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TITOLO INSERITO IL GIORNO 30/12/18 DAL BENEMERITO SCHRAMM
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Schramm 30/12/18 12:51 - 3490 commenti

I gusti di Schramm

La conversazione registrata e filodiffusa da Polanski alticcio; una finestra sul cortile sfondata a fiondate da Buttgereit; Buddy boy meshuppato Blow-up col 4-piste rotto di Wheatley. Sims-Dennett è un granfigliodi: olia/incrina ogni possibile appiglio, inquina tutte le prove del 9, fa del narrato un’oratoria del Corvo Parlante; sintetizza figure come un chimico l’LSD, riapre/azzera tutto anziché conchiudere. Un meteorite che impatta sulla ratio, una bacca squisita che ore dopo l’ingestione si rivela avvelenata, sedimentando maligna nella fase R.e.m. Tener d'occhio sto losco figuro è il minimo.

Bubobubo 15/05/19 23:50 - 1847 commenti

I gusti di Bubobubo

Per ripagare i debiti contratti nell'inutile tentativo di guarire il figlioletto e riconciliarsi con la moglie, Parker (Farris) accetta un'inconsueta offerta di lavoro: spiare, da un appartamento marcescente, la vita di una giovane sconosciuta che gli abita di fronte. Almeno, questo è quello che gli viene fatto credere... L'analogia tra cubicolo malridotto e psiche devastata è facile, ma è anche l'unica veramente comprensibile: il resto è un continuo dico-non dico che frulla nel jump scare l'autorialità di Polanski e Zulawski. Finale aperto.

Cotola 1/02/20 11:04 - 9009 commenti

I gusti di Cotola

Oggetto curioso, non facilmente identificabile (coppoliano?) nemmeno a fine visione. Si inizia a vederlo e pian piano si viene coinvolti soprattutto dalla voglia di svelare i vari misteri fin lì sciornati, nonché dove si andrà a parare. Proseguendo con la visione si capisce che al fumo non corrisponde una soddisfacente quantità di arrosto e che molti, troppi interrogativi rimarranno inevasi. Le suggestioni non mancano così come le inquietudini. Ma alla fine si resta abbastanza delusi poiché troppe sono le cose buttate lì senza dare allo spettatore la possibilità almeno di provare a capire.

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  • Discussione Cotola • 31/12/18 15:31
    Consigliere avanzato - 3842 interventi
    Se lo si trova, sarà fatto.
  • Discussione Mco • 31/12/18 16:50
    Risorse umane - 9970 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    signori, qua siamo alla stranezza fatta cinema. roba davvero tagliata così male da risultare pura. non dico niente per lasciarvi tutto il gusto e il piacere della destabilizzazione assoluta di un bad trip che non rientra mai nei ranghi. il regista è molto bravo a fartelo sembrare un epidermico e derivativo esercizio di stile, ma proprio mentre si sta per sbottare annoiati e irritatissimi, parte la sberla che ti rovescia volto e cervello. questo regista non va solo tenuto d'occhio ma anche spuntato tra quelli cui beneaugurare una lunga vita cinematografica. guardatelo senza rete, evitando di spilluccare trame e trailer.

    Leggendo la tua disamina l'acquolina è montata sovrana. Tener d'occhio il losco figuro? Sarà fatto, amico mio.
  • Discussione Daniela • 1/01/19 01:03
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    puntato da tempo, reperibilità subbata snisba
  • Discussione Schramm • 1/01/19 16:23
    Scrivano - 7694 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    puntato da tempo, reperibilità subbata snisba

    sbigottisco, e ti giro un vecchio assegno del buon brainy: non sei più er ghepardo de na vorta.

    P.S.: per dire, osserva la mail in arrivo...
    Ultima modifica: 1/01/19 16:27 da Schramm
  • Discussione Bubobubo • 15/05/19 23:53
    Archivista in seconda - 271 interventi
    Schramm, non me ne volere, ma sono rimasto un po' deluso. A tratti un po' troppo ermetico nella simbologia (e tutto sommato per niente: non è Lynch), in altri un po' troppo facilone nello svolgimento (i jump scare della seconda parte, a mio avviso, rovinano molta dell'atmosfera che il regista aveva saputo creare). E poi:

    SPOILER SPOILER SPOILER

    gli animali morti. Ma perché? Ma che c'entra? Che link c'è con quello che ci sta attorno?

    FINE SPOILER FINE SPOILER FINE SPOILER

    Buono, per carità, però mi aspettavo di più, anche dati i tuoi toni entusiastici.
    Mi piacerebbe capire più nel dettaglio cosa ti ha inchiodato alla sedia.
  • Discussione Schramm • 16/05/19 01:57
    Scrivano - 7694 interventi
    ATTENZIONE PROBABILISSIMI SPOILER

    non vedendo perché dovrei volertene (ti rimando al limerick di una certa donnina del termosifone), vado a risponderti, non so quanto precisamente dato che non ricordo più l'opera metro per metro (e a dire il vero non mi sembra di ricordare così tanta indulgenza nella scappatoia dei jump-scares ogni due per tre), e dato che le risposte al riscontro che mi chiedi potrebbero incontrollabilmente cadere a domino.

    Ti dico che all'osso (di seppia: ih!!) mi è, di base, strapiaciuta l'idea (banale, certo nemmen nuova [vedi appunto il taglia e cuci di rimandi nel commento], ma qui forsennata in un procedimento denudato e disossato fino all'invisibilità e all'imprendibilità, oltre ogni formalismo russo) di un osservatore pagato per tenere tutto sotto controllo a cui sfugge praticamente tutto, a partire dal controllo stesso: di sé, degli eventi, dei personaggi da monitorare (deve fornire dati precisi su di loro senza nulla sapere di pregresso dai committenti). Da osservatore diventa osservato, da un suo (probabile) doppio anzitutto. Poi dalle sue vittime, poi dai committenti. Fino al fronte comune di pericoli dei quali non si sa mai quale sta per prendere il sopravvento assoluto.

    E il film, per mimesi, si comporta esattamente allo stesso modo. Finge di darti tutti gli elementi incasellabili a piacere, ma poi vive di alogie, di schegge impazzite, si issa sui pezzi mancanti senza mai metterli in gioco, fa dei buchi neri un'osteoporotica struttura scheletrica, funziona grazie a interpolazioni di frammenti che fingono di ricomporsi per invece subdividersi e quindi moltiplicarsi ulteriormente e anche in finale col cazzo che si lasciano ricomporre. Autistico, aspergeriano, ebefrenico, non dà risposte (e se lo fa è per coglionare), si accontenta di quelle che riesci (se riesci) ad affardellare tu sulla (sfondata) base di indizi che non indicano, spesso falsi, truccati, dal doppio triplo quadruplo fondo, addivenendo a quei risultati che Wheatley avrebbe voluto portare a casa con kill list non riuscendoci che in insufficiente parte. Mescola la paranoia del (probabile, quasi certo. Quasi.) complotto col deragliamento psichico assoluto a tutta schizofrenia e derealizzazione, e la somma di tutto ciò sembra pure grigliata con fantasmi non solo presunti ma anche veri (altra idea non proprio freschissima, ma la cui elaborazione raggiunge qui risultati da bordoni). Haunting? Incubato? Allucinazioni? Tutto questo assieme? Di nuovo il film sbotta: vedi tu, decidi tu, fai tu per me, io non c'entro, io non sono un pedagogo, se non capisci e non ci stai problemi tuoi ma se decidi di starci, stacci. Se tutto questo può indisporre e far affacciare oltre il sospetto di un manierato e furbastro postmodernismo senz'anima né estro, probabilmente non si sbaglia del tutto, è una conclusione che stavo per abbracciare anch'io. Finché non ho capito che Sims-Dennett non scherza un cazzo e proprio per questo modo di fare, che può irritare e respingere o lasciare perplessi (e immagino che abbia raccolto più reprimende che plausi), a me ha preso per il bavero e portato in fondo all'alicesco pozzo proprio mentre mi stava partendo il seh vabbeh bonasera. A una certa l'ho detto a ogni tentativo di imbrigliamento critico e intellettivo, mandando al diavolo tutta la ratio e in ciò mettendomi in pari col protagonista (peraltro bravissimo) e mi sono ritrovato sempre più emotivamente coinvolto. Capire chi cosa quando dove come perché a quel punto non contava più, contava solo lo schlupping. Non so però se ho risposto esaurientemente..

    Due sole appendici su quanto rimostri:

    >>>(e tutto sommato per niente: non è Lynch)

    non sono del parere che chiunque giochi la carta della psiche malandata, inforchi la simbolica e azzardi lo sfondamento progressivo e irredento di senso debba necessariamente vedersela, su un piano effettivo o critico, con Lynch (che infatti, come vedi, non scomodo affatto: non ho mai pensato a lui lungo tutta la visione). Credo che dovendo abbozzare genealogie qui forse ha più voce in capitolo Polanski quando più dà di matto; un Roman che scazzotta, come scrivo nel commento, con Coppola. Certo una voce bella rauca, quasi afona se vuoi. Intendo dire che proprio perché potenzialmente si possono tirare dentro N paragoni titoli e associazion i compositive, il film mostra una sua autonomia, una sua precisa personalità.

    >>>SPOILER SPOILER SPOILER 
    gli animali morti. Ma perché? Ma che c'entra? Che link c'è con quello che ci sta attorno? 
    FINE SPOILER FINE SPOILER FINE SPOILER


    qui devo in parte capitolare, nel senso che quanto ad animali ricordo solo la ricorsiva presenza della seppia (con annesse mescite di china che mi deliziarono quanto disturbarono), e mai avrei pensato che sta bestiola potesse conturbarmi.

    Per cui potrei dirti la mia solo rivedendo il film o provando a ricordarli tramite un tuo aiutino contestualizzante...

    Di fondo dico però che secondo me la domanda che poni è applicabile a molti elementi del film, anzi da una certa in poi a ogni suo minuto. Ed è quindi tutto sommato innecessaria la risposta, ché anzi probabilmente farebbe solo danno. A me il film ha disturbato proprio perché mi ha lasciato da solo con le mie tante domande. E personalmente mi fido molto di chi mi maltratta così.
  • Discussione Bubobubo • 16/05/19 12:02
    Archivista in seconda - 271 interventi
    Schramm, ti ringrazio moltissimo del tempo che mi hai dedicato per la risposta e delle interessantissime osservazioni che hai speso a margine del film. Sempre un piacere confrontarmi con te. Ammetto che col passare del tempo sto diventando un po' "stitico" nelle valutazioni - non mi entusiasmo più come un tempo e tendo a rivedere ogni mio giudizio al ribasso. Però:

    Ti dico che all'osso (di seppia: ih!!) mi è, di base, strapiaciuta l'idea (banale, certo nemmen nuova [vedi appunto il taglia e cuci di rimandi nel commento], ma qui forsennata in un procedimento denudato e disossato fino all'invisibilità e all'imprendibilità, oltre ogni formalismo russo) di un osservatore pagato per tenere tutto sotto controllo a cui sfugge praticamente tutto, a partire dal controllo stesso: di sé, degli eventi, dei personaggi da monitorare (deve fornire dati precisi su di loro senza nulla sapere di pregresso dai committenti). Da osservatore diventa osservato, da un suo (probabile) doppio anzitutto. Poi dalle sue vittime, poi dai committenti. Fino al fronte comune di pericoli dei quali non si sa mai quale sta per prendere il sopravvento assoluto.

    Questa è una chiave di lettura assai interessante a cui, lo ammetto, non avevo pensato più di tanto. Mi ero concentrato di più sul "guardi ma non sai nemmeno tu che cosa" e mi irritava vagamente l'idea di non capire io per primo dove fosse l'inghippo - ad esempio

    SPOILER SPOILER SPOILER

    ad un certo punto, osservando quegli zoom che facevano intuire la presenza di qualcosa nel cibo e nelle bevande che il protagonista consuma nell'appartamento, mi stavo convincendo che qualcuno, o qualcosa, lo stesse in qualche modo drogando, per scopi non chiari, e che il barattolo pieno di inchiostro (?) scuro potesse essere una sorta di agente chimico per ottenebrarne e soggiogarne subdolamente la volontà. Interpretazione debole e banalotta, comunque, me ne rendo conto.

    FINE SPOILER FINE SPOILER FINE SPOILER

    Effettivamente se la vediamo come dici tu (una finestra sul cortile, ma nel cortile non c'è nulla, o almeno nulla di quello che ci aspetteremmo di trovare) la cosa, pur non avendo senso, acquista di senso.

    Mescola la paranoia del (probabile, quasi certo. Quasi.) complotto col deragliamento psichico assoluto a tutta schizofrenia e derealizzazione, e la somma di tutto ciò sembra pure grigliata con fantasmi non solo presunti ma anche veri (altra idea non proprio freschissima, ma la cui elaborazione raggiunge qui risultati da bordoni). Haunting? Incubato? Allucinazioni? Tutto questo assieme? Di nuovo il film sbotta: vedi tu, decidi tu, fai tu per me, io non c'entro, io non sono un pedagogo, se non capisci e non ci stai problemi tuoi ma se decidi di starci, stacci.

    A me questa sovrabbondanza di vicoli ciechi ha dato un po' il capogiro: tantissime interpretazioni probabili (quella complottistica del patto di sangue ereditario potrebbe essere la più probabile) ma assolutamente nessuna certa, né assolutamente verificabile. Se ci fosse stato meno rumore di fondo, qualcosa a sostegno più da una parte che dall'altra, probabilmente mi sarei trovato di più anch'io, anche se capisco (e condivido) il tuo punto di vista sulla funzione antipedagogica dell'opera.

    non sono del parere che chiunque giochi la carta della psiche malandata, inforchi la simbolica e azzardi lo sfondamento progressivo e irredento di senso debba necessariamente vedersela, su un piano effettivo o critico, con Lynch (che infatti, come vedi, non scomodo affatto: non ho mai pensato a lui lungo tutta la visione). Credo che dovendo abbozzare genealogie qui forse ha più voce in capitolo Polanski quando più dà di matto; un Roman che scazzotta, come scrivo nel commento, con Coppola. Certo una voce bella rauca, quasi afona se vuoi. Intendo dire che proprio perché potenzialmente si possono tirare dentro N paragoni titoli e associazion i compositive, il film mostra una sua autonomia, una sua precisa personalità.

    Sì, assolutamente. Intendevo infatti dire che, proprio perché il film non va a parare in nessun territorio lynchiano (anche se, naturalmente, quando uno idea un soggetto appena più complesso del normale Lynch è sempre il nume tutelare da sfoderare per primo nelle eventuali esegesi), certe oscurità potevano (e forse dovevano) essere sfrondate. Io sì, ci vedo tantissimo di Polanski, una specie di ibrido fra un Repulsion al contrario (dove l'elemento perturbante, l'invasore, è femminile anziché maschile) e The tenant (quasi mi aspettavo comparissero i geroglifici nella doccia del protagonista...). Mi ha ricordato qualcosa anche dello Zulawski di Possession, nelle atmosfere molto cupe (psichiche e fisiche) e nella sensazione di "pericolo in casa", oltre che nel frammentato finale in metro. A Coppola non avevo pensato, ma è un'altra bella suggestione.

    qui devo in parte capitolare, nel senso che quanto ad animali ricordo solo la ricorsiva presenza della seppia (con annesse mescite di china che mi deliziarono quanto disturbarono), e mai avrei pensato che sta bestiola potesse conturbarmi.

    Oltre alla seppia c'è un topo e

    SPOILER SPOILER SPOILER

    la stessa testa di animale selvatico (un cinghiale?) che compariva nelle foto del suicidio dell'omicida materiale della fidanzata di George Buchanan, il che potrebbe far pensare, come scritto sopra, alla ricorsività rituale del delitto.

    FINE SPOILER FINE SPOILER FINE SPOILER

    EDIT: mi sarebbe piaciuto capire qualcosa di più, o comunque approfondire, le sequenze oniriche in riva all'oceano, con la presenza del bimbo del protagonista. A risultato finale mi sono sembrate un po' velleitarie, dal potenziale sprecato.
    Ultima modifica: 16/05/19 12:04 da Bubobubo
  • Discussione Schramm • 16/05/19 16:14
    Scrivano - 7694 interventi
    >>>Schramm, ti ringrazio moltissimo del tempo che mi hai dedicato per la risposta e delle interessantissime osservazioni che hai speso a margine del film.

    Guarda, io ringrazio te perché mi hai spinto a ripercorrere e riprocessare un'opera cui giurai un bis ma che per vincolo contingenziale stava finendo nelle impietose secche del dimenticatoio. Quindi, oltre la captatio mnemomica (non del tutto a fuoco: purtroppo continuo a non ricordare gli animali di cui accenni, e le scene a essi correlate, anche se il ricordo di un indefinito qualcosa di verminoso è riaffiorato), sono oggi andato a frugare nel borsone dello stesso regista, che in merito alla dinamica interna dell'opera rilascia dichiarazioni interessanti alla voce “stimoli omaggi e influenze”: dice anzitutto di non aver mai visto le opere classiche di riferimento più ovvie che sgorgano analiticamente (repulsion, la conversazione, la finestra sul cortile) se non successivamente alla realizzazione del film sulla base dei raffronti avuti dagli incontri col pubblico, ed essendo egli molto giovane quanto a purezza gli si può concedere il beneficio della credulità e della sincronicità junghiana.

    A supplemento, osserva che ogni opera fruita in vita tua costituisce, che tu lo voglia o meno, inconsciamente o no, germe influenzale e retrovirus per quanto si andrà a fare e chiosa dicendo che le opere che maggiormente lo hanno suggestionato e ossessionato sono state – e alzi la mano chi l'avrebbe mai immaginato – il posto delle fragole, il ponte sul fiume kwai e kairo di kyoshi kurosawa (quest'ultima a suo dire ufficialmente omaggiata anche dallo stesso sceneggiatore, anch'esso cultore del film)!!!. Non ricordo bene il primo, non ho mai visto il secondo e quanto al terzo non mi ha proprio minimamente sfiorato (per quanto ci possa effettivamente stare: ma tutto può...) l'eco, per cui eccomi a questo punto definitivamente disarmato e in critico stato ulteriormente confusionale. Se aggiungiamo che è un fan estremo di guerre stellari e terminator 2 il busillis altro non fa che complicarsi. Gli unici appigli che potrebbero far tornare i conti portano i nomi di under the skin (ed effettivamente...) ed evolution (quest'ultimo non ancora/mai visto), ma parrebbero anch'esse visioni posteriori alla realizzazione del film. Questo per dire che credo sia proprio nel congenito e intimo carattere artistico dell'autore codificare in geroglifici alieni e non traducibili le storie, le composizioni visive (per conferme/smentite andrebbe vista anche l'opera che lo precede come quella che succederà). Il che a mio avviso, malgrado il grosso rischio di overload e fastidio che ravvisi, è non solo bello ma anche auspicabile in chiunque porti in cuore la sfinge, l'enigma, l'intarsio esploso come fattore etico dell'opera. Per meglio intenderci: di quanto sarebbe stato migliore e più pervasivo e scombussolante (e in finale, pauroso) possum se non avesse propedeuticamente fatto venire ogni nodo al pettine nei 5' finali? Per il mio sentire e intendere, ovviamente, di tantissimo...

    >>>Mi ero concentrato di più sul "guardi ma non sai nemmeno tu che cosa" e mi irritava vagamente l'idea di non capire io per primo dove fosse l'inghippo - ad esempio 

    potrei sbagliare ma credo sia esattamente quanto regista e sceneggiatore mirino a scongiurare. mi sembrano proprio sentinelle del non farti sapere. Anzi, lungi dal far capire complicano sempre più e rilanciano il proprio no alle risposte, a meno che non diventino ulteriori domande. E qui sta alla personale pazienza, all'arrendevolezza, alla predisposizione immersiva e paritetica nel/col film di ciascuno... al di là della quale, converrai che occorre essere degli artifex luciferini e molto preparati per condurre una danza simile. una danza fatta di continui sgambetti e calci negli stinchi, forse.

    >>>certe oscurità potevano (e forse dovevano) essere sfrondate.

    Non so. Potrebbe davvero guastare tutto (per dire: t'immagini il guaio se lo Zulawski che tiri giustamente in ballo – e che, come immaginerai, adoro oltre ogni follia – iniziasse a blandirti spiegando tutto?). A me piace che sfrondi a patto di potenziare i chiaroscuri, che non permetta all'osservatore (appunto) di avere il controllo, di irreggimentare tutto col raziocinio... Facessero e rischiassero tutti così, sarebbe una cuccagna.

    >>>mi sarebbe piaciuto capire qualcosa di più, o comunque approfondire, le sequenze oniriche in riva all'oceano, con la presenza del bimbo del protagonista.

    Potrebbe anche trattarsi di (falsi) ricordi: anche da qui il mio bussare alla porta di Buttgereit, ove il memento principale è appunto il mare o la sua riva. O deriva. Perché questo è observance. Un andare alla deriva. Tutto sta nell'amare il mare aperto o le boe. ;)

    Infine credo sia molto interessante apprendere che il nostro sta attualmente lavorando su un altro psychodrama con la regista di babadook. Potremmo vederne delle bellissime, o se non altro delle assai interessanti..
  • Discussione Bubobubo • 21/05/19 17:27
    Archivista in seconda - 271 interventi
    Schramm, scusami, credevo di averti già risposto e invece mi ero proprio dimenticato. Siamo più d'accordo di quanto dica il voto, comunque! Una sola rettifica a quanto già detto: non mi hanno indisposto le oscurità di trama in quanto tali (figurarsi!), ma il fatto che non ne scorgevo reali necessità narrative, mi parevano un po' fumo negli occhi, tutto qui.

    D'accordissimo sulle influenze: farsi influenzare nel proprio lavoro, anche inconsciamente, da qualcosa che si è una o più volte sentito/visto/letto/esperito in altri modi è assai frequente e porta a combinazioni anche piuttosto interessanti. Qui, più che Hitchcock o Bergman, mi sorprende Kurosawa.

    Sulla collaborazione con Jennifer Kent, l'importante è che le insegni a studiare meglio i finali. ;)
  • Discussione Schramm • 22/05/19 16:53
    Scrivano - 7694 interventi
    Bubobubo ebbe a dire:
    non mi hanno indisposto le oscurità di trama in quanto tali (figurarsi!), ma il fatto che non ne scorgevo reali necessità narrative, mi parevano un po' fumo negli occhi, tutto qui.

    un po' tutto il film lo è, ma è fumo di quello bono ;)

    Bubobubo ebbe a dire:
    Qui, più che Hitchcock o Bergman, mi sorprende Kurosawa.

    lui volendo ci può anche rientrare (il nastro rosso alla finestra, la traccia fantasma di imprecisata scaturigine); a farmi restare più di stucco che mai è il ponte sul fiume kwai! (rima rima!)

    Bubobubo ebbe a dire:
    Sulla collaborazione con Jennifer Kent, l'importante è che le insegni a studiare meglio i finali. ;)

    la miscela è potenzialmente letale. vediamo che viene fuori.