Reduce dal notevole Kick-Ass, il regista Vaughn è stato sicuramente la scelta migliore per dirigere la storia delle origini degli X-Men dimostrando di avere compreso benissimo lo spirito del modello originale e realizzando un godibilissimo film di supereroi che mescola abilmente la componente action con quella del film di spionaggio,avvalorato da una ben realizzata ambientazione in piena era "guerra fredda".Ulteriore merito del film è quello di proporre un cast eccellente con la bella sorpresa di Fassbender nel carismatico ruolo di Magneto.
Prequel dell'X-men di Bryan Singer, ambientato negli anni '60 e diretto da Matthew Vaughn, il regista di Kick-Ass. Inizialmente, doveva chiamarsi "X-men le origini: Magneto", ma poi il progetto è stato modificato in questa pellicola, che mette in campo non solo il signore del magnetismo, ma anche Charlex Xavier e tanti altri personaggi noti e meno noti. Micheal Fassbender non fa rimpiangere Ian McKellen nel ruolo di Magneto, ma James McAvoy, il giovane Charles Xavier, mi pare un po' troppo un Peter Parker alla Tobey Maguire. Film da tre.
MEMORABILE: Kevin Bacon che fa Sebastian Shaw (un cattivo mutante alla Bond) e la fascinosa January Jones nel ruolo della glaciale Emma Frost.
Questo prequel, assieme al primo, è il più convincente episodio della serie. I vari, giovani personaggi danno il loro mutante contributo alla riuscita delle sequenze, ben studiate e spesso di sicuro effetto, anche se la vera linfa vitale è data dal futuro Magneto e, soprattutto, dalla sua sete di vendetta nei confronti di Bacon, che nel ruolo del cattivone fa la sua porca figura, pur mantenendosi parecchio sopra le righe, ma senza irritare. Se poi aggiungiamo, un buon ritmo e poche pause, il risultato non può che essere piacevole.
MEMORABILE: Il tentativo di avvicinamento a Wolverine al bar da parte dei due protagonisti non va a buon fine: "Andate affanculo!"; Piovono persone.
Prequel che centra sostanzialmente il proprio obbiettivo; infatti infonde nello spettatore la voglia di vedersi/rivedersi tutti gli altri episodi della saga. Il film è diretto con scrupolo e garbo, la sceneggiatura è piacevole e interessante. Da apprezzare un uso moderato (ma estremamente curato) degli effetti speciali che non fanno apparire il film come "un'americanata". Notevole la prova di Fassbender nel ruolo di Magneto e di Bacon nel ruolo del super cattivo. Superiore ad altre pellicole dello stesso genere. Grande esempio di cinema!
Riuscito prequel ambientato in dei sixties che ricordano molto quelli di Mad men. I personaggi sono delineati con cura e su tutti si ergono la bella figura di Magneto, molto sfaccettata e ben interpretata da Fassbender e quella del cattivissimo Bacon (che si esibisce anche in un buon tedesco!). Il grande ritmo e alcuni colpi di scena rendono il film coinvolgente ed avvincente. Esplodono mortaretti, ma il tutto ha il suo senso all'interno di una sceneggiatura solida ed adulta. Oltretutto, ci viene risparmiato il caro vecchio sentimentalismo USA, era ora!
Davvero riuscito questo prequel ambientato negli anni 50, che narra dell’amicizia tra Xavier e Magneto e la nascita degli X-men. Forte di una sceneggiatura ottima e stratificata e sorretto da una regia solida e classica, un film dal ritmo travolgente e con un genuino senso della spettacolarità. Non un personaggio fuori fuoco e ottima prova di tutto il cast (menzione speciale per il tormentato Magneto di Fassbender e l’affascinante Emma Frost di January Jones). Assieme ai Batman di Nolan, il migliore cinecomix degli ulimi anni.
L'impianto narrativo è sufficientemente stratificato e complesso da suscitare aspettativa per i nuovi capitoli e rinverdire l'interesse per i vecchi. L'ambientazione nei lividi anni ’60 è antispettacolare ma utile a indirizzare il film verso un orizzonte più adulto e organico, oltre a fungere da collante per i retroscena drammatici (allusi o esplicitati) che connotano tutti i personaggi. Soddisfacente la resa del versus Magneto/Xavier. Sorprendente Bacon. Il casting potrà non piacere - almeno in parte - ai fan della prima serie, ma alcuni nuovi mutanti già catturano l'interesse. Invitante.
Vaughn si conferma regista in ascesa, firmando un prequel una volta tanto non inutile, e ben orchestrato in tutte le sue componenti. Belli gli effetti speciali funzionali e non invadenti, ben diretti gli attori e ben congegnato il meccanismo narrativo. Gli eventi si dipanano attraverso una sceneggiatura solida e senza tempi morti, e il risultato è spettacolare come si addice ad un film di questo genere. Promosso a pieni voti.
Al di là della pretestuosa contestualizzazione all'epoca della crisi cubana dei missili (tanto per rimarcare il ruolo dei "buoni" per gli USA), a smorzare le potenzialità del film è la scarsa caratterizzazione dei protagonisti, che a parte Magneto risultano piuttosto anonimi. La pellicola si riscatta però grazie agli ottimi effetti speciali, alle scene d'azione ben realizzate e a cattivi di stampo bondiano (specialmente la Jones nei panni di Emma Frost). Personalmente avrei voluto che si dedicasse più tempo ad Azazel e Mystica, ma pazienza.
MEMORABILE: Azazel alle prese con un reparto di agenti della CIA: it's raining men!
Vaughn si dirige su eroi dei fumetti un po' più noti e forse ci mette quell'impegno che non ho visto in Kick-ass. Ne esce una buona pellicola, che attraverso eventi a noi noti, mutati il giusto, scorre bene. Mi è piaciuto direi, anche perché finalmente esce fuori uno Xavier dinamico (in tutti i sensi) e meno noioso che nei precedenti/successivi capitoli. Al solito in parte Bacon e molto interessante Mystika, decisamente più dolce di come ce l'aspettassimo. Inutile dire che il vero mattatore è Magneto, comunque. Consiglio.
MEMORABILE: Un inaspettato "Love, love, love" dei Take That a chiudere.
Dopo il confuso secondo capitolo e il modesto terzo, mi attirava poco questo prequel degli X-Men che già non mi avevano entusiasmato più di tanto, Wolverine a parte. Invece Vaughn conferma di saperci fare con le trasposizioni fumettose e confeziona un film d'azione sfizioso, gradevolmente retrò nell'ambientazione e in certe soluzioni visive, effetti speciali funzionali e non prevaricanti e buon sviluppo della trama, con adolescenti mutanti alle prese con problemi simili a quelli dei loro coetanei normodotati. Magnetico Fassbender-Magneto.
L’universo degli X-Men non poteva scampare (predisposto com’è) al vortice della serializzazione di massa, recentemente esasperata dai prequel. Complice la garanzia Marvel, tuttavia, il pericolo minestra riscaldata non sussiste e l’intrattenimento viaggia costantemente sui binari dell’appagamento totale. Cruciale, nel caso specifico, il soffermarsi sulla psicologia di quei tre-quattro personaggi base e la piacevole aura“ucronica”. Comprovata l’egemonia dei cinecomics, l’unica famiglia mainstream a conciliare degnamente snob e grandi platee: vivaddio! ***
Quasi incredibile, ma arrivati al quinto capitolo la saga non accenna a perdere colpi, anzi: questo, insieme al primo e a Wolverine, si rivela come uno dei migliori della serie. Merito della regia, che pur puntando molto sugli effetti speciali non dimentica di conferire profondità e spessore ai personaggi; e poi la storia ruota tutta intorno a personaggi maggiori dell'universo X-Men quali Xavier, Magneto e Mystica, anche se il più intrigante è forse Shaw (magistralmente interpretato da Kevin Bacon). Davvero buono.
MEMORABILE: La fulminante comparsata di Wolverine!
Prequel migliore dei film che cronologicamente va a precedere, il che non è poco: **½. Difficile chiedere a operazioni come questa l'introspezione dei personaggi. Il film è comunque accettabilissimo anche per chi non ama il genere, in virtù di una trama molto più lineare rispetto a prodotti consimili. Meglio sarebbe stato "violentare" un po' di meno la vera crisi di Cuba (le cui spiagge sono invece invase brutalmente...), ma si sarebbe dovuto rinunziare al lungo finale che tappa i buchi (oltre che a fornire spettacolo).
Gradevole, niente più. Film di medio budget, con attori medi (a parte Fassbender), di medio divertimento (meglio comunque del 2 e 3 della saga). Poco interessante l'intreccio spionistico, il film si risolleva nelle parti del confronto tra Magneto e Xavier giovani. Effetti speciali buoni ma niente di eccezionale. Attori anonimi, a parte il "magnetico" Fassbender, grande attore anche in film minori. McAvoy é il solito ragazzino, Bacon sopra le righe. Si sente l'assenza di Wolverine/Hugh Jackman (che fa un cameo). Comunque vedibile...
A guardar bene sono molto più i difetti che i pregi: il club infernale dei fumetti è soltanto una parentesi trascurabile in una storia che deve raccontare troppo; la parte russa del conflitto è resa naturalmente in maniera superficiale, così come la figura di Shaw ed Emma Frost, due ricami di qualunquismo. Forse il vero successo di questo film è il progresso rispetto alla regia di Wolverine, che aveva scontentato tutti, ma rispetto al primo X-men non c'è confronto.
Onesto intrattenimento che ha dalla sua i buoni effetti speciali e la bravura di alcuni interpreti, Fassbender e Bacon (che però ha sempre il ruolo del viscido) su tutti: in alcuni momenti gli occhi del primo sembrano quelli del futuro Magneto di McKellen. La seconda parte si trascina un po' faticosamente in battaglie che è difficile immaginare, avvenute nel 1962, ma nel complesso l'operazione è riuscita. Apparizione lampo di Wolverine (mannaggia)! Meno male che c'è il giovane e fascinoso Magneto...
MEMORABILE: L'apparizione lampo di Logan, quasi comica!
Di norma non mi piacciono i comic movies, ma la serie Xmen è scritta bene e ha un ottimo cast. Anche questo prequel mi è piaciuto, grazie soprattutto a un'ambientazione storica azzeccata. Interessante l’indagine delle origini dei protagonisti e della loro adolescenza (ovviamente) problematica, anche se nella seconda parte si abusa, come d'obbligo, di "fumi e raggi laser" (cit.). Come negli altri episodi, una certa attenzione ai personaggi rende l'operazione superiore alla media del genere. Buon intrattenimento.
La saga degli X-men arriva a 5 film (solo Spider-man tra i supereroi ha fatto altrettanto) e già si pensa al sesto. Eppure sono gli unici supereroi del mondo Marvel che hanno dovuto faticare tantissimo per avere una testata tutta loro. Evidentemente l'alchimia che dà il cinema funziona meglio del fumetto, perchè gli ingredienti di X-men sono sempre interessanti. Tanti super-poteri, storie umane e di sentimento alle spalle ed un rinnovamento continuo nei personaggi. Se poi si considera che tecnicamente questo prequel è meglio dei suoi predecessori...
Gustoso prequel che svela gli antefatti della trilogia cinematografica dei mutanti di Xavier. Perché Xavier è parablegico? Perchè Bestia è un pelosone blu? Perchè Magneto vorrebbe dominare gli umani? La realizzazione tecnica è ineccepibile, con buoni effetti speciali e un'ottima recitazione del cast. Nulla da dire se non (de gustibus) la scelta di utilizzare dei mutanti meno noti piuttosto che altri, magari più classici.
Non mi è piaciuto. È il classico film di supereroi che si prende troppo sul serio arrivando a rendersi ridicolo. La sceneggiatura è traballante. Dovrebbero rimanere gli effetti speciali a tenere su la baracca ma quest'ultimi sono, purtroppo, piuttosto poveri. Anche gli attori che interpretano gli X-men, a parte Fassbender/Magneto sopra la sufficienza, sono poco carismatici. Bravo Kevin Bacon.
Superiore alla trilogia originale grazie a uno sguardo meno caotico e più profondo all'universo dei mutanti protagonisti. Finalmente alcuni personaggi vengono caratterizzati a dovere (Xavier in particolare) e la storia è tutta incentrata su un unico fronte, rendendo più appassionante la visione. Kevin Bacon è il miglior cattivo della serie, tanto da rubare la scena ai pur carismatici protagonisti. Buoni gli effetti speciali; qualche incongruenza con quanto narrato nei flashback di Last stand.
A metà film, sulle ali dell'entusiasmo, pensavo già di giudicarlo un capolavoro. Probabilmente non lo è ma nel suo genere è sicuramente un grandissimo film. Ottima è l'introspezione psicologica e il film (forse il più bello della saga) si presta a letture metaforiche pregne di significato: gli X-men come simbolo dei diversi, anormali, emarginati e dalle capacità straordinarie. Inoltre è tecnicamente spettacolare, divertentissimo e coinvolgente a livelli altissimi. Fiammeggiante, adrenalinico, imponente.
MEMORABILE: Tutto l'incipit; La nave schiantata sulla spiaggia da Magneto.
Bel tentativo di riscostruire il principio di tutta la saga e apprezzabile l'idea di legare le vicende dei supereroi ad alcune tra quelle più importanti del XX secolo (il nazismo, la guerra fredda). Facile poi in questo genere di film concentrarsi sulla psicologia dei personaggi, con le loro insicurezze e drammi interiori. Belle scene d'azione ed effetti speciali. Un po' troppo ripetuto il tema della lotta uomo-mutante.
Uomini e donne con poteri speciali s'incontrano e si scontrano nell'eterna contrapposizione fra tenebre e luce, ma molti di loro dovranno imparare tanto, anche di sé. Il racconto sulle origini di questi mutanti fuori dall'ordinario gode della presenza di attori di grido in quest'ulteriore operazione blockbuster destinata all'oblio, molto artificiale. Insopportabile James McAvoy, super-saggio urlante dalle vermiglie labbra.
Sorta di prequel assoluto alla trilogia dei film sugli X-men, incentrato sulle origini (come da titolo) non solo della squadra X-men e delle relazioni tra di loro ma anche dei singoli personaggi che la compongono, tutti ben rappresentati, caratterizzati e soprattutto interpretati benissimo dai rispettivi attori. Un buon lavoro quindi, affidato alla regia di Vaughn (che è anche co-sceneggiatore) il quale, dopo aver già dimostrato di essere molto a suo agio con il genere, pone rimedio ai titoli post-Bryan Singer per salvare il nome di questi eroi.
Finalmente un seguito all’altezza in grado di far apparire gli x-men per quello che sono in realtà, cioè dei supereroi. Vaughn riesce a donare a ognuno di essi una personalità interessante che nessuno era mai riuscito a cucirgli addosso prima. In particolare Magneto assume tutt’altra connotazione rispetto a quella datagli da McKellen. Funziona anche Kevin Bacon che nella parte del cattivo non può sbagliare avendo un volto che parla da solo. Superiore anche al primo capitolo sotto tanti punti di vista, effetti speciali compresi.
I personaggi nel complesso si completano, bene ma le caratterizzazioni forti sono quelle di Bacon, Fassbender e della Jones. Per gli altri invece sembra di essere ancora alla scuola primaria. Regia abbastanza fluida e interessante la scelta di retrodatare negli anni 60 ma questo non si traduce in qualcosa di memorabile perché gli effetti vintage non sono granché e certe sequenze sembrano prese dagli 007 bondiani.
La saga dei mutanti riprende vita con uno dei film del genere meglio realizzati negli ultimi anni, grazie alla regia di Vaughn molto precisa e dettagliata e a una più che buona sceneggiatura. L'idea di base di recasting è riuscita e presentare il background di personaggi già visti rende tutto più godibile e interessante. Non mancano i riferimenti politici (orgoglio mutante), i discorsi sulla natura dell'essere umano e le amicizie che traballano per differenti ideali. Buona la fotografia, così come gli effetti visivi e l'ottimo montaggio sonoro. Insomma, un notevole film d'origini.
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DiscussioneZender • 3/01/12 19:10 Capo scrivano - 48345 interventi
B. Legnani ebbe a dire: Zender (che può giustamente ipotizzare il perché ho visto questo film - e pure SPIA E LASCIA SPIARE) può eliminre questi post. Lo ipotizzo, lo ipotizzo. Ma ragazzi, Spia e lascia spiare era un simpatica paodia, vista al tempo, e avresti comunque potuto vedertela da te senza baby-aiutini :)
Zender ebbe a dire: B. Legnani ebbe a dire: Zender (che può giustamente ipotizzare il perché ho visto questo film - e pure SPIA E LASCIA SPIARE) può eliminre questi post. Lo ipotizzo, lo ipotizzo. Ma ragazzi, Spia e lascia spiare era un simpatica paodia, vista al tempo, e avresti comunque potuto vedertela da te senza baby-aiutini :)
Zender ho rivisto il film è se possibile modificherei il voto da 3 e mezzo a 4. Sostituire il "notevole!" con "Grande esempio di cinema." Proprio un must nel suo genere.
DiscussioneZender • 10/09/12 19:57 Capo scrivano - 48345 interventi
Mmm.. Zender puoi sostituire il link di Rambo90 con x-men conflitto finale.. Il film con Schwarzy non c'entra nulla.
Intendeva X-men: the last stand....
DiscussioneZender • 25/05/14 19:16 Capo scrivano - 48345 interventi
Rambo90, MAI usare i titoli stranieri nei commenti o i link vengono sballati. Usare SOLO i titoli italiani (in inglese solo se sono in inglese anche da noi).
DiscussioneRambo90 • 26/05/14 01:38 Pianificazione e progetti - 437 interventi
Zender ebbe a dire: Rambo90, MAI usare i titoli stranieri nei commenti o i link vengono sballati. Usare SOLO i titoli italiani (in inglese solo se sono in inglese anche da noi).
Ok, scusa, è che a volte vedo i film in lingua originale e tendo a dimenticare il titolo italiano. Prima di questa settimana non avevo mai visto un film degli X-Men