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TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/05/08 DAL BENEMERITO GALBO
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Galbo 11/05/08 11:24 - 12392 commenti

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Una showgirl di Chicago, in trasferta a Reno per divorziare fa amicizia con una serie di strani personaggi, innamorandosi di uno di loro. Sceneggiato dal commediografo Arthur Miller, è l'ultimo film di Gable e della Monroe. La sceneggiatura talora prolissa, è particolarmente attenta alla caratterizzazione psicologica dei personaggi, che al di là della vicenda (che è piuttosto un pretesto) rappresenta il vero cuore del film. Notevole il tono elegiaco e malinconico che caratterizza anche per motivi autobiografici tutto il film.

Saintgifts 5/05/09 12:59 - 4098 commenti

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La parola che può caratterizzare questo bel film è tramonto. Tramonto dei personaggi e anche tramonto vero degli attori (non per Eli Wallach, qui al suo quinto film). Buona regia e bellissima fotografia b/n. La Monroe offre una delle sue migliori interpretazioni e gli altri non son da meno. Le scene della caccia ai mustang sono formidabili. I personaggi sono carichi di vita vissuta ma sono rimasti "integri" e sensibili e con la voglia di vivere e amare ancora. Ed è proprio l'amore a vincere.

Stefania 2/01/10 00:23 - 1599 commenti

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Una donna, Roslyn, e due uomini, Guido e Gay: tre marginali, tre naufraghi aggrappati ad una zattera nelle praterie del Nevada. L'intesa iniziale tra i tre stanchi avventurieri viene meno: non sono abbastanza forti per sostenersi a vicenda, né per sopportare di essere soli. E poi, non hanno un luogo dove tornare, né uno spazio dove essere liberi. Come i puledri selvatici che inseguono e catturano per il macello. Pessimista e struggente, il film segnò la fine del matrimonio tra la Monroe a Miller, e la fine della carriera della diva.

Homesick 20/03/11 18:43 - 5737 commenti

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La letterarietà del testo di Miller rischiara alla luce della love-story un pessimismo da western crepuscolare che comunque Huston coglie e trasmette affidandosi alla potenza del paesaggio (la distesa sconfinata in cui vengono catturati i cavalli) e alle interpretazioni di due divi per l’ultima volta sullo schermo: l’attempato ribelle senza causa Gable e una trasognata Monroe che in questo suo testamento artistico – infatti il successivo resterà incompiuto per la sua prematura scomparsa – eterna la vis drammatica da lei sempre posseduta accanto a quella comica e all’ovvio sex-appeal.

Pigro 18/04/12 09:37 - 9666 commenti

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La libertà dello sbandato o il legame che strozza e uccide? Sono “disadatti” (titolo originale) nelle relazioni (quindi nella vita) i protagonisti (una divorziata, due cowboy e un aviatore) di un film che si traveste da cinica storiella d’avventure amorose e da folkloristiche avventure post-western per raccontare lo sbandamento di chi oscilla tra l’ossessivo orgoglio dell’indipendenza e il terrore della dipendenza, in un continuo sotterraneo memento della morte. Fino alla splendidamente drammatica ed emblematica cattura dei cavalli finale. Dolente.

Mickes2 18/11/12 16:07 - 1670 commenti

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Pervaso da un’aura romantica e sofferta, è un ritratto amaro di uno spaccato di società americana. L’occhio antropologico e crepuscolare di Huston si focalizza sulla deriva di quattro “misfits”, liberi, anarchici, contraddittori, stanchi: disadatti nei confronti della vita. Ma è un’esistenza di facciata, è un’onestà effimera, una dignità che deve ripiegare sulle cose materiali; l’amore come unico collante per cambiare un destino profondamente segnato dall’indipendenza a tutti i costi. Stupenda l’ultima interpretazione di Marilyn.
MEMORABILE: L’intera sequenza della cattura dei cavalli.

Nando 15/12/12 10:55 - 3814 commenti

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Un melodramma di ampio respiro in cui si evidenzia la notevole introspezione psicologica dei personaggi. Il canto del cigno di un carismatico Gable e di una bellissima quanto sensuale Monroe, che danno vita, coadiuvati da due validissimi Wallach e Clif a una appassionante narrazione fatta di dialoghi e paesaggi sconfinati. Bello.

Cotola 6/07/14 11:16 - 9043 commenti

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Film dal sapore "letterario", la cui storia non è certamente di quelle memorabili ma è riscattata da bei dialoghi e dall'attenzione che la sceneggiatura (scritta da Arthur Miller) pone ai personaggi ed al loro approfondimento psicologico. Riuscita anche la creazione di un clima di sconfitta, dolore e morte che aleggia sempre, o quasi, su tutti i personaggi e le loro azioni. Eccellente il cast con una Marilyn (al suo ultimo film come pure Gable) che non è mai stata così bella e brava. Un buon film che però è stato, forse, un po' sopravvalutato a posteriori.
MEMORABILE: Marilyn "Non le piacciono le donne colte?" Gable "Sì, ma ti chiedono sempre cosa stai pensando".

Deepred89 22/12/14 12:08 - 3706 commenti

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Interessante e con cose notevolissime (a partire dalle interpretazioni), ma questa storia di gelosie e vecchi eroi ambientata nel nuovo West risulta incapace di convincere appieno, anche perché la sceneggiatura, seppur attraversata da una certa vena dolente e abbastanza impietosa verso i suoi protagonisti, non possiede particolari evoluzioni e manca della giusta zampata finale. Nulla di particolarmente memorabile in realtà, a parte la lunghissima sequenza dei cavalli verso la fine, che da sola vale la visione.

Giacomovie 23/01/16 21:40 - 1398 commenti

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Ultimo film sia per Marilyn (non considerando l’incompiuto Something’s got to give) che per Clark Gable, è una pellicola malinconica e riflessiva nella quale le esperienze di vita di ogni personaggio completano un mosaico di analisi esistenziale. La sceneggiatura si arricchisce di contenuti umani grazie al personaggio di grande sensibilità di sentimento della Monroe. In una scena Clark Gable la definisce “così splendida che mi abbagli” e in effetti nel suo ruolo offre il meglio di sé sia come grazia sensuale che come convincente recitazione.

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Il ferrini 26/01/19 23:57 - 2358 commenti

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Amaro e decadente non è un film di cowboys ma "sui" cowboys. Gable è straordinario (non usa mai controfigure e ha 60 anni) e Marilyn è particolarmente intensa, soprattutto nella seconda parte. Tutti i personaggi hanno un loro spessore, la regia è solida e le location bellissime; il punto debole sta forse nella narrazione, che nonostante i dialoghi brillanti non ha una gran storia da raccontare. Poco male, le interpretazioni sopperiscono alle mancanze dello script e il ritmo regge fino alla fine. Un buon film.

Rocchiola 25/02/20 14:01 - 966 commenti

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Western moderno sul malessere esistenziale di una piccola comunità di outsiders disincantati e cinici che cercano un’illusoria libertà in un’America che ha ormai dimenticato i vecchi cowboy. In anticipo sui tempi, il film di Huston è cresciuto col passare degli anni pur rimanendo a tratti eccessivamente verboso. Ma la presenza di tre divi prossimi alla prematura scomparsa e impegnati in ruoli dagli evidenti richiami autobiografici, gli ha conferito un marcato significato allegorico. Wallach e la Ritter rubano spesso la scena al trio protagonista.
MEMORABILE: Wallach che danza con Marilyn; Le mani sul posteriore di Marilyn che si dimena con la racchetta elastica; Il rodeo; La caccia ai cavalli selvaggi.

Daniela 17/09/20 10:28 - 12662 commenti

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Naufraghi nel deserto del Nevada che si aggrappano l'uno all'altro per non affondare in un mare di solitudine ed amarezza sono al centro di questa film la cui matrice fortemente letteraria comporta il rischio di una certa artificiosità, avvertibile soprattutto nei dialoghi della seconda parte. Tuttavia è impossibile affrontare la visione prescindendo dalla consapevolezza della sorte che attendeva gli attori protagonisti ed il sentimento di malinconia misto a rimpianto da essa genera finisce per fondersi con i contenuti della pellicola conferendole un valore extradiegetico peculiare.

Myvincent 21/08/23 07:10 - 3741 commenti

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Tre uomini girano attorno a una meravigliosa creatura, cercando di mostrare a se stessi la propria ottusa supremazia sulla natura in una terra infuocata dal sole. Tre mostri sacri del cinema di tutti i tempi in una specie di testamento artistico nel quale certamente aleggia un’ aria di morte, ma anche di rinascita spirituale. A loro insaputa. Un gran film in cui si respira l’atmosfera letteraria di Arthur Miller e si percepisce il cambiamento culturale e ideologico cinematografico del nostro occidente più ispiratore.
MEMORABILE: La caccia ai pochi cavalli selvaggi.
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  • Curiosità Ciavazzaro • 13/12/09 11:27
    Scrivano - 5591 interventi
    Il regista voleva inzialmente Robert Mitchum per il ruolo di Gay Langland,ma lui rifiutò perchè non apprezzava lo script.

    Fonte:Imdb
  • Homevideo Galbo • 7/06/11 17:34
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Esce in Blu Ray il 22/6.
  • Homevideo Gestarsh99 • 1/01/12 22:17
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per MGM/20th Century Fox:

    DATI TECNICI

    * Formato video 1,85:1 Anamorfico 1080p
    * Formato audio 1.0 Dolby Digital: Spagnolo Francese Tedesco Portoghese Giapponese
    2.0 DTS: Italiano
    2.0 DTS HD: Inglese
    * Sottotitoli Italiano Inglese NU Spagnolo Francese Olandese Portoghese Tedesco Giapponese
    * Extra Trailer
    Ultima modifica: 25/02/20 14:15 da Zender
  • Homevideo Rocchiola • 25/02/20 14:14
    Call center Davinotti - 1255 interventi
    Bluray MGM-Fox di buon livello. L'immagine dichiarata nel fromato 1.66 ma più prossima al canonico 1.78 è stata ripulita da graffi, macchie e spuntinature presenti nella precedente versione in DVD. Tuttavia persiste una granulosità di fondo mediamente marcata che penalizza un pochino la nitidezza della brillante fotografia in bianco-nero. Ma nel complesso la visione scorre senza problemi. L'audio italiano mono 2.0 è discretamente chiaro e mediamente potente. Ancora disponibile a prezzi contenuti, ne consiglio l'acquisto prima che vada definitivamente fuori catalogo.
  • Homevideo Digital • 2/07/20 16:08
    Portaborse - 3994 interventi
    Dvd Sinister disponibile dal 30/09/2020.