E si chiudono infine le porte sulla saga degli Avengers, che così bene aveva iniziato quando Joss Whedon aveva per la prima volta riunito i più importanti eroi Marvel sotto l'insegna dei Vendicatori. Poi due sequel caotici e poco entusiasmanti hanno aperto la strada a questo gran finale che di grande ha in realtà ben poco. Soprattutto sotto l'aspetto dell'inventiva: dopo la battaglia apocalittica tra le strade di New York del numero uno non si è più riusciti a replicare nulla di simile, nonostante con gli anni il settore effetti speciali abbia fatto passi da gigante. E anche qui l'ultima battaglia, in campo aperto sotto un cielo scuro, è...Leggi tutto solo un rincorrersi di volti noti e anonimi soldati che si azzuffano scintillando tra tuoni e lampi. Ci si aspetterebbe allora che qualcosa di nuovo venisse dalla storia, che è invece - come in INFINITY WAR - di base del tutto elementare: dopo che Thanos (Brolin) aveva nel finale del film precedente annientato metà umanità (e super-umanità) con uno schiocco di dita indossando il guanto delle Sei Gemme del'Infinito, gli Avengers si ritrovano dimezzati e depressi: chi si è dedicato alla figlia (Iron Man), chi s'è visto scomparire d'emblee la famiglia e se ne va in giro ad accoppare criminali un tanto al chilo (Occhio di Falco), chi s'è lasciato andare ingrassando a dismisura (Thor)... Devon passare cinque anni prima che Ant-man torni dall'universo quantico in cui era intrappolato e spieghi a tutti come il viaggio nel tempo sia cosa fattibilissima. Perché allora non scegliere momenti precisi del passato e tuffarcisi dentro per recuperare le Gemme dell'Infinito sottraendole a Thanos? La trama sta tutta qui, ma viene sovrastrutturata ammassando personaggi su personaggi così da attingere alle relative saghe di ognuno e rendere di fatto difficoltosa la comprensione di molte sottigliezze ai non appassionati Marvel. Tutta la prima parte è fitta di dialoghi di rara pedanteria, mentre nella seconda - pur con puerile superficialità - si comincia a giocare coi paradossi temporali seguendo formule già ampiamente sperimentate che mostrano quanto le idee nuove per questo capitolo finale stiano a zero o quasi. E pure quanto a ironia siamo molto sotto gli standard: Downey jr. non si concede battute di sorta, Ruffalo/Hulk nemmeno e gli unici che ancora (ma molto di rado) dimostrano di aver qualcosa da dire sotto questo aspetto sono i Guardiani della Galassia e Thor (che non a caso nell'epilogo faran comunella). Per il resto interminabili dialoghi, azione deludente e supereroi che entrano ed escono dal set in una parata continua che dovrebbe forse mandare in sollucchero i fans, vista anche la quantità di star impiegate. Ma l'ultima mezz'ora di saluti e baci, a film ormai abbondantemente concluso, indispone non poco, emblematica di un'usanza deleteria da cui il cinema degli ultimi anni sembra non potersi sottrarre. E così, a ben vedere, delle tre ore di film ciò che poi alla fine resta è poco o niente, così come della pirotecnia digitale che dovrebbe fare da sostegno al tutto. Un deludente addio - per quanto confezionato ultraprofessionalmente - che rilancia dopo i titoli di coda col trailer del nuovo Spider-man (niente scene nascoste, per una volta).
Più che un sequel di Infinity war, Endgame è un mosaico che in tre ore prova a riassumere ben undici anni di film Marvel Studios/Disney, fra assurdi viaggi nel tempo, il solito umorismo caciarone e qualche doloroso, ma necessario addio. Qualche lungaggine di troppo, ma è bello che i Russo si siano focalizzati sui sei Avemgers principali. Se tutto fosse epico come nell'ultima parte parleremmo di capolavoro, invece è "solo" un bel film che chiude una fase per aprirne un'altra. Indimenticabili Iron man, Capitan America e Vedova Nera.
Il capitolo migliore della lunga saga a oggi, in qualche modo anche conclusivo, almeno per la vecchia linea temporale. I Russo si prendono la briga di approfondire al massimo personaggi ed emozioni, tralasciando sullo sfondo l'azione in favore dei sentimenti e così facendo avvincono e a più riprese commuovono. Il film coinvolge e non pesa, nonostante le tre ore di durata, con un mega cast dove quasi tutti hanno qualcosa da fare mentre altri compaiono giusto per chiudere il cerchio. Tanti effetti ma anche tanta anima. Epico.
E alla fine arrivò il momento in cui gli Avengers diventarono Dragon Ball: lo scontro è immenso e un po' caotico ma va bene tutto. Vengono umiliati, con simpatia, i presupposti della fantascienza temporale e dopo un inizio perfetto con Dear mr Fantasy dei traffic si passa a una fase di calma prima della battaglia. Effetti speciali magnifici. Grande cinema carnevalesco.
La conclusione della saga degli Avengers avviene in modo epico, soprattutto a livello di inventiva e di soluzioni di sceneggiatura (l'equilibrio tra le forze indebolendo o impegnando alcuni personaggi). Si evincono gli sforzi fatti da parte degli autori per riuscire a infilare in tre ore di film una storia completa e nemmeno troppo pedante, con i momenti tradizionali e anche i dovuti innesti temporali tra i vari film delle saghe interconnesse. Questa volta sarebbe stato davvero complesso dare il giusto peso a tutti.
Degna conclusione di un ciclo che dura ormai da parecchi anni. Film più profondo e che dà più spazio ai vari protagonisti, essendo all'incirca la metà, dopo lo schiocco. Infinity war era più caotico, sebbene con una dose d'azione maggiore, ma questo film riesce a mantenere incollato lo spettatore per tre ore e le varie sorprese e colpi di scena riescono a emozionare più di una volta.
L'endgame che ci si attendeva? Forse no, proprio perché la fase di scontro vera e propria ha epica, sì (come molte altre fasi e come era lecito attendersi) ma è circoscritta e concentrata in particolare sul suo epicentro. Il film in sé non manca di debolezze: il principio che dà il via allo snodo principale del racconto è costruito sulla sabbia, il duetto Romanoff/Occhio di falco in quel momento pare eccessivo, Captain Marvel quasi completamente inutile. Eppure soddisfa, lo si segue senza cedimenti dall'inizio alla fine e l'epilogo del progetto funziona.
Una parata finale girata con ambizione, impegno e sentimento, ma Infinity war era superiore e c'è la sensazione che troppi salti temporali e riavvolgimenti del nastro vadano a scapito di scorrevolezza e credibilità dell'insieme. Dialoghi, sonoro ed effetti sono comunque di alto livello, come pure le prestazioni degli attori. La prima parte è riflessiva e pare seminare bene ma alla fine delle tre ore non hai avvertito quel tocco di magia che aveva caratterizzato altri lavori Marvel. Il migliore della banda? Rocket. Quasi patetico invece Hulk.
Nonostante la solita mole pachidermica, sia come durata che come supereroi coinvolti (quasi tutto l'universo Marvel) che come tonitruanti effetti speciali, il film risulta più "agile" dei precedenti (vedi Age of Ultron) e sicuramente più divertente. Merito delle varie vicende di cui si tirano i fili (anche se non sempre ci si raccapezza) e di alcune ideuzze umoristiche piuttosto buone (il Thor panzuto amante della birra, l'Hulk intellettuale). Spiccano al solito Iron man e la sorpresa Ant Man, come il Thanos filosofo di Brolin.
MEMORABILE: La nuova Asgard con Thor ubriacone; Il primo tentativo di viaggio nel tempo di Ant man.
Un degno commiato, che nella seconda parte riscatta alla grande un ritmo non proprio elettrizzante della prima. Tornano più o meno tutti i protagonisti delle pregresse avventure (bello rivedere anche Loki) e tra personaggi più riusciti (come il brillante Iron Man o l’imbolsito Thor) e altri meno (Hulk è quasi patetico) le tre ore scorrono davvero piacevolmente. Impresa non facile: merito di una sceneggiatura che non propina solo combattimenti sfiancanti (seguendo il filone vincente di Infinity war) e ovviamente, di effetti speciali epici.
La fine è giunta e con Endgame si chiude una delle più grandi saghe della storia del cinema. I fratelli Russo cambiano registro rispetto a Infinity war e tutti gli altri Marvel lasciando in secondo piano l'azione e lo spettacolo in luogo di un ritmo più lento atto a raccontare i drammi e le fragilità di ogni singolo protagonista. Purtroppo non tutto funziona in quanto certi personaggi, una su tutti Captain Marvel, sembrano buttati dentro solo per fa numero. Resta il fatto che è impossibile non emozionarsi al destino finale dei nostri eroi.
La “fine dei giochi” degli Avengers è un film malinconico, meno action di come si potrebbe credere e più teso alla caratterizzazione dei personaggi che ne mette in luce i lati molto umani. La svolta dei fratelli Russo evita il “copia e incolla” che poteva essere e ci consegna un film godibile, forse un po’ troppo lungo, con parti bilanciate, buoni effetti e convincenti interpretazioni. È positivo che non ci sia un’eccessiva dispersione dei personaggi e che si dia a tutti il giusto spazio. Un buon film.
Ennesimo e si spera conclusivo episodio della saga dei Supereroi, tutti riuniti, della Marvel. Pur essendo uno dei migliori e il degno seguito di Infinity war la formula proprio non convince. C'è qualità nelle riprese, il ritmo è sostenuto, un certo divertimento è assicurato in un action movie che è comunque di buon livello, ma ll termine delle quasi tre ore di visione ci si domanda cosa rimanga, oltre ai ripetuti combattimenti. Spettacolare, ma fine a se stesso.
Magnifico e spettacolare finale di una saga intrecciata durata dieci anni. Kolossal grandioso che comprende praticamente tutti i personaggi dell'universo Marvel riuniti per un'unica grandiosa ed epica battaglia. Adrenalinico, ritmo sempre altissimo (tre ore e non sentirle), effetti speciali magnifici, momenti di giubilo durante la battaglia finale. Delude solo un po' il fatto che tutto venga scatenato da un evento troppo casuale e che Capitan Marvel compaia così poco.
Dopo Infinity war ci si aspettava qualcosa di ancora più spettacolare e profondo, e non solo in riferimento a scontri o mazzate cosmiche. Invece tutto sembra scorrere tranquillo, senza grossi colpi di scena se non quelli attesi e/o legati alla distorsione temporale. Grande cast e grande confezione, ma il tutto sembra improntato alla commozione ad ogni costo. Compreso l'inserto dopo i titoli di coda riservato alla memoria di Stan Lee. Insomma un giocattolone che non ha saputo trovare rinnovamento nell'ultimo e più importante episodio.
MEMORABILE: Thanos v/s Stark: "Io sono l'ineluttabilità", "Io sono Iron Man".
Considerando la gita europea di Spider-man una postilla, questa è la fine del primo ciclo MCU: è valsa la pena di vedere tutti i precedenti 21 capitoli, buoni e meno buoni? Si, perché al netto di tutte le incongruenze e facilonerie, al momento dell'ensemble prima della battaglia finale mi sono sentita come una ragazzina di 12 anni ed è una bella sensazione. Oltre tre ore di ottovolante fra momenti comici ed altri commoventi, fra ammicchi ai fan e link a nuovi sviluppi, e quando alla fine una manciata di firme appare sullo schermo, ecco un groppo di nostalgia, assurda e preziosa.
Quasi 180 minuti per la chiusura dell'epopea degli Avenger. Una costruzione narrativa che ovviamente mette a dura prova lo spettatore per la quantità tale di personaggi portati in scena (e addirittura c'è anche spazio per i loro doppi). La tenuta drammatica del film è portata a livelli alti tali da riuscire a smuovere anche il più duro degli spettatori. Tutto è abbastanza telefonato, ma coi tempi giusti.
Meno riuscita della prima, questa seconda parte risulta appesantita da troppe pause verbose e drammi personali, vissuti più o meno bene (Thor caricatura, "leggermente" sovrappeso, se non altro è la conseguenza più simpatica della catastrofe). Anche l'ammucchiata finale, nell'epico scontro, finisce più che altro per ridimensionare i protagonisti (non male la staffetta tra super eroi, con passaggio del "testimone"; fastidiosa Captain Marvel, troppo superiore). Comunque, la maestosa impalcatura filmica, seppur a fatica e con parecchi scricchiolii, regge; e il risultato non è poi così male.
MEMORABILE: Quando Stark parla (il migliore); Il nastro di Mobius; L'ibridHulk (da prendere a calci); La madre a Thor "Mangia più insalata"; "Io sono Iron Man".
Gioco partita incontro per I Vendicatori. I fratelli Russo chiudono la saga con un film imperfetto, scricchiolante, talora perfino "infedele" alla pur eterodossa semiotica marveliana, riuscendo però a risarcire l'avventore, lo spettatore, il fan e l'appassionato di tutto il salvifico spirito epico delle strisce fondate da Lee & Kirby. Così alcune eccedenze ironiche, tali da sfociare nel parodico (il Thor etilico/bucolico, l'Hulk mezzo e mezzo o il rugoso ultra Cap del finale) si sciolgono nello show(down) rigenerante di Stark (superbo Downey Jr), Romanoff & co.
Monumentale nel suo genere, costituisce in qualche modo un giusto epitaffio al grande e compianto Stan Lee. Pienamente organico al primo episodio (andrebbe visto in continuità) ne riproduce i molti pregi e qualche difetto. Ma non serve sottilizzare sull'eccessivo affollamento di personaggi o sulle soluzioni finali un po' confusionarie. C'è pathos, c'è spettacolo, c'è ironia, c'è grande azione, c'è perfino commozione. Sarebbe ingiusto fare troppo le pulci a un prodotto che segna di certo, per ora, un "omega" della filmografia supereroistica.
Capitolo finale per la prima fase dell'MCU. Gli Avengers, dopo gli eventi di Infinity war, sono a pezzi, senza una guida e con terribili lutti da elaborare. Al netto di tutto, è incredibile come ogni tassello disseminato nei vari film in solitaria degli Eroi vada a confluire e a incastrarsi alla perfezione in un opus conclusivo che tira le fila e si risolve con una titanica battaglia tra i buoni e l'esercito di Thanos. Menzione speciale proprio per il villain di Brolin, complesso, malinconico e sfaccettato. Emozioni, azione e un finale che commuove.
MEMORABILE: Thanos; Il "ritorno" degli Eroi; Il rapporto tra Tony e Peter Parker.
Il grande finale di questi anni epocali per i cinecomics è abbastanza deludente e scontato, e sembra essere un miscuglio di cose e personaggi inseriti per accontentare il pubblico e i fan. La regia è mediocre, la sceneggiatura piena di incongruenze e ricca di rimandi a film passati (semmai qualcuno non li avesse visti). C'è da dire che gli va riconosciuta l'importanza per quanto riguarda la storia del cinema, soprattutto per gli incassi, ma nel complesso è dimenticabile in fretta. Scontati anche i momenti fintamente emozionanti.
Nell'episodio finale, i due registi cercano (come è di moda oggi) di scavare nella psicologia degli Avengers e di restituirci i loro problemi, le loro fragilità. E' un'impostazione ormai trita e ritrita, frutto (si immagina) di scelte studiate a tavolino per acchiappare pubblici diversi. Come tutte le operazioni preconfezionate, anche questa sa di plastica e fa pensare con un respiro di sollievo che la saga sia finita.
Il game over dei Vendicatori è una gigantesca (e lunga) vetrina che, quasi a giustificarsi, piazza sullo schermo il 99% del Marvel Universe finora esibito, con defezioni comunque importanti come quella di Visione. Con la cgi a questi livelli ci si distrae dal copione, prolisso, a tratti asfittico e ci si ritrova come in una pinacoteca di personaggi appesi alla parete, quantumania permettendo. Dunque il gran finale, degno del miglior Tolkien cinematografato; ma arriva tardissimo, mentre si perdono pezzi da novanta e si dà il via ai prodromi, sulle note cheek to cheek di Harry James.
MEMORABILE: Thanos sconfitto che si siede prima di polverizzarsi; Thor panzuto; Hulkino; La sempre super-gnocca Scarlet; Cap versione "umarell" sulla panchina.
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DiscussioneRaremirko • 17/05/19 23:05 Call center Davinotti - 3863 interventi
124c ebbe a dire: Capannelle ebbe a dire: Ha scritto un critico su Uproxx che Endgame è «un giro della vittoria, più che un film". In effetti queste tre ore vivono su un collage che per forza di cose non può offrire grosse novità (l'unica è la forma fisica di Thor) ed è costretto a vivere di ipertrofia e deja vu.
Chi ha goduto con Infinity War, film più compatto e più filante come emozioni, deve secondo me abbassare le pretese col quarto episodio. Chi non lo ha visto potrebbe apprezzare di più Endgame.
Belli entrambi, ma, francamente, mancano di persone comuni. Dov'è finita la folla che fuggiva via impaurita in Avengers e, alla fine della battaglia di New York, si divideva se definirli eroi, o minacce? E poi, a proposito di minacce, dov'è la voce del giornalismo, dov'è il "Daily Bugle" di J. Jonah Jameson? Dove sono i poliziotti? Dove sono i pompieri? Dov'è l'esercito? Dov'è il presidente USA? L'arrivo di Thanos sulla Terra sembra essere solo una cosa segreta fra gli Avengers e il Titano, perché il resto del mondo, la gente comune intendo, che incontra "solo" Capitan America in piccole riunioni stile ex-alcolisti, quasi non esiste...Perché???
Vero, vero, giusta osservazione; ma magari gli autori han voluto marcare l'aspetto favolistico e basta...
Discussione124c • 18/05/19 09:55 Contatti col mondo - 5190 interventi
Raremirko ebbe a dire: 124c ebbe a dire: Capannelle ebbe a dire: Ha scritto un critico su Uproxx che Endgame è «un giro della vittoria, più che un film". In effetti queste tre ore vivono su un collage che per forza di cose non può offrire grosse novità (l'unica è la forma fisica di Thor) ed è costretto a vivere di ipertrofia e deja vu.
Chi ha goduto con Infinity War, film più compatto e più filante come emozioni, deve secondo me abbassare le pretese col quarto episodio. Chi non lo ha visto potrebbe apprezzare di più Endgame.
Belli entrambi, ma, francamente, mancano di persone comuni. Dov'è finita la folla che fuggiva via impaurita in Avengers e, alla fine della battaglia di New York, si divideva se definirli eroi, o minacce? E poi, a proposito di minacce, dov'è la voce del giornalismo, dov'è il "Daily Bugle" di J. Jonah Jameson? Dove sono i poliziotti? Dove sono i pompieri? Dov'è l'esercito? Dov'è il presidente USA? L'arrivo di Thanos sulla Terra sembra essere solo una cosa segreta fra gli Avengers e il Titano, perché il resto del mondo, la gente comune intendo, che incontra "solo" Capitan America in piccole riunioni stile ex-alcolisti, quasi non esiste...Perché???
Vero, vero, giusta osservazione; ma magari gli autori han voluto marcare l'aspetto favolistico e basta...
Il primo Iron man era tutt'altro che favolistico e c'erano di mezzo i soliti civili perseguitati dai cattivi.
Discussione124c • 18/05/19 10:54 Contatti col mondo - 5190 interventi
Raremirko ebbe a dire: 124c ebbe a dire: Raremirko ebbe a dire: 124c ebbe a dire: Raremirko ebbe a dire: Il film ha superato Titanic come film con i maggiori incassi della storia e forse sta scalzando Avatar dal podio.
Era un film attesissimo in tutto il mondo, per questo ha spopolato.
Avatar per te lo supera?
Non lo so, ma mi piacerebbe che superasse Avatar.
Dai, non ti ha fatto nulla Iron Jim; in soldoni soldoni son due filmoni, anche se un pò banali nelle trovate...
In entrambi i film c'è Zoe Saldana, ma il mondo del 2010 e quello del 2019 è diverso e, quindi, anche lo spettatore cinematografico.
DiscussioneRaremirko • 18/05/19 21:51 Call center Davinotti - 3863 interventi
124c ebbe a dire: Raremirko ebbe a dire: 124c ebbe a dire: Raremirko ebbe a dire: 124c ebbe a dire: Raremirko ebbe a dire: Il film ha superato Titanic come film con i maggiori incassi della storia e forse sta scalzando Avatar dal podio.
Era un film attesissimo in tutto il mondo, per questo ha spopolato.
Avatar per te lo supera?
Non lo so, ma mi piacerebbe che superasse Avatar.
Dai, non ti ha fatto nulla Iron Jim; in soldoni soldoni son due filmoni, anche se un pò banali nelle trovate...
In entrambi i film c'è Zoe Saldana, ma il mondo del 2010 e quello del 2019 è diverso e, quindi, anche lo spettatore cinematografico.
O magari la gente comune non ha più tanto da dire, quindi meglio ripiegare sui supereroi.
DiscussioneRaremirko • 18/05/19 21:52 Call center Davinotti - 3863 interventi
124c ebbe a dire: Raremirko ebbe a dire: 124c ebbe a dire: Raremirko ebbe a dire: 124c ebbe a dire: Raremirko ebbe a dire: Il film ha superato Titanic come film con i maggiori incassi della storia e forse sta scalzando Avatar dal podio.
Era un film attesissimo in tutto il mondo, per questo ha spopolato.
Avatar per te lo supera?
Non lo so, ma mi piacerebbe che superasse Avatar.
Dai, non ti ha fatto nulla Iron Jim; in soldoni soldoni son due filmoni, anche se un pò banali nelle trovate...
In entrambi i film c'è Zoe Saldana, ma il mondo del 2010 e quello del 2019 è diverso e, quindi, anche lo spettatore cinematografico.
La Saldana ha avuto una carriera a dir poco invidiabile; se pensi che era partita con Crossroads (ora invece c'è nei due più grandi successi filmici di sempre).
Hai tirato in ballo un punto interessante; secondo me son film più che altro dedicati ad un pubblico giovane/teen, non necessariamente agli adulti...
Di anziani Stan Lee, RIP, non credo ne esistan troppi purtroppo...
Discussione124c • 20/06/19 16:10 Contatti col mondo - 5190 interventi
Il film tornerà presto nelle sale USA, con alcune scene in poù...forse per superare gli incassi di Avatar. Si parla anche di scena post-credits. Arriverà di nuovo anche in Italia?
DiscussioneRaremirko • 20/06/19 21:33 Call center Davinotti - 3863 interventi
124c ebbe a dire: Il film tornerà presto nelle sale USA, con alcune scene in poù...forse per superare gli incassi di Avatar. Si parla anche di scena post-credits. Arriverà di nuovo anche in Italia?
Si, così si arriva alle 4-5 ore di minutaggio...
Discussione124c • 21/06/19 12:15 Contatti col mondo - 5190 interventi
Raremirko ebbe a dire: 124c ebbe a dire: Il film tornerà presto nelle sale USA, con alcune scene in poù...forse per superare gli incassi di Avatar. Si parla anche di scena post-credits. Arriverà di nuovo anche in Italia?
Si, così si arriva alle 4-5 ore di minutaggio...
No, si parla solo di una o due scene aggiunte, se non addirittura di una post-cresits. Comunque, ti capisco, questo è solo fanatismo.
Capannelle ebbe a dire: Alla fine l'ha superato Avatar, tra Cina e India ha avuto un ultima spinta.
Da notare che nella top10 compaiono tutti e 4 gli episodi degli Avengers https://www.bbc.com/news/entertainment-arts-49069432
un traguardo tutto meritato,, sono film semplicmente grandiosi