Un dignitoso "musicarello" con la banale storia d'amore impossibile tra i bei figli (Gianni Nazzaro, che canta in napoletano ma fortunatamente meno pezzi del previsto, e Agostina Belli, dai capelli ipercotonati) di due famiglie che abitano nel paesino di Santa Veronica. Lui però è povero ed è di Santa Veronica bassa, mentre lei, di Santa Veronica alta, è la nobile figlia di una importante casata, il cui padre è Gigi Reder, non ancora identificato col fantozziano geometra Filini. Appena saputo del flirt, la famiglia di lei si attiva per impedire le nozze. Tardo epigono del filone tipico di Al Bano e...Leggi tutto Romina Power (da cui eredita la coppia comica Franchi-Ingrassia), MA CHE MUSICA MAESTRO! si giova perlomeno di una sceneggiatura ben congegnata e di una regia (Mariano Laurenti) competente. Buoni i comprimari (oltre al già citato Reder troviamo gli habitué Enzo Andronico e Umberto D'Orsi, Didi Perego...) ma soprattutto in grande spolvero gli specialisti Franco e Ciccio, che in questi ruoli di contorno riescono spesso a misurare la loro debordante comicità senza invadere troppo lo schermo. Franco è il direttore della banda di paese (molto sullo stile del Totò di TOTÒ A COLORI), Ciccio il vigile prestato alla banda in qualità di tamburista. I loro interventi sono sicuramente i più comici del film e ci restituiscono la coppia in ottima forma, affiatata come non sempre accade. Merito anche di ruoli che a loro si confanno particolarmente. Il tormentone del film è la canzone del titolo, proposta in ogni salsa anche dalla Perego in versione Raffaella Corrà (sic!), una tra le tante finte star (le altre sono Iva Zanucchi, Massimo Ramieri, Claudio Villi) invitate dal popolo di Santa Veronica bassa al festival finale. Passa un po' di tempo poi l'inevitabile happy ending.
Il più brutto musicarello che abbia mai visto. Il cantante di turno, Gianni Nazzaro, non ha la stessa presenza di un Little Tony o di un Gianni Morandi. Il ricco cast di contorno è, inspiegabilmente, doppiato; per cui troviamo Gigi Reder che non ha la sua voce e lo stesso dicasi per i caratteristi tipici dei film di Franco e Ciccio. Questi ultimi, addirittura, sono insopportabili (soprattutto Franco che ha un ruolo quasi prevaricatore su Ciccio).
Mediocre musicarello interpretato dal cantante in voga in quel momento e in questo caso tocca a Gianni Nazzaro che, come gli altri che lo hanno preceduto, è più bravo nel suo lavoro che nella recitazione. Laurenti se la cava con il mestiere e lo stesso dicasi per il cast, in particolare il solito corollario di caratteristi nostrani. Gigi Reder lascia il segno, così come Franchi e Ingrassia, sempre grandi in questi piccoli ruoli.
Curiosa, quasi incredibile mescolanza fra musicarello (Gianni Nazzaro), comico (Franco&Ciccio e caratteristi a loro legati), vicenda Giulietta-Romeo in un'ottica di rivalità campanilistica. Purtroppo la cosa che funziona di meno è proprio la trama, al limite dl risibile, per cui la guardabilità del film è legata ad alcuni momenti. I più felici sono, attorno all'ora, gli scambi di persona che vedono protagonisti Franco, Ciccio, D'Orsi e Pagnani: impossibile non sogghignare con la vicenda della puntura. Molto del resto, più che visto, va sopportato. Bruttarello, ma guardabile. Quando Nazzaro dice "Tutti quanti fate Reggio Calabria" si riferisce ai disordini dell'epoca.
Musicarello comico che segna il passaggio definitivo di un'epoca per entrambi i generi. La semplicità della storia è quasi disarmante ma proprio per questo affascinante, perché comunque Laurenti sa tenere il polso della situazione e chiede a tutti di stare al gioco. E inoltre è anche affascinante il fatto che si citino cantanti più famosi non accessibili al budget del film, come la Carrà.
MEMORABILE: L'esibizione con balletto sexy della finta Carrà.
La storia d'amore tra i due giovani protagonisti in stile Romeo e Giulietta ma in versione campanilistica lascia il tempo che trova ed è vecchia come il cucco (anche se la coppia Nazzaro/Belli è gradevole), ma il film merita comunque la visione soprattutto per Franco e Ciccio (la scena della seduta spiritica fa sbellicare dalle risate ed è un vero peccato sia stata buttata via così, in un modesto musicarello nel quale in effetti poco c'entra) e per la sceneggiatura niente affatto malvagia (principalmente per quel che concerne i dialoghi). Apprezzabili inoltre i comprimari.
Ciccio Ingrassia HA RECITATO ANCHE IN...
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HomevideoGeppo • 2/01/08 23:30 Call center Davinotti - 4356 interventi
Uscito recentemente in DVD dalla DeAgostini.
un master eccellente, il video è sufficientemente luminoso e nel formato corretto.
per la prima volta in DVD uscito per la 3a edizione di "Franco & Ciccio in DVD" ad opera della De Agostini.
Nella scheda "CAST" del Davinotti aggiungerei anche "FRANCO FRANCHI e CICCIO INGRASSIA". Visto che il film si regge in piedi grazie al duo comico siciliano.
HomevideoZender • 2/01/08 23:40 Capo scrivano - 48962 interventi
Non c'erano???? Questa più che una dimenticanza è un errore terrificante (anche perché il Davinotti ha visto il film esclusivamente per loro...): grazie mille Geppo, in Germania vedo che si resta molto più lucidi che a Venezia, evidentemente! E naturalmente grazie per la segnalazione: sai che io acquisto franchiecicci seguendo le tue indicazioni!
HomevideoZender • 1/04/08 09:02 Capo scrivano - 48962 interventi
GEPPO PRIVATE COLLECTION Il nostro carissimo inviato di Germania ha deciso di presentarci in esclusiva mondiale le fascette delle sue rarissime vhs di Franco e Ciccio. Solo per intenditori e amanti del magico duo!
Nel film si vedono i poster di ANGELI DELLA VIOLENZA e di BUON FUNERALE AMIGO... PAGA SARTANA.
CuriositàZender • 23/03/11 13:29 Capo scrivano - 48962 interventi
Come fa notare Geppo, nel film vediamo Franco che indossa la stessa giacca che portava in "I due maghi del pallone" e l'anno prima in "I due maggiolini più matti del mondo" e che indossa anche in "Scusi, ma lei le paga le tasse?".