True story - Serie TV (2021)

La vita di una star americana è sconvolta quando la morte di una prostituta innesca una serie di crimini senza uscita. Un ruolo diverso per Hart, che dimostra di saperci fare con il dramma in un personaggio che sembra ricalcare il sé stesso della realtà (un comico da blockbuster). La sceneggiatura non dà tregua al protagonista e la spirale di eventi crea molta tensione oltre che un senso di genuina ansia nello spettatore. Bravissimo anche Snipes, ormai in pieno rilancio di carriera, ma lui non è certo una scoperta per il genere. Da vedere.

Noir moderno dal taglio classico: si respira di conseguenza un'aria marcia da tutti contro tutti e si vive in un mondo in cui i rapporti umani sono all'insegna dell'utile ma non del dilettevole. Il buon Hart viene quindi precipitato in una carrellata senza fine di sfortunati eventi che, nonostante facciano qua e là alzare il sopracciglio dell'incredulità, tramuta le sette puntate in un treno ad alta velocità di emozioni e colpi di scena. Detto del bravo protagonista, anche i comprimari se la cavano: Snipes ci sa fare e il trio greco aggiunge un po' di pepe alla storia. Tirato.

Comico di grande successo rischia di trovarsi nei guai quando una donna rimorchiata la sera prima muore per overdose dentro il suo letto, ma il fratello maggiore gli suggerisce un modo per risolvere la faccenda... Piacevole thriller del tipo "una bugia tira l'altra come un morto tira un altro": se l'escamotage da cui trae spunto la trama è molto prevedibile, per cui il colpo di scena verso l'epilogo risulta telefonato, i vari snodi del racconto riservano qualche sorpresa e nel cast Hart convince in un ruolo diverso dagli abituali mentre il redivivo Sniper offre una bella prova.

Piacevole serie-tv che, partendo da uno spunto non certo nuovo, riesce comunque a coinvolgere lo spettatore per tutta la sua durata. Merito di ritmi che si mantengono buoni e di una sceneggiatura che, a parte il colpo di scena più grande che però non è certo imprevedibile, sa regalare diverse altre e riuscite sorprese. E sa anche descrivere bene i rapporti tra i personaggi con questi ultimi ben descritti e caratterizzati, così come pure certe situazioni tipiche dello show business. Riuscito anche il bel finale, per fortuna nero e senza cedimenti al buonismo.