Storia di un matrimonio - Film (2019)

Storia di un matrimonio
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Marriage Story
Anno: 2019
Genere: drammatico (colore)
Note: Presentato in anteprima alla 76a mostra internazionale del cinema di Venezia. Prodotto e distribuito da Netflix.
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Nella ricercata banalità del titolo (accentuata in quello italiano dall'articolo indeterminativo) si nasconde l'universalità del messaggio, l'estensione virtuale a molti di una storia come tante, di un matrimonio apparentemente riuscito destinato a infrangersi contro il muro invalicabile dell'incomprensione. Charlie (Driver) è un regista teatrale di un certo successo a Broadway, Nicole (Johansson) un'ex attrice di buone speranze che ha abbandonato ogni sogno di carriera per far da moglie e madre. Insieme vivono a New York in armonia, la voce di lei fuori campo ne descrive i caratteri per inquadrarli meglio all'interno di una quotidianità che pare regalare le giuste soddisfazioni; e allora perché...Leggi tutto d'improvviso li vediamo seduti di fronte a un consulente matrimoniale che invano tenta di riavvicinarli? E' solo il primo passo prima di mettersi in mano agli avvocati, con Nicole che per riprendere la carriera d'attrice accetta di partecipare al pilot di una serie tv a Los Angeles spostando definitivamente lì l'azione. A difenderla in tribunale è Nora Fanshaw (Dern), agguerritissima, mentre David pensa di rivolgersi a uno specialista feroce come Jay Marotta (Liotta). Troppo feroce, forse, al punto che per ristabilire un rapporto più amichevole vira su un avvocato più accondiscendente e bonario (Alda). Resta da capire se ha fatto bene, perché lo sappiamo tutti che soprattutto in America i divorzi si trasformano facilmente in lotte senza esclusione di colpi. E anche in un film che non potrà mai (e nemmeno lo vuole) avere la devastante carica distruttiva della GUERRA DEI ROSES né quella grottesca dei Coen di PRIMA TI SPOSO POI TI ROVINO è inevitabile che quando volano gli stracci le voci si alzino. Di mezzo il piccolo Henry (Robertson), tra il viziato e il disciplinato, coi suoi problemi nella lettura e un'inaspettata (visto l'affetto dimostrato in precedenza per la pazienza del padre) vicinanza alla madre. Se inizialmente sembra Driver il vincente in casa, brillante e impeccabile, amato da tutti compresa la mamma (Hagerty) di lei, in un secondo momento è Nicole a riprendere posizioni rivelando più autosufficienza e disinvoltura nel gestire la situazione. Recitato indubbiamente bene dall'intero cast, che sfrutta con bravura dialoghi taglienti ma allo stesso tempo credibili per naturalezza, MARRIAGE STORY riesce a non far pesare le sue due ore e diciassette pur rimanendo in ambiti lontani da spettacolarità o da esasperati tecnicismi. Non vuole raccontare nulla di nuovo, solo affinare il già visto regalando umanità e calore alla storia di una coppia in crisi, individuando nei comportamenti di qualche breve frazione la possibilità di evadere dai canoni e comunicarci la tensione, trasmessa attraverso il filtro del linguaggio avvocatesco o negli incontri privati tra i due coniugi, in cui oltre agli scatti d'ira c'è spazio per qualche scambio di dolcezze. Sentimenti autentici per un rapporto a due che ha sempre la precedenza su ogni altro, regalando più di una sorpresa.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 30/08/19 DAL BENEMERITO TAXIUS POI DAVINOTTATO IL GIORNO 14/03/20
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Taxius 30/08/19 16:24 - 1656 commenti

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Un film sulla disgregazione della famiglia americana e lo stress emotivo ed economico che ne seguono e ha come protagonista una ex coppia con figlio in procinto di divorziare. Il film di Baumbach prende di mira le figure degli avvocati divorzisti delineandoli come sanguisughe il cui unico interesse è il proprio profitto e per questo sono disposti ad aizzare i propri clienti uno contro l'altro infondendo odio anche dove non c'è. Film drammatico con sfumature da commedia, divertente e dal ritmo molto veloce.
MEMORABILE: In 136 minuti di durata ce ne saranno al massimo 2 senza dialoghi.

Il ferrini 8/12/19 11:06 - 2337 commenti

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Quello che colpisce, sopra ogni altra cosa, è la memorabile interpretazione dei due protagonisti, che si traduce in un crescendo emotivo di rara potenza fino al devastante climax (la lite furibonda con cazzotto nel muro). Tuttavia il film non è soltanto questo, ma piuttosto un impietoso spaccato sulle dinamiche di una separazione con tanto di avvocati avvoltoi che banchettano sui resti di un amore irrimediabilmente perduto. Ottimo anche il cast di contorno, compreso il bambino, principale vittima di un gioco al massacro intenso ed emozionante.

Galbo 7/12/19 17:34 - 12372 commenti

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Un regista sempre attento alle dinamiche interpersonali tra i personaggi dirige una commedia dolceamara sul disfacimento di un rapporto matrimoniale. Un film decisamente “alleniano” in cui il regista alterna con talento il registro brillante con quello drammatico rappresentando i personaggi con notevole realismo e dando spazio a due attori dalla grande personalità come Driver e la Johansson che monopolizzano la scena e rendono credibili i propri personaggi. Film notevole.

Xamini 7/12/19 23:00 - 1244 commenti

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Adam Driver e Scarlett Johansson, anzitutto. Baumbach ha una mano leggera, in regia, piuttosto asciutta e lascia che i suoi due protagonisti diano fondo alla loro bravura per dare spessore ai rispettivi personaggi e inscenarne il rapporto il rovina. Il dramma si tinge spesso di sorriso grazie allo script e alle interpretazioni e non cade in facilonerie, ma tiene viva la scorta di emozioni create sino alla fine, concedendosi qua e là anche qualche tocco di classe.
MEMORABILE: L'introduzione dei personaggi; il "dialogo personale per l'accordo"; il portachiavi; il finale

Kinodrop 8/12/19 21:05 - 2909 commenti

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Continuando a scandagliare la psicologia e le relazioni di coppia, il regista affronta le dinamiche implicite in un procedimento di divorzio, da quelle degli individui agli aspetti legali per opera di avvocati arrivisti e venali che aizzano e gettano benzina sul fuoco. Una struttura molto parlata da commedia teatrale, con lunghi monologhi e scene madri interpretate alla grande dalla coppia Driver/Johannson, che può ricordare i divieti incrociati di Kramer contro Kramer. Molto dinamica e fluida la sceneggiatura, che alterna leggerezza e profondità.
MEMORABILE: E vissero felici e contenti (gli avvocati); I cavilli e i ricatti in sede legale; Le parcelle; Il bimbo; L'ispettrice tonta; La canzone di Charlie.

Muttl19741 15/12/19 11:37 - 162 commenti

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Telecamera fissa e via libera alle interpretazioni dei due attori. Entrambe le prove sono molto convincenti, ma tra le due la spunta di gran lunga quella di Driver: intensa e struggente la sua interpretazione; nel suo sguardo spaesato e nella sua imponente presenza si scatena la sofferenza di una solitudine imposta. Ottimo anche come cantante. Splendida la fotografia granulosa da pellicola, in particolar modo nelle scene a New York. Film mai patetico, ironico, con una sceneggiatura molto attenta, profonda, reale. Si consiglia la visione in lingua originale.

Daniela 11/12/19 22:58 - 12606 commenti

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Regista teatrale ed attrice lavorano insieme e sono i genitori affettuosi di un bambino di otto anni. Quando lei decide di porre termine al matrimonio, l'intenzione di giungere ad un accordo amichevole naufraga con l'entrata in campo dei rispettivi avvocati... Soggetto coinvolgente per quanto ordinario - contando parenti ed amici, è difficile non essere stati coinvolti in vicende simili - alla base di un film ben scritto e magnificamente interpretato sia dagli attori di supporto che dai protagonisti: per Johansson la migliore prova in carriera, per Driver la conferma del grandissimo talento.
MEMORABILE: I primi incontri con i tre avvocati; La lite furibonda che si conclude con un pugno sferrato alla parete; Il gioco con il taglierino

Thedude94 12/12/19 18:55 - 1084 commenti

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Film splendido diretto egregiamente dalla solida mano di Baumbach, che mette a loro agio gli splendidi protagonisti Driver e Johansson in un dramma che scorre in maniera molto fluida e genuina. L'opera rappresenta magistralmente una condizione familiare moderna, la realtà di vita di due artisti che non sanno come far corrispondere al meglio carriera e relazione di coppia e che tentano in tutti i modi di non distruggersi psicologicamente ed economicamente. Insomma, un film che rimane dentro, condito da una fotografia che è un gioiello.

Jandileida 12/12/19 20:35 - 1558 commenti

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Tra il bianco e il nero c'è il grigio: ed è proprio lì che il film si situa, tra le pieghe di un matrimonio in via di disfacimento dalle quali affiorano però affetti e tenerezze dimenticate. I due protagonisti finiscono in assoluto primo piano e ambedue dimostrano una certa classe nel dare corpo a emozioni a volte urlate e a volte sommesse. Inquietante la descrizione di quello che si può trovare attorno a un divorzio: tra perniciosi avvocati e stralunate psicologhe, chi ci è passato (da marito, moglie o figlio) sa che la realtà non è molto lontana.

Redeyes 16/12/19 11:05 - 2442 commenti

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Eccellente viaggio dentro lo sgretolamento di un matrimonio e le grottesche e rattristanti conseguenze. Vittime del sistema disamore, ma ancor più dell’istituto del divorzio, una coppia di artisti è giocoforza costretta a barcamenarsi fra carriera e figlio. Nel mirino della sceneggiatura avvocati e assistenti sociali, il tutto impostato con un taglio quasi teatrale che ci fa temere fino all’ultimo di essere all’interno di una pièce metafilmica. Prove attoriali ottime e una Johansson alla sua performance migliore fino a oggi.

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Lou 18/12/19 18:58 - 1119 commenti

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Cronaca dettagliata di una separazione, descritta con crudo realismo. Lo spettatore assiste attonito al triste deteriorarsi del rapporto di coppia e all'escalation di meschine recriminazioni favorita dagli spietati avvocati. Eppure, nonostante tutto, il legame sembra per certi versi rimanere indissolubile. Ottima la prova degli attori, che rendono il quadro assolutamente credibile.
MEMORABILE: Il discorso sulle donne di Laura Dern.

Pinhead80 23/12/19 16:57 - 4715 commenti

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Una coppia che non riesce più a stare insieme decide di intraprendere il doloroso passo del divorzio. Quella che sembra una pratica "tra amici" diventerà qualcosa di odioso per entrambi. Seppur nella sua esasperata lentezza e nell'apatia dei personaggi, il film fotografa molto bene un periodo della vita assai difficile, fatto di ripicche e risentimenti che se hanno il sopravvento finiscono per rovinare quanto di buono c'è stato in una relazione. Drammatica la posizione del figlio oggetto di ricatti affettivi. Un'opera non banale.
MEMORABILE: Adam Driver che riesce finalmente a sfogare le sue emozioni in un canto liberatorio.

Pigro 3/01/20 09:18 - 9624 commenti

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Il titolo più corretto sarebbe “storia di una separazione”, quella che parte dal distacco di comune accordo e monta inesorabile verso scontri verbali e legali sempre più violenti. Un film doloroso, che trascina tutti nell’incertezza delle relazioni, dei sentimenti e in definitiva della verità sulla quale si è costruita una vita. Perfetti i due protagonisti nel restituire lo sgomento, la rabbia, la fragilità, così come i due avvocati e le figure di contorno: tutti tasselli tanto umani quanto grotteschi di una tragedia esistenziale. Notevole.

Deepred89 6/01/20 23:51 - 3701 commenti

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Baumbach si rifà all'Allen agrodolce di Mariti e mogli per mettere in scena l'odissea umana e tribunalesca di un rapporto coniugale in fase terminale. Pur nella totale incapacità di sintesi e senza rifuggire una certa monotonia, il film presenta ottimi dialoghi e non manca di risvolti arguti (il dramma che si amplifica da solo, nel duello tra avvocati, alle spalle dei protagonisti), avvalendosi peraltro di una Johansson probabilmente ai suoi vertici. Gli strani lineamenti e lo sguardo abbacchiato di Driver ben si addicono al personaggio.

Rambo90 15/01/20 23:20 - 7661 commenti

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Baumbach continua a raccontare storie piccole ma di grande impatto emotivo. Il punto forte dei suoi lavori è come sempre la sceneggiatura, a metà tra le nevrosi e i litigi di Woody Allen e un realistico spaccato di vita, mentre la confezione conta in effetti poco. Ottimo il lavoro degli attori, con due fantastici e naturali protagonisti affiancati da una serie di macchiette simpatiche che spezzano le situazioni più serie (su tutte gli avvocati). Si sorride qualche volta, si riflette più in generale. Notevole.

Paulaster 29/01/20 11:45 - 4375 commenti

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Dopo dieci anni una coppia divorzierà. L'unica novità è la separazione amichevole, perché gli avvocati restano squali e gli stracci in tribunale volano. Durata corposa con contenuti inutili (le canzoncine) o esagerati (la ferita) in cui l'umanità almeno è resa chiaramente e soprattutto da parte di chi di solito ci rimette (il padre). Meglio la Johansson all'inizio, poi Driver prende bene la scena. Regia scarsa a parte gli inserti teatrali (scopiazzando Bergman). Dern non bene come avvocato, meglio Liotta.
MEMORABILE: L'Halloween in giro per Los Angeles; La prova delle domande alla Johansson; La parcella di Liotta.

Capannelle 9/02/20 02:18 - 4394 commenti

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Bel lavoro di scrittura; la regia fa quello che deve fare e il film è reso impeccabile dall'interpretazione dei due protagonisti. Lo script cerca di alternare momenti drammatici ad altri più leggeri e talvolta grotteschi, permettendo allo spettatore di attraversare oltre due ore di proiezione senza problemi. La storia è resa bene, ogni parte in gioco ha un suo substrato e una giusta collocazione. Punto di merito non ricorrere a scene melodrammatiche o troppo ricattatorie. Pioggia di nomination in giro per il mondo.

Ryo 17/03/20 14:49 - 2169 commenti

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Dramma per adulti sul divorzio, interpretato da due incredibili performance - fra le più alte della loro carriera - della coppia principale. Grande altalena emotiva accompagnata da una colonna sonora dolorosa e maestosa che colpisce tutte le note giuste. Un altro punto di forza è l'eccellente regia, che conferisce a una storia infelice un'aura sorprendentemente solare nonostante si stiano osservando due persone durante il periodo peggiore della loro vita. Duro da digerire ma eccellente.

Giùan 13/04/20 10:17 - 4528 commenti

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Non v'è dubbio ci sia nel cinema di Baumbach qualcosa di fastidiosamente (im)personale (vien da associarlo in tal senso al coetaneo Wes Anderson) che irretisce lo spettatore smaliziato. Epperò pure qui il regista newyorkese impressiona per una fluidità di (ri)scrittura che tritura celluloide (da Cassavetes a Rohmer passando per Allen) e un controllo dei registri adottati che li sublima, dando al film una complessità contemporanea e un anima che ne soverchia la presunta malafede. Se la Johansson continua a non emozionare, Driver tracima talento e umanità.
MEMORABILE: L'overacting (comprese lunghe gambe) della Dern; Il taurino Ray Liotta; Lo splendido vecchietto Alan Alda; La lettura della lettera fatta dal figlio.

Enzus79 3/05/20 23:01 - 2864 commenti

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Film riuscito, con una coppia di attori, Adam Driver e Scarlett Johansson (nella sua migliore interpretazione in carriera) diretti e intensi. Non è solo melodramma ma anche ritratto ironico di quello che ruota intorno alla coppia, dagli avvocati (Ray Liotta e Laura Dern simpatici) ai parenti. Sopportabile la durata di due ore e più e, per una pellicola che tratta un tema simile, è tanta roba.

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Bubobubo 31/05/20 17:03 - 1847 commenti

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Anna si scopre disamorata di Karenin il giorno in cui si accorge che le danno fastidio le sue orecchie troppo grosse: da una piccolezza una valanga. Figurarsi la catastrofe dopo anni di non detto, di rimangiato, di rancori sopiti che, alimentati a dovere da divorzisti egomaniaci con il solo scopo di appuntarsi sul petto l'ennesima coccarda della vittoria retorica, deflagrano tra le macerie di un rapporto senza quasi più nulla di umano. Dramma potente, venato di esistenzialismo alleniano, in cui spiccano la fragile Scarlett e il diavolo Dern.
MEMORABILE: Pranzo per asporto nel mezzo delle schermaglie fra avvocati; 400$ l'ora per una barzelletta; Il tremendo j'accuse reciproco; Il finale.

Silvestro 29/06/22 10:31 - 357 commenti

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Un film dall'impostazione estremamente teatrale affidato all'interpretazione sentita di due ottimi interpreti. Proprio la qualità della recitazione e di alcuni dialoghi sono la parte forte della pellicola, che forse in alcune parti risulta eccessivamente lenta e poco scorrevole. Non mancano alcune acute stilettate all' american way of life. Nel complesso buono.
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  • Discussione Daniela • 14/12/19 03:02
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    x Zender

    anche se graficamente è meno bella, credo che sarebbe meglio mettere in scheda la vera locandina del film, come questa:
    http://t2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTQZR9cenvj7dFNFoW0QEQmlDNigKM0WiS7FBwHxZpsdAF9d7ac
    Attualmente sul sito c'è una delle locandine promozionali dedicata alla co-protagonista Scarlett Johansson, in cui non si fa menzione di Adam Driver.
  • Discussione Zender • 14/12/19 08:02
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Naturalmente, al di là del bello o brutto, la precedenza ce l'ha sempre la locandina italiana, quando esiste. Qui esiste quindi l'ho sostituita (premere F5 per vederla, come sempre).
  • Curiosità Cotola • 10/02/20 03:22
    Consigliere avanzato - 3841 interventi
    Oscar 2020 per la miglior attrice non protagonista a Laura Dern.
  • Discussione Daniela • 10/02/20 03:26
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    Oscar per la miglior attrice non protagonista a Laura Dern.

    Scontatissimo, dato che aveva già vinto tutto il vincibile, ma comunque meritato.