Hard candy - Film (2005)

Hard candy
Locandina Hard candy - Film (2005)
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Hard candy
Anno: 2005
Genere: drammatico (colore)

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La nostra recensione di Hard candy

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

La riuscita del film è tutta da ricercare nella straordinaria espressività di Ellen Page e nella cura riposta nei dialoghi. D'altra parte, considerato che si tratta di un'operazione in cui poco è lasciato alla regia, niente agli effetti, tutto alla tensione crescente, è chiaro che interpretazione e qualità dei dialoghi (perlopiù monologhi, a dire il vero) sono le uniche cose che possano fare la differenza. E la fanno, beninteso, perché nonostante la scarsa originalità del progetto in sé (in cui la sola vera variante di peso è l'introduzione nel gioco di una quattordicenne, Ellen Page per l'appunto) HARD CANDY sa essere...Leggi tutto film magnetico, attraente, a tratti sconvolgente. Girato in un tre-quattro ambienti al massimo, teso e imprevedibile (altra qualità fondamentale), ha però il difetto di mostrare la corda un po' troppo presto. Non c'era forse materiale per riempire un lungometraggio, e quando comincia a far capolino la ripetitività di situazioni e comportamenti ci si accorge che l'ambizione del regista Slade viene in parte frustrata da una sceneggiatura non sempre all’altezza, che talvolta scade nel già visto (l'imprevedibilità è data in gran parte dalla bravura della Page). Il gioco del gatto col topo tra quattro mura, con sadismi e cinismi di complemento, s’era vista di recente anche in KILLING WORDS - PAROLE ASSASSINE, a sessi invertiti. Finale un po' discutibile che rischia di lasciare l'amaro in bocca.

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Tutti i commenti e le recensioni di Hard candy

TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/12/07 DAL BENEMERITO SCHRAMM POI DAVINOTTATO IL GIORNO 15/10/08
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Schramm 4/12/07 20:50 - 4051 commenti

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Se si scavalca la sfacciata implausibilità di fondo (una scricciola che soggioga e sopraffà anche fisicamente un trentenne palestrato e si studia nei più microscopici dettagli un minuzioso piano che nemmeno Machiavelli), a incredulità sospesa, in quanto macchina fa il suo sporco lavoro (l'autore sa come tenere per le palle -e non è una metafora...- lo spettatore; una Ellen Page strepitosa). Forte di un'ambiguità che esaurisce presto il proprio credito, al film non resta che giocarsi la carta di una vieta disonestà intellettuale come narrativa.

Blutarsky 14/12/07 17:33 - 362 commenti

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Onore al merito di Slade che con solo pochi elementi (una casa, due personaggi e poco altro) riesce a costruire un film teso e coinvolgente per tutta la sua durata. Non si capisce molto dove il regista voglia andare a parare con il tema trattato, ma forse l'intento è di fare un prodotto per "intrattenere" più che per mandare qualsivoglia messaggio. Regia e fotografia impeccabili, da applausi i due attori (Page grandiosa); unica nota negativa le scorrettezze in sceneggiatura (il piano di vendetta assurdo e il personaggio di page irreale). Da vedere.

Redeyes 11/01/08 17:58 - 2501 commenti

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David Slade ha, qui, tirato fuori dal cappello a cilindro un gioiellino: fotografia eccelsa (che poggia sulla bicromia bianco\rosso), attori strepitosi. Riesce a trasmettere un senso di disagio che ben presto non può che prevaricare su certe, oggettive, licenze "poetiche" (ben peggiori nei vari action-movie americani). Quindi inutile storcere il naso nel momento in cui non sai per chi dei due parteggiare e ci sono da una parte un'apparentemente sadica ragazza in età puberale, dall'altra un (forse) pedofilo dal bel visetto!

G.Godardi 17/04/08 17:05 - 950 commenti

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Titolo ormai mitico e di culto che in pochi anni si è fatto una fama incredibile. È un buon thriller d'impianto teatrale con un'ottima regia ed uso sapiente degli spazi. Vanta una straordinaria interpretaziobne della Page (la quale comunque ai tempi del film era già maggiorenne) a tratti davvero disturbante. Inquieta e spaventa senza mostrare direttamente, ma alludendo soltando (il rosso che rimanda al sangue). Purtroppo in alcuni frangenti gioca sporco facendo leva sull'ambiguità della situazione e sul non detto. Alla lunga il gioco stanca. Influenze giapponesi.

Tromeo 22/04/08 14:54 - 52 commenti

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Film invisibile in Italia e vedendolo si capisce subito il perché. Ottimo thriller che affronta un delicatissimo tema quale la pedofilia e lo fa con una tensione crescente, un'ambiguità di fondo e dialoghi teatrali ma mai noiosi. Splendida l'interpretazione di Ellen Page.

Deepred89 23/04/08 22:51 - 3881 commenti

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Notevolissimo thriller purtroppo inedito sugli schermi italiani. La storia è semplice, lineare e intrigante, la violenza è tutta psicologica ma comunque efficace. La regia è curtissima, la fotografia ottima, gli interpreti perfetti. Moralmente discutibilissimo, ma ciò non è per forza un difetto. Assolutamente da non perdere.

Almayer 30/04/08 15:24 - 169 commenti

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Veramente delizioso: attori bravissimi, ottima regia, visivamente uno splendore. Interessante la storia (finalmente qualcosa di nuovo!), interessante il modo in cui è stata raccontata. Visto nell'ottimo dvd R1, un buona dose di extra aiuta a meglio comprendere come è stata realizzata questa piccola gemma (nella sezione dvd-rom anche la sceneggiatura e lo storybook). E i colori, quei colori, realizzati da quel geniaccio di Jean-Clement Soret, già famoso per Snatch e 28 Days Later. Da vedere.

Cotola 2/05/08 00:53 - 9590 commenti

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Se si soprassiede sull'assoluta inverosimigliazna della trama, è innegabile che questo film riesca ad avvincere non poco lo spettatore ed in parte anche a "disturbarlo". Merito di una regia sobria e misurata che sceglie una violenza quasi eslusivamente psicologica e non mostrata e della straoridnaria prova della Page, che è "mostruosamente" brava. Tuttavia sarebbe stato meglio giocare fino iun fondo col non detto, come il film fa in gran parte, evitando di servirci una spiegazione che più disonesta non si può. In ogni caso merita la visione.

Ford 12/05/08 18:56 - 583 commenti

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Grandissimo thriller. Davvero ottimo il lavoro di Slade che rende quasi plausibile una trama assurda. Merito della fotografia cruda, di un montaggio velocissimo e di un grande uso del primissimo piano, senza tralasciare i meriti degli attori: il personaggio di Ellen Page (bravissima) sembra uscire dai tempi dell'inquisizione...

Undying 16/05/08 11:22 - 3807 commenti

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Hard Candy narra la vicenda di un perverso fotografo che adesca, tramite chat, ragazzine men che sedicenni e le plagia sino a seguirle nel suo squallido chalet di campagna, dove le sottopone a tormenti e torture indescrivibili (Hostel docet!), sino a quando non si imbatte in Hayley, una ragazzina apparentemente facilona e di larghe vedute... Similitudine della trama con un "indipendente" italiano diretto da Giacomo Cimini nel 2003 (Red Riding Hood, circolato all'estero come R2H).

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Supercruel 18/07/08 02:30 - 498 commenti

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Debordante thriller psicologico in cui la violenza non è mai mostrata esplicitamente e si dispiega, dirompente e potentissima, nello straordinariamente disturbante personaggio della gigantesca Ellen Page (premesso che è necessario sorvolare sulla sua verosimiglianza). Regia sobria ed elegante, fotografia bellissima (e funzionale) e tensione che prende lo stomaco, soprattutto nella scena della lunga tortura. L'ambiguità di fondo, mossa assolutamente geniale, rende la pellicola inquietante, spietata, cinica. È un fottuto pugno nei denti.

Flazich 15/08/08 20:26 - 685 commenti

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Thriller avvincente sostenuto completamente da due attori: una ragazzina e un uomo poco più che trentenne. A parte la trama inverosimile e in alcuni punti molto forzata, il film scorre bene e in alcune parti è veramente coinvolgente. Purtroppo il finale è tirato non poco ma ci può stare. Il personaggio delle ragazzina è in ogni modo uno tra i più odiosi che mi sia capitato di vedere in un film: ho sperato fino alla fine che le succedesse qualcosa di brutto ma le mie speranze sono state disattese.

Herrkinski 24/09/08 23:09 - 8787 commenti

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L'impostazione mi ha ricordato un po' Funny Games: pochissimi attori, quasi tutto ambientato in una casa, torture psicologiche e fisiche, violenza spesso solo suggerita, pochissime musiche.. Ma nel film di Slade i ruoli si invertono e troviamo un'arguta ragazzina (la Page, insopportabile ma innegabilmente talentuosa) che costringe con metodi sottilmente sadici un presunto pedofilo ad espiare le proprie colpe. Il regista è bravo a farci rimanere indecisi per chi parteggiare e mantiene la tensione fino alla fine. Un buon thriller psicologico.

Mascherato 18/11/08 12:20 - 583 commenti

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Buono spunto. Una volta bruciato il colpo di scena (chi è la vittima e chi il carnefice), però, lo sceneggiatore cerca meticolosamente di "mametizzare", attraverso un eccesso di verbosità, ciò che c'è sotto: pura exploitation. Non ci si faccia ingannare dalla tematica. La pedofilia è il sugo piccante di un piatto sciapo che Slade, al suo esordio dietro la m.d.p., condisce di spezie videoclippare che, successivamente, utilizzerà (meglio, come meglio adopererà le sue doti di scrittore Brian Nelson) in 30 giorni di buio.

Galbo 7/07/09 13:47 - 12685 commenti

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Buon thriller di genere che pesca nell'immaginario negativo concernente il moderno lupo mannaro (in questo caso il pedofilo) per narrare una vicenda ai limiti dell'assurdo (la trama presenta più di un buco logico) ma che stranamente è in grado di avvincere lo spettatore grazie ad una coinvolgente regia e sopratutto alla più che convincente prova dei due protagonisti assai credibili nelle parti della (presunta) ingenua ragazzina e dell'adescatore.

Daniela 19/07/09 00:26 - 13339 commenti

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Cappuccetto rosso si fa portare dal Lupo nella tana, lo sequestra e lo tortura per indurlo a confessare d'essere un pedofilo assassino, mettendo in crisi lo spettatore: è vero che il Lupo adesca ragazzine in chat (i lupi moderni si sono adeguati ai tempi), però è gentile, attraente, nega di essere colpevole, all'inizio è inevitabile provare una certa empatia nei suoi confronti. Questa ambiguità morale dona fascino ad un film visivamente elegante (funzionali ambienti e fotografia) ed ottimamente recitato, per quanto poco verosimile in certi passaggi e troppo esplicativo nell'epilogo.
MEMORABILE: "Non erano d'acciaio", dopo aver azionato il tritarifiuti

Elsup 21/07/09 16:38 - 140 commenti

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Piacevole sorpresa questa pellicola (mai uscita nei cinema italiani ma solo in homevideo), un film drammatico con venature thriller. Ti tiene incollato alla poltrona per tutta la sua durata. Non sappiamo bene da che parte stare, non capendo chi sia "il lupo" e chi "cappuccetto rosso". Pregevole.

Capannelle 2/08/09 08:14 - 4587 commenti

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Bel film che vive sulla tosta interpretazione della Page e sullo scambio di ruoli tra Davide e Golia. Aggiungendoci il tema pedofilia diventa ancor più scottante ma per fortuna non ci si ricama troppo sopra. L'ambiguità dei personaggi (dove stanno le colpe dell'uno e le intenzioni dell'altra?) dona tensione al racconto, inevitabile perderla sul finire. Meritorio il fatto di non mostrare esplicitamente troppo sesso e troppa violenza: sarebbe stato troppo facile.

Rebis 9/05/10 19:39 - 2486 commenti

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Emulo di Audition, ma meno crudele e più moraleggiante, il film non riesce a trovare nel ribaltamento di ruoli e prospettive tra vittima e carnefice - idea curiosa ma non trascendentale - carburante sufficiente per 100 minuti d'intrattenimento: Slade si accanisce allora sulle psicologie, lavora sodo di primi piani, senza che però i personaggi riescano a conseguire una maggiore profondità. I dialoghi verbalizzano tutto il verbalizzabile, con cadute nel banale e isolate intuizioni, ma le conclusioni restano fruste nell'economia di un gioco al massacro. Interpreti modesti. Velleitario.
MEMORABILE: I titoli di testa che anticipano il design della casa...

Pinhead80 18/11/09 16:25 - 5507 commenti

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L'idea di base non era male, ma il film a mio parere è sviluppato malissimo. Film verboso al limite dell'impossibile e le scene di azione sono intervallate da estenuanti dialoghi che fanno diventare la pellicola ripetitiva e noiosa. Estremamente lungo, il film delude anche nel finale. Peccato perché è stata gettata via una buona idea.

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Greymouser 3/05/10 18:49 - 1458 commenti

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Grandissima prova attoriale di Ellen Page in un ruolo complesso, ambiguo e indimenticabile. Ma anche una solida sceneggiatura e una buona regia, per un film che non cede alle mode e non lascia un attimo di respiro, giocando sul filo di una tensione ansiogena e sulla psicologia deviante e deviata dei protagonisti/antagonisti. Pochissimo sangue, perchè qui è ben altro ciò che fa fremere e spaventare: ad esempio, l'impossibilità di distinguere in modo rassicurante il bene e il male.

Gestarsh99 20/08/10 19:06 - 1395 commenti

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Senza sfociare nel torture-porn più trito e stra-abusato, Slade crea un'opera programmaticamente provocatoria (ma nemmeno tanto) e psicologicamente approfondita, che pone riflessioni sui ruoli di vittima e carnefice nella società odierna, ribaltando due consolidati stereotipi e materializzando, nel corpo della baby-aguzzina, le contraddizioni giustizialiste del sentire comune. Girato con molta cura tecnica ma con un messaggio finale ambiguo e poco coerente. La Page è insopportabilmente in parte.
MEMORABILE: L'anti-Cappuccetto Rosso che armeggia subdolamente con le parti basse del suo prigioniero.

Lucius 29/08/10 11:30 - 3029 commenti

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In un digitale asettico, un film che si divide nettamente in due tempi ben distinti tecnicamente e visivamente, in stile Il cartaio. Il primo tempo fa restare basito lo spettatore, essendo costituito per lo più da una lunga sequenza in cui il protagonista è immobilizzato su un tavolo, mentre la ragazza lo terrorizza preparandosi a estirpargli i testicoli e ci si chiede: quale mente perversa abbia potuto ideare e insistere con una sequenza così lunga? Nel secondo tempo il colpo di genio risolleva la pellicola, rivelandoci una sceneggiatura buona.

Pigro 20/10/10 10:29 - 10169 commenti

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Escludo che sia un film sulla pedofilia o sulla vendetta (ragazzina adesca pedofilo e lo tortura). O un film di tensione psicologica o paura, vista la noia che cala dopo 10 minuti e non se ne va fino alla fine. O un film autorale, vista la storia farraginosa, i personaggi fintissimi e i dialoghi ridicoli. La bella idea iniziale del ribaltamento vittima-carnefice evapora subito davanti al vuoto di idee e sostanza, approdando a un finale francamente stupidino. Insomma, a parte la bella fotografia e un bravo scenografo, di che stiamo parlando?

Lupoprezzo 26/01/11 16:11 - 635 commenti

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Novella cappuccetto rosso mette in scacco il lupo cattivo (anzi babbeo). Il principio del film prometteva bene, ma poi il pretestuoso David Slade mette in campo quello che è il suo vero intento: situazioni calcolate e programmate per stupire, cadendo più volte nel ridicolo (la scena della doccia? e quella finale?). Personalmente le uniche cose che ho apprezzato sono la fotografia e la bravissima Ellen Page.

Giùan 7/04/13 07:51 - 4966 commenti

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Canonico caso di film da dibattito, con gli annessi atout e svantaggi che questa congenita condizione si porta implicitamente dietro. La tematica dinamitarda avrebbe necessitato di uno svolgimento eticamente più coerente. Lo script (in cui è evidente la mancanza di un tocco femminile) e la regia invece deragliano sui binari di un ambiguità ricercata, insistita e alfine compiaciuta, che tuttavia almeno cinematograficamente fa gioco. Se di provocazione dobbiam vivere però preferisco 1000 volte Haneke. Bravi i protagonisti, costretti in due “incredibili” ruoli.

Fabbiu 10/10/14 14:28 - 2203 commenti

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Il coinvolgimento in scene di pura tensione psicologica è impeccabile, non solo tecnicamente; il soggetto nella sua semplicità offre riflessioni interessanti circa il sovvertimento dei ruoli dei due personaggi (peraltro perfettamente interpretati) grazie a dialoghi ben ideati e vari momenti drammatici. Forse qualche lungaggine qua e là, soprattutto nella parte finale per dare al tutto una durata decente; ma si può perdonare, poiché sempre imprevedibile.

Stelio 27/01/15 14:05 - 384 commenti

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Thriller psicologico di enorme spessore diretto un po' "a sorpresa" da David Slade. La regia, discreta ma non eccellente, si tiene in piedi soprattutto grazie a una sceneggiatura crescente e mai debole. Il film riesce a non essere ripetitivo grazie alla formula narrativa vincente e all'ottima interpretazione della Page, mentre Wilson è un po' anonimo, sebbene adattissimo alla parte. Accompagnamento un po' anonimo, per il resto bello.

Rambo90 9/08/18 16:32 - 8040 commenti

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Interessante thriller a ruoli (quasi) ribaltati. Il punto di forza è proprio rendere la vittima all'apparenza più antipatica e schizzata del mostro, in modo da confondere lo spettatore indeciso su quale posizione prendere. Il confronto tra la fiaba di Cappuccetto rosso e l'attualità è calzante e anche se non sempre il film mantiene vivo l'interesse (in fondo ci sono praticamente solo due personaggi in una sola location) rimane un prodotto molto valido. Bravi Wilson e la Page.

Bubobubo 23/10/18 11:54 - 1847 commenti

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Poco importa che la sceneggiatura affastelli assurdità al limite del dicibile con la sprezzante nonchalance di chi vuole ribaltare - nel genere e nel metodo - uno dei grandi tabù dell'età contemporanea: il rapporto tra la giovane Page e il viscido Wilson, sempre giocato sul filo di un'ambiguità che confonde le posizioni di schieramenti apparentemente manichei (anche la spiegazione finale è un detto-non detto che infittisce le nebbie, anziché dipanarle), è un gorgo magnetico che attira lo spettatore e vale ampiamente la visione del film.

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Taxius 24/06/19 10:21 - 1656 commenti

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Interessante thriller in cui il lupo pedofilo da carnefice si trasforma in vittima di una cappuccetto rosso psicopatica e sadica, più che vendicativa. Il film gioca tutto sull'inversione dei ruoli tanto che alla fine si arriva a provare pena per quello che in realtà è un mostro. L'ambientazione tutta casalinga funziona e riesce a dare un ottimo senso di claustrofobia. Il regista riesce a tenere alta la tensione dall'inizio alla fine nonostante una certa lentezza generale. Non delude neanche il finale.

Anthonyvm 18/08/19 15:52 - 6641 commenti

I gusti di Anthonyvm

Ottimo thriller orrorifico che cambia beffardamente la prospettiva fra vittima e carnefice in un contesto scabroso come l'adescamento di minori nell'era di Internet. La sadica "Cappuccetto Rosso" Ellen Page fa passare dei gran brutti momenti al povero "Lupo Cattivo" Patrick Wilson, mettendo il pubblico nella difficile condizione di non saper per chi fare il tifo. Pochissima violenza grafica, tantissime parole, eppure si respira un'intensa angoscia dall'inizio alla fine e si rimane incollati alla poltrona fino all'ultima scena. Consigliatissimo.
MEMORABILE: La danza sensuale della Page; Wilson a rischio soffocamento via pellicola da cucina; L'agghiacciante sterilizzazione fuori campo; Il finale nerissimo.

Buiomega71 20/04/22 01:23 - 3125 commenti

I gusti di Buiomega71

Wilson all'inizio vuole fare come Jerry Calà, ma dietro l'angolo c'è una piccola e psicopatica nipotina miseryana fin troppo sveglia e parecchio sadica. Tesissimo kammerspiel sulla vendetta, impostazione teatrale da brividi in cui, per una volta, si empatizza di più per il carnefice (un presunto pedofilo) che non per la vittima/vendicatrice (Page straordinaria ma a un passo dall'irritazione). Battute ansiogene (la pistola, il domopack, l'impiccagione, l'operazione di castrazione, il taser) e dialoghi taglienti. Piccola gemma spinosa, non dissimile dalle rivalse uterine fawcettiane.
MEMORABILE: Il bar hopperiano di Profondo rosso; La vicina di casa giapponese e ficcanaso; La poco felice battuta sull'Oscar a Roman Polanski; La cassaforte.
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  • Homevideo Undying • 19/03/09 21:34
    Comunicazione esterna - 7567 interventi
    E' uscito nei tempi annunciati:
    video 2.35:1 anamorfico / audio stereo 2.0
  • Discussione Redeyes • 16/07/10 11:07
    Segretario - 962 interventi
    ...Solo per il gusto della discussione. Noto fra i film che questa pellicola ricorda AUDITION di Miike, ma sinceramente sforzandomi non sono riuscito a trovare queste somiglianze..
    (GODARDI )Se ti va mi aiuti a capire in cosa ti ha ricordato la pellicola di Miike. (opinione personale l'ho trovata veramente bruttina)
    Ribadisco: Lo chiedo senza polemica, e pur ben sapendo che talvolta un film può ricordarne un altro senza riuscire a spiegarne il perchè....
    Red
  • Discussione Cotola • 22/08/10 11:10
    Consigliere avanzato - 3917 interventi
    Nel momento da ricordare di Gestapo c'è uno spoiler troppo importante (il film si regge molto su quello). Propongo a Gest di
    cambiarlo (esprimendosi in maniera più criptica e sibillina) in modo che non si capisca così palesemente uno dei colpi di scena finali della
    pellicola. Che ne dite Zender e Gest?
  • Discussione Gestarsh99 • 22/08/10 11:27
    Scrivano - 21543 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    Nel momento da ricordare di Gestapo c'è uno spoiler troppo importante (il film si regge molto su quello). Propongo a Gest di
    cambiarlo (esprimendosi in maniera più criptica e sibillina) in modo che non si capisca così palesemente uno dei colpi di scena finali della
    pellicola. Che ne dite Zender e Gest?



    Si potrebbe riscrivere la frase in questa maniera :

    "L'anti-Cappuccetto Rosso che armeggia subdolamente con le parti basse del suo prigioniero"

    Penso possa andare bene.
  • Discussione Cotola • 22/08/10 13:38
    Consigliere avanzato - 3917 interventi
    Credo sia ottimo! Sia chiaro sono intervenuto non per criticarti o censurarti ma per evitare
    di "rovinare" la sorpresa a chi non ha visto il
    film.
  • Discussione Zender • 22/08/10 20:57
    Capo scrivano - 49140 interventi
    Ok, grazie ad entrambi. Sistemato.
  • Curiosità Lucius • 29/08/10 11:32
    Scrivano - 9053 interventi
    Lo stesso titolo di un album di Madonna (letteralmente Gioco pericoloso).
  • Curiosità Lucius • 29/08/10 11:35
    Scrivano - 9053 interventi
    La vicenda prende spunto da un fatto realmente accaduto in Giappone, ove un gruppo di ragazzine adescava in chat uomini maturi per poi torturarli. Il mondo della pedofilia rovesciato?
  • Discussione Buiomega71 • 20/04/22 10:32
    Consigliere - 27301 interventi
    Patrick Wilson (quì in un ruolo non facilissimo) vorrebbe fare il simpatico e imitare un pò il Jerry Calà di Colpo di fulmine, ma mal gliene incoglie se la ragazzina su cui ha puntato gli occhi (o meglio gli scambi di email) è una psicopatica miseryana in erba, tanto sveglia quanto sadica.

    Tesissimo kammerspiel che taglia come un rasoio, dove l'impostazione teatrale (alla fine è girato tutto all'interno di una villa con solo due personaggi e fitti dialoghi spesso al vetriolo) le da una dimensione angosciosa e claustrofobica.

    Slade glissa sulla violenza grafica, ma l'operazione fai da te della castrazione mette parecchio a disagio (soprattutto noi maschietti) e alcune battute "thriller" (la pistola, il domopack, l'impiccagione, il teser, la cassaforte con i numeri della combinazione, la scelta finale sulla drastica decisione da prendere) sono ansiogene e ben centellinate.

    Per una volta si riesce a empatizzare con il presunto pedofilo (forse era successo solo con il Kevin Bacon di The Woodsman, anche se lì, la situazione, era ben diversa), forse solo colpevole di essere un David Hamilton in tono minore, e un pò meno con la "vittima"/vendicatrice", che , a tempo perso, legge la biografia di Jean Seberg (la Page è straordinaria ma il suo personaggio è ai limiti dell'irritazione cutanea, che speri che la situazione si ribalti in favore di Wilson) e questo dà valore aggiunto al film, che si smarca dai soliti clichè "rape and revenge" o solo "revenge", sempre sul filo del dubbio : Wilson è davvero un pedofilo (oltre che assassino) o è la Page che è una sociopatica psicolabile dagli istinti sadici e perversi?

    Altro punto a favore è che Slade (e lo script di Brian Nelson) non diano spiegazioni su chi sia davvero Hayley (un angelo della vendetta di tutte le ragazzine abusate? come lei stessa afferma verso la fine o una proiezione delle colpe e della coscienza di Wilson? Se non fosse che ha a che fare pure con la vicina giapponese un pò troppo ficcanaso) lasciando allo spettatore di tirare le conclusioni e evitare banali spiegoni.

    Slade abusa un pò troppo di una regia videoclippara in alcuni frangenti (ralenti, velocizzazzioni alla Koyaanisqatsi) e la poco felice battuta sull'Oscar vinto da Roman Polanski poteva essere evitata, ma per il resto i 100 minuti sono praticamente di defribillazione continua, tra set fotografici di dubbio gusto, tentate liberazioni che vanno quasi sempre a vuoto, e suicidi indotti, dove la violenza è ben più psicologica che nemmeno fisica, perciò molto più realistica.

    30 sfumature di Candy Candy che gioca al gatto con il topo con l'orco "cattivo", con la stessa impostazione kammesrpielesca  (ma in ottica differente) di quello che Farrah Fawcett (lei si davvero vittima) farà subire a James Russo (lui si davvero carnefice) in Oltre ogni limite.

    Notevoli i titoli di testa e il bar hopperiano di Profondo rosso.
    Ultima modifica: 23/04/22 15:32 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 20/04/22 19:38
    Consigliere - 27301 interventi
    Il dvd edito dalla 01 Distribution (edizione ex-noleggio)

    Formato: 2.35:1
    Dvd doppio strato
    Audio: italiano, inglese
    Sottotitoli: italiano per non udenti
    Nessun extra
    Durata effettiva: 1h, 39m e 58s

    Immagine al minuto 1.30.13

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images60/PDVD-272.jpg[/img]
    Ultima modifica: 21/04/22 07:37 da Zender