Al centro di manifestazioni demoniache non è più la casa al n.112 di Ocean Avenue, ma quella - non meno inquietante - scelta da una coppia per riconciliare l'armonia tra figli e figliastri. Anche in questo stabile, caratterizzato dalla presenza di minacciose bambole e pupazzi, la presenza d'una bambina funge da catalizzatrice per le forze spiritiche e malvagie dell'aldilà. Settimo (e noioso) film del ciclo inaugurato nel lontano 1979 da Stuart Rosenberg. Dopo le precedenti edizioni destinate alla televisione si punta direttamente all'Home Video tentando di inserire un subplot alla Poltergeist.
Ottavo capitolo (compresi anche i tv movie) di una delle saghe più prolifiche e longeve del cinema. Ovviamente non c’è molto da dire rispetto agli altri film della serie se non che è uno dei peggiori in assoluto visto che in questo caso dietro la macchina da presa non c’è un bravo regista che salvi il tutto dal disastro e che non ci sono attori degni di questo nome.
Oh mamma, la casa del mistero, dopo un lavaggio a 90°. Ma si trattava di un edificio di lana, quindi il risultato è un prodotto infeltrito e da buttare (purtroppo). L'idea poteva essere anche accettabile, pure se, rimanendo in tema, in modo stretto... stretto. La saga si prestava ad ulteriori episodi, visto il classico indumento e la possibilità di ricavarne modelli in molteplici colori, ma manca la buona sartoria e le macchine utilizzate sono di scarsa qualità. Mentre il tutto gira, il rumore dei dialoghi sottotono provoca tedio, assopimento e morte apparente.
Un horror innocuo che non fa paura, che del capostipite, oltre ovviamente al nome di richiamo, sfrutta la casa dalle finestre a mezzaluna (in versione casa di bambola, appunto) e nulla più. Uguale a decine di altri film, latita (a voler esser buoni!) in tensione, sangue e sorprese e se ne può tranquillamente fare a meno. Stranamente contiene un subplot di attrazione madre/figliastro (forse una strizzatina d'occhio al capitolo due?) inconsueto per il tipo di produzione, ma comunque soltanto accennato.
MEMORABILE: "Samak ato famolà... Luridi bastardi".
Dopo il terzo capitolo, che già non era esaltante, non è più uscito nulla di buono da questo franchise; i successivi episodi, tra tv-movies e straight-to-dvd, erano uno più brutto dell'altro. Non fa eccezione questa ennesima variazione sul tema, che usa l'escamotage della nota Amityville in modo abbastanza pretestuoso per realizzare un classico horror a cavallo tra case infestate e passaggi per l'inferno. Momenti di ridicolo involontario a iosa, attori e doppiaggio pessimi, fotografia televisiva. Non se ne sentiva proprio il bisogno, ma tant'è.
MEMORABILE: La mamma con voglie incestuose; Il papà ex-soldato redivivo; Il medium che insulta i demoni dicendogli "luridi bastardi".
Enensimo capitolo della saga della "mitica" casa indemoniata. Si parte con un' idea (casa giocattolo) che non è malaccio. Tuttavia il resto del film non brilla per originalità o tensione, con spunti "riciclati" dagli altri capitoli. Girato per l'home video, il livello complessivo è appena sufficiente. Rispetto agli altri sequel (dal 3 in avanti) è il migliore, ma nulla di più.
Sagra del già visto (scopiazzato male), nel quale una scricchiolante famigliola allargata si confronta con una malefica casa giocattolo. Trama assente, effetti speciali preistorici, trucco carnevalesco, attori modesti, dialoghi banali, personaggi tratteggiati frettolosamente, alcuni dei quali alquanto singolari (il bimbo secchione patito dei criceti, il muscoloso zio centauro spiritista). Più che un film dell'orrore, un orrore di film, che strappa involontariamente grosse risate.
MEMORABILE: Le effusioni dei due fidanzati bruscamente interrotte da un insetto.
Una casa in miniatura per un film in miniatura: gli episodi soprannatural-orrorifici sono freddamente elencati senza una logica coesiva e scopiazzati senza paura di farsi scoprire (chissà mai dove avranno ripreso il soldato che torna dall’aldilà...), gli effetti speciali ci fan sghignazzare anche se meno dell’inadeguatezza lampante della regia. Lo riporta parzialmente a galla qualche personaggio pittoresco, come la mamma con mire sessuali sul figliastro o lo zio occultista che sembra un roadie dei ZZTop. Amityville non abita più qui, l’intonaco ormai va giù a pezzi.
Ottavo episodio della saga di Amityville che col primo non ha praticamente nulla a che spartire se non il titolo e una casa delle bambole che è la copia in miniatura della diabolica abitazione. Trattasi del classico film direct to video anni 90 fatto con due dollari diretto e interpretato da nomi ben poco noti. Effetti speciali, trucco e recitazione sono approssimativi e la trama è un semplice collage preso da altri film (tra cui Poltergeist). Di paura o inquietudine non ce n'è traccia al contrario però il film riesce ad essere involontariamente divertente
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DiscussioneZender • 10/12/14 19:34 Capo scrivano - 48960 interventi
Difficile però capire quando è apocrifo e quando non lo è, in certe saghe... Se usano il titolo immagino debbano pagare qualche stracico di diritto.
Zender ebbe a dire: Difficile però capire quando è apocrifo e quando non lo è, in certe saghe... Se usano il titolo immagino debbano pagare qualche stracico di diritto.
Vedi quella di Emmanuelle , l'apoteosi...
DiscussioneZender • 10/12/14 19:49 Capo scrivano - 48960 interventi
Beh, quiella di Emmanuelle colle due emme è proprio tutta apocrifa!
Buiomega71 ebbe a dire: Zender ebbe a dire: Beh, quiella di Emmanuelle colle due emme è proprio tutta apocrifa!
Ma anche l'originale non scherza per via di sequel...
Semmai e quella con una "m" che è apocrifa :)
DiscussioneZender • 11/12/14 08:07 Capo scrivano - 48960 interventi
Sì, ovvio, pensavo ti riferissi a quella. In realtà ti riferivi alla saga originale che ha mille apocrifi (quelli colla m sola tra l'altro, in effetti) :)
Zender ebbe a dire: Quali altre serie ci sono così lunghe Herr? A parte Venerdì 13, Grano rosso sangue, Nightmare, Halloween... Difficile vederne di così stiracchiate. A parte quelle già citate anche dagli altri utenti, mi viene in mente quella di Puppet Master, che di sicuro un paio d'anni fa erano 9, forse al momento anche 10 o 11...
DiscussioneZender • 11/12/14 17:25 Capo scrivano - 48960 interventi
Salvagnini nel Dizionario dei film horror lo cataloga come Amityville 5 - Dollhouse. A quanto pare da noi è stato spacciato come quinto capitolo, anche se di fatto è l'ottavo del ciclo. Forse andrebbe segnalato in nota.