Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

La nostra recensione di L'Agnese va a morire

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

La Resistenza nelle valli di Comacchio. Nei suggestivi, paludosi paesaggi della campagna ferrarese le traversie di un gruppo di partigiani in fuga dai rastrellamenti nazisti. Si rifugiano nei casolari sperduti persi nel verde, organizzano le rappresaglie e tentano di sopravvivere nonostante l'arrivo del freddo invernale. Chi s'aspetta di trovare anche un solo spicchio di sole s'indirizzi verso i film di Pupi Avati (LA CASA DALLE FINESTRE CHE RIDONO, LE STRELLE NEL FOSSO), perché qui siamo di fronte a una Comacchio diversa: cupa, gelida, triste...Leggi tutto come i personaggi che si muovono nel film. A cominciare dall'Agnese del titolo, interpretata da Ingrid Thulin con esemplare sguardo di pietra: le deportano il marito e lei di fatto s'arruola nel contingente partigiano comandato da Stefano Satta Flores (e in seconda battuta da Michele Placido) portando loro i viveri e seguendoli nelle lunghe peregrinazioni tra le campagne ferraresi. Un cast ricco di caratteristi di rango e attori in gamba (piccole parti anche per Eleonora Giorgi, Johnny Dorelli, Rosalino Cellamare in arte Ron, Ninetto Davoli) per un film che, tratto dall'omonimo romanzo di Renata Viganò vincitore del premio Viareggio del '49, propone una visione insolita della lotta partigiana vissuta attraverso un'inedita ottica femminile. Poca azione ma molto realismo, con begli squarci paesaggistici offerti da una zona della Romagna tra le più suggestive in assoluto. Molta misura e concretezza. Due ore e più sono comunque troppe. Musiche di Ennio Morricone.

Chiudi

Tutti i commenti e le recensioni di L'Agnese va a morire

TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/08/06 DAL DAVINOTTI
1
1!
2
2!
3
3!
4
4!
5

Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione ( vale mezzo pallino)
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Mark 17/05/08 00:28 - 264 commenti

I gusti di Mark

Un film sull'esperienza partigiana con due varianti singolari e preziose per la struttura della trama: il personaggio principale è una donna, le vicende inoltre non si dipanano secondo la dinamica di contrapposizione tipica dei film bellici, fatta di botta e risposta, di azioni e grandi manovre, ma raccontanto la quotidianità materiale dei partigiani, i sacrifici, il dolore, il coraggio, gli espedienti escogitati per la sopravvivenza anche di poche ore. Unico neo è il ritmo, davvero troppo lento.

Galbo 30/05/11 17:04 - 12641 commenti

I gusti di Galbo

La profonda trasformazione sociale e culturale di una pacifica e poco istruita contadina emiliana in un'agguerrita partigiana. Il film di Montaldo è sicuramente riuscita dal punto di vista della caratterizzazione ambientale (con la splendida resa della zona valligiana di Comacchio) e della prova del cast. Di contro la sceneggiatura si presenta un po' troppo manichea e didascalica. Un film comunque socialmente meritorio.

B. Legnani 24/04/14 16:03 - 5657 commenti

I gusti di B. Legnani

Funzionano splendidamente l'ambientazione (certi momenti in barca nell'acqua immota ricordano opere di Pietro Longhi!), l'interpretazione del cast con la Thulin su tutti (indimenticabili le sue pedalate), la scelta di narrare il quotidiano e non l'epico. Non convincono la lunghezza, il manicheismo (figlio degli Anni '70) che porta a snodi assurdi (perché i vicini di casa - che offrono di tutto e di più - sono sterminati?) e qualche anacronismo che sconfina nel falso storico (partigiani impiccati ed esposti in piazza subito dopo l'8 Settembre?).
MEMORABILE: L'Agnese che pedala, pedala, pedala...

Gmriccard 18/12/18 13:27 - 121 commenti

I gusti di Gmriccard

Stupisce che per interpretare efficacemente una lavandaia emiliana si sia ricorsi a un'attrice svedese, che comunque si rivela fondamentale nell'economia di questo film, che con qualche accorgimento in più si sarebbe potuto tramandare come documento al pari delle (quasi) conterranee scene di Paisà; esempio per tutti il rifugio della protagonista, visitato incessantemente dagli uomini della Resistenza, posto nelle adiacenze dell'acquartieramento tedesco... Si era negli anni '70 e politica e cinema si congiungevano ancora fatalmente.

Renato 16/12/20 11:25 - 1648 commenti

I gusti di Renato

Cupo, lugubre ritratto di una donna che si trova a fare da staffetta partigiana quasi per caso. A Montaldo manca sempre il famoso centesimo per fare una lira: anche in questo caso firma un prodotto ben fatto, con una notevole cura tecnica e un cast interessante. Eppure il film non emoziona quasi mai, nonostante il tema forte. Ci sono poi le terribili (e inutili) sequenze girate con il trasparente e quelle con i modellini, che stonano da matti in mezzo al resto dei bellissimi esterni girati nella campagna romagnola.

Myvincent 7/03/21 07:49 - 3987 commenti

I gusti di Myvincent

Al centro della storia una donna, vedova e analfabeta, in mezzo a un gruppo di partigiani che cerca in tutti i modi di contrastare e guastare la dominazione nazista in Italia del nord. Quel volto è quello irregolare di Ingrid Thulin, attorniato da grandi nomi del cinema di un tempo (primo fra tutti Stefano Satta Flores). Peccato per lo stile didascalico un po' troppo da piccolo schermo, senza troppe aperture creative, come avrebbe meritato. Il titolo è decisamente troppo rivelatore. Comunque un'opera da vedere.

Noodles 14/11/22 16:16 - 2653 commenti

I gusti di Noodles

La trasformazione di Agnese da contadina analfabeta a staffetta partigiana nell'Italia post armistizio. Un racconto che narra di una donna coraggiosa che riscatta le umili origini rendendosi protagonista di una toccante vicenda umana, prima che bellica. Il racconto è impreziosito dall'ottima fotografia che ben immortala gli scenari delle valli di Comacchio e da un cast di altissimo livello, nel quale spiccano anche attori quali Alfredo Pea, generalmente impegnati in generi meno importanti. Un film che insegna tanto, qua e là un po' lento, ma sempre meritevole.

Reeves 21/03/24 08:27 - 2952 commenti

I gusti di Reeves

Inedito sguardo sull'aspetto femminile della Resistenza, con Ingrid Thulin che si trasforma anche fisicamente per essere credibile come contadina romagnola, riuscendoci. Giuliano Montaldo, come sempre, sa toccare le corde della commozione e dimostra il suo totale rifiuto per ogni forma di intolleranza. Utilizza attori eccentrici rispetto al suo cinema come la Giorgi e Dorelli, con ottimi risultati.

Michele Placido HA RECITATO ANCHE IN...

Spazio vuotoLocandina Romanzo popolareSpazio vuotoLocandina E tanta pauraSpazio vuotoLocandina La ragazza dal pigiama gialloSpazio vuotoLocandina Casotto
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Discussione B. Legnani • 26/04/14 01:13
    Pianificazione e progetti - 15182 interventi
    Per questo film (fino ad oggi il voto più alto è il mio, con buona pace di chi dice che sono stretto di manica...) scrivo anche "...qualche anacronismo che sconfina nel falso storico (partigiani impiccati ed esposti in piazza subito dopo l'8 Settembre?)".
    ---
    Se qualcuno ha notizia di fatti del genere già in quel periodo del 1943, lo scriva qui e, ovviamente, mi chiami.
  • Curiosità Lucius • 12/02/18 20:56
    Scrivano - 9056 interventi
    Per il film Montaldo aveva inizialmente pensato a Simone Signoret: andò a Parigi per cercare di coinvolgerla nel progetto. Gli dissero che si era trasferita nella sua casa di campagna in Normandia.
    Andò quindi in Normandia e la trovò. Lei era seduta su una poltrona, lui le parlò di Agnese e lei: gran bel personaggio, gran romanzo, conosco il libro. Ti ringrazio, ma arrivi troppo tardi. Sto male, sto morendo.

    Riguardo la scelta della bicicletta di Agnese un secondo aneddoto toccante. In un magazzino ne erano ammassate diverse: alcune rubate, alcune abbandonate, alcune residuati bellici. Nel mettere a posto il sedile di quella scelta dalla Thulin, all'interno del tubolare, un messaggio di una staffetta partigiana, destinato, forse mai arrivato, ad un comando. Aggiunge Montaldo: "Momento indimenticabile!".

    Fonte: "Giuliano Montaldo Quattro volte vent'anni". Regia di Marco Spagnoli (2012).
  • Curiosità Fantom • 15/01/19 11:21
    Disoccupato - 15 interventi
    A causa della scarsa reperibilità di equipaggiamenti tedeschi, sono stati impiegati armamenti e qualche mezzo anglosassoni. Tuttavia la presenza di questi può essere giustificata come preda bellica sottratta dai tedeschi in qualche precedente battaglia sul suolo italiano. Qui sotto l'obice inglese da 25 libbre e calibro 87,6 mm:



    M3 Half-track, camion semicingolato americano per trasporto truppe:


  • Curiosità Fauno • 18/02/19 01:27
    Formatore stagisti - 2758 interventi
    Dalla collezione cartacea Fauno, un flano del film:

  • Homevideo Xtron • 31/08/20 22:05
    Servizio caffè - 2229 interventi
    Il dvd CG / SURF VIDEO

    Audio in italiano
    Sottotitoli in italiano
    Formato video 1.85:1 anamorfico
    Durata 2h07m31s

    immagine a 12:13

    Ultima modifica: 1/09/20 09:26 da Zender
  • Discussione Alver87 • 4/01/24 11:27
    Disoccupato - 2 interventi
    Sulla mappa che indica i luoghi del film è assente Minerbio (una via del paese viene percorsa da Agnese mentre tenta di raggiungere le scuole dove i tedeschi hanno radunato i civili destinati al lavoro in Germania, tra cui suo marito)
  • Discussione Zender • 4/01/24 14:56
    Capo scrivano - 48842 interventi
    Sì, perché le location di passaggio non vengono inserite nel radar.