Viola di mare - Film (2009)

Viola di mare
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/03/10 DAL BENEMERITO ENRICOTTTA
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Enricottta 12/03/10 16:17 - 506 commenti

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Storia di amore saffico fine ottocento, nel profondo sud. La suggestiva cornice dell'isola di Favignana, paesaggi aridi, con il vento che porta l'odore del mare fin dentro le case, la tranquillità di una piccola comunità turbate da una storia molto torbida. Ci sono dei risvolti imprevisti che movimentano il film, drammatizzandolo. La coda di questo pesce, (donzella è il nome comune di piccolo esserino marino dalle abitudini sessuali non comuni, ma "naturali") è meglio della testa, in tutti i sensi. Attori insipidi, salvo Fantastichini. Musiche della Nannini.

Ilcassiere 28/09/10 18:22 - 284 commenti

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Non bastano un eccellente Fantastichini e una bravissima Solarino (la brava Ragonese stranamente qui è sotto tono) a far superare la sufficienza a questo film, ambientato nella splendida isola di Favignana. La trama è il vero punto debole; nonostante si tratti di una storia vera, appare troppo inverosimile per catturare lo spettatore.

Saintgifts 17/10/10 01:06 - 4098 commenti

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Siamo nell'ottocento e per di più in Sicilia, per un argomento così scottante e di grande attualità. Non è scottante il tema dell'omosessualità, in questo caso femminile, sempre esistito e gestito diversamente a seconda dei luoghi e dei tempi, ma il modo con cui è stato risolto. La cosa che più mi è piaciuta è l'approfondimento dell'argomento con le conseguenze a cui si può andare incontro se non ci si limita a vivere l'omosessualità senza la pretesa di crearci una famiglia "tradizionale". Regia buona a tratti, belle le location.

Pigro 29/09/11 10:52 - 9666 commenti

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Con personalissima sensibilità e con saldo piglio registico Maiorca ci conduce nella sicilianissima (pirandelliana?) vicenda della donna che si fa passare per uomo per sposare l’amata. Un cast perfetto e sempre all’altezza (con l’eccellenza dell’emozionante Solarino) accompagna la vivida descrizione di un ambiente non solo naturale ma soprattutto culturale maschio-centrico. Un film per certi versi “militante”, capace di costruire con le regole del grande romanzo sentimentale il suggestivo apologo di un riscatto femminile tutto da conquistare.

Galbo 1/10/11 16:22 - 12392 commenti

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Merita una riscoperta questo film della regista siciliana Donatella Maiorca, ambientato sull'isola di Favignana nella seconda metà dell'800.Gli splendidi scenari naturali dei luoghi delle riprese, magnificamente fotografati sono paralleli alla solarità delle protagoniste, vogliose di vivere i propri sentimenti in un contesto ostile e arcaico.Una buona sceneggiatura e un'ottima interpretazione delle due attrici protagoniste, senza dimenticare il fondamentale apporto di Ennio Fantastichini.

Mco 28/05/12 11:55 - 2327 commenti

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Angela e Sara si amano da sempre ma non possono coronare la propria passione per via dell'identità sessuale catapultata oltretutto in una realtà ottusa come quella della Trinacria ottocentesca. Fantastichini e Solarino (bellissima anche in abito mascolino) regalano un'interpretazione toccante e verace, nei due ruoli contrapposti che stanno al centro di questa vicenda. Ci si immerge volentieri in quelle acque, seppur agitate, di un contesto scenico accattivante, tra cave, tramonti e paesaggi incontaminati. Crudo ma mai volgare.

Homesick 26/06/14 16:43 - 5737 commenti

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Prescindendo dall’inverosimiglianza di una storia che andrebbe semmai rapportata al contesto attuale, non si può che spezzare una lancia in favore della Maiorca, che ha saputo descrivere con viva drammaticità un milieu ottocentesco maschilista e reazionario, appoggiandosi ad una fotografia in costante penombra che getta una luce minacciosa sull’altrimenti solare paesaggio siculo. Lanciando indomite occhiate la Solarino s’immerge in toto nella parte (anche a letto sa muoversi come un uomo vero) e il padre-padrone Fantastichini indossa una maschera di odio e cattiveria pura.
MEMORABILE: La Solarino segregata nella grotta; la visita di leva.

Buiomega71 12/07/14 00:56 - 2910 commenti

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Intenso dramma femmineo di amore diverso e sofferto. Una sorta di Boys don't cry nell'800 su un'isola siciliana bruciata dal sole e lambita dalle acque. La Maiorca regala momenti cupi e quasi horror (la Solarino gettata nel tugurio dal padre, il feto "avatiano" rinchiuso nel barattolo, la processione) e colpisce con un finale amaro e crudele che regala non poche emozioni. Quà e là c'è un vago sentore da fiction tv che annacqua la forza del narrato e smorza il potenziale. Bravissime la Solarino e la Ragonese e quasi gobliniane le musiche di Gianna Nannini. Passionale.
MEMORABILE: La "mutazione", davanti allo specchio, della sofferta Solarino, da Angela a Angelo; La Solarino rinchiusa nella fetida cantina; L'incontro con la baronessa.

Domino86 20/08/20 11:15 - 607 commenti

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Quanta rabbia che fa scaturire questa pellicola; la libertà è un principio fondamentale dell'uomo e qui viene mostrato come essa venga privata a determinati individui in determinate situazioni. Nonostante ciò il film rappresenta bene il ritratto di un'epoca e di una zona circoscritta ma non diversa da tante altre. Struggente e appassionato, coinvolge lo spettatore fino all'ultimo secondo.

Lou 1/01/21 19:12 - 1121 commenti

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Una vicenda che ha dell'incredibile e che rappresenta una denuncia dell'arretratezza culturale della Sicilia di fine Ottocento: la relazione omosessuale tra due ragazze riesce a sopravvivere solo al costo di costringere una delle due (Angela, interpretata dalla Solarino) a fingersi uomo. La svolta è collocata al centro di una lunga e fitta storia di angherie e di brutale maschilismo, non sempre convincente.

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  • Discussione Zender • 15/06/10 08:38
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Mah, qui direi che l'ha visto solo Enricottta, e non mi pare ne sia stato entusiasta...
  • Discussione Enricottta • 16/06/10 19:44
    Magazziniere - 81 interventi
    Carissimo Zender,il libro da cui è tratto il film lo cerco da tempo,anche questo mi pare interessi solo a me....A parte gli scherzi ,a me sembra opera di dubbio gusto,non eccelle in originalità,le locations per quanto splendide non sono paragonabili a quelle di lezioni di piano della Champion,per esempio,quindi si poteva fare di meglio.la recitazione della Cucinotta poi,è incredibile.Ps a me della solarino piacciono i seni da adolescente,ma questo non basta....
  • Discussione Kaciaro • 20/06/10 00:30
    Galoppino - 506 interventi
    CI sono 3 grandi attori, che fanno 3 grandi interpretazioni...

    Valeria Solarino, Isabella Ragonese, Ennio Fantastichini

    giudicare il film per la parte secondaria della cucinotta mi sembra alquanto superficiale direi....
  • Discussione Zender • 20/06/10 21:22
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Non direi che Enricottta giudicasse il film per la parte della Cucinotta. Dice "la recitazione della Cucinotta, poi...". nel commento parla di attori insipidi in generale.
  • Musiche Samuel1979 • 13/10/13 18:05
    Addetto riparazione hardware - 4188 interventi
    Nei titoli di coda è presente il brano di Gianna Nannini "Sogno".
  • Curiosità Buiomega71 • 12/07/14 09:56
    Consigliere - 25998 interventi
    Il film è ispirato a una storia vera e presentato in concorso al Festival di Roma. E' tratto dal romanzo di Giacomo Pilati "Minchia di Re", che prende il nome da un colorato pesce ermafrodita. Cast tecnico quasi tutto femminile: la colonna sonora è firmata da Gianna Nannini, la fotografia è curata da Roberta Allegrini, mentre la produzioneè di Maria Grazia Cucinotta (che riveste anche il ruolo di zia Agnese). E' il secondo film di Donatella Maiorca (messinese, classe 1957) per il cinema a 11 anni dal suo esordio con Viol@

    Fonte: Scheda di Ciak del film

    Il film ha vinto due premi al New Italian Film Festival 2009, per la miglior pellicola e per la miglior attrice, Valeria Solarino, che di "Viola di mare" è protagonista nel ruolo di Angela

    Fonte: Wikipedia
  • Discussione Buiomega71 • 12/07/14 10:19
    Consigliere - 25998 interventi
    Impreziosito da location da mozzare il fiato (l'isola di Favignana), in un paradiso incontaminato bruciato dal sole e lambito dalle acque, dominato dal patriarcato, dalla superstizione, dal timore di Dio.

    Nell'isola siciliana di fine 800 due ragazze si amano alla follia (straordinarie sia Valeria Solarino-Angela/o che Isabella Ragonese-Sara-), ma per nascondere agli occhi della vergogna l'amore passionale che le lega e le brucia, urge "metamorfosi" quasi "cronenberghiana" di mutarsi , di nascondersi i seni, di diventare "masculo" (la straordinaria, e sofferta, sequenza davanti allo specchio e la fasciatura dei seni, l'umiliante visita medica militare, il tentato stupro)

    La Maiorca getta uno sguardo coraggioso, femminile e femmineo, con cupi momenti che sfiorano l'horror (la Solarino gettata e poi rinchiusa dal padre-un Ennio Fantastichini di rara crudeltà e maschera di durezza maschilista e prevaricatrice-nella fetida cantina, il feto "avatiano" rinchiuso e occultato in un barattolo di vetro, la processione con gli incappucciati, la fattuchiera che cura la piccola Sara dai "vermi che la divorano dall'interno", la sepoltura) e regala un finale amaro, crudele che commuove e emoziona (Angela che si veste da donna e esce di casa sotto gli occhi degli isolani è un gran pezzo di cinema)

    Anche le scene d'amore saffiche sono ben rese e molto realistiche

    Resta però una fastidiosa patina da "fiction televisiva" che ne smorza il gran potenziale e annacqua la narrazione

    Degna di nota Maria Grazia Cuccinotta nella sofferta parte di zia Agnese, e plauso per Lucrezia Lante Della Rovere, nel ruolo della baronessa lesbicona (da antologia il suo incontro con Angela/o con seduzione e lingua in bocca), nonchè Giselda Volodi che tratteggia la madre di Angela con una maschera grottesca di odio, sofferenza, amore e follia

    Un "pudico" Boys don't Cry di fine 800, in una terra arcaica e ostica

    Da sottolineare (oltre alle location e alla fotografia di Roberta Allegrini) la straordinaria colonna sonora, con sonorità quasi gobliniane, firmata da Gianna Nannini
    Ultima modifica: 12/07/14 14:42 da Buiomega71
  • Discussione Buiomega71 • 12/07/14 10:21
    Consigliere - 25998 interventi
    Donatella Maiorca, nata a Messina nel 1957, solo due film per il cinema, ma di notevole forza espressiva.

    http://pad.mymovies.it/cinemanews/2009/20258/maiorca.jpg
  • Discussione Galbo • 12/07/14 14:40
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Impreziosito da location da mozzare il fiato (l'isola di Favigna), in un paradiso incontaminato bruciato dal sole e lambito dalle acque, dominato dal patriarcato, dalla superstizione, dal timore di Dio.


    @Buiomega
    presumo tu intenda Favignana
  • Discussione Buiomega71 • 12/07/14 14:42
    Consigliere - 25998 interventi
    Galbo ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Impreziosito da location da mozzare il fiato (l'isola di Favigna), in un paradiso incontaminato bruciato dal sole e lambito dalle acque, dominato dal patriarcato, dalla superstizione, dal timore di Dio.


    @Buiomega
    presumo tu intenda Favignana


    Sì, refuso. Corretto, grazie Galbo