Come al solito, quando a scrivere è Larry Cohen la sceneggiatura, "si sente"; aveva già dimostrato di trovare buone idee per gestire la tensione in PHONE BOOTH (che ha non pochi punti in comune con questo, telefono a parte), qui non fa che svilupparle senza voler troppo insistere sull'idea di base (una donna rapita riesce a comunicare da un telefono distrutto con un ragazzo che casualmente riceve la chiamata). Certo, la telefonata da non interrompere a nessun costo era una trovata intelligente derivata dai vari SPEED, ma Cohen sa quando è...Leggi tutto il caso di abbandonada concedendosi a un action più classico spezzando quindi la ripetitività a cui si andava incontro con un regista poco "creativo" come Ellis. E così, pur basandosi su delineazioni elementari dei personaggi e non potendo contare su un cast fenomenale (Kim Basinger qui convince poco e Chris Evans pare un volto più adatto alla commedia), il film fila via come un treno senza staccare mai. Le situazioni ben poco plausibili non si contano, tutto è costruito in funzione dell'imprevisto e dello spettacolo calpestando a più riprese la verosimiglianza, ma è un gioco a cui si può stare, se si accetta di aver a che fare con un pop-corn movie. Moderato divertimento con William H. Macy agente, ma tensione e ritmo Ellis sa gestirli alla grande!
Film trattato abbastanza bene dalla critica e che io trovo imbarazzante, tanto da far sembrare tre ottimi attori (William Macy, Kim Basinger e Jason Statham) come attori qualunque di secondo piano. Segnalo però che è buono il riferimento al cellulare come oggetto che scandisce, ormai, il tempo del nostro quotidiano così come sono buoni sia il personaggio di Ryan sia la prova dell'attore Chris Evans che lo interpreta. Film assolutamente evitabile.
Ideale seguito, per affinità di contenuto, di In Linea con L'Assassinio. E non a caso, essendo scritto -come soggetto- da Larry Cohen. La trama è -come si suol dire- quel che è: un gruppo di poliziotti corrotti sequestra la moglie (una sempre verde Kim Basinger) di un testimone che ne ha registrato le poco edificanti imprese (rapina con delitto). La donna riesce ad attivare un telefono e chiamare un cellulare a caso: dall'altro capo un giovane farà di tutto per aiutarla. Per fortuna, però, la regia di Ellis è al livello di Final Destination 2.
Film che utilizza l'archetipo-icona delle comunicazioni via cellulare vero e proprio tormentone dei nostri tempi ma lo banalizza, essendo incapaci regia e sceneggiatura di costruirci intorno un film che sappia mantenere alta la tensione cinematografica così da sprecare idea e i buoni attori arruolati nel cast.
Non è malaccio. In primis funziona il parco attori, tutti in parte e la cui classe è difficile da negare. In secondo luogo Ellis dimostra di avere un buon senso del ritmo e quello che - in fondo - convince di più è la velocità: nessun momento di stanca e azione continua. I titoli di coda sono di un tamarro irraggiungibile. Onesto.
Viene rapita e chiama a caso un numero di cellulare per chiedere aiuto. Già nelle sue premesse la storia non è credibile: lo sviluppo, poi, lo è ancor meno, con l'aitante giovanotto chiamato che corre in aiuto fronteggiando quasi da solo un'organizzatissima banda di poliziotti corrotti. Un film d'azione con un innegabile ritmo e un impeccabile mestiere messo a frutto, con tanto di pedaggi ai miti sacri americani: la famiglia, l'eroe e le fughe in automobile... Ma sostanzialmente vuoto.
Una famiglia viene sequestrata da un gruppo di poliziotti corrotti perché quest'ultimi vogliono impossessarsi della prova che li incastrerebbe. L'idea di partenza è molto buona, anche se talvolta il ritmo risulta un po' lento, ma solamente nella parte iniziale poi il film riesce a farsi più avvincente. Il cast è in buona forma, soprattutto Kim Basinger ottima nel ruolo di madre buona e apprensiva, ma all'occorrenza in grado di difendersi e di far fruttare le sue conoscenze in campo biochimico. Anche il belloccio Evans fa la sua buona figura.
Non male, dopotutto. Non ci troviamo di certo di fronte a un prodotto particolarmente innovativo, ma la semplice trama funziona bene per il tipo di action/thriller proposto, perlomeno nel primo tempo; finite le rocambolesche, spettacolari ed improbabili imprese del giovane protagonista, il film si avvia verso binari più canonici e per questo più noiosi, anche a causa della durata un po' eccessiva. La Basinger fa quel che può e Statham nel ruolo da cattivo tutto sommato funziona; Macy interpreta il suo solito personaggio. Guardabile e nulla più.
Come action thriller l'ho trovato più che buono: l'idea di partenza è originale, il ritmo veloce, le scene d'azione ben fatte (la regia di Ellis in questo senso è una garanzia) e c'è molto humour (l'avvocato a cui il protagonista ruba la macchina due volte è spassoso). Mancano forse personaggi originali, visto che sono tutti un po' calati in stereotipi (l'eroe per caso, il poliziotto sull'orlo del ritiro, i poliziotti corrotti), ma il cast riesce a renderli interessanti. Sorprendente Evans, bravissimi Macy e la Basinger, adatto Statham.
MEMORABILE: Evans punta la pistola al commesso del negozio di cellulari; il confronto fra Statham e Macy.
Straordinario tour de force registico in un action movie tra i più mozzafiato e adrenalinici mai girati. Ellis si conferma director coi controcosi, che non lascia un benchè minimo microsecondo di allentamento o distrazione. Un susseguirsi di eventi imprevedibili, destabilizzanti, inverosimili, gettati a mille all'ora per tutti i 90 minuti, dove non si ha tempo nemmeno per respirare. Bastardissimo e feroce il poliziotto corrotto di Statham e da antologia il finale al molo. Puro cinema di regia e inventiva, gioia per le coronarie. Piccolo cult.
MEMORABILE: Evans, mentre è al telefono con la Basinger: "Come si chiama tuo figlio?". Lei: "Ricky Martin". Lui: "Davvero hai chiamato tuo figlio Ricky Martin?!".
Un titolo indegno che lascia intendere la solita boiata e che in realtà poco si addice a quello che è a tutti gli effetti un thriller adrenalinico con una Basinger in piena forma, perfettamente calata nel ruolo del suo personaggio. Grande ritmo, azione e una corsa contro il tempo gli elementi vincenti. Cast adeguato e una California del sud, con le sue ville da mille e una notte, cha fa da sfondo alla vicenda. Apprezzabie.
Larry Cohen dimostra ancora una volta di saper scrivere un soggetto e una sceneggiatura. E lo fa strizzando l'occhio alla tecnologia, padrona delle nostre vite, in qualche modo. Incipit che nell'economia del film c'entra poco, giusto a inserire il fattaccio padre dei guai (ma poteva essere qualunque altra cosa) e svolgimento adrenalinico quanto basta. Qualche buona parte comica per rilassare le menti e poi via, si riparte. Ottime le prove attoriali con esclusione di Burgi, Sentinel fuori ruolo e pesce fuor d'acqua. Godibile.
Un thriller che parte da un cellulare per districarsi in uno sviluppo sceneggiativo abbastanza convenzionale che spazia tra filmati nascosti e poliziotti forse corrotti. La tensione alberga ma appare troppo stereotipata e sembra che il finale sia scontato; purtroppo così sarà. La Basinger è sempre una mamma attraente, Evans scolastico mentre Statham appropriato.
Classico esempio di buon intrattenimento. Qualche sbavatura c'è (troppa repentina la trasformazione del protagonista da bamboccione a eroe), le parentesi comiche rischiano di apparire fuori posto, ma nel complesso il film funziona, grazie a una sceneggiatura che ha il merito di non fossilizzarsi sull'idea di partenza, proponendo invece alcuni varianti non banali. Il cast è diligente, la regia riesce a mantenere un ritmo e una tensione costanti e anche la lunghezza (meno dei canonici 90 minuti) è quella giusta.
Il cellulare nel 2004 era già entrato prepotentemente nella vita quotidiana di tutti noi; perché allora non costruirci sopra un film ad alta tensione? Questa deve essere stata l'idea del regista, che utilizza il dispositivo tecnologico come unico strumento che tiene viva la speranza di una donna di essere trovata viva. Ma intorno a quest'idea c'è poco altro e la conferma arriva dalla piega scontata che prende la sceneggiatura. Un'idea messa lì da sola non basta a fare un buon film. La Basinger è sempre un bel vedere.
Il protagonista è il tipico uomo medio hitchcockiano che si ritrova incastrato in qualcosa più grande di lui, in questo caso il rapimento della moglie di un testimone. La novità è rappresentata dal cellulare, che permette di cambiare le carte in tavola per quanto riguarda la costruzione della trama. Non tutte le idee sono sfruttate al massimo, ma nel complesso è un buon prodotto d'intrattenimento, con un cast in forma (specialmente la Basinger e uno Statham sorprendentemente cattivo) e vari momenti di tensione, incluso il finale.
MEMORABILE: La ricerca di un caricabatterie; "Hai chiamato tuo figlio Ricky Martin?"
Una storia incredibile e inaccettabile per montare su il milionesimo thriller dove ci si insegue per salvare qualcuno o sé stessi. Qui il tema centrale è il cellulare – specificatamente un Nokia 6600: che nostalgia... – attraverso il quale la vittima riesce a tenersi in contatto con il suo salvatore. Si nota una grossolanità generale il cui simbolo sono i nomi degli attori visualizzati sul telefonino duranti i titoli di testa. Da ricordare ci sono soltanto la performance e il personaggio del buon Macy, mentre il resto è nella media.
Ci sono tensione e diversi morti ammazzati, ma non lo definirei né un dramma né un thriller. Troppi gli elementi della commedia, anche se fusi bene con i generi già detti; buona contaminazione quindi, che dà vita a un prodotto che intrattiene e soddisfa sia chi vuol ridere, sia chi ama il ritmo ansiogeno, caratteristica del film. Gli attori poi sono di prima classe: anche Evans, credibile come bambinone, pure come improvvisato soccorritore merita il plauso. Le varie incongruenze passano perciò in secondo piano e si possono accettare.
MEMORABILE: Macy con la maschera verde che discute con la moglie.
Un buon action movie diretto dal bravo Ellis, ove non mancano scene di alta tensione (su tutte le parti ove la Basinger è imprigionata...) e momenti con un pizzico di humor. Evans è adatto per il ruolo, un giovane che senza rendersene conto finisce in un mare di guai (ha solo risposto al telefono, poveraccio!) e, di fatto, porta avanti da solo la pellicola. Tra gli altri si segnala un convincente Macy. La Basinger è un po' ingessata, ma fa il suo. Non manca qualche buon colpo di scena.
MEMORABILE: Evans che ruba l'auto all'avvocato; "Hai chiamato tuo figlio Ricky Martin?", "Sì, il cantante non c'era ancora...".
Film che punta tutto sull'azione spinta fino alla spettacolarizzazione (caratteristica dei prodotti americani) ma è uno dei rari casi in cui non pretende di essere credibile, perché fin dall'inizio propone una vicenda surreale: giovane mollato dalla ex che lo considera infantile si trasforma di colpo in un eroe senza paura (che sia questa l'occasione per farla ricredere?). Eppure il ritmo è così elevato, la tensione talmente palpabile, gli attori tanto convincenti, che lo spettatore rimane coinvolto dalla vicenda e gode nel vedere i cattivi puniti come meritano. Ironico il finale.
MEMORABILE: "Ha sbagliato famiglia!" (Jessica, disperata, al rapitore).
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Edizione in DVD (catalogo Eagle Pictures) come si suol dire, coi fiocchi.
Oltre all'ottimo riversamento, in formato anamorfico 2.35:1 e con traccia dolby 5.1 EX e (rarissimo) DTS 6.1, il film è supportato da un vano extra eccellente.
Si comincia con un audiocommento curioso, curato da David e Tawny Ellis, durante il quale il regista telefona a vari personaggi (ad esempio Robert Shaye, produttore della New Line Cinema, che pure compare in una breve particina nel film) per poi proseguire con uno speciale sul film (Dialing Up Cellular di 28 minuti), uno sulla storia della telefonia mobile (Celling Out, 22 minuti) ed un documentario sulle nefaste vicende, datate 1999, attribuite a frange deviate della polizia di Los Angeles (Codice del silenzio: dentro lo scandalo Rampart, 25 minuti).
Per chiudere in completezza: le scene tagliate (con commento) e l'immancabile trailer...
Buio ti sei dimenticato il cellulare nella mia macchina. Te lo volevo dire cosi non ti allarmavi.. Scrivimi una mail cosi ci mettiamo d'accordo per incontrarci cosi te lo restituisco... Comunque grande serata!