Ahsoka - Serie TV (2023)

Ex allieva di Anakin Skywalker, Ahsoka Tano cerca di contrastare le forze ribelli che si oppongono alla neonata repubblica galattica. Ennesimo prodotto della “galassia” cinematografica e televisiva di Star Wars, "Ahsoka" introduce in live action un interessante personaggio femminile intorno a cui si sviluppa una storia che, anche se non troppo originale, è piacevole da seguire. Una serie che alterna momenti di azione concitata ad altri più brillanti legati alla presenza di personaggi ben tratteggiati come il droide Huyang e vilain di spessore. Ottimi come sempre gli effetti speciali.

Vedibile e nulla più questa serie, purtroppo influenzata negativamente dalla Disney, con streghe (mah, saran scappate da qualche loro fantasy), un robot che sarebbe anche simpatico ma sbatte le palpebre (perché?) e il cattivo più pacato (sembra imbottito di tranquillanti) che Star Wars abbia mai avuto. Forse pensavano che la calma fosse inquietante, ma più di quello è il suo colore. Si salvano invece la protagonista e in parte l'allieva, mentre l'ex jedi e l'apprendista sono senza infamia e senza lode. Gli effetti comunque sono buoni e le "pietrartarughe" piuttosto simpatiche.

Streghe, strani personaggi e affascinanti ambientazioni. La protagonista come la sua allieva non dispiacciono. Interessante il filo conduttore che lega, a tratti, con la serie animata "Rebels". Buone le sequenze d'azione come la storia, che pur essendo semplice convince. Il cattivo di turno tanto cattivo non sembra, mentre la sua giovane allieva porta una novità, rispetto ai soliti Sith.

Ahsoka è tra i Jedi più interessanti che abbiano calcato lo schermo e molto si deve alla sua natura ambigua che sembra celare qualcosa di ignoto, pronto a saltare fuori. Gli episodi sono altalenanti in termini di qualità e non sempre si ha la percezione che si stia assistendo a qualcosa di realmente indispensabile. Le spade laser hanno il tempo di essere sguainate e i duelli non mancano di certo, ma è la vicenda che non sembra avere un grande mordente. L’antagonista di turno non sembra nulla di memorabile, anche se va riconosciuto il tentativo di aver provato qualcosa di diverso.