Un marito fedele - Film (2022)

Un marito fedele
Locandina Un marito fedele - Film (2022)
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Kærlighed for voksne
Anno: 2022
Genere: thriller (colore)

Cast completo di Un marito fedele

Note: Soggetto dal romanzo omonimo di Anna Ekberg. Aka "Loving adults".

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La nostra recensione di Un marito fedele

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Thriller danese non particolarmente originale ma angoscioso e condotto con buon piglio, si distingue per una storia che comincia nella maniera più tradizionale possibile evolvendo tuttavia in modo sufficientemente astuto da riuscire a coinvolgere, incuriosendo fino all'ultima scena. Merito anche di una coppia ben scelta, composta da Dar Salim (sarà al fianco di Jack Gyllenhaal in COVENANT), attore iracheno cresciuto in Danimarca, e Sonja Richter, il volto giusto per impersonare la sua fredda moglie, tradita e all'attacco già nei primi minuti. Lui riceve un sms nel cuore della notte, lei gli chiede di mostrarle il...Leggi tutto telefonino per capire chi possa essere. Lui glielo nega, dice che è il socio, lei non ci crede e insiste. Lui, palesemente nel panico, reagisce scaraventando il cellulare contro il muro e sfasciandolo: un bell'incipit teso che fa subito capire come la regia ben sappia gestire i momenti critici, in cui il clima si arroventa. E non ci vuole molto per passare a quello in cui Leonora, seguendo il marito e indagando facilmente online, risale alla responsabile della situazione ovvero Xenia (Wilkins), seducente architetto che lavora con lui.

A raccontare la vicenda è un commissario di polizia (Birkkjaer) che, seduto al tavolo di un bar con la figlia (Petersen), spiega come si sono prevedibilmente svolti i fatti. Suddivisa quindi in lunghi flashback, la relazione malata che lega i due coniugi comincia a delinearsi. Leonora, che in gioventù era stata creduta da qualcuno responsabile dell'uccisione di un ragazzo con cui stava e l'aveva lasciata, mostra di avere le idee chiare: mi molli? D'accordo, e io ti denuncio per illeciti sul lavoro di cui sono a conoscenza. La discesa del povero Christian agli inferi è solo iniziata... Un soggetto apparentemente poco intrigante viene invece trattato con bella mano infilando i momenti chiave al punto giusto e sfruttando bene lo spaesamento del marito fedifrago, letteralmente terrorizzato dalle minacce a mezza voce della ferocissima consorte, decisa a non fargliela passare liscia.

Aiutato da una buona fotografia e dall'asettica freddezza comunicata dagli interni dal design moderno e da esterni che spaziano dal lago alle architetture inconsuete della villa in cui abita la coppia protagonista (che ha pure un figlio, in verità piuttosto in disparte), il film si rivela efficace nella narrazione e piuttosto sorprendente nel finale (impensabile a Hollywood), per quanto non possa che lasciare un po' di amaro in bocca. Senza mai voler strafare, limitandosi a gestire intelligentemente le armi a disposizione del genere, la regista Barbara Topsøe-Rothenborg ammannisce un thriller piacevole, con qualche idea gustosa anche dal punto di vista visivo (la cena col grande acquario alle spalle).

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Tutti i commenti e le recensioni di Un marito fedele

TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/08/22 DAL BENEMERITO DANIELA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 18/12/23
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Daniela 28/08/22 11:22 - 13278 commenti

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In apparenza sembrano una coppia perfetta ma basta un sms ricevuto alle 4 di notte per aprire una crepa destinata a diventare una voragine: se il marito è infedele, la moglie è una furia vendicativa disposta a tutto... Thriller danese disseminato di colpi di scena, menzogne e piste false, assai poco convincente sul piano del racconto per le approssimazioni e le incongruenze anche vistose ma che tuttavia si fa seguire per la curiosità di scoprire come finirà questo gioco al massacro coniugale tra personaggi tanto inetti (lui), odiosi (lei), criminali (entrambi). Guilty pleasure.
MEMORABILE: "Sono venuto a costituirmi..." "Ma non vede che sono occupato? Si sieda lì ed attenda il suo turno!".

Kinodrop 14/09/22 19:45 - 3386 commenti

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Un poliziotto racconta a mo' di voce fuori campo (vistosamente didascalica) i casi di una coppia disintegrata per i tradimenti del marito e per l'ostinata vendetta della moglie. Dalla Danimarca un thriller esteticamente interessante ma difettoso nella concatenazione dei vari colpi di scena, che vogliono sostituirsi a una carente indagine psicologica, macchinosa e stereotipata dei protagonisti. Nell'insieme non è spiacevole anche per la cura delle location e per la curiosità che bene o male suscita, mentre delude la prova attoriale un po' da fiction (ad eccezione di Sonja Richter).

Ira72 17/11/22 10:28 - 1362 commenti

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Tipica pellicola danese dagli affascinanti colori cupi, quasi monocromatici, din cui imperversano i boschi e le piogge. In questo scenario, una coppia - ormai scoppiata - elargisce generosamente il peggio di sé. La trama non è certo nuova in thriller del genere, però gli sviluppi (anche se talvolta un po' forzati) riescono comunque a tenere viva l'attenzione e gli interpreti riescono a risultare credibili, grazie a una buona recitazione che quindi tale non sembra. L'epilogo (cinico) dà un twist in più che rende il film non male affatto.

Anthonyvm 16/11/22 15:27 - 6512 commenti

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Stando al prologo, si direbbe il solito noir coniugale: lui si è fatto l'amante, lei lo scopre e lo minaccia, lui ricorre a rimedi poco ortodossi. Ma non tutto è come appare: in un intrico di twist e scambi di ruoli fra vittima e carnefice, va delineandosi una malatissima love-story a un passo dal fincheriano Gone girl. D'accordo, lo script pretende forse un po' troppo dalla sospensione dell'incredulità, fra poliziotti ingenui e capriole del fato che manco il cinema fantasy, ma la cura delle immagini, la malignità insistente e la prova di Sonja Richter bastano a farcene dimenticare.
MEMORABILE: L'omicidio stradale; L'oscuro passato della moglie; Il sorriso della Richter alla cena con mega-acquario sullo sfondo; La tesa accensione del falò.

Alex-1971 11/11/23 20:22 - 39 commenti

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Se non fosse per alcune forzature (l'omicidio della ragazza architettato da una donna "calcolatrice" sembra una cosa un po' fine a se stessa), incongruenze (perché non ha mai detto che è stato un incidente?), moralismi (il finale della serie "se ti sposi può succedere anche a te"), oltre che per una certa dilatazione (si poteva avere lo stesso effetto con una quindicina di minuti in meno), si parlerebbe davvero di un bel film, ottimamente recitato, con una parte thriller molto interessante e alibi ben architettati. Ad ogni modo, si lascia guardare.
MEMORABILE: Gli alibi acustici (in albergo e alla scuola di musica) che riportano al miglior Tenente Colombo.

Nicola81 31/03/24 23:49 - 2979 commenti

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Coinvolgente thriller danese in cui un tradimento coniugale innesca un autentico gioco al massacro tra marito e moglie nel quale entrambi indossano a turno i panni della vittima e del carnefice. Come spesso accade in queste pellicole qualche forzatura si nota, ma l’intreccio è costruito in modo tale da incuriosire lo spettatore fino a un epilogo moralista che potrebbe non piacere a tutti, ma che ha comunque una sua logica. Strepitosa prova di Sonja Richter, moglie che non si rassegna all’abbandono e capace di suscitare antipatia ma anche comprensione; il resto del cast è nella media.
MEMORABILE: Gli ingegnosi alibi.

Il ferrini 16/05/24 00:21 - 2683 commenti

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Titolo poco invitante per un prodotto che, pur non partendo da uno spunto molto originale, ha una sua dignità. La sceneggiatura sposta varie volte la linea di demarcazione fra chi è buono o cattivo con alcune trovate sorprendenti, scatenando innegabilmente una discreta curiosità. Ovviamente è indispensabile un po' di "suspension of disbelief", ma da questa deforme guerra dei Roses ci si può trovare coinvolti. Richter quasi satanica, la Wilkins illegalmente bella, nel mezzo un Salim convincente.

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