14 15:40 - 4098 commenti

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Sono loro i padroni della notte, i poliziotti. I poliziotti di New York, una famiglia che può separare famiglie, ma alla fine i componenti si riuniscono, fanno quadrato, una sorta di specchio delle famiglie che invece stanno dall'altra parte, i banditi. Il film gioca su questo, lo fa abbastanza bene avvalendosi di buoni attori, supportati da una fotografia cupa quanto basta e da musiche originali e d'annata. La regia ha un suo stile che regge le quasi due ore della pellicola degnamente, facendo risaltare i sentimenti attraverso le espressioni.

Galbo 21/03/08 05:56 - 12685 commenti

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Discreto film di genere che il regista dirige con cura ma in maniera un po' fredda, con poca partecipazione emotiva. Le situazioni narrative sembrano stereotipate e si fa largo uso di una serie di luoghi comuni del genere che vengono collocati in maniera acritica e con pochi contributi personali. Ciò nonostante il film risulta abbastanza godibile, con una buona ricostruzione ambientale e una bella colonna sonora. Degli attori, il migliore è Robert Duvall mentre Walhberg appare sprecato e Phoenix non è male.

Schramm 15/04/08 14:27 - 4051 commenti

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Appena più respirabile di Little odessa, con un Duvall degno d'inchino e un paio di momenti che anziché far sbuffare fanno inspirare, resta comunque il claudicante prodotto di un regista spaesato che difetta d'ispirazione e che continua a fare del vorrei-ma-non-posso la sua cifra stilistica.

G.Godardi 8/07/08 15:03 - 950 commenti

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Distribuito nelle sale con un'aura da capolavoro annunciato, in realtà è un onesto film di genere, realizzato con estrema cura. Ma più di questo non offre, le uniche digressioni d'autore forse arrivano da un paio di improvvisi ralenti (anche sonori). Per il resto, cioè tutto, è un buon poliziesco, godibilissimo, quasi un Padrino al contrario (qui il protagonista fa il percorso inverso, cioè per difendere la famiglia passa dall'illegalità alla legalità) con uno splendido trio di attori e una Mendez da panico. E un redivivo Tony Musante. "Generico".

Puppigallo 2/08/08 00:32 - 5515 commenti

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Decisamente più interessante la prima metà, della seconda (dove tutto è piuttosto scontato e prevedibile). E' un discreto film, dove gli attori se la cavano bene in generale (bravo Phoenix, con svariati chili in più). Bisogna però dire che, in quanto a originalità, la pellicola non offre guizzi particolari, pur procedendo a ritmo accettabile verso il finale che t'aspetti. Eppure, tranne per alcune pause, non si fa fatica a vederlo, grazie a una narrazione abbastanza scorrevole. Ti lascia però la sensazione che si potesse fare di più. Comunque, non è niente male.
MEMORABILE: Il volo dalla finestra con atterraggio di schiena sul ferro della recinzione (che male!). Gli zibellini alla coca.

Straffuori 3/08/08 22:44 - 338 commenti

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Bel film che ha un inizio movimentato merito delle belle musiche ottantiane e di una Eva Mendez prorompente, sexy, spumeggiante e provocante come non mai. Phoenix, la Mendez e il sempre grande Duvall funzionano alla perfezione; un po' meno l'insipidino Wahlberg. Tony Musante sembra Biscardi. Se nella prima parte il film diverte e risulta godibile, nella seconda l'azione ed il ritmo latitano un po' e tutta la feccenda si fa più prevedibile. Inseguimento e sparatorie non memorabili. Ben rese le ambientazioni notturne.

Flazich 14/08/08 22:44 - 685 commenti

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Ottimo poliziesco dalle tinte forti. La trama è sempre quasi credibile (solo in uno o due passaggi è forzata) e la tensione rimane sempre alta. Phoenix dimostra veramente quanto vale e domina letteralmente la pellicola. Mark Wahlbereg recita una parte più "defilata" ma svolge ugualmente bene il suo compito. Il finale arriva all'improvviso e risulta un pochino fiacco. Nel complesso e nel suo genere, sicuramente merita una visione.

Elsup 5/09/08 09:02 - 140 commenti

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Un poliziesco metropolitano senza troppe pretese e privo di idee originali, che riesce comunque a interessare lo spettatore. La seconda parte decisamente migliore della prima, un buon cast (primo su tutti Robert Duvall, che come sempre è ottimo, poi una bellissima Eva Mendes) e colonna sonora made in '80. Il conflitto padre-figlio era già stato analizzato dal regista nel precedente Little Odessa.
MEMORABILE: Se ti pisci addosso rimani al caldo solo per un po'.

Redeyes 29/10/08 19:01 - 2501 commenti

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In linea con l'idea (imprescindibile elemento di ogni produzione Usa) che la vendetta sia sempre la miglior arma, ecco l'ennesimo poliziesco. Il film non dispiace affatto; anzi, è molto gradevole per almeno un'ora ma finisce, quindi, per risultare banale e prevedibile. Non sono niente male nemmeno le singole interpretazioni e lo stesso dicasi per la regia. Falle nella sceneggiatura, invece. Se non si esige il colpo di scena o la genialata lo si troverà perfetto. Lineare. 2 pallini!

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Enzus79 21/03/09 10:31 - 3317 commenti

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I primi trenta-quaranta minuti di questo film sono da quasi-capolavoro, dopodichè (dalla morte del padre di Bobby) ci si avvia verso gli stereotipi che rovinano buona parte dei film drammatici: la polizia può tutto, se vuoi uccidere devi indossare una divisa (una frase detta da Phoenix dice tutto). Gli interpreti superano la sufficienza, esclusa la Mendes (che serve solo da ornamento). Sopravvalutato.

Rickblaine 21/03/09 10:36 - 634 commenti

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Girato e quindi raccontato bene. Poche imperfezioni al contrario del precedente lavoro di James Gray The yards, in cui Wahlberg era il primo a non mostrare gran voglia. Qui il cast è buono e all'altezza: oltre a Wahlberg e a un anziano Duvall regna su tutti la caparbietà di Phoenix, che di prepotenza pone all'attenzione le sue capacità recitative. Però si dilunga un po' troppo. Claustrofobico.

Magnetti 6/04/09 09:40 - 1103 commenti

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In un terreno minato (polizieschi, al confine con i film gangster, sono un terreno strabattuto) il film si ritaglia una sua dignità. Gli attori si muovono bene (Wahlberg è un po' appannato) in una storia scontata ma ben realizzata. Come negli altri film di Gray prevalgono i toni cupi, grigi, ("tristi" mi verrebbe da dire) e pessimistici. Una ventata di "vita" è portata dagli estemporanei ma trascinanti commenti musicali. Un film ampiamente vedibile ma che lascia un po' l'amaro in bocca (quasi come se fosse incompiuto).

Belfagor 26/07/09 15:08 - 2709 commenti

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Un film ben girato e ben interpretato, che non deve giocare la carta dell'iperadrenalina ogni due minuti per risultare avvincente. Manca però un po' di energia, cosa che si vede soprattutto nella seconda parte, in cui non sarebbe dispiaciuta dell'azione in più. Rimane comunque una pellicola profonda, ben al di sopra della media del genere. Il cast dà ottime prove e Duvall in particolare non può che eccellere.
MEMORABILE: Heart of Glass.

Cangaceiro 25/08/10 14:40 - 982 commenti

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Un film di stampo classico basato sul risaputo assioma per il quale una condotta malavitosa è destinata a spezzare, in ogni modo, i legàmi familiari. Gray scandaglia la materia con concessioni minime allo spettacolo, concentrandosi sui comportamenti e la psicologia dei personaggi. Peccato che i protagonisti appaiano tutti bidimensionali tranne quello di Phoenix, ma pure la sua folgorazione sulla via di Damasco non convince più di tanto. Tante lungaggini evitabili fanno spesso schizzare l'occhio verso l'orologio. Duvall un po' vecchiotto per il suo ruolo

Didda23 28/04/12 15:49 - 2466 commenti

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Poliziesco teso e ben confezionato, "I padroni della notte" ha nella prestazione straordinaria degli attori il suo punto di maggior forza: in effetti Phoenix sfodera un'intensità espressiva invidiabile e Duvall recita con eleganza. La prima parte è avvincente, ma con il susseguirsi degli eventi il plot, purtroppo, perde di mordente. Notevoli la fotografia e la soundtrack. ***
MEMORABILE: "La tua vita è in quell'accendino... Buona fortuna".

Piero68 10/07/12 09:01 - 2999 commenti

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Dopo The Yards Gray torna ad investire su Wahlberg e Phoenix e questa volta decide di assegnare al primo un ruolo più defilato lasciando al secondo quasi tutto il peso del film. Cosa che Phoenix fa con mestiere anche perché coadiuvato da un cast all'altezza, a cominciare dal grande Duvall. La sceneggiatura non è gran cosa ma Gray è regista capace per cui regala momenti tesi e ben costruiti. L'irruzione nel covo di Nazhinsky, l'inseguimento in auto sotto la pioggia: momenti topici in cui lo spettatore respira la stessa ansia del protagonista.

Nicola81 10/01/15 14:39 - 3001 commenti

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Poliziesco leggermente propagandistico nei contenuti (i russi cattivi, i poliziotti integerrimi, l'importanza della famiglia, il finale rassicurante), ma la regia di Gray, supportata da una splendida fotografia e da una bella colonna sonora, ci fa respirare aria di grande classico grazie a una storia coinvolgente e senza ricorrere all'azione più esagerata tipicamente made in Usa. Phoenix è un eccellente protagonista, Wahlberg e Duvall due ottime spalle e si rivede per l'ultima volta sul grande schermo anche Musante; ornamentale la Mendes.
MEMORABILE: L'irruzione nel covo; L'inseguimento sotto la pioggia.

Quietcrash 13/06/15 14:55 - 83 commenti

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Noir piacevole, forse diretto un po' con distacco da parte del regista, che non riesce a coinvolgere lo spettatore. Interessante e non molto comune la presenza di due trasformazioni nella narrazione del film: solo per questo merita la visione. Peccato, c'erano tutti i presupposti per un ottimo film, ma rimane ingessato e non decolla nemmeno alla fine.

Rambo90 6/02/17 17:24 - 8040 commenti

I gusti di Rambo90

Mi aspettavo di più, sia per il cast che per il regista. Invece non si va oltre la routine, con sceneggiatura prevedibile (e a tratti noiosa) e sviluppi poco emozionanti. Phoenix offre però una bella prova e qui e là mette una pezza alla pochezza della trama, mentre Wahlberg appare annoiato e Duvall sprecato. Poca azione ma ben girata (in particolare l'inseguimento in auto verso metà), tensione altalenante, funziona meglio invece la componente drammatica. Così così.

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Capannelle 17/07/17 18:15 - 4587 commenti

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Film dal ritmo non frenetico, come nelle corde del regista a cui preme approfondire di più i personaggi e le ambientazioni. Phoenix offre una prova convincente, Duvall è solido, Wahlberg invece di scarsa presa sullo spettatore. Mendes appropriata, fa quello che le si chiede di fare. Il risultato nel complesso si lascia guardare e ha due o tre momenti notevoli. Ma poteva osare di più.

Myvincent 30/03/20 16:08 - 4043 commenti

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Due fratelli, così diversi fra di loro, una famiglia che presto mostrerà il suo lato migliore e segnerà per sempre il loro futuro. Ben delineando i caratteri personologici, il regista racconta una storia dallo sviluppo "fasico" che a volte scende in quanto a potere attentivo e in cui primeggia per bravura Joaquin Phoenix. Tra gli interpreti anche un Tony Musante invecchiato e a tratti irriconoscibile. Vederlo non nuoce alla salute.

Daniela 22/12/19 15:55 - 13339 commenti

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Due fratelli che hanno preso strade diverse: il primo fa lo stesso mestiere del padre poliziotto, il secondo ama la bella vita e gestisce un night-club dove viene spacciata droga... Non male l'inizio con il figlio ribelle che sembra aver trovato una nuova famiglia in quella degli immigrati russi proprietari del locale, ma nella seconda parte gli stereotipi tracimano e anche l'evoluzione del personaggio risulta forzata. Comunque bravo Phoenix, mentre Duvall resta piuttosto in disparte, Wahlberg convince poco, Mendes risulta sensualissima. Epilogo discutibile e film nel complesso modesto.

Bubobubo 9/01/21 22:26 - 1847 commenti

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Sono solo apparentemente agli opposti, i fratelli Grusinsky: sia il poliziotto Joe (Wahlberg) che il trafficone Bobby (Phoenix) vivono all'ombra, gigantesca, del padre Burt (Duvall). L'inizio della fine per la famiglia coincide con un raid nel locale gestito da Bobby, dove la mafia russa sembra smerciare imponenti carichi di droga... Il noir di Gray inanella un paio di momenti ad altissima tensione (la visita notturna al laboratorio di lavorazione della droga, l'inseguimento automobilistico), ma il risultato nel suo complesso, anche per una durata eccessiva, non lascia entusiasti.
MEMORABILE: Un pacchetto di sigarette, una scatola di fiammiferi e un accendino di troppo; Inseguimento automobilistico.

Thedude94 19/01/21 21:10 - 1181 commenti

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C'è molto realismo, molta crudezza e tanta voglia di raccontare una serie di personaggi complessi in questo film molto ben diretto da Gray e interpretato in sottrazione completa da Phoenix, Duvall, Wahlberg e dalla Mendes. Oltre all'ottimo cast, c'è una fotografia splendida che rimarca i toni cupi di una sceneggiatura notevole. Gray ci trasporta negli anni '80 e diversamente dai soliti film di gangster newyorchesi quasi elimina la figura del cattivo per concentrarsi sui protagonisti, i quali combattono con i propri affanni le loro debolezze. Un'opera notevole.
MEMORABILE: L'inseguimento in auto sotto la pioggia.

Lsdjboni 5/10/21 00:19 - 30 commenti

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Bel poliziesco ambientato in una New York cupa, notturna e "stupefacente". Fotografia adatta alla situazione, pioggia e oscurità in abbondanza. Trama originale, l'idea poteva essere sicuramente più sviluppata ma non mancano buoni spunti. Phoenix veramente bravo, Duvall una garanzia. Walhberg se la cava. Belli alcuni contrasti (la festa del locale contro la festa della Polizia o la freddezza nei rapporti della famiglia dei poliziotti contro la morbosità sudamericana) e interessanti le infiltrazioni russe a New York. Si poteva fare di meglio, ma il prodotto è ben riuscito.
MEMORABILE: L'ambientazione cupa, notturna e a tratti claustrofobica; I rapporti tutt'altro che idilliaci della famiglia dei poliziotti; L'inseguimento in auto.

Silvestro 13/02/22 23:35 - 379 commenti

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L'idea di partenza è molto buona, così come lo sono la confezione e l'atmosfera del film. Ciò che manca è la componente di azione, l'elemento che dia ritmo e sostanza alla pellicola. Ne esce fuori un film un po' incompiuto, che non può sicuramente essere definito brutto (già solo l'interpretazione di Phoenix vale il prezzo del biglietto), ma che non soddisfa appieno le aspettative.

Minitina80 17/02/22 20:35 - 3218 commenti

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Un discreto poliziesco ibridato con il noir, anche se soltanto parzialmente. Parte bene, riuscendo a mantenere la retta via a lungo, senza sprecare l’intuizione alla base del racconto. Le interpretazioni rappresentano un punto di forza, soprattutto grazie a Phoenix, mentre le scene cardine dimostrano di avere la giusta carica per lasciare il segno senza dover ricorrere esclusivamente a sparatorie insistite e violenza a oltranza. Poche le flessioni che non gli impediscono di mettere il muso al di fuori della miriade di opere anonime con poco di concreto da dire.

Giùan 5/05/24 09:44 - 4966 commenti

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Assieme al subito successivo Two lovers, il miglior esito del cinema di Gray prima di imbarcarsi in inconsistenti avventure per cielo e mare. Qui invece trafigge l'adesione al genere (noir, poliziesco) e ai condizionamenti ambientali e familiari, talmente "cieca" da rendere poi possibili smarcamenti di trama e traiettorie narrative estreme sì ma mai improbabili. Così il destino di Bobby è tragicamente segnato fin dall'inizio, ma si resta inchiodati a verificare come la sua volontà di emancipazione/autodeterminazione sarà destinata a sfaldarsi. Straordinario confronto Duvall/Phoenix.

Noodles 2/08/24 16:48 - 2732 commenti

I gusti di Noodles

Thriller notevole per quanto riguarda la fotografia, la tensione e la recitazione, con un Joaquin Phoenix come sempre bravissimo e un Tony Musante invecchiato e stanco ma sempre sul pezzo. A non convincere sono alcuni passaggi di sceneggiatura. La mutazione del personaggio principale è poco credibile e apporta zucchero dove non ce n'era assolutamente bisogno e tutto il finale è organizzato in velocità, come a chiudere il prima possibile un film che rischiava di fare un capitombolo verso la mediocrità. Si salva certamente, ma non mantiene quanto di buono promette all'inizio.

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  • Discussione Zender • 19/03/08 13:04
    Capo scrivano - 49140 interventi
    Diciamo che i 100 dobloni vanno per il momento a Gugly (passa pure in sede per il ritiro) anche per la perfetta descrizione, ma sub judice. Vediamo cosa dirà il notaio riguardo al "per caso" di Cotola. Se accetterà il ricorso Gugly dovrà inviare la vincita via posta a Cotola. Passo alle curiosità la palla e inserisco lì la foto.
    Ultima modifica: 19/03/08 21:05 da Zender
  • Discussione Gugly • 19/03/08 13:06
    Archivista in seconda - 4712 interventi
    ok arrivo. Se dovessero esserci contestazioni future, mi difenderò:p
  • Curiosità Zender • 19/03/08 13:09
    Capo scrivano - 49140 interventi
    Vincitore del concorso "Trova Musante e vinci 100 dobloni" (vedi DISCUSSIONE GENERALE) è la nostra Gugly (in attesa del ricorso di Cotola). La soluzione era appunto:
    "Poliziotto in alta divisa, capello fonato (tinto) e sorriso mesto."
    ecco la foto rivelatrice:

  • Discussione Cotola • 19/03/08 13:50
    Consigliere avanzato - 3917 interventi
    Beh diciamo che il "per caso" era una formula eufemistica per evitare di sembrare troppo spocchioso ed incorrere in figuracce nel caso avessi sbagliato. Ovviamente mi riferivo proprio a quel poliziotto.
    Ma trattandosi di Gugly accetto il verdetto e non farò alcun ricorso.

    :-))))
  • Discussione Gugly • 19/03/08 17:17
    Archivista in seconda - 4712 interventi
    100 dobloni sono troppi , dividiamo :)!
  • Discussione Cotola • 19/03/08 22:29
    Consigliere avanzato - 3917 interventi
    Sono d'accordo. E se Zender non ci versa il dovuto gli facciamo pignorare il suo principesco conto (ovviamente segreto) che si trova in Liechtstein. :-))

    Ah ah ah ah !!!!.....
  • Discussione Cangaceiro • 25/08/10 12:44
    Call center Davinotti - 739 interventi
    L'ho visto ieri sera, se non vado errato Musante recita una delle battute migliori del film. Mentre Phoenix viene interrogato da Duvall in chiesa, si gira verso Musante, che se ne sta lì in silenzio chiedendogli perchè stia zitto e quest'ultimo gli risponde: "Vedi, sono un tipo all'antica, prima di parlare mi piace ascoltare".
  • Discussione Zender • 25/08/10 18:27
    Capo scrivano - 49140 interventi
    Niente male infatti, la ricordo molto bene la battuta.
  • Homevideo Gestarsh99 • 8/10/11 13:16
    Scrivano - 21543 interventi
    Disponibile in edizione Blu-Ray Disc dal 30/11/2011 per Rai Cinema/Bim Distribuzione:

  • Curiosità Daniela • 22/12/19 16:10
    Gran Burattinaio - 5941 interventi
    All'inizio del film scorrono alcune fotografie in bianco e nero che ritraggono poliziotti, arresti, scene del crimine.
    Si tratta di scatti del grande Leonard Freed, fotoreporter statunitense per molti anni affiliato all'agenzia Magnum.

    In questo articolo si vede una delle fotografie mostrate nel film:
    https://www.magnumphotos.com/newsroom/police-work-leonard-freed-magnum-photos/

    La fotografia è la seguente:
    "Police Work A demonstrator refused to stop blocking traffic" New York City, USA. 1979.