Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

(ULTRA BABY VINTAGE) Se amate Diego Abatantuono e Jerry Calà non potete farvi sfuggire I FICHISSIMI, un film che sfrutta quasi al massimo le ottime potenzialità di questi due alfieri della nuova comicità italiana. Gag a ripetizione, perfidi scherzi e continue rivalse tra le due bande capitanate da una parte da Romeo (che tanto per onorare la celebre storia della città adottiva di Calà finirà con l'amare Giulietta) e dall'altra da Felice (un grosso “toro scatenato” meridionale che guida i suoi fratelli). In questa interminabile sfida Calà vince nel film, Abatantuono nella realtà, perché è in lavori come questo che...Leggi tutto Diego è riuscito a dare il meglio di sé. Dipingendo un personaggio che ricalca perfettamente il ruolo ideale di un attore troppo presto pentitosi del suo caratteristico accento lombardo-pugliese tanto imitato dai ragazzi di mezza Italia. Perfettamente orchestrati da un Vanzina lanciato verso l'Olimpo dei più riconosciuti registi italiani del settore i due ci regalano un vero gioiellino da cineteca il cui limite sta solo nel fatto di appartenere a un genere aprioristicamente sottovalutato (dalla critica, non dal pubblico).

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Fabbiu 22/02/07 22:36 - 2145 commenti

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La storia di Romeo e Giulietta sotto la lente della commedia italiana negli anni di successo dei migliori caratteristi. Così la battaglia è uno scontro tra il Nord e il Sud con i rispettivi dialetti e\o accenti che in quegli anni erano la ricetta essenziale che garantiva fluida comicità. Cosi per il Nord troviamo un Calà giovanotto e ribelle, energico e schizzato, mentre per il Sud un Abatantuono grintoso e cattivo nell'ingenuità del suo tipico personaggio. Commedia ottimamente riuscita.

G.Godardi 17/03/07 21:06 - 950 commenti

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Dopo i due film sui Gatti, Vanzina prende Calà e Abatantuono e gli cuce addosso questa storia di bande rivali e amori contrastati. I riferimenti sono ovviamente a The warriors e Giulietta e Romeo, ma anche Rocco e i suoi fratelli. La sceneggiatura è un po' troppo abbozzata e approssimativa, ma quello che conta sono i personaggi e le situazioni. Abatantuono, qui davvero incontenibile, comincia la sua inarrestabile ascesa adombrando il pur divertente Calà. Ma anche Di Francesco lascia il segno. Si ride molto.

Magnetti 19/03/07 17:24 - 1103 commenti

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Solo citazioni, per questo capolavoro: "I capelli devono crescere come natura comanda: verso l'alto!" - "Cosa hai nel cervello? La pizza Margherita con i carciofini che svulazzano?" - "Mia surella, con la sua anima gemella, a bordo del cavallino ruspante! Eccezziunale veramente!" - "Hai per caso affittato un monolocale a Lockness di recente?" - Dulcis in fundo la migliore (entrando in casa, con mamma meridionale ai fornelli: "Buono questo profumino, cos'hai cucinato oggi? Pulpett di merda?").

Puppigallo 24/04/07 17:59 - 5275 commenti

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A differenza di Attila, dove il povero Diego si era caricato sulle spalle l’intero film trascinandolo con le sue sole forze comiche, qui è ben supportato da un Calà in forma e da altri personaggi riusciti (Ibrido e lo spasimante della sorella che sfascia le sedie e s’infilza). Ritmo pressochè costante, battute e gag come piovesse e una colonna sonora azzeccata. Segnalo: “Non svegliare il barbone che dorme”, “Che c’hai nel cervello, il gorgonzola rancido?”, “Guarda chi c’è, i rappresentanti del circo Medrano”. Grande!
MEMORABILE: "Ma che c'hai? La disgrazia ti perseguita. Stai attento a non scivolare, o voli giù dalla finestra."

Il Gobbo 8/10/07 22:11 - 3015 commenti

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Grande riuscita dei Vanzina e della coppia Abatantuono-Calà, in un'improbabilissima eppure ficcante parodia shakespeariana alla lumpen/meneghina. Ovviamente è Diego a trionfare, dilagando in ogni scena, scaricando le suepiù grandi battute, e oscurando il resto del cast, che pure anche nei comprimari ha qualcosa da offire. Cinema un po' facilone? Sì. Umorismo di grana non eccelsa? Non c'è dubbio. Humour pre-televisivo? In effetti. E con ciò?
MEMORABILE: "Notoriamente suscito ingoddiggia"

Deepred89 14/10/07 21:55 - 3706 commenti

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Filmetto appena passabile. Moltissime le citazioni (West side story, The warriors, Il laureato e altri) ma il film ci mette parecchio a decollare, anche se dopo aver preso il via diventa simpatico e piacevole. Per la verità non si ride molto, anche se i due personaggi principali saranno un successo e verranno riproposti in diversi altri film. Del cast, Abatantuono è al massimo della forma e funziona benissimo, Calà è simpatico ma troppo poco spontaneo, Simona Mariani assolutamente mediocre. Passabile la colonna solonna sonora di Detto Mariano.

Pol 14/11/07 17:10 - 589 commenti

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Sarò esagerato nel dare il massimo punteggio, ma questo film per me è intoccabile. Un'Abatantuono così in forma, forse, non l'ho più visto (se la gioca col suo segmento in Vacanze di Natale 90). Non c'è un calo di ritmo, le battute sgorgano a getto continuo e vanno tutte a segno (anche Jerry non scherza, bisogna riconoscerlo) e penso che da una commedia di più non si possa chiedere. Un totem incrollabile.
MEMORABILE: Ogni volta che Diego apre bocca è una risata assicurata. Immenso.

Pstarvaggi 2/04/08 12:44 - 80 commenti

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Il miglior film sia di Calà che di Abatantuono. La storia è banalotta, ma i Vanzina riescono a trovare per i due protagonisti una precisa identificazione linguistica (i giochi di parole per il primo, il dialetto terrunciello per il secondo) che regala ai dialoghi una freschezza che si conserva ancora oggi. Si ride molto, anche grazie ai tanti bravi caratteristi di supporto (Mauro Di Francesco - che spesso ruba la scena - e Bologna su tutti). Non eccelsa, ma funzionale, la protagonista femminile.

Galbo 1/08/08 05:58 - 12393 commenti

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Film che lanciò definitivamente la carriera di Abatantuono in versione "terrunciello", che lo vede in contrapposizione con il poco dotato Jerry Calà. Il primo vince nettamente il confronto, essendo maggiormente padrone dei tempi comici e della tecnica cinematografica. Il film, nonostante il grande successo ottenuto, appare piuttosto mediocre. Tutti i cliché della contrapposizione nord-sud ci vengono propinati e, pur se arriva qualche risata, permane la debolezza dell'insieme.

Matalo! 30/07/08 17:17 - 1378 commenti

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Penso che questo sia il più divertente incontro tra Abatantuono e Calà e ho detto tutto. Figurarsi cosa deve essere il resto. Non mi vergogno nel dire che seppur con qualche risata mi ritrovo a rimpiangere anche certe cazzate della vecchia commedia all'italiana. Quando Calà (credo la quintessenza di ciò che NON deve essere un comico) apre bocca son dolori. Abatantuono che è migliore riesce a far ridere ma il terrunciello cominciava a stufare. Simona Mariani esornativa. Ok, è buffo pensare che questo è un remake di West Side Story...

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Renato 14/12/08 13:01 - 1648 commenti

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Strepitoso film comico con la coppia Abatantuono-Calà sugli scudi. La storia è molto semplice e forse proprio per questo valorizza al massimo la simpatia dei due protagonisti, che offrono tantissime battute entrate nella storia del cinema comico italiano di quegli anni. Da citare almeno l'incontro di Diego in metropolitana col "droghiere" e l'intervento risolutivo dell'avvocato Colombo (un grande Ugo Bologna) che salva Calà dalla galera.
MEMORABILE: "Ueh taxi driver! Ciapa chì, il resto mancia!" "Ma va' a da via il cu, Benetti!"

Tarabas 4/02/09 15:55 - 1878 commenti

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Romeo (come Romeo Benetti) e una Giulietta del Gratosoglio nella Milano primi anni 80. Clamoroso campionario della comicità Abatantuonesca, vera delizia per i fan (come il sottoscritto). Bravo anche Calà (per quanto oscurato dalla verve dell'antagonista). Bene anche i personaggi di contorno, con menzione per Mauro Di Francesco, inserviente con la fissa dell'inglese. Esilarante.
MEMORABILE: "Mia surella con la sua anima ggemella abbordd' dd'i Cavallino Ruspante! Eccezziunale!"

Stubby 25/07/09 09:47 - 1147 commenti

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Regge ancora piuttosto bene a discapito degli anni passati questa pellicola del Vanzina, grazie soprattutto ad un Diego Abatantuono divertentissimo, che sfodera il suo accento da terrunciello; un gradino sotto invece Jerry Calà. Rivisto per la seconda volta dopo più di vent'anni, non credevo di ridere così di gusto.

Markus 2/10/09 09:27 - 3687 commenti

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Una sorta di rivisitazione di Romeo e Giulietta, in cui Carlo Vanzina si affida agli allora nuovi comici Abatantuono e Calà, che in cambio della fiducia gli offrono quanto di meglio avevano nel loro repertorio comico a quel tempo. Una guerra dei poveri, ma descritta in forma davvero briosa, seppur con una sceneggiatura talvolta raffazzonata e fine a se stessa. Ambientazione che dovrebbe essere meneghina, in realtà il film è stato girato in gran parte a Roma.

124c 23/12/09 17:46 - 2918 commenti

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Fichissimi erano gli attori, ai tempi, agli inizi di carriera, mentre il film era ben lungi dall'esserlo. Sceneggiatura raffazzonata, una sorta di "Giulietta & Romeo" degli anni 80, dove Diego Abantuono e Jerry Calà erano gli assoluti mattatori. Se l'inizio faceva presagire qualche cosa di più divertente, col passare del tempo il personaggio di Calà prende una svolta un po' troppo "romantica" e "drammatica", mentre Abatantuono si mantiene su una quota accettabile di battute terruncielle.
MEMORABILE: VIUUULENZAAAA!

Franz 20/12/09 17:42 - 110 commenti

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Abatantuono sarà anche riuscito a fare alcune cose ottime (altre meno), dopo aver abbandonato i suoi inizi 'terruncelleschi', fatto sta che, tuttavia, in questo film è davvero bravo a giocare con questa lingua-dialetto-slang e le sue battute, assieme a quelle di un energico Calà e a una serie di comprimari validi, regalano quel divertimento che altrimenti una trama linearissima non offrirebbe. Belle anche le locations metropolitan-periferiche e non. Musiche non eccelse.
MEMORABILE: Jimmy il Fenomeno 'delira', Abatantuono al fratello gay detto 'Ibrido': "Basta che uno è un po' anomalo e tu lo porti subito in casa!": esilarante!

Mco 21/12/09 19:05 - 2327 commenti

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Che dire di uno dei film della mia adolescenza, tutta battute in "terruncello" (che ancora oggi io e i miei amici spesso usiamo come intercalare) e mossette alla Calogero (Calà)? E' uno spasso per la ricchezza di gag e dà libero sfogo alle "straparlate" del grande Diego; ma non sfigurano nemmeno i comprimari (il simpaticissimo Di Francesco su tutti). "Uhhhm, che profumino... che hai cuccinato? Pulpett'emmerda?" resta un must scolpito nella testa!

Daidae 3/01/10 06:23 - 3179 commenti

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Non sembra neppure un film di Vanzina (che a parte questo e qualche altra buona pellicola resta assieme al fratello uno dei peggiori registi del cinema italiano). Per il resto c'è solo da dire: perfetto: perfetta la scelta, la Milano da bere lontana secoli da quella attuale, due attori giovani ma bravissimi e bene anche il resto del cast. Comicità sopraffina, per niente volgare, raffinata e ricercata. Sicuramente una delle migliori commedie anni 80.
MEMORABILE: "I rinascerò, cervo di montagna oppure migrerò, come un maialo migratoro... come un puccello di scoglieraa".

Herrkinski 23/02/10 19:03 - 8112 commenti

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Prendendo in giro il mito di Romeo e Giulietta e dei Guerrieri della notte, Vanzina crea un film adatto a un pubblico giovane, grazie anche a due comici all'epoca molto quotati. Calà è in gran forma e riesce sempre a strappare qualche risata, così come Abatantuono, ancora nel suo periodo da "terrunciello"; le battute si sprecano, spècialmente da parte del bravo Diego, mentre Di Francesco si conferma ottima spalla. Certo, la storia è proprio sempliciotta e la regia dilettantesca, ma comuqnue non ci si annoia. Per fans dei due comici un must.

Manowar79 22/06/10 15:00 - 309 commenti

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La periferia milanese dei primi anni 80 secondo Vanzina. La prima parte è esilarante, con il burrascoso rapporto tra il possessivo ed incoerente Felice (Abatantuono "terrunciello" al top) e la solita macchietta Calà nel suo habitat naturale. La seconda è troppo intenta a ricalcare lo stereotipo della famiglia meridionale al Nord, immersa nei luoghi comuni e non troppo larga di vedute. La carriera della meteora Simona Mariani avrebbe meritato qualcosina in più. Troppo in secondo piano il corredo di caratteristi (specie Zardini alias rag. Fonelli).

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Disorder 29/07/10 13:17 - 1416 commenti

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Davvero invidiabile il tempismo di Vanzina, che va a pescare i due che saranno tra i volti più rappresentativi del decennio e di fatto li lancia con una storia finalmente cucita su misura. Entrambi possono fare quello che sanno meglio: Abatantuono (spettacolare) il "terrunciello" che gira per Milano in Apecar cantando a squarciagola e di notte si abbandona alla sana "viulenza"; Calà il giovane donnaiolo, spiantato ma spaccone come pochi. Un mix comico veramente letale, nonchè un'interessante spaccato della Milano anni 80. Da vedere!
MEMORABILE: Le "pulpett di merta"; lo scontro verbale nel metrò; il bomber di Diego con scritto dietro "Toro scatenato"!

Nando 8/09/10 10:29 - 3814 commenti

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Abbatantuono ed il suo terroncello imperversano in questa pellicola in cui si evidenzia la rivalità tra meridionali e settentrionali. Trama esile retta dalle esternazioni linguistiche di Diego contrapposto ad un Calà monocorde poco incisivo. Cult dell'epoca ma attualmente desueto.

B. Legnani 18/10/10 19:28 - 5532 commenti

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Filmettino leggero leggero, salvato da un grande Abatantuono, che compensa la netta inferiorità di Calà e la banalità della Mariani, per non dire del soggettino, carino solo quando si dà alle citazioni (la più azzeccata mi pare quella da Il laureato), ma incredibile quando si abbina alle coincidenze, del tutto folle quando imbocca la vicenda tribunalizia, insopportabile quando inquadra tutto ciò che fa Ferrarelle. Ma è Diego a salvare il tutto, con sorprendenti evoluzioni lessicali e battute fulminanti.
MEMORABILE: Diego al fratello, indicando Jimmy il Fenomeno: "Ma questo qua lo hai trovato nel detersivo?".

Rambo90 8/12/10 19:29 - 7697 commenti

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Storia ai minimi consentiti per uno dei primi film dei Vanzina. La coppia Calà-Abatantuono funziona bene, ed è grazie alle loro improvvisazioni (e soprattutto esagerazioni) se spesso si ride. Perchè la confezione è povera e ogni tanto si ha la tentazione di lasciare il film a metà: la solita storiella d'amore (alla Giulietta e Romeo in tutti i sensi) e le solite schermaglie verbali fra i due clan capitanati dai due protagonisti. Tra i comprimari spicca il simpatico Di Francesco. La colonna sonora è azzeccata, ma si poteva fare di meglio.

Trivex 17/05/11 13:17 - 1744 commenti

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È proprio forte il Diego, e Toro scatenato si mangia tutto quello che lo circonda. Jerry è il solito Jerry e può piacere o meno, ma personalmente l'ho sempre trovato poco divertente (con qualche eccezione, tipo il primo Vacanze di Natale, ma anche qui assorbiva parzialmente le prestazioni altrui). Le battute del giubbottone sono sempre divertenti, assurde tanto quanto efficaci per intrattenere spettatori di ogni età. C'è anche da dire che è sempre un piacere rivedere la Milano che non c'è più, anche se siamo qualche annetto dopo gli anni mitici.
MEMORABILE: "Senti, come si dice mano in inglese?" ..."Men!"

Ciavazzaro 18/05/11 21:11 - 4770 commenti

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A mio avviso il seguente film non merita propriamente l'aria di cult che ha raggiunto negli anni. Cult il mitico Ugo Bologna principe del foro che aiuta Calà, simpatico il Diego nazionale ma per il resto il film risulta appena sufficiente e nulla di più.
MEMORABILE: Pietro Zardini vittima "della rapina!"

Jandileida 16/08/11 14:47 - 1565 commenti

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Nonostante i 30 anni il film regge benissimo il passare del tempo ed ogni nuova visione porta con sé belle risate; facili certo, magari a volte pure di grana grossa, ma nella vita servono anche quelle. Abatantuono spadroneggia in lungo e in largo con il suo surreale uso dei dialetti e della lingua e mette un po' in ombra un più che discreto Calà. Certo la storia è quello che è, un incrocio tra West Side Story e Romeo e Giulietta e probabilmente con altri interpreti staremo parlando di un ciofecone alla Amarsi un po'. Ma c'è per fortuna c'è Diego!
MEMORABILE: Abatantuono attaccato alla Ferrari in corsa: "Fetente, ti seguirò fino a dent l'infenno, in mezzo ai diavuli". Alla sorella: "Ma ti illudi, illusionista"

Dengus 22/11/11 11:53 - 361 commenti

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Due giovani che domineranno la scena comica anni '80 (soprattutto Calà) messi a confronto in una Milano ancora genuina. Il confronto lo vince Diego grazie al suo tipico personaggio (sdoganato poi da Avati e Salvatores); Jerry come capobanda è poco credibile, difatti negli anni si affermerà nei panni più eleganti di viveur. La bella di turno è la Mariani, poco incisiva e soprattutto improbabile come sorella di un tipo come Felice; un plauso anche al grande Bologna e a Di Francesco, che ravvivano il film iniettandolo di momenti esileranti. Cult!
MEMORABILE: La scena di Abatantuono che va dallo spacciatore (somigliante a Vasco Rossi) e lo chiama "Droghiere"!

Jurgen77 25/01/13 14:32 - 629 commenti

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Divertente commediola vanziniana ambientata nella Milano degli anni 80. Celebri alcune frasi di Diego Abatantuono nei panni del terruncello, soprattutto nel descrivere la vita ed i clichè degli immigrati meridionali al nord. La storia è alquanto banale ma diverte. Da rimpianti (per il sosttoscritto), le scene girate nel mitico "Rolling Stone".

Dusso 19/02/13 20:21 - 1566 commenti

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Il film mantiene una sua freschezza ancora oggi, sebbene sicuramente non sia il mio preferito dell'Abatantuono "terrunciello". Bella anche la prova di Mauro di Francesco (da ricordare la scena in cui si finge Americano) e da sottolineare il mitico Ugo Bologna in una parte piccola ma molto divertente. Qualche momento di stanca nel prefinale con fasi irrisolte nella sceneggiatura (il pagamento della macchina incidentata). Grande uso di caratteristi.

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Motorship 23/02/13 17:59 - 585 commenti

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Personalmente un cult non lo è, ma ciò non toglie che lo trovi simpatico e divertente. La storiella stile Romeo e Giulietta onestamente è banalotta, ma il film regge lo stesso, grazie anche a un Abatantuono spassosissimo e dilagante, che ruba la scena a un Calà troppo ragazzineggiante, per i miei gusti. Bella prova di Ugo Bologna, anche se appare poco, non male Mauro Di Francesco e la bellissima Simona Mariani. Folto stuolo di caratteristi tra cui spiccano Jimmy il Fenomeno, Pietro Zardini e Luciano Foti. Musiche deludenti. **!
MEMORABILE: Abatantuono attaccato alla Ferrari in corsa: "Fetente, ti seguirò fino a dent l'infenno, in mezzo ai diavuli"; Il "delirio" di Jimmy il fenomeno...

Saintgifts 14/05/13 00:22 - 4098 commenti

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Ecco un film che segna inequivocabilmente un periodo (breve) del secolo scorso e che visto oggi fa storcere il naso per come si rideva più di trent'anni fa. Sono sicuro però che tra altri vent'anni sarà (assieme a tanti altri) un cult imprescindibile. In ogni caso l'osteggiamento che c'era, specie da parte meridionale, per le unioni con uomini del nord, è stata reale e già trattata al cinema su registri ben diversi da quello di questo film, che "ruba" a man bassa idee da altri lavori. Rimangono alcune battute azzeccate di Abatantuono.

Ultimo 1/10/14 17:48 - 1655 commenti

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Una commedia del primo periodo vanziniano, non perfetta ma sicuramente fondamentale nell'evoluzione della comicità anni '80. Abatantuono si scopre nella sua veste migliore, quella del "terruncello" che parla un dialetto misto e regala gag a raffica (molte delle quali riprese nei film successivi); al contempo Jerry Calà si cuce sulla pelle la parte del seduttore che conquista con la simpatia, ruolo che sarà il suo marchio di fabbrica. Scorrevole e divertente.
MEMORABILE: Ma per caso lei ha affittato un appartamento a Loch Ness? (Abatantuono dileggia una ragazza bruttina...)

Gabrius79 12/08/15 12:41 - 1427 commenti

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Un buon cast di attori per questa commedia giovanilistica diretta da Carlo Vanzina, dalla trama non particolarmente eccelsa ma che vuol prendere spunto dalla storia di Giulietta e Romeo riadattandola liberamente agli anni '80. Buona la colonna sonora e apprezzabile su tutti Diego Abatantuono. Qualche risata.

Viccrowley 14/08/15 18:09 - 814 commenti

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Incredibile (per non dire sconcertante) lo status di cult che questo filmetto si è guadagnato con gli anni. Calà e Abatantuono possono anche risultare simpatici vestiti in modo ridicolo mentre tentano di tenere in piedi un soggetto di mezza riga, ma alla lunga risultano stucchevoli. Costellato da battute puerili e macchiettistiche che sapevano di vecchio già negli anni 80, il film poggia tutto sulla maschera tipica di Abatantuono e sulle improbabili doti di sciupafemmine del buon Calà. Buono solo come reperto storico.

Alex75 23/02/16 09:47 - 880 commenti

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Lieve commediola, tra le poche produzioni decorose di Vanzina jr., che esce dalla mediocrità grazie all’esuberante comicità di Abatantuono, il quale qui piazza molte tra le sue migliori battute, compensando ampiamente la modestia – a tratti imbarazzante – di Calà e di Di Francesco. Tra i caratteristi di contorno si fanno notare Bologna, Jimmy il Fenomeno, Cecchetto e Zardini. La Mariani avrebbe meritato maggiore attenzione, nel mondo del cinema.
MEMORABILE: Felice e il fruttivendolo; Il “cavallino ruspante” e i “pulpett’ di merda”; “Ibrido”; La comparsata di Jimmy il Fenomeno; Walter e le sedie.

Homesick 22/08/16 20:26 - 5737 commenti

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Quando i personaggi principali si chiamano Romeo e Giulietta è facile intuire che direzione seguirà la storia; ma la trama mediocre e banale trova pronto riscatto in due comici fuoriclasse come Calà e Abatantuono - soprattutto quest'ultimo nell'apoteosi del "terrunciello" e delle sue fantasiose invenzioni verbali tra il popolano e lo scolastico - che si aggirano nella Milano notturna degli anni Ottanta scambiandosi battute di presa e divertimento immediati. La Mariani bella statuina; molto più funzionali Di Francesco e Bologna.
MEMORABILE: Calà si prepara per la serata in discoteca, sotto lo sguardo scandalizzato del padre; il poster di Carmen Russo; "Libidine!"; "Viuleeenza!".

Vito 20/07/17 09:17 - 695 commenti

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Bella commedia dei Vanzina bros. in pieno stile anni '80. Tutto gira sulla contrapposizione tra il "terrunciello" Abatantuono e un altrettanto scatenato Jerry Calà; bisogna ammettere che i due comici sono in stato di grazia, regalando così agli spettatori novanta minuti di battute e divertimento. Simpatico anche Di Francesco e bellissima la Mariani.

Gmriccard 8/07/18 13:40 - 121 commenti

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Commedia milanese spassosa ma piuttosto vacua di contenuti, giocata sull’eterna dicotomia tra il terruncello casciavit e l’indigeno (non troppo visto che Calà ha origini siciliane) bauscia. Calà è leggermente meglio del solito ma parla sempre per slogan, Diego straripante e un ottimo Maurino Di Francesco, in una delle sue migliori prestazioni (forse superata solo da quella fornita come monocoluto amico del Ras del quartiere).
MEMORABILE: I consigli di marketing di Diego all’antipatico fruttivendolo.

Paulaster 21/01/19 12:54 - 4419 commenti

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Tra l'amore di Romeo e Giulietta si frappone il fratello Felice (di nome e di fatto). Trama esilissima pretesto per liberare l'estro di Abatantuono, che a ogni scena propone riferimenti terruncelli o calembour verbali. Insieme a lui Calà fa da semplice contraltare (tanto che i momenti più seriosi non son da disprezzare). Ultima parte giudiziaria utile solo a chiudere un finale di scontata "libidine". Mariani molto insufficiente.
MEMORABILE: I sogni in stile Rosemary's baby; "Mia surella!"; Il colloquio di Calà in carcere; L'avvocato Ironside.

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Aal 15/10/19 11:40 - 321 commenti

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Paradigma della comicità trash italiana degli anni '80. Film leggero, spensierato, senza gorsse pretese se non quella di far sganasciare dalle risate. E ci riesce alla grande, con una coppia comica in forma smagliante, che non perde mai un colpo e che conferisce al film un ritmo e un brio davvero senza uguali. La commedia all'italiana ha subito un processo inarrestabile di involgarimento e cominciare dagli anni '70 e spesso ha prodotto pessimi film, ma non è davvero questo il caso. Mitico.
MEMORABILE: "Mmmm, che profumine, che avete cucinat di buono oggi? Puppette di mmerda?"

Lupus73 29/01/20 13:04 - 1494 commenti

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Due gang milanesi rivali (una autoctona e una di "terruncielli") capitanate rispettivamente da Calà e Abatantuono; ma il primo è innamorato della sorella del secondo. Cult del cinema comico italiano degli anni '80 in cui i due protagonisti danno il massimo con scene, tormentoni, battute e controbattute da antologia, che a volte fanno riferimento al background cine-tv degli '80 (necessitando quindi di conoscenza "nostalgica"). La comicità grottesca e fortemente caricaturale del "terrunciello" e quella meneghina di Calà insieme fanno scintille.
MEMORABILE: Abatantuono che canta la sua versione di Cocciante: "...oppure micrirò come un maialo micratoro o un purcello ti scujera!"

Il Dandi 9/03/20 02:51 - 1917 commenti

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Innocua parodia di Romeo & Giulietta che vede Calà nei panni dell'innamorato e Abatantuono in quelli del Tebaldo della situazione. Promette bene fino a che i due si scherniscono a capo delle rispettive bande, ma cala subito: il personaggio del "terrunciello" del secondo e quello dell'immaturo indolente del primo appaiono compiuti e ricchi di potenziale, ma mal amalgamati in una commedia priva del giusto substrato sociale (probabilmente far girare a Roma da un regista romano una storia che dovrebbe svolgersi nella periferia milanese non aiuta).
MEMORABILE: "Viuleeenza".

Pinhead80 6/07/20 17:20 - 4760 commenti

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Abatantuono porta sugli schermi la migliore versione del personaggio che lo ha reso più celebre, ovvero il "terrunciello" gasato, pronto a difendere a tutti i costi l'onore della propria famiglia. Il connubio con Jerry Calà funziona bene e gli incontri-scontri sono divertenti. La carenza maggiore dell'intero film sta nella ripetitività della sceneggiatura, che si basa solo ed esclusivamente sulle strabordanti e logorroiche interpretazioni dei due protagonisti. Tante le battute cult che faranno sorridere soprattutto i fan più sfegatati. 

Michelino 17/10/20 19:58 - 103 commenti

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Già il trailer originale di tre minuti ci fa comprendere bene cosa ci aspetta. I nuovi passaggi sulle tv private nel secondo quinquennio degli anni duemila lo hanno sicuramente rivalutato. Una rivisitazione di Romeo e Giulietta in chiave anni Ottanta semplice, comica e mai noiosa, anche perché Vanzina si concentra sul divertimento senza pause e non nel raggiungere a tutti i costi i novanta o cento minuti netti di durata. La miglior prova di Abatantuono ''terrunciello'', e Jerry Calà consacrato come attore comico ''solista''.
MEMORABILE: ''Viuuuleeenzaaa!''; ''Vuoi fare la fine di Bobb Mallo?''; ''Io rinascerò... cevv' di muntagna!''; Romeo, suo padre e il look moderno.

Pessoa 7/03/21 14:15 - 2476 commenti

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Esile commedia dall'inconfondibile marchio Vanzina intrisa della tipica milanesità anni '80 garantita dalla presenza di qualche stella del Derby. La confezione non impeccabile finisce per trascinare tutta l'operazione verso il basso escluso un inarrestabile Abatantuono nel suo periodo migliore, che riesce a scavalcare lo script brillando di luce propria. Posisitiva anche la presenza di tanti caratteristi di quel cinema (Bologna su tutti) mentre la presenza femminile non lascia traccia più di tanto. Un film che scorre via leggero, che si guarda e si dimentica altrettanto facilmente.
MEMORABILE: Le battute di Abatantuono.

Androv 25/04/22 20:39 - 195 commenti

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Film gradevole infarcito di scene divertenti e tipiche degli anni '80. I due mattatori tengono in piedi una storiella esile ma ambientata nella Milano simbolo degli anni '80, anche se nel campo del sottoproletariato. I duetti fra i due sono ottimi, così come le solite divagazioni dell'Abatantuono terrunciello. Di Francesco insostenibile, la Mariani gradevole e simpatico il cameo di Ugo Bologna. Tutto sommato una rivisitazione simpatica della storia di Giulietta e Romeo.

Noodles 28/11/23 08:59 - 2228 commenti

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Le premesse non erano delle migliori, invece il film non è niente male. Certo, se non si apprezzano le figure di Diego Abatantuono e Jerry Calà è meglio starne alla larga, ma se invece i due sono di vostro gradimento, il film è imperdibile. Vanzina è infatti bravissimo a utilizzare alla grande i due attori, che qui danno il meglio (o il peggio, dipende dai punti di vista) del loro repertorio. Insieme i due fanno faville e il film è anche un'occasione per rivedere e immergersi in un'epoca che non esiste più. La storia va in secondo piano, scontata com'è. Ma il film vale un'occhiata.

Apoffaldin 28/03/24 22:01 - 38 commenti

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Scontri tra due gang milanesi e "liaisons" potenzialmente molto "dangerouses" tra un Romeo (Calà) e una Giulietta (sorella del rivale di Jerry, Abatantuono). Film sorretto esclusivamente da Abatantuono, come sempre in vena paroliberistica eccelsa in quel periodo. Non basta a farne un capolavoro ma regala un po' di sana evasione. Curiosità: la tipizzazione immigrato/milanista- milanese/interista si basa su un luogo comune che fino agli anni Settanta tanto luogo comune non era: il Milan veniva scelto dagli immigrati in contrapposizione all'Inter, squadra della medio-alta borghesia.
MEMORABILE: Abatantuono "in excelsis"; "Ma che ti sei messo? Un vestito di Luigi Centotredici?".
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  • Discussione Panza • 11/11/13 18:19
    Contratto a progetto - 5199 interventi
    Markus ebbe a dire:
    La fonte è la pag. 255 del DIZIONARIO DEL CINEMA ITALIANO - I FILM VOL.5* A/L - di R. POPPI edito da GREMESE EDITORE.
    Se è un dato sbagliato (e va dimostrato con dati di comprovanza scritti e d'epoca) prendetevela poi con il caro Sig. Poppi hihihi


    Io ho trovato che incassò 8 miliardi.

    (La Stampa Sera, 29 settembre 1982, pag. 27)
  • Homevideo Buiomega71 • 16/03/14 21:11
    Consigliere - 25999 interventi
    Rieditato in dvd per Mustang Entertainment, disponibile dal 20/05/2014

    http://www.amazon.it/I-Fichissimi/dp/B00IWZ9N1W/ref=sr_1_239?s=dvd&ie=UTF8&qid=1395000633&sr=1-239
  • Homevideo Zender • 17/03/14 07:55
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Ah cavolo, qui sarebbe bello sapere se il master è diverso da quello vecchio della Alan Young! O se magari azzardano il bluray!
    Ultima modifica: 17/03/14 07:56 da Zender
  • Discussione Alex1988 • 18/07/18 13:34
    Fotocopista - 23 interventi
    In risposta a Markus, per quanto riguarda gli incassi, questo film arrivò ad incassare ben 9 miliardi, a fronte di un costo di 470 milioni.


    Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/I_fichissimi
  • Discussione Zender • 18/07/18 13:55
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Sì beh, tra tutte le fonti Wikipedia è la meno affidabile direi, e poi la fonte da cui ha preso nemmeno funziona più...
    Ultima modifica: 18/07/18 14:33 da Zender
  • Curiosità Lucius • 27/06/19 15:34
    Scrivano - 9051 interventi
    Direttamente dall'archivio cartaceo Lucius, il flano originale del film:

  • Discussione B. Legnani • 10/04/20 19:33
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    Hanno citato la fonte: IL DAVINOTTI
    https://www.mondofox.it/2020/01/27/i-fichissimi-le-location-del-film-di-carlo-vanzina/
  • Curiosità Fedemelis • 11/04/21 07:01
    Fotocopista - 2139 interventi
    Il giornale dietro al quale si nasconde Romeo (Calà) in metropolitana è la Gazzetta dello Sport del 2 luglio 1981 (ringraziamo l'amico Adriano Stabile per il reperto):

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images56/fichiao1.jpg[/img]
    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images56/fichiao1b.jpg[/img]
  • Curiosità Zender • 19/11/21 18:59
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

    [img size=300]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images58/fichissimi300.jpg[/img]

  • Musiche Zender • 10/09/22 16:43
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Una breve analisi della leggendaria versione terrunciella di "Cervo a primavera" di Riccardo Cocciante (1980), cantata da Felice (Abatantuono) mentre consegna i peperoni e altro al fruttivendolo di via Ruffini a Milano.

    I' rinascerò
    cevv di muntagna 

    (di montagna, nel testo di Cocciante, è solo la pernice e non il cervo, il quale rinasce invece "a primavera", nella canzone)

    oppure micrerò
    come un maiale micratore

    (la canzone parla di un "eterno migratore"... "intento solo a volteggiare". Purtroppo nessuna traccia di maiali o porcelli, nel testo di Cocciante)

    come un puccello da scogliera
    il peperone non si bagna

    (di nuovo si riaffaccia il porcello, che sostituisce fieramente il più poetico "gabbiano da scogliera" del testo di Cocciante. Il peperone, che Felice sta consegnando al fruttivendolo, non si bagna al contrario di quel che accade al protagonista della canzone, che si bagna nel finale sotto la pioggia).

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images62/puccell1.jpg[/img]
    Ultima modifica: 10/09/22 17:18 da Zender