Musiche Zender • 10/09/22 16:43
Capo scrivano - 47787 interventi Una breve analisi della leggendaria versione
terrunciella di
"Cervo a primavera" di
Riccardo Cocciante (1980), cantata da Felice (Abatantuono) mentre consegna i peperoni e altro al fruttivendolo di
via Ruffini a Milano.
I' rinascerò
cevv di muntagna (di montagna, nel testo di Cocciante, è solo
la pernice e non
il cervo, il quale rinasce invece
"a primavera", nella canzone)
oppure micrerò
come un maiale micratore(la canzone parla di un "eterno migratore"... "intento solo a volteggiare". Purtroppo nessuna traccia di maiali o porcelli, nel testo di Cocciante)
come un puccello da scogliera
il peperone non si bagna(di nuovo si riaffaccia il porcello, che sostituisce fieramente il più poetico
"gabbiano da scogliera" del testo di Cocciante. Il peperone, che Felice sta consegnando al fruttivendolo, non si bagna al contrario di quel che accade al protagonista della canzone, che si bagna nel finale sotto la pioggia).
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Ultima modifica: 10/09/22 17:18 da
Zender