Note: Film girato su pellicola. Si segnala la presenza di Sergio Salvati (operatore alla M.d.P.) e di Ovidio G. Assonitis, sceneggiatore e produttore del film.
Giacomo Cimini (firma il suo primo film come James K. Cimini) ha realizzato, nel 2003, un curioso e truculento horror basato su una versione molto particolare di Cappuccetto Rosso: Jennifer, una ragazza che ha un concetto molto personale di giustizia, gira di notte in bicicletta, punendo ferocemente quelli che ritiene peccatori. il film, inedito in Italia, è circolato all’estero come RHH o R2H. Ovidio G. Assonitis (Chi Sei?, Stridulum, Tentacoli, Madhouse) appare coinvolto come sceneggiatore e produttore.
Assonitis produce un film non bello ma assurdo, completamente folle. Un'infanzia difficile (preambolo per la verità poco originale) e un morboso attaccamento a strani valori trasformano la giovanissima protagonista in un sadico e contorto inquisitore moderno, sorta di rudimentale prototipo del successivo e più noto Jigsaw. Il film si muove nel rispetto di una tradizione che vuole il cinema italiano più eccessivo e disturbante rispetto ai modelli originali, ma Cimini non è né Fulci né Aldo Lado. L'esordiente Satta fa quello che può. Due pallini.
Della favola restano i rimandi al colore rosso (stivali e sangue) e al lupo (qui "umanizzato"). Per il resto il film di Cimini è un resoconto (praticamente omodiegetico) dell'avanzante crescita di voluttà omicida in una ragazzina sola e disturbata mentalmente. La Satta, pur peccando di overacting, dipinge sul suo viso espressioni non così lontane dall'essere pertinenti. Le citazioni di genere non si contano ma la pellicola mantiene una sua fiera consapevolezza. Leggermente prolisso e poco conosciuto, vale comunque una visione.
La nota fiaba c'entra poco o nulla (niente riletture orrorifiche à la In compagnia dei lupi): si tratta di uno slasher moralista, con una ragazzina precoce intenta a punire i cattivi insieme al suo "lupo" domestico. Prodottino curioso, imperfetto ma girato con una certa cura, sfruttando al meglio il budget esiguo. Non brilla per originalità ma è divertente, gore e talvolta imprevedibile (si veda il cambio di registro a metà film, in direzione Baby Jane e Misery). Inquietante la giovanissima Satta, sebbene non abbia un vasto range espressivo.
MEMORABILE: Il delitto in metropolitana (rimembranze del lupo mannaro di Landis); Il dentista inchiodato; La trapanazione delle ginocchia; Il delirante finale.
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Un horror italiano (c'è di mezzo pure Assonitis) particolarmente risucito e rimasto per oltre sei anni inedito.
Arriverà in DVD grazie alla Stormovie a decorrere dal 21 aprile.
Bella sorpresa...
CuriositàManowar79 • 25/03/11 10:12 Pulizia ai piani - 93 interventi
Il film ha un titolo italiano, semplice ed efficace: Cappuccetto Rosso (Red riding hood compare soltanto come sottotitolo tra parentesi). È con questa denominazione, infatti, che la Stormovie lo ha distribuito su supporto digitale. Aggiungo a titolo di curiosità che il regista è accreditato come James K Cimini.