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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Le transporteur
Anno: 2002
Genere: action (colore)
Regia: Corey Yuen, Louis Leterrier
Note: Seguito da "Transporter: extreme"
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LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 13/02/07 DAL BENEMERITO MAGNETTI POI DAVINOTTATO IL GIORNO 25/09/15
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- Davvero notevole!:
R.f.e., Rambo90, Piero68, Kekkomereq - Quello che si dice un buon film:
Almayer, Supercruel, Stubby, Xamini, Daniela, Herrkinski, Burattino, Furetto60, Saintgifts - Non male, dopotutto:
Magnetti, Ikke, Galbo, Ultimo, Il ferrini - Mediocre, ma con un suo perché:
Marcel MJ Davinotti jr., Lythops, Medicinema, Katullo, Gottardi - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Harrys, Rufus68
Frank si guadagna da vivere effettuando "trasporti" per conto terzi a bordo della sua potente auto e seguendo due regole: puntualità e mai indagare su cosa si stia trasportando. Quando infrange la seconda regola... Nel campo dei film d'azione con inseguimenti d'auto The transporter è un prodotto onesto con uno Jason Statham scaltro, invincibile e ben calato nel ruolo; l'ambientazione atipica, a Marsiglia (Francia), fornisce un'alternativa ai soliti action americani.
Film d'azione d'origine francese, prodotto da Luc Besson. Jason Statham è un ex militare in pensione che "arrotonda" come "autista". Il film parte benissimo, poi rallenta, poi s'impenna ulteriormente. Grande azione, grandi corpo a corpo e, soprattutto, grandissimi inseguimenti. Ovviamente se cercate una qualche morale o un film "pregno" lasciate perdere; qui c'è solo tanto divertimento, del genere che Besson c'ha già fornito con Taxxi. Jason Statham bravissimo e molto molto molto "fisico".
Buonissimo esempio di action-movie moderno e iper-adrenalinico. Strafottenza americana alla Die Hard, coreografie che devono molto all'oriente e un protagonista, Statham, che sta seriamente diventando la nuova vera icona-action. Molto gradevole l'ambientazione francese.
Buonissimo film a tratti veramente ultra-action, a parte una piccola flessione a metà pellicola dove il ritmo rallenta per lasciare posto ad un po' di "trama"; per il resto l'inizio e quasi tutto il secondo tempo sono una scarica di adrenalina pazzesca. Da notare una certa fonte di ispirazione per le sequenze acrobatiche/marzialistiche, ovvero Jackie Chan.
Ultra-professionale action movie, quasi scientifico nel suo essere adrenalinico (Hong Kong dietro la macchina da presa). Trama esile, effettivamente non richiesta in un prodotto del genere ma il dopo-visione lascia pochissimo; comunque solidissime scene di azione, che fanno il film. Statham nei suoi panni.
L'americanata per antonomasia. Il film parte bene, l'idea del "trasportatore" è originale ed intrigante; purtroppo però, dopo una mezz'oretta, prende una piega che non ho gradito affatto. Jason Statham è gagliardo e questo è assodato, ma la solita solfa del boss della mafia, della ragazza con secondi fini, del poliziotto accomodante, ha stancato. Anche le scene d'azione non sono granchè, troppo pompate a mio avviso. Bocciato.
Piccolo colpo di genio di Luc Besson, l'invenzione del personaggio di Frank Martin che trasporta, con grande professionalità, merce importante e spesso "scottante", senza fare domande. Jason Statham è perfetto per il ruolo e, per fortuna, è un eroe per certi aspetti "vecchio stampo", ma d'altra parte anche molto moderno. Il film ha dato il via a una serie (tre film finora), forse l'unica di genere "action" dai tempi di James Bond 007 alla quale io mi sia subito affezionato!
Prodotto da Luc Besson, questo action adrenalinico ruota attorno alla mascella squadrata (al pari del carattere) di Frank (Jason Statham), un ex militare preciso e puntuale sino alla nausea. Non fosse per lo stile, la pellicola ricorderebbe sin troppo da vicino gli stilemi di un Grand Theft Auto qualsiasi (una serie di videogiochi appartenenti alla categoria free-roaming, prodotta da Rockstar e al centro di numerose polemiche): trasporto in auto, consegne al limite del lecito, guide spericolate. Nel complesso, un action leggermente disassato rispetto al comune gusto americano.
MEMORABILE: Il primo servizio.
Nella prima sequenza di inseguimento, un'auto vola da un ponte ed atterra precisa su uno spazio vuoto sopra un autotreno trasportatore che passava lì sotto PER CASO. Fatta passare liscia questa, si può accettare che il protagonista, tostissimo ma in fondo buonino, sia infrangile, inimpallinabile, ignifugo. La sceneggiatura è un insieme di clichés, la trama scontata ed i cattivi banali, ma i combattimenti in ambienti ristretti (con tocchi alla Jackie Chan) sono divertenti, anche se alla lunga un po' ripetitivi. Godibile nel suo genere.
MEMORABILE: Il combattimento nella rimessa degli autobus, in cui tutti sono unti e bisunti ma solo il protagonista sa approfittarne
L'inizio con la prima missione di Frank Martin/Jason Statham non sembra promettere molto, ma poi il film diventa un action più che dignitoso con Statham assoluto protagonista che dimostra di essere degno erede dei vari Stallone e Schwarzenegger. Il suo personaggio è più che azzeccato e si presta benissimo a diventare oggetto di un saga (cosa che infatti avverrà). Bellissimo il finale col camion.
Louis Leterrier HA DIRETTO ANCHE...
Decisamente un must per gli amanti dell'action più sfrenata alla Die Hard et similia; si notano anche palesi influenze da The Bourne identity e da certo cinema hong-konghese, specialmente nelle coreografie dei combattimenti. Esplosioni, inseguimenti spettacolari, botte da orbi, sparatorie, insomma tutto l'armamentario dei film d'azione hollywoodiani; qui però si notano una cura particolare per le location e una spiccata capacità di creare situazioni che tengono ben alta la tensione. Statham gioca a fare Bruce Willis, con risultati discreti.
Sceneggiato e prodotto da Luc Besson, The Transporter è una produzione franco-americana che segue i principi dell'action movie quasi alla lettera, concentrandosi sul sottogenere (glorioso per questo genere di cinema) degli inseguimenti automobilistici (del resto il protagonista è un autista-trasportatore). Ne deriva un film godibile (specie nella prima parte), in cui il protagonista Jason Statham è sufficientemente auto-ironico da non prendersi mai completamente sul serio.
Divertente e frenetico action movie, con un protagonista su cui la parte è tagliata a a pennello. I francesi si stanno ritagliando una parte di tutto rispetto tra i film di azione, raccogliendo un po' la tradizione americana dei "Die hard" e degli "Arma Letale". Forse a distanza di anni Statham sembra un po' imprigionato nella parte, ma non mi sembra che questo gli dispiaccia, anzi, continua a regalarci interpretazioni favolose!
La mano di Yuen si vede, eccome. Il film evoca il miglior cinema di azione di Hong Kong e della sua più grande star Bruce Lee. E Statham riesce perfettamente a dare corpo all'interprete principale ricalcando lui stesso gli atteggiamenti degli eroi del cinema cinese degli anni 70. Non c'è che dire! Un buon prodotto. Uno di quei casi rari in cui l'assenza di una sceneggiatura valida non si nota e non fa danni. Anche le caratterizzazioni sono studiate al punto giusto come il commissario o i rapinatori di inizio film. Buoni anche gli effetti speciali.
Transporter, prodotto da Luc Besson, è davvero un bellissimo film d'azione. Statham è divino nel ruolo del trasportatore e insieme all'attrice asiatica forma davvero un'ottima coppia; a dir poco "esplosiva". Il più divertente del cast però rimane François Berléand nel ruolo del cuoco-poliziotto francese. Una regia adrenalitice a un finale che farà emozionante anche i più duri.
Un action picchiaduro e non solo che, come altri del genere, ha una trama esile, un minimo supporto per giustificare i passaggi da una scena di lotta all’altra. E’ tutto spettacolarmente esagerato: situazioni in cui una persona normale sarebbe morta almeno una ventina di volte... invece il vecchio Frank prende aria sott’acqua dalla bocca di un cadavere, riesce ad aggrapparsi al volo da un tir lanciato sull’autostrada e così via. Statham in questo è bravo, nulla da eccepire e brava è anche la Shu Qi, una performance inattesa.
MEMORABILE: Frank si cosparge di lubrificante e diventa… scivoloso come un'anguilla!; L'uso dei calci nella lotta.
Classico prodotto americano che, grazie agli interventi di Besson, ha un retrogusto francese anche se, purtroppo, della Francia non ne ha acquisito tensione, tempi, recitazione ed espressività. Ciò che viene privilegiato è l'azione anche a costo di ribaltare spesso gran parte delle regole della logica, con situazioni al limite dell'inverossimile da una parte e del surreale dall'altra. Poco importa, basta non farsi domande e guardare le figure. Grande il montaggio nelle scene d'azione, povertà su tutto il resto. Che fare?
Se nei primi film di Seagal l'eroe dal cuore d'oro e dai pugni d'acciaio se la cavava in maniera relativamente credibile, in quelli di Statham il limite che separa dall'inverosimiglianza scricchiola subito pericolosamente. Non siamo ai livelli di Crank, però... Tuttavia è forse proprio questo a rendere la pellicola una baracconata divertente, priva magari di un po' di autoironia ma vivace, ritmata, anche se sorretta da una trama confusa ed elusiva. Belle scene d'azione, con un protagonista al massimo dell'efficienza fisica.
MEMORABILE: Statham contro almeno dieci avversari su un autobus.
Fu il primo film che vidi con Jason Statham e ricordo che mi piacque. A rivederlo devo dire che non è certo un brutto film d'azione, ma è denso di elementi ripetitivi e talvolta poco credibili. In ogni caso il protagonista è in parte e tra inseguimenti, sparatorie e combattimenti corpo a corpo il film scorre via liscio come l'olio. Riuscito, nel suo genere.
Nulla è impossibile per Frank (uno Statham molto in parte), che sia al volante o circondato da decine di brutti ceffi o sotto il fuoco di migliaia di proiettili e missili, lui se la cava sempre. L'incredibilità, caratteristica di molti film d'azione, è proprio la cifra vincente quando, come in questo caso, è portata in scena con seria ironia e, più che creare tensione, diverte. La Costa Azzurra è il giusto scenario, con strade e città ideali per gli inseguimenti d'auto, ma a Frank è sufficiente indossare una maglia per essere super armato.
François Berléand HA RECITATO ANCHE IN...
Inaspettatamente divertente. Certo, i cliché del genere ci sono tutti, però Statham è in gran forma, anche fisica e soprattutto i 20 milioni di dollari di Luc Besson (che produrrà anche il secondo e il terzo capitolo) si vedono tutti, fra esplosioni di auto e perfino di un'intera casa. Simpatica e molto graziosa Shu Qi, che poi è il motore degli eventi, sempre bravo Berléand (notevole ne L'innocenza del peccato) anche se qui ha un ruolo più marginale. Musiche azzeccate, c'è molto rap e un ritmo indiavolato. Puro intrattenimento.
MEMORABILE: L'iniziale questione del peso dei passeggeri sull'auto; L'apertura finale del container.
Freddo, calcolatore, pilota infallibile, campione marziale, arrotonda la pensione da (ah già) ex-veterano pluridecorato mediante ardue consegne che preferisce restino segrete. Insomma c'è chi fa attraversare i bambini all'uscita di scuola e chi fa questo, è risaputo. Purtroppo quando uno dei "pacchi" da recapitare inizia a muoversi nel bagagliaio inizia qualche piccolo contrattempo, come la distruzione a suon di razzi di casa e l'esplosione dell'utilitaria usata per lavoro. In compenso la merce si rivela una gradevole sorpresa in minigonna, grata e vivace. Statham furioso e canonico.
MEMORABILE: Ti distruggono casa in modalità terra-aria? No problem: una veloce immersione e qualche metro più in là ne hai una più bella dove poter festeggiare.
Ex militare si guadagna da vivere facendo il corriere per la malavita, ritira pacchi e li consegna senza altro sapere, finché un giorno il “pacco” è una bella ragazza cinese che gli procura guai in serie fino a comprometterne il lavoro. Dignitoso film d’azione, dopo un inizio interessante cala a fronte di una trama risaputa e qua e là forzata. Le scene d’azione sono improbabili ma ben girate, ma quello che dà più interesse al film è Statham, attore che, come Bruce Willis, ha il pregio di avere una ironica gamma espressiva col movimento del minor numero di muscoli facciali possibile.
Non si smentisce il marchio Luc Besson, buono a garantire action alla Hong Kong liofilizzato sino all'inconsistenza. Lasciamo da parte la trama, scioccamente gratuita. Si ignori anche la parte iniziale, che cerca di giocarsi inutilmente il registro brillante. Ciò che resta è un susseguirsi di sequenze caciarone già viste e straviste e di combattimenti finti come una banconota da tre euro e mezzo. Statham si toglie la maglietta ben tre volte (per mostrarci i muscolacci che noi non abbiamo), ma gira al minimo sindacale delle sue potenzialità (quando vuole sa recitare).
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- Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per 20th Century Fox:
DATI TECNICI
* Formato video 2,35:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio 5.1 DTS: Italiano
5.1 DTS HD: Inglese
* Sottotitoli Italiano Inglese
* Extra Commento audio di Jason Statham e Steven Chasman
Trailer: The Transporter
Trailer: Dietro le linee nemiche
Trailer: Speed
Trailer: I Fantastici 4
Trailer: La Leggenda degli uomini straordinari
