Questa volta parliamo di... Franco e Ciccio
21 Maggio 2012
PICCOLA INTRODUZIONE (di Zender)L'altro giorno, mentre stavo riordinando la vecchia posta elettronica, mi sono imbattuto in una mail del
febbraio 2009 firmata per l'appunto dal caro Geppo. Diceva: "Ciao Mauro, il famoso speciale su Franco e Ciccio che ti promisi tempo fa è praticamente pronto, nel giro di un paio di settimane ti spedirò tutto". A cadenza trimestrale, circa, mail più o meno simili se non identiche sono continuate ad arrivare fino ad oggi. Cogli anni questo "oggetto misterioso" ha acquisito forme diverse, crescendo e sviluppandosi: ho suggerito alcune varianti per renderlo secondo me più interessante mentre Geppo, per arricchirlo ulteriormente, intervistava personaggi legati a Franco e Ciccio. In breve, dopo "qualche tempo" e del tutto inaspettatamente (ormai nel lessico comune davinottico erano entrate frasi del tipo "Sì sì, ci vediamo quando Geppo pubblica lo speciale di Franco e Ciccio", usata quando due pensano di non rivedersi più o quasi...), ecco infine a voi il Sacro Graal geppesco, al quale è allegato uno
splendido articolo scritto da Paolo Albiero per noi sui rapporti tra i due e Lucio Fulci (ma non solo).
QUESTA VOLTA PARLIAMO DI FRANCO E CICCIOdi Giacomo di Nicolò (Geppo) per il Davinotti"Bacio le mani a tutti"... oggi Franco Franchi direbbe così. Non so se a qualcuno possa interessare chi sono, mi chiamo Giacomo Di Nicolò ("Geppo" per gli amici del Davinotti), sono nato nel febbraio del 1976 e seguo Franco e Ciccio da sempre, da quando per la precisione mio zio, che da bambino (1981 circa) mi fece conoscere le vhs, mi fece vedere per la prima volta un film coi due siciliani: il film era
Due marines e un generale e di cui già parlai in un'
intervista a una radio tedesca. Parlare di Franchi e Ingrassia è una cosa che amo: li ho sempre apprezzati, sono uno dei miei grandi punti di riferimento artistici e musicali. Erano anni che volevo scrivere per il Davinotti un approfondimento interamente dedicato a loro e finalmente ci sono riuscito. Ringrazio infinitamente tutti gli amici che mi hanno aiutato a
realizzare questo progetto: Il simpaticissimo amico Andrea Balestri, Cecilia Scicolone, Mauro Zender, Paolo Albiero, Gabriella Giorgelli, Marina Marfoglia e Claretta Carotenuto... Grazie... vi voglio bene. Il lavoro è stato duro e lungo ma il risultato mi pare più che ottimo... grazie al vostro aiuto.
Lo special è articolato in due parti: la prima dedicata a una breve analisi riguardante i registi, i caratteristi e i film più importanti legati ai due, la seconda riunisce alcune interviste che ho realizzato su Franco e Ciccio contattando 4 splendidi amici che adoro:
Gabriella Giorgelli, Andrea Balestri, Marina Marfoglia e
Claretta Carotenuto (figlia del grande, indimenticabile
Mario Carotenuto). Poco fa ho citato "Due marines e un generale, che considero delizioso (anche se molti lo considerano un'opera minore). Merita molta più attenzione di quella che ha attualmente, nella storia del cinema italiano, perché dona davvero una magnifica sensazione veder recitare assieme l'attore americano
Buster Keaton e i due miti siciliani. Questo anche se il regista Luigi Scattini, non un grande esperto di commedie, non ha lasciato a mio avviso libero sfogo all'improvvisazione dei tre protagonisti. Ma partiamo dai registi...
I REGISTI DI FRANCO E CICCIO:Proviamo a riassumere con una brevissima analisi i principali registi che hanno affiancato il loro nome a quello dei due siciliani. In testa alla speciale classifica svetta naturalmente Lucio Fulci, che con la coppia ha girato ben 13 film, ma è curioso notare che ad appena due "lunghezze" troviamo un regista molto meno noto come Simonelli. E' la riprova che chi arrivava a recitare in oltre 13 film all'anno doveva poter contare su una squadra collaudata, che sapesse come gestire ogni situazione nel più breve tempo possibile. Eccoli qui elencati, quindi, i più assidui registi della coppia.
LUCIO FULCI (13 FILM)I due della legione, Le massaggiatrici, Gli imbroglioni, 00-2 agenti segretissimi, I due evasi di Sing Sing, I maniaci, 002 operazione Luna, Come inguaiammo l'esercito, I due pericoli pubblici, Come svaligiammo la banca d'Italia, I due parà, Come rubammo la bomba atomica, Il lungo, il corto, il gatto, Un uomo da ridere (6 puntate)• Lucio Fulci era il regista che Franco e Ciccio amavano di più: tecnicamente era il più dotato, è indubbio. Realizzava di conseguenza i loro film con una cura maggiore e con molte idee. Non è un caso che quasi tutti i film di di Fulci siano notevoli e anche piuttosto moderni, per l'epoca. Era una collaborazione proficua, che certamente funzionava, soprattutto nei film in cui i due erano protagonisti.
GIORGIO SIMONELLI (11 FILM)Gerarchi si muore, I tre nemici, 2 samurai x 100 geishe, I due mafiosi, Due mafiosi nel Far West, I due toreri, Due mafiosi contro Goldginger, I due sergenti del generale Custer, Due mafiosi contro Al Capone, I due figli di Ringo, I due sanculotti• Giorgio Simonelli veniva dal montaggio, per cui girava i film seguendo una logica tutta sua. Durante la realizzazione dei film Franco e Ciccio non riuscivano mai a capire dove Simonelli volesse andare a parare e si chiedevano costantemente come diavolo alla fine avrebbe fatto a montare il film. Un regista che ha lasciato un segno importante nella filmografia di Franco e Ciccio anche per aver diretto l'intera serie de "I due mafiosi", uno dei loro punti più alti dal punto di vista degli incassi.
I due figli di Ringo è poi l'ultimo film diretto dal regista, che morì proprio durante la lavorazione. Lo portò a termine Giuliano Carnimeo.
MARINO GIROLAMI (9 FILM)La donna degli altri è sempre più bella, Le tardone, Queste pazze pazze donne, Veneri al sole, Veneri in collegio, Due rrringos nel Texas, Franco, Ciccio e le vedove allegre, I due magnifici fresconi, Don Franco e Don Ciccio nell'anno della contestazione• Marino Girolami usava spesso la coppia in "partecipazione straordinaria" (piccole parti o episodi). Come protagonisti li ha diretti solo nel notevole
Due rrringos nel Texas e in
Don Franco e Don Ciccio nell'anno della contestazione, due film da ricordare anche perchè lanciarono due future star del cinema di genere: Maurizio Merli in
Due rrringos nel Texas (in cui l'attore interpretava un giovane soldato sudista, un minuscolo ruolo nemmeno accreditato nei titoli di testa) e la splendida Edwige Fenech in
Don Franco e Don Ciccio nell'anno della contestazione (uno dei suoi primissimi film girati in Italia dopo un'esperienza cinematografica in Germania). Nel caso di Maurizio Merli c'è da aggiungere che la sua carriera cinematografica inizia e finisce con Franco Franchi, visto che il suo ultimo film è
Tango blu del 1987. Quando si dice il caso...
MARIANO LAURENTI (9 FILM)I due maghi del pallone, Satiricosissimo, I due assi del guantone, Ma che musica maestro!, Mazzabubù... Quante corna stanno quaggiù?, Continuavano a chiamarli i due piloti più matti del mondo, Il figlioccio del padrino, Il sergente Rompiglioni diventa... Caporale, Il sogno di Zorro• Laurenti inventa una nuova coppia: diversa, più fresca e più moderna rispetto agli anni '60. Era il regista adatto per i '70. Non a caso
I due maghi del pallone è il film più ricordato e citato dalla massa. Ha diretto altri film notevoli come
Satiricosissimo e
I due assi del guantone, mentre si è rivelato piuttosto deludente nei film interpretati dal solo Franco Franchi (vedi i pessimi
Il figlioccio del padrino o
Il sogno di Zorro).
MARCELLO CIORCIOLINI (5 FILM)I barbieri di Sicilia, Ciccio perdona io no, I nipoti di Zorro, Franco e Ciccio... ladro e guardia, Indovina chi viene a merenda• Anche la collaborazione con Marcello Ciorciolini funzionava. Il nostro ha saputo dirigere molto bene la coppia e l'ha dimostrato con
I nipoti di Zorro e con
Franco e Ciccio... ladro e guardia, ancora oggi tra i titoli più divertenti e popolari nella filmografia dei due siciliani.
MARIO MATTOLI (5 FILM)Appuntamento a Ischia, Cinque marines per cento ragazze, Maciste contro Ercole nella valle dei guai, Obiettivo ragazze, Cadavere per signora• È grazie a Mario Mattoli (e non a Domenico Modugno come spesso si crede) che Franco e Ciccio entrano nel cinema. La coppia si presentò al regista durante la preparazione del film
Appuntamento a Ischia e fa un breve provino con lo sceneggiatore del film Roberto Gianviti (che successivamente divenne uno dei sceneggiatori storici fino agli anni '70). I due piacquero e Mattoli li scritturò per il ruolo (ormai divenuto storico) dei due contrabbandieri.
GIUSEPPE ORLANDINI (5 FILM)I due vigili, I due crociati, I due maggiolini più matti del mondo, Il clan dei due borsalini, Continuavano a chiamarli Er più e Er meno• Di Giuseppe Orlandini si sanno pochissime cose. La sua filmografia è composta sopratutto da film interpretati da Franco e Ciccio. Ha diretto il sorprendente
Continuavano a chiamarli er più, er meno del 1972. Eravamo già negli anni stanchi della coppia, a pochi passi della loro separazione, ma nonostante ciò il film resta uno dei pochi che funziona e che fa ridere dal primo all'ultimo minuto! Le gag comiche sono infinite... Nonostante la crisi, in definitiva, i due riuscivano ugualmente a girare film notevoli, certo, ma grazie anche al regista.!
MARIO AMENDOLA (5 FILM)Vino whisky e acqua salata, Soldati e caporali, Franco Ciccio e il pirata Barbanera, Storia di fifa e di coltello - er seguito der più, Il giustiziere di mezzogiorno• Mario Amendola (storico collaboratore di Bruno Corbucci) è il regista dell'ottimo
Franco, Ciccio e il pirata Barbanera, tra l'altro scritto in collaborazione con Riccardo Pazzaglia. Bravo come regista e importante per la coppia per averla diretta in
Storia di fifa e di coltello - er seguito der più, un film di grande successo giunto proprio nel periodo in cui i due comici vivevano un momento di stanchezza.
GIANNI GRIMALDI (5 FILM)Il bello, il brutto, il cretino, Brutti di notte, Don Chisciotte e Sancio Panza, I due deputati, Principe coronato cercasi per ricca ereditiera• Don chisciotte e Sancio Panza è a mio parere tra i film più riusciti della coppia siciliana, e divertente anche
Il bello, il brutto, il cretino, storica parodia del film di Sergio Leone. Forse Gianni Grimaldi delude un po' in
Principe coronato cercasi per ricca ereditiera, troppo lento e piuttosto noioso (anche se Franco lo citava tra i suoi preferiti), ma è un film del 1970 in cui vari registi sperimentavano sulla coppia... Non a caso troviamo Franco coi baffi e Ciccio senza!
ALDO GRIMALDI (4 FILM)Nel sole, L'oro del mondo, Franco e Ciccio sul sentiero di guerra, W le donne• Il catanese Aldo Grimaldi (figlio di Gianni) era il regista che lanciò Franco e Ciccio nei musicarelli storici distribuiti dalla Titanus. Considero
Nel sole uno dei musicarelli migliori di tutto il filone, ottimo come trama e pure come regia. Anche qui ho l'impressione che Franco e Ciccio si trovassero a proprio agio con Aldo Grimaldi, cosa che si nota anche in
L'oro del mondo e in
Franco e Ciccio sul sentiero di guerra, film che amo moltissimo anche per le ambientazioni. Aldo Grimaldi era inizialmente l'aiuto regista di Steno.
NANDO CICERO (4 FILM)Ma chi t'ha dato la patente?, Armiamoci e partite!, Ku-fu? Dalla Sicilia con furore, Ultimo tango a Zagarol• Nando Cicero lo si potrebbe associare in parte a Mariano Laurenti, ma nel 1972 accaddero alcune cose: la separazione di Franco e Ciccio e il cambio di direzione di entrambi i registi, che dal comico virarono in direzione della commedia sexy (che Franco e Ciccio non hanno mai voluto interpretare nonostante le varie offerte). Un peccato, perché insieme avrebbero fatto molti altri buoni film. Titoli come
Ma chi t'ha dato la patente? oggi sono tra i cult della coppia! Nando Cicero è uno dei pochi registi che ha diretto in maniera starordinaria Franco Franchi (senza Ciccio) nel supercult
Ultimo tango a Zagarol (che stranamente Franco Franchi non ha mai amato per via di alcune scene di nudo), molto apprezzato da pubblico e critica.
OSVALDO CIVIRANI (4 FILM)I due della Formula 1 alla corsa più pazza pazza del mondo, I due pezzi da 90, I due figli dei Trinità, I due gattoni a nove code... e mezza ad Amsterdam• La collaborazione con Osvaldo Civirani ha cambiato completamente impostazione alla comicità di Franco e Ciccio e ha dato vita a quattro film di scarsa qualità. Civirani ha usato la coppia in maniera molto diversa rispetto agli altri registi, e spesso ho l'impressione che Civirani volesse sperimentare, con loro, come se cercasse di trovare in loro qualcosa di diverso o di nuovo da proporre. Poi si sa... Civirani (che spesso si firmava con lo pseudonimo di Richard Kean) non era un regista ma un fotografo di scena. Forse il suo film più riuscito è
I due figli dei Trinità.
ALTRI REGISTI IMPORTANTIMINO GUERRINIHa diretto due film con Franco e Ciccio:
Riuscirà l'avvocato Franco Benenato a sconfiggere il suo acerrimo nemico il pretore Ciccio De Ingra? e
...Scusi, ma lei le paga le tasse?, entrambi nel 1971. Come regista era associabile a Osvaldo Civirani. Anche questi sono infatti due film di scarsa qualità, nonostante alcune gag divertenti, troppo lontani dalla vera comicità di Franco e Ciccio, realizzati come in catena di montaggio (si nota anche la mancanza della solita libertà di improvvisazione concessa ai due comici, che qui recitano proprio come da copione.
RICCARDO PAZZAGLIAVa ricordato perché ha fatto recitare per la prima volta i due da protagonisti (
L'onorata società) e ne ha sancito definitivamente la separazione (
Farfallon), prima dell'estemporanea reunion di
Crema cioccolata e pa... prika. Era un regista intellettuale e i due film, a mio giudizio, sono girati bene.
L'onorata società è stata un'operazione direi davvero coraggiosa poi, perchè la coppia non era ancora ben caratterizzata: Franco interpretava il comico intelligente e Ciccio quello imbranato. Fu Lucio Fulci a modificare i ruoli con
I due della legione (che in inizialmente fu scritto per Raimondo Vianello e Ugo Tognazzi, i quali rifiutarono). Franco definiva
L'onorata società come "il primo amore" ed era il film che amavano entrambi. Il produttore di
Farfallon Giuseppe Colombo, che nel film interpretava un piccolo ruolo (un detenuto), mi ha raccontato recentemente che Franco e Ciccio mantenevano dei buoni rapporti sul set... E stiamo parlando del 1974, praticamente l'anno della prima riunione dopo la storica separazione del 1972.
RENATO POLSELLICiccio Ingrassia non definiva Polselli un buon regista. Era un regista che conosceva la macchina da presa, questo sì, continuava Ciccio, ma se accanto a lui non aveva un buon operatore la regia non funzionava. Per loro diresse
Avventura al motel e
Le sette vipere.
DOMENICO MODUGNOMolti credono che Franco e Ciccio siano stati lanciati, o scoperti, da Domenico Modugno, ma non mi trovo del tutto d'accordo. Modugno li ha scoperti artisticamente... ma cinematograficamente parlando no. La carriera nel cinema i due la cominciano invece grazie a Mario Mattoli: furono loro stessi a farsi notare da Mattoli, all'insaputa di Modugno, per il film
Appuntamento a Ischia. Anche perchè Modugno sembrava usarli soprattutto come "tappabuchi" per i suoi spettacoli (e come avvenne anche per il film
Tutto è musica).
MICHELE LUPOMichele Lupo non era un esperto in comicità (come il Luigi Scattini di
Due marines e un generale). La produzione affidò a Michele Lupo il film
Per un pugno nell'occhio e lui si mise d'accordo con Franco e Ciccio per la trama: partirono dal titolo e dal come ricevere questo "pugno nell'occhio", mentre la sceneggiatura nacque praticamente sul set, come ricordava Ciccio Ingrassia in un'intervista. Sempre Ingrassia raccontava tra l'altro che Lupo si limitava a preparare l'inquadratura ma per il resto lasciava libero sfogo all'improvvisazione dei due!
GIORGIO BIANCHIGiorgio Bianchi ha diretto l'ottimo
Sedotti e bidonati, ma più che un regista era un produttore. Titoli cult come
I due vigili di Giuseppe Orlandini e
Ma chi t'ha dato la patente? di Nando Cicero sono infatti pellicole prodotte da Giorgio Bianchi.
FULVIO LUCISANO (produttore)
Fulvio Lucisano è lo storico produttore della Italian International Film (I.I.F) ed era colui che amava mischiare Franco e Ciccio ai grandi divi hollywoodiani. In
Due marines e un generale Franco e Ciccio recitano accanto a Buster Keaton e a Fred Clark, in
Le spie vengono dal semifreddo accanto a Vincent Price, in
L'amore primitivo accanto a Jayne Mansfield!
LE SPALLE CLASSICHEChi ha dimestichezza coi film di Franco e Ciccio non faticherà a riconoscere nel cast dei loro film molto spesso le stesse facce. Una sorta di "factory" cui ricorrere quando c'era bisogno (quasi sempre a dire il vero) di un veloce casting di sicuro affidamento. Andiamoli a conoscere, in ordine di "importanza".
LINO BANFI Si può dire che abbia iniziato la sua carriera artistica proprio grazie a Franco e Ciccio. Ha collaborato coi due da
I due evasi di Sing Sing di Lucio Fulci (1964) fino a
L'esorcicco di Ciccio Ingrassia (1975), nel quale ha interpretato lo scatenato protagonista a conferma di una irresistibile ascesa che lo porterà a ricoprire il ruolo di mattatore all'interno di un intero genere (quello delle commedie sexy) di cui diverrà in parte il simbolo. Con la coppia siciliana ha interpretato ben 22 pellicole! Negli anni ottanta è stato spesso ospite anche nei loro show televisivi (
"Patatrac") e ha partecipato a una tournee con Franco Franchi fino al Madison Square Garden di New York City (per Banfi fu un'emozione indimenticabile). L'attore ricorda spesso Franco e Ciccio durante le sue interviste e attualmente sta combattendo per il progetto di dedicare a Palermo una piazza o un viale dedicato ai die comici.
MARIO CAROTENUTO Ha interpretato ben 13 film, con Franco e Ciccio: dal terzo film ufficiale della coppia
Cinque marines per cento ragazze di Mario Mattoli (1961) fino all'ultimo (prima del ricongiungimento in
Crema cioccolata e pa...prika)
Farfallon, di Riccardo Pazzaglia (1974). Carotenuto ha attraversato insomma l'intero percorso cinematografico di Franchi e Ingrassia, i dati lo dimostrano. Era una spalla importante per loro, tanto che Claretta Carotenuto (figlia di Mario) afferma che Franco, Ciccio e Mario erano in definitiva quasi un trio. Mario Carotenuto ci ha lasciati nell'Aprile del 1995.
MARGARET LEE Sicuramente l'attrice che ha interpretato più film con Franco e Ciccio, da
I tre nemici del 1962 fino a
Franco, Ciccio e le vedove allegre del 1968. Un'attrice da urlo, bellissima, che avrebbe meritato una carriera più fulgida. E' presente in quasi tutte le pellicole del duo dirette da Giorgio Simonelli. Di lei si sono attualmente perse le tracce, purtroppo.
UMBERTO D'ORSI Il celebre cumenda milanese, dal fisico "importante" e la voce grossa. Nato a Trieste ma di origine siciliana (cosa che molti non sanno), collabora con Franco e Ciccio in ben 32 film, da
Gli imbroglioni del 1963 di Lucio Fulci fino a
Storia di fifa e di coltello - Er seguito der più del 1972 di Mario Amendola. E' morto purtroppo nel 1976.
NINO TERZO Che dire di lui se non... un mito! Indispensabile spalla di molti attori anche per via della sua classica esilarante balbuzie associata a una voce quasi afona che portò il grande Totò a chiedersi "ma che s'è mangiato questo, un aspirapolvere?", era un attore palermitano scoperto da Ciccio Ingrassia. Come per Banfi, anche la sua carriera cinematografica comincia in un film che vedeva la partecipazione dei due siciliani, ovvero
Le massaggiatrici (1962). Purtroppo quattro infarti lo portano alla morte nel 2005.
ENZO ANDRONICO Faceva parte, insieme a Ciccio Ingrassia e a Ciampolo, del famoso "Trio Sgambetta" nel lontano 1944. Andronico è inconfondibilmente presente in quasi in tutte le pellicole di Franchi e Ingrassia, da
Due samurai per cento geishe del 1962 a
Il giustiziere di mezzogiorno del 1975 fino ad arrivare in TV al varietà
Un uomo da ridere del 1980. Dallo sguardo affilato e l'occhio quasi a mandorla, ci ha lasciati purtroppo nel settembre del 2002.
LUCA SPORTELLI Un grande caratterista. Veniva dall'avanspettacolo e aveva iniziato la sua carriera cinematografica proprio con Franco e Ciccio nel film
00-2 agenti segretissimi di Lucio Fulci del 1964. L'ultimo suo film coi due è anche l'ultimo loro vero film,
Farfallon del 1974. Insieme alla coppia ha girato ben 23 film, pur se il ruolo che forse lo ha reso noto al grande pubblico è quello del portinaio in
La patata bollente, con Pozzetto. Ci ha lasciati purtroppo nell'agosto del 1999.
GINO PAGNANI Un grande doppiatore! Gino Pagnani era per dire la voce della cavaletta "Flip" nel cartone animato
L'ape Maia. Indimenticabile la sua partecipazione all'Allenatore nel pallone, in cui interpreta il dottor Socrates accanto a Lino Banfi. Anche Pagnani era un vecchio amico di Franchi e Ingrassia: la sua collaborazione col duo siculo inizia tuttavia abbastanza tardi, e cioè col film "Due bianchi nell'Africa nera" (1970). È la loro spalla classica per gli anni '70... ben 11 film assieme in 4 anni. Gino Pagnani ci ha lasciati nell'Aprile del 2010.
GINO BUZZANCA Era lo zio di Lando e organizzatore dello spettacolo a Catania, pur essendo palermitano. Nei primi anni '60 è proprio Gino Buzzanca a far conoscere Franco e Ciccio a Domenico Modugno (che ebbe il merito di lanciarli). Spesso interpretava il suocero di Franco e Ciccio, come in
L'onorata società o in
Due mafiosi contro Al Capone. E' morto nel 1985.
IGNAZIO LEONE Un'altra spalla importante, per Franco e Ciccio. Leone è un personaggio dal timbro di voce molto particolare, siciliano. Prima di lavorare con Franchi e Ingrassia era già stato accanto a Totò. La collaborazione assieme ai due nasce con il film
I maniaci del 1964 e termina con
Il clan dei due borsalini (1971). E' morto purtroppo nel 1976.
ALFREDO ADAMI Personaggio simpatico, alto e magro. Caratterista romano. La sua storica collaborazione con Franco e Ciccio inizia con il film
Soldati e caporali di Mario Amendola nel 1965 e arriva fino a
Un uomo da ridere (1980). Si spegne nell'Agosto del 1989.
MARIO DEL VAGO Un personaggio misterioso (nomen omen...) che compare in molti film di Franchi e Ingrassia, con occhiali da vista e volto simile ad un "cinese". In realtà Mario Del Vago era l'autista di Ciccio ed era uno dei factotum di cui il duo era solito circondarsi, a cui spesso affidava alcune piccole parti sul set, come mi ha detto Paolo Albiero. Di Mario Del Vago non si sa più nulla.
ALCUNE SEGNALAZIONI SU FILM NON SEMPRE NOTIContinuavano a chiamarli i due piloti più matti del mondo. Questo lo conoscono in pochi. Forse il ritmo non è esattamente il massimo, però c'è sempre da considerare la naturale simpatia e la spontaneità di Franco e Ciccio. Lino Banfi interpreta il ruolo di un uomo d'affari, ma l'ho trovato poco convincente. Tutto sommato comunque un buon film, e poi Laurenti è regista validissimo. La produzione ha fatto un grosso errore ad affidare la sceneggiatura a Carlo Veo, Luciano Ferri e a Floro Moscovini anzichè agli storici Roberto Gianviti e Amedo Sollazzo, e proprio per questo errore il film in parte risulta banale.
Continuavano a chiamarli er più, er meno è il mio cult assoluto, quello che considero il miglior Franco e Ciccio movie di sempre. Risale al 1972, ovvero agli anni in cui la coppia era ormai stanca, a pochi passi della loro separazione. Eppure resta uno dei pochi film che a mio parere fa ridere dal primo all'ultimo minuto! Le gag sono infinite... a cominciare da quelle alla "festa della contessa" (interpretata da una deliziosa Didi Perego). Un film semplice, diretto da Giuseppe Orlandini e ricco di una comicità naturale che ancora oggi mi fa ridere e rilassare. E' qui che compare anche il famoso "Totocarcere", inventato da Ciccio verso il finale.
I due pezzi da 90. Un caso curioso sono i film diretti da Osvaldo Civirani. Prendiamo questo: parte benissimo, poi nella seconda parte perde molta della sua forza. La storia in verità ha qualche spunto comico qua e là e nulla di più. A mio avviso la collaborazione con Civirani ha cambiato completamente impostazione alla comicità di Franco e Ciccio dando vita a quattro film di scarsa qualità. In particolare
I due gattoni a nove code... e mezza ad Amsterdam, a mio parere il peggiore della coppia: troppe gag banali, ritmi lentissimi... Peccato, l'idea di partenza era originale, come anche l'ambientazione. Mi chiedo spesso cosa pensassero Franco e Ciccio di Civirani...
Amici più di prima è un film antologico del 1976 realizzato all'insaputa dei due dalla Fida Cinematografica e che fece arabbiare soprattutto Ciccio. Nient'altro che un semplice riepilogo delle sei pellicole prodotte da Edmondo Amati, da
I due mafiosi del 1964 fino a
Don Franco e Don Ciccio nell'anno della contestazione del 1970. Tecnicamente molto più curata rispetto alla precedente antologia
Franco e Ciccio superstars, è adatta ai fan che desiderano rivedere le migliori gag di Franco e Ciccio tratte dai film che hanno incassato maggiormente, come
Due mafiosi nel Far West.
Franco e Ciccio ma che impiccio! è di nuovo un film di montaggio (tra l'altro montato molto male), uscito in contemporanea con
Franco e Ciccio in uno storico pasticcio nel 2002 per la Avo Home Video (entrambi sono ideati da Chiara Peritore): racchiudono alcuni dei pezzi migliori interpretati dalla coppia ed estratti dagli archivi della Avo Film.
Pugni e pistole è un caso particolare... Un giorno acquistai su internet una pellicola in 8mm di Franco e Ciccio intitolata appunto "Pugni e pistole". Da fan accanito volevo sapere cosa fosse, dal momento che nulla con questo titolo esisteva sui libri dedicati ai due siciliani. Spinto da grande curiosità portai la pellicola da un fotografo per riversarla su dvd. Il risultato fu piuttosto deludente: si trattava di una breve gag (2 minuti e 32 secondi, senza audio) estratta dal film
Il bello, il brutto, il cretino di Gianni Grimaldi...
I due assi del guantone è decisamente tra i migliori film del duo girati negli anni '70. Il regista Mariano Laurenti inventa una nuova coppia... diversa, molto più fresca e moderna rispetto a quella degli anni '60. Le scene esilaranti non si contano e nel complesso il film risulta gradevole. Franco e Ciccio sono in gran forma ed è in buona parte merito loro (e di Mario Carotenuto) se il film diverte così.
Il lungo, il corto, il gatto è un altro di quei titoli per me ai vertici: piuttosto geniale, ben diretto da Lucio Fulci (bravo come sempre) e ottimamente interpretato da Franco e Ciccio. Dopo capolavori come
I due della legione e
I due evasi di Sing Sing, la sinergia tra Franco Franchi, Ciccio Ingrassia e Lucio Fulci non si discute! Da vedere assolutamente anche per chi non impazzisce per Franco e Ciccio! Memorabile la scena del pranzo nella villa di Gianni Agus.
Mazzabubù... quante corna stanno quaggiù? è una carrellata ricca di attori e caratteristi stupendi e piacevoli. Si anticipa decisamente la "commedia sexy all'italiana". Detto questo mi chiedo cosa ci facciano Franco e Ciccio in questo film. Proprio loro, che non avevano mai voluto partecipare a prodotti di questo genere... Forse non avevano letto il copione... chissà. Con questo non voglio dire che il film sia brutto, anzi, è molto divertente. un lavoro in cui si vede la mano sapiente dell'ottimo regista Mariano Laurenti.
Venga a fare il soldato da noi anticipa le varie soldatesse, dottoresse militari... In questo caso in sostituzione della futura star incontrastata Edwige Fenech troviamo la bellissima Katia Christine. Il protagonista è l'ottimo Gianni Nazzaro, ma il film non è un musicarello. Anche se Franco e Ciccio appaiono in "partecipazione straordinaria", nei titoli di testa, sono loro i veri protagonisti! Il risultato è piacevolissimo grazie anche agli altri attori di contorno: Nino Terzo, Vittorio Congia, Nino Taranto...
I due maggiolini più matti del mondo scorre molto bene e si lascia guardare fino in fondo senza annoiare, con Franco e Ciccio davvero convincenti. Tante le gag memorabili (vedi la spaghettata con gli hippies). Nel cast troviamo tra gli altri un simpaticissimo Luca Sportelli (qui doppiato da Gigi Reder) nel ruolo del maresciallo e uno strepitoso e balbuziente Fiorenzo Fiorentini. Conturbante la bellezza di Katia Christine.
Don chisciotte e Sancio Panza. In pieno boom "francocicciesco" esce un piccolo piccolo capolavoro, tra i più riusciti della coppia siciliana sia per recitazione che per ironia (anche se nella seconda parte scivola un po' nella noia). Un film diverso e particolare, rispetto alle altre pellicole dei due; diverso anche nel linguaggio e per una volta recitato con un copione in mano! Ben diretto da Gianni Grimaldi e ottimamente scritto. In particolare ritengo vada ricordata come una delle migliori interpretazioni di Ciccio Ingrassia (i due sembrano nati, per i ruoli). La scena del pranzo invisibile nel castello disabitato è genialmente recitata.
Due rrringos nel Texas parte abbastanza lento, poi diventa spettacolare. Una parodia western singolare e migliore rispetto alle altre (
Il bello, il brutto, il cretino,
Due mafiosi nel Far West...). Qui c'è la novità del cavallo parlante di nome Ciro (doppiato da Stefano Sibaldi e fornito dalla scuderia Simonella). Sicuramente il miglior film girato da Marino Girolami con Franco e Ciccio (qui entrambi in ottima forma). E questo è anche il film che "lanciò" Maurizio Merli, qui in una breve comparsata. Dai più il il film viene ricordato non con il suo titolo ma come
"il film di Franco e Ciccio col cavallo parlante".
Farfallon è l'ultimo film ufficiale della coppia. Anche questa un'opera che amo moltissimo: i due comici siciliani recitano in modo insolito. Non sembra la coppia vista nei film precedenti; merito sicuramente del regista Riccardo Pazzaglia. Quando parlo di
Farfallon mi viene in mente la bellissima canzone che ascoltiamo durante i titoli di coda: "E vulannu, vulannu, vulanno" cantata da Franco Franchi. Ottimi anche Mario Carotenuto nel ruolo di un severo direttore del carcere e Fiorenzo Fiorentini in quello di Leonardo (l'inventore delle ali piumate)... un personaggio molto creativo.
Un uomo da ridere. Chiudiamo con un'opera davvero notevole tra sceneggiato, varietà e teatro, con Franco Franchi che rivela le sue potenzialità di grande attore drammatico. Una serie in parte riuscita, forse troppo vicina al varietà musicale ma comunque da apprezzare, con un Franco Franchi nuovo, senza dubbio meno comico del solito e più maturo (anche artisticamente). Sembra che Lucio Fulci abbia diretto la serie sotto la direzione di Franco Franchi, che interpreta la vita artistica dell'attore Bianco Bianchi (dagli anni '50 fino ai giorni nostri) raccontata da Totò (Dino Valdi doppiato da Carlo Croccolo), che dal cielo ne segue i successi e le sconfitte
I FILM INTROVABILI:Con l'esplosione dell'home video, del fenomeno dvd, delle registrazioni da casa che poi vengono diffuse via internet, gli scambi e molti altri sistemi legati alla condivisione del materiale è ormai difficile trovare film realmente irrintracciabili. La sterminata filmografia di Franco e Ciccio è ormai quasi completamente ritrovabile, in ambito non solo collezionistico. Mancano all'appello solo quattro film, che per i fan sono diventati una bella sfida, ormai:
Canzoni bulli e pupe (1964): Più che un film una gran parata musicale con i divi (e le dive) dell'epoca, dalle gemelle Kessler a Ninì Rosso e Gigliola Cinquetti (per la prima volta sullo schermo). La storia prevede un giovane pubblicitario che deve reclamizzare i panettoni dello zio e lo fa con l'aiuto del "mad doctor" di turno, che s'introduce nelle trasimissioni tv interferendo. Franco e Ciccio si suppone in una parte di contorno...
Gli altri, gli altri e noi (1967): Un film diretto, scritto e interpretato dall'ex "Povero ma bello" Maurizio Arena, protagonista assoluto nei panni di Antonio, un giovane che arriva a Roma in cerca di lavoro e continua a cambiarne (parrucchiere, facchino, cameriere...) nella speranza di trovare quello giusto. Tra le tante partecipazioni anche Tognazzi, De Sica, Panelli, Cervi e... per l'appunto Franco (nei panni di "Occhio svelto") e Ciccio. Secondo Giusti ebbe "una distribuzione miserabile e non l'ha visto nessuno". Appunto...
I Zanzaroni (1968): Giusti nel suo dizionario "Stracult" dice: "Grande è la fama di questo piccolissimo film siciliano... soprattutto grazie al secondo episodio che vede Franco e Ciccio interpretare uno il burattinaio l'altro lo spettatore, completamente intercambiabili, di uno spettacolo di pupi. Chi ha visto il film ne parla come di qualcosa di raro e speciale". Secondo Giusti sono quindi due episodi (quello dei due siciliani in qualche modo si ritrova, l'altro no). Rarissimo, per l'appunto.
Crema cioccolata e pa... prika (1981): E' il film finanziato dal boss Michele Greco per soddisfare le ambizioni artistiche del figlio Giuseppe. Prodotto dalla GCG CORPORATION (Giuseppe Castellani Greco) di Palermo, può contare sulla presenza, oltre che di Franco e Ciccio, anche di Renzo Montagnani, Barbara Bouchet, Silvia Dionisio, Giorgio Bracardi... Non si badava a spese! Il regista Michele Massimo Tarantini mi raccontò che il film segnò, in gran parte, la riconciliazione tra Franco e Ciccio, anche se all'epoca Franco gli appariva molto depresso e solitario. Faceva cose strane... saliva sugli alberi (forse per imitare il Ciccio del felliniano "Amarcord", chissà)... La sera tutta la troupe si riuniva al ristorante tranne Franco. Nel film Franco è Matteo (guardiano notturno della clinica di lusso in cui è ambientato il film) e Ciccio Ossobuco (il braccio destro del professore/Montagnani)
INTERVISTA A CLARETTA CAROTENUTO Essere diventato amico di Claretta Carotenuto è una mia vera soddisfazione. Figlia del grande Mario Carotenuto che portiamo sempre nei nostri cuori, sopratutto quelli che amano il cinema di genere. Claretta è una persona squisita, quando la contattai per questo progetto su Franco e Ciccio non se lo fece dire due volte. Vi ricordo che Mario Carotenuto ha interpretato ben 13 pellicole con Franco e Ciccio... infatti Claretta afferma che Franco, Ciccio e Mario erano un trio. VERISSIMO.
GEPPO: Claetta, intanto ti ringrazio per aver accettato l'intervista, sono davvero onorato.
CLARETTA: "Figurati... grazie a te Giacomo.
Il Maestro Mario Carotenuto ha girato tanti film con Franco e Ciccio. Cosa ricordi di questa splendida collaborazione, che secondo me ha lasciato un'impronta importante nella filmografia dei due comici?Tutte le volte che una produzione proponeva a mio padre copioni da girare con Franchi e Ingrassia era contentissimo. Si divertiva molto a lavorare con loro e loro con lui, specialmente perché il loro gioco preferito era quello di improvvisare sul set, cosa che gli riusciva benissimo e che ha caratterizzato la straodinaria spontaneità di tutte loro interpretazioni e conclamato l'altissimo gradimento da parte del pubblico. Erano tre giocherelloni!
Com'erano i rapporti tra papà Mario e Franco e Ciccio?I rapporti fra loro erano spontanei e cordiali e, oltre ai momenti che vivevano sul set, moltissimi ne abbiamo anche condivisi privatamente. Io ero molto piccola, ma ricordo specialmente le risate che Franco mi faceva fare quando veniva a casa. Si buttava per terra e faceva la bilancia (a terra steso con gli addominali in tensione, gambe e tronco sollevati da terra): un gioco scenico che si era inventato in Rinaldo in campo e mi faceva posare ora sulla fonte ora sui piedi un libro, così oscillava a mo' di bilancia e io, bambina, ridevo, ridevo... poi faceva le facce e me le insegnava. Insomma, un simpaticone. Affettuso anche Ingrassia che però, nonostante la grande forza comica che gli era propria, a volte aveva l'aria pensierosa.
Il primo loro film insieme è "Maciste contro Ercole nella valle dei guai" del 1961.Esatto! Il primo vero film che girarono insieme fu appunto "Maciste contro Ercole nella valle dei guai" ma si conoscevano da prima. Franchi e Ingrassia, giovanissini e ancora agli esordi, parteciparono come comparse a numerosi film di papà, ad esempio "Il mio amico Benito", il quale li notò e li apprezzò subito e credo che in più di un occasione cercò successivamente di farli scritturare. Capita così fra attori un po' più avviati e esordienti quando c'é stima e voglia di lavorare insieme; almeno capitava ai tempi della commedia all'italiana, un fenomeno cinematografico dove "la coralità" é regina. Gli artisti condividevano e collaboravano molto fra loro.
Un personaggio divertente interpretato dal Maestro Carotenuto lo troviamo nel film Due samurai per cento Geishe, del 1962. Grandi risate sul sei di Due Samurai per cento Geishe anche per l'ambientazione e i travestimenti. Vi lascio immaginare che risate sul set nelle scene della piscina ...e non solo.
Del film "Scandali nudi" del 1964 cosa mi puoi raccontare?...e continuando su Scandali nudi le tematiche riguardanti le belle donne continuano. Con questo film ci troviamo di fronte a una produzione un po' particolare che sulle prime mio padre non voleva accettare (non ne conosco le ragioni) ma che poi accettò proprio perché Franco Franchi insistette moltissimo e alla fine, come sempre accadeva, se ne trassero belle soddisfazioni. Il ruolo di Mario era simpatico e insieme ai due si potenziava. Il pubblico si divertiva molto, ma anche gli attori sul set, ve lo assicuro. Guadagnavano tanto e spendvano altrettanto. Insomma, lavoravano ma si divertivano un mondo. Erano sul serio i tempi d'oro del cinema italiano!
Nel giorno del Signore del 1970 è un film dove, oltre a Mario, Franco e Ciccio ci sono tanti altri attori importanti.Sì, particolare esperienza quella di Nel giorno Signore, un film che li vide sì insieme ma anche un po' diluiti nel grande cast affollato di tanti altri validi interpreti. Pur essendo una pellicola di alta qualità, a mia memoria non fu uno dei film nei quali si divertirono di più, almeno a quanto si raccontavano una sera a cena in un ristorante sulla Cassia dove abitualmente andavamo insieme con Franco e Ciccio a mangiare il pesce.
Poi arriviamo ad altri film cult, per esempio I due assi del guantone del 1971.Bellissimo... pazzesche risate sul set di I due assi del guantone ma anche in Storia di fifa e di coltello - Er seguito der più e ne Il sergente rompiglioni, che è l'unico film che Mario girò solo con Franco, senza Ciccio.
Un altro film che adoro è Farfallon, del 1974. ...e dulcis in fundo Farfallon, nel quale si consideri che i dialoghi fra Mario, Franco e Ciccio sono tutti inventati al momento, quindi irripetibili.
Parliamo anche un po' dei registi di questi film: ad esempio Mariano Laurenti, Bruno Corbucci, Marino Girolami, Riccardo Pazzaglia...Bisognava stare sul set per vedere questo grande 'teatro'. Con questo spirito lavoravano i registi che li volevano nei loro film: Laurenti, Corbucci, Girolami, Pazzaglia e vari altri. Li volevano anche perché sapevano che il successo era assicurato. E' vero che Franchi e Igrassia erano un DUO ma spesso con Mario hanno fatto un TRIO per l'affiatamento e la carica comica che li legava. Ebbene, i registi sul set sembravano in alcuni frangenti spettatori nel senso che guardavano la scena, ridevano e poi applaudivano e la davano per buona. Diciamo che erano tre attori talmente bravi che ai registi e alle produzioni facevano risparmiare un sacco di lavoro. 'Risolvevano', come si dice in gergo, e accontentavano tutti. Vederli lavorare era una festa. Non ricordo che abbiano mai avuto discussioni o tensioni, tranne quelle normali che il professionismo quotidianamente impone. Tre attori, Mario, Franco e Ciccio che si sono voluti bene; forse anche per questo ci hanno fatto tanto ridere e ancor oggi, ricordandoli, ci fanno sorridere. Grazie, perciò Giacomo, di avermi offerto l'opportunità di ricordare delle cose belle che mi riempiono il cuore di allegria. Un saluto a tutti gli amici di Franco, Ciccio e... mio papà.
Claretta, ti ringrazio moltissimo per aver risposto alle mie domande e per avermi parlato di Mario Carotenuto... una persona che porto sempre dentro il mio cuore!Grazie a te Giacomo, sei davvero una persona gentilissima! Un saluto a tutti gli amici di Franco, Ciccio e... mio papà.
INTERVISTA A GABRIELLA GIORGELLI Con Gabriella Giorgelli, che conosco ormai da qualche anno, ci siamo rivisti pochi giorni fa a Roma. Quante risate ci siamo fatti insieme a cena... Gabriella è una donna splendida e davvero divertente. La Giorgelli ha girato tre film importanti con Franco e Ciccio e quindi mi sono sentito in dovere di contattarla per questo mio speciale su Franco e Ciccio.
GEPPO: Gabriella, innanzitutto ti ringrazio per aver accettato l'intervista per "Il Davinotti" e per questo mio speciale dedicato a Franco e Ciccio.GABRIELLI: Figurati Giacomo, è un piacere chiacchierare con te su Franco e Ciccio... due miti da non dimenticare.
Tu hai girato tre film con Franco e Ciccio. Cosa ricordi di questa esperienza?Sì, mi ricordo molte risate e molta professionalità; Solo piacevoli ricordi.
Franco e Ciccio com'erano?Franco era molto solare, simpatico generoso e con le donne anche un po' invadente. Ciccio invece era molto più timido, serio educato... un vero signore.
Che rapporti avevano Franco e Ciccio sul set? Molti dicono che litigavano sempre, confermi?Sì... qualche battibecco c'era, ma avevano affetto e stima l'uno dell'altro.
Nel 1968 hai girato il primo film con Franco e Ciccio: "Brutti di notte". Un film a mio avviso straordinario.Sono d'accordo, era il mio primo film e non volevo farlo perché mi imbruttivano, oggi si è rivelato un cult movie. Pensa che adesso, dei 3 film girati con loro, è il mio preferito.
Invece il 1969 è l'anno de "I due deputati", un film ancora oggi attuale.Attualissimo, rispecchia la pochezza della politica italiana.
Poi vi siete reincontrati nel 1971 per il film "Il clan dei due borsalini".Fu un caso, conoscevo bene il regista e mi volle anche per questo film, per la gioia di Franco e Ciccio e anche mia.
Parliamo anche dei registi. "I due deputati" e "Brutti di notte" sono due film diretti da Gianni Grimaldi. Che ricordi hai di lui?Un vero signore siciliano, e ricordo anche suo figlio Aldo, un mio vero amico che purtroppo morì molto giovane. Fu un bel periodo: ci frequentavamo assiduamente... abbiamo passato dei bei capodanni assieme anche con la sua compagna Antonia Brancati, figlia dello scrittore.
Invece Giuseppe Orlandini ha diretto "Il clan dei due borsalini". Giuseppe Orlandini che tipo di regista era?Bravo anche lui, un vero professionista. Con Giuseppe Orlandini ho girato anche La ragazzola, nel 1965.
Ti ricordi qualche aneddoto, qualche episodio buffo relativo alle riprese con Franco e Ciccio?Ricordo che Franco tutte le mattine si faceva spedire via aerea dalla Sicilia i famosi cannoli siciliani; a me non piacevano, però per non ferire la sua sensibilità li mangiavo ugualmente; era per lui un motivo di grande amore e tutta la troupe era felice.
Con Franco e Ciccio vi frequentavate anche fuori dal set?No, era una frequentazione solo professionale.
Ti ricordi gli incassi dei film di Franco e Ciccio?I loro film incassavano moltissimo sopratutto al sud.
Un momento memorabile in "Brutti di notte" è quando Franco ti dedica in macchina la canzone "Roma nun fa' la stupida stasera". Ti ricordi questa sequenza?Sì benissimo, era il finale del film... quella sequenza era molto bella.
Invece ne "I due deputati" ricordiamo la mitica scena finale con le torte in faccia.Fu una giornata di grande risate fuori scena, mi feci anche male con un vetro; però bella scena davvero.
Ne "Il clan dei due borsalini" vediamo anche un giovanissimo Lino Banfi.
Sì, all'epoca era mio amico, oggi non ho più avuto occasione di incontrarlo.
Purtroppo la critica non apprezzava molto questi film.È vero, infatti molti mi chiedevano perchè accettassi questi film... Come vedi ho fatto bene, oggi sono rivalutati e quando mi fermano per strada vengo ricordata proprio per aver girato i film con Franco e Ciccio. Peccato solo che Franco ci abbia lasciato così presto senza poter assaporare un minimo di riconoscimento alla sua carriera.
Cosa ne pensi dei comici di oggi?Alcuni mi piacciono: Ficarra e Picone, Checco Zalone, Claudio Bisio...
Ficarra e Picone ti ricordano un po' Franco e Ciccio?Hanno molte similitudini essendo conterranei, però li ritengo più belli fisicamente.
Oggi il cinema come lo vedi?Non c'è più la vena comica amara della commedia italiana, però i film ricalcano molto i temi attuali della società attingendo dalla televisione trash.
Gabriella, ma all'epoca, quando giravi questi film, avresti mai immaginato di essere oggi, nel 2012, qui con me... con un ragazzo di 36 anni, a chiacchierare di Franco, Ciccio e Gabriella Giorgelli?No, assolutamente! Però Franco me lo diceva: Gabriella, guarda che tra 40 anni parleranno di questi film.
Gabriella, grazie di cuore per aver risposto alle mie domande. Ti ringrazio moltissimo Giacomo per questo splendido spazio che hai voluto dedicarmi. Un bacio a tutti gli amici del Davinotti dalla vostra Gabriella Giorgelli.
INTERVISTA AD ANDREA BALESTRI Per questo approfondimento su Franco e Ciccio cercavo un ingrediente particolare, e decisi che non potevo non citare
Le avventure di Pinocchio di Luigi Comencini, lo sceneggiato che portò Franco e Ciccio (il gatto e la volpe) in tutte le case degli italiani assieme al piccolo protagonista Andrea Balestri, ovvero Pinocchio. Ho così contattato Cecilia Scicolone, l'agente di Andrea Balestri, e grazie a lei sono riuscito a chiacchierare con il simpaticissimo Andrea. Umanità e simpatia sono le caratteristiche di questi due splendidi amici. Signore e signori... Andrea Balestri!
GEPPO: Andrea, innanzitutto grazie per aver accettato l'intervista, è un onore per me.ANDREA: Grazie a te, è sempre un piacere per me ricordare quello che è stato un bellissimo periodo della mia vita.
Come sei stato scelto per "Le avventure di Pinocchio"?Fui scelto attraverso una selezione tra 3000 bambini in tutta la toscana. Il regista mandò alcuni suoi collaboratori in varie scuole a fare alcune foto e i più interessanti vennero chiamati per il provino. Il primo provino lo sostenni a Pisa, all’Hotel Cavalieri, il secondo e ultimo a Roma, negli studi della San Paolo Film, direttamente con il regista: mi mise alla prova, mi chiese se avevo il coraggio di lanciare un martello contro un quadro; io non mi feci nessun tipo di problema e lo lanciai. Forse questo mio carattere sfacciato lo colpì e lo protò a cegliere me, chissà.
Parliamo del gatto e la volpe, cioè Franco e Ciccio: che ricordi hai di loro?Un bellissimo ricordo: erano due persone fantastiche e ancora oggi mi ritrovo a pensare a loro. Mi sarebbe piaciuto aver avuto l’occasione di poterli risalutare mentre invece, dopo il film, l'occasione è mancata.
Com'erano Franco e Ciccio?Ciccio era quello piu serio forse, ma sempre molto dolce e calmo, Franco era piu vicino al mio carattere: scherzava sempre e si fermava tanto con me a giocare.
Dopo "Le avventure di Pinocchio" arriva la separazione di Franco e Ciccio. Tu sul set capivi che erano in crisi? Litigavano? No, assolutamente. L’ho saputo solo in tempi recenti che erano in un momento di “divorzio artistico”, ma per quanto vidi io erano affiatati sia sul set che in pausa; ma d’altronde erano talmente amici e avevano lavorato così tanto assieme che non sarebbe potuto essere diversamente.
Secondo te Franco e Ciccio erano orgogliosi di lavorare per una produzione così importante?Si, erano orgogliosissimi perche i ruoli a loro affidati erano perfetti. Dopo tanti personaggi, interpretare e il gatto e la volpe era per loro un'occasione unica!
In quanto tempo avete girato "Le avventure di Pinocchio"?Il film fu girato tutto tra l'aprile e l'ottobre del 1971, con una pausa estiva.
Raccontami qualche tuo ricordo legato a Luigi Comencini, Nino Manfredi e Gina Lollobrigida.Non basterebbero dieci ore per raccontarti tutto… Indicativamente posso dirti che con la Lollobrigida ho avuto qualche screzio: lei era una professionista e io un bambino messo su un set per la prima volta e non capivo forse quali dovevano essere i comportamenti giusti da tenere. D’altra parte forse lei non si è mai messa sul mio piano. Di Nino Manfredi ho un ricordo bellissimo: era una persona molto alla mano e si intratteneva spesso con me a parlare, era protettivo nei miei confronti. Comencini è stato poi come un secondo padre per me, sul set: parlavamo, era molto comprensivo e sapeva anche ascoltarmi, cosa che non mi succedeva spesso; e
lui sapeva che i bambini bisogna saperli ascoltare...
Chi fu l'attore che ti colpì di più sul set e quello con il quale ti trovavi meglio?Un po' tutti quelli che ti ho detto, senza dimenticare il mio amico Lucignolo, che trascinavo sempre a giocare nelle pause.
Ti ricordi qualche aneddoto realtivo alle riprese? Mi viene in mente questo: nella scena in cui Pinocchio chiede da mangiare, l’omino alla finestra gli tira una secchiata d’acqua. Ecco, quella scena venne ripetuta tante di quelle volte... la prima secchiata finì proprio addosso Comencini.
In "Le avventure di Pinocchio" ti doppiavi? O quella che sentiamo era la tua vera voce?Nel film mi sono doppiato con la mia voce; tutti lo facevamo, ad eccezione degli attori non toscani come l’oste (Enzo Cannavale), mastro Ciliegia (Ugo D’alessio) e Lucignolo (Domenico Santoro), tutti napoletani.
Dopo "Le avventure di Pinocchio" hai interpretato anche "Torino nera" di Carlo Lizzani, accanto a Bud Spencer. Che ricordi hai di questa esperienza? E Bud Spencer com'è? Anche quella una bella esperienza, ma essendo stata più breve, mi è rimasta impressa di meno. Di Bud Spencer ricordo che mi faceva impressione perché era un uomo grande e grosso...
Come hai preso la morte di Franco nel dicembre del 1992?Mi è dispiaciuto molto, cosi come per quella di Ciccio. Sai, per me non erano colleghi di lavoro come potevano essere per un adulto. Per me erano gli amici che mi facevano giocare, come degli zii. Per cui ho visto un pezzo della mia infanzia volare via. E non li ho neppure potuti salutare.
Grazie di vero cuore Andrea per aver risposto alle mie domande.Grazie di cuore a te.
INTERVISTA A MARINA MARFOGLIA: Per questo mio speciale su Franco e Ciccio non poteva mancare la testimonianza della mia amica Marina Marfoglia su "Un uomo da ridere", un varietà, interpretato solo da Franco Franchi, assolutamente da riscoprire.
GEPPO: Marina, raccontami della tua esperienza con Franco Franchi in "Un uomo da ridere".Certo. Era il 1980 e Franco Franchi venne una sera accompagnato da Lucio Fulci a vedermi nelle serate che favevo al Bagaglino con Pier Francesco Pingitore, e mi scelse per fare la parte di Renatina in "Un uomo da ridere", che praticamente era la storia di Franco Franchi (infatti il suo personaggio si chiamava Bianco Bianchi). Anche lì c'erano tanti bravi attori; ricordo Gloria Paul... È stata un'esperienza molto bella... poi... che ti devo dire... sai, certe cose belle... non si capisce perchè... non ottengono un grande successo, e "Un uomo da ridere" passò un po' inosservato, purtroppo. Con Franco Franchi mi son trovata benissimo, un vero amico; era un po' come uno di famiglia... siamo stati molto amici. L'esperienza con lui è stata interessante, lui era un gentiluomo siciliano di altri tempi, che mi corteggiò alla maniera dei maschi italici di una volta. Serissimo sul lavoro e un po' sbarazzino durante le pause, ma senza mai oltrepassare la soglia del lecito. Diventammo amici anche fuori dal set, andai a casa sua ai Parioli e conobbi la moglie, anche lei molto dolce come amica. Io allora ero fidanzata con Mal e ci incontravamo tutti insieme... per un po' di tempo, dopo la fine della rivista di Rai 2 "Un uomo da ridere" ci si vedeva ancora, poi piano piano ci perdemmo di vista. Si sa, il lavoro nel mondo dello spettacolo ti fa sembrare di vivere in una nuova e grande famiglia, ma quando poi la produzione finisce... ciao ciao e si passa ad un'altra famiglia... Questo è il bello e anche il brutto di questo lavoro: per tanto tempo si sta insieme tutti i giorni e si condividono tante cose, poi più niente! Ricordo che nella scena che girammo al mare io, lui e Gloria Paul ci venne da ridere talmente tanto che non si riusciva più a girare... Fulci era imbestialito. Ma la

Paul, che doveva dire delle battute difficilissime per lei (era inglese)... invece di Eucarione l'apostata una volta disse "Euricchione la prostata": io e Franco Franchi avevamo le lacrime agli occhi... impossibile riprendere a girare. Anche la scena con Mario Merola, re dellle sceneggiate, fu esilarante. Franchi dopo la fine della trasmissione in RAI voleva incidere con me una canzone dove io sarei stata Cappuccetto rosso e lui il lupo. Aveva fatto scrivere i testi e facemmo anche il provino...sembrava cosa fatta... saremmo andati ospiti a San Remo... poi, dal momento che mancò la spinta giusta di una casa discografica non se ne fece più nulla! I ricordi ora si sovrappongono, ma è passato tanto tempo e sinceramente ho archiviato tutto nei cassetti della mia mente....forse qualcos'altro salterà fuori....per ora non posso aggiungere altro.
Marina, ti ricordi l'ultima volta che hai visto Franco?Certo, qualche anno prima che morisse. Lui aveva un bar a Roma e andai a trovarlo con il mio attuale marito. Non era più il Franco di una volta, soffriva molto e stava male perchè non riusciva più a lavorare.
Marina grazie di cuore!Grazie a te Giacomo, è sempre un piacere farsi intervistare da te!
APPROFONDIMENTO INSERITO DAL BENEMERITO
GEPPOL'approfondimento continua con
l'articolo di PAOLO ALBIERO sui rapporti tra Franco, Ciccio & Lucio Fulci
23 Maggio 2012 16:27
24 Maggio 2012 15:46
25 Maggio 2012 00:27
25 Maggio 2012 08:27
28 Maggio 2012 10:18
Geppo il Grande!!!