Stupendo spionaggio d'azione, di gran lunga superiore agli altri spionaggio all'italiana diretti da De Martino o Grieco. Stupende località, non ancora contaminate dal turismo moderno, grandi attori tra i quali spiccano Daniela Bianchi (presenza fissa in questo genere) e il grande Adolfo Celi. Da riscoprire: merita sicuramente una edizione in digitale.
Un bel giorno, Alberto De Martino convinse Neil Connery, fratello di Sean - che comunque non gradì! - ad interpretare questa, in realtà godibilissima, semi-parodia del genere fantaspionistico, con un piacevole contorno d'interpreti bondiani (Adolfo Celi, Anthony Dawson, Bernard Lee, persino Lois Maxwell in un ruolo una volta tanto più sostanzioso del solito) e di belle fanciulle (fra le quali Daniela Bianchi di dalla Russia con amore e la "Gungala" Kitty Swan). Da rivalutare senz'altro, magari insieme all'analogo Se tutte le donne del mondo...
Non male come esempio di spionistico italiano, grazie anche a un cast di livello superiore alla media del genere. De Martino dimostra un estro quasi baviano nelle ambientazioni, contaminando i motivi futuristici del genere (con l'immancabile "sala comandi") e quelli mitici dei generi avventurosi "passatisti" ormai in declino (il combattimento con archi e frecce sembra una scena da peplum, o da cappa e spada). Puro artigianato, ma da godere e rispettare. Bella la canzone di Morricone-Nicolai.
MEMORABILE: Il citato combattimento con archi e balestre. La caverna sembra quella di Diabolik.
Simpatico 007 all'italiana, con il fratello di Sean Connery, Neil, nei panni di un agente segreto reclutato per forza da Bernard Lee (l'M dei primi Bond) e Lois Maxwell (l'inossidabile Miss Moneypenny, in servizio bondiano dal 1962 al 1985). L'intreccio è solo un fumettone, ma abbonda di belle ragazze, capeggiate dalla bella Daniela Bianchi e dal simpatico Adolfo Celi nel ruolo del cattivo. Colpi di scena, ingenuità, umorismo, scazzottate e sedute ipnotiche in un film d'intrattenimento degli anni '60. Neil Connery è degno di suo fratello.
MEMORABILE: La conferenza iniziale del dottor Connery.
Terribiluccio. Il problema è che, avendo varie lire in più dei coevi spionistici italici, si cerca di far qualcosa di simile ai Bond veri, rinunciando all'ironia. Si copia (la battaglia finale viene dritta dritta da quella marina di Thunderball), ma la differenza, paradossalmente, la si nota ancora di più. Ci sono pure alcune trascuratezze (l'ascensore parte prima che la Maxwell pigi il tasto...) e quelle sciocchezzuole che nel contesto dei buoni Bond funzionano. Qui proprio no: Connery pessimo, Giacobini fuori ruolo, Flori con peluria...
Più che il film mi sono rimaste impresse le musiche come la title track "Ok Connery"... Comunque buon spionistico dell'epoca con bel cast e deliziosi attori, anche se Neal Connery in effetti è un po' improponibile. Ci sono prodotti analoghi migliori come "Furia a Marrakech", ma anche questo non sfigura, dopotutto...
Film che riesce, tutto sommato, a divertire. De Martino dirige con mano sicura una storia assurda e piena di buchi; se a ciò aggiungiamo che l'interprete principale è il fratello del ben più celebre Sean (e nel film interpreta il fratello di uno 00qualcosa), che coprotagonisti sono Bernard Lee e Lois Maxwell (fissi nei film di 007 dell'epoca) e Adolfo Celi e Daniela Bianchi (interpreti entrambi in due diversi film della serie), abbiamo un quadro ben chiaro di cosa ci può offrire lo spettacolo. Concludendo: mediocre ma con un suo perché. **
Non così infame, anche se i riferimenti a Sean, seppur radi, son troppo "chic" per questo film, in quanto la leva parodistica viene abbassata troppo poco. Certo è stracult il fratello sfigato di 007 (che in doppio cortocircuito è vittima di allusioni al fratello celebre anche se non fa Bond di cognome ma Connery anche nel film). Per il resto colpisce vedere il vero cast dei Bond storici in questo eurospy; ma Bianchi a parte, Maxwell e Lee sono straniti forte. Comunque Martino ha discreta mano nel rifare gli inarrivabili originali. Canzonetta di Morricone buffa.
MEMORABILE: "Lei legge troppi romanzi di Fleming": ed è subito metacinema.
Titolo, nomi del cast e musiche non lasciano dubbi sul fatto che gli autori abbiano voluto rifarsi ai classici bondiani; ma laddove tali altisonanti modelli sono sempre più farraginosi e prolissi, questa simpatica sorta di spin-off con il fratello di Sean Connery si avvale dei pregi dell'italianità nella trama semplice, nella scioltezza del racconto e in una generale superiore inventiva ed autorionia, avvolgendo il tutto - specie le agilissime scene d'azione - in un piacevole clima da fumetto. Neil Connery volto tanto comune quanto efficace; Celi meglio ancora che in Thunderball.
MEMORABILE: Lo stratagemma di Celi alla riunione; il duello finale con l'arco.
Spionistico ad alta concentrazione fantascientifica che si pregia della presenza del nome meno conosciuto di casa Connery. Neil, indossate le vesti prima di chirurgo e poi di agente in incognito, vaga per mari e monti (letteralmente, visto l’epilogo a Courmayeur) con lo scopo di frenare gli impeti delinquenziali di quel cattivone di Adolfo Celi. Si respira a pieni polmoni aria di fumetto, le location sono molto fascinose e la ost fa buon corredo. Chi ama il genere gli dia una possibilità.
MEMORABILE: Gli spostamenti a cavallo, stante il blocco totale di ogni altro mezzo.
Alberto De Martino HA DIRETTO ANCHE...
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No, Buono. Sono stato via proprio nei giorni in cui lo programmavano e ho dimenticato di impostare la registrazione. Adesso cerco di rimediare in altro modo.
CuriositàDusso • 13/05/11 18:32 Archivista in seconda - 1926 interventi
Alberto De Martino intervistato a proposito di questo film da Nocturno dichiara: "Il produttore andò Londra da Sean Connery: "Suo fratello fa sto film, lei magari potrebbe partecipare con un cammeo...": Connery l'ha mandato affanculo (ride).
Alla fine sono riuscito a vederlo. Concordo con Buono sulla mediocrità della pellicola, però non nego che mi ha anche abbastanza divertito nella sua assudità.