Schramm • 16/05/19 01:57
Scrivano - 7817 interventi ATTENZIONE PROBABILISSIMI SPOILER
non vedendo perché dovrei volertene (ti rimando al limerick di una certa donnina del termosifone), vado a risponderti, non so quanto precisamente dato che non ricordo più l'opera metro per metro (e a dire il vero non mi sembra di ricordare così tanta indulgenza nella scappatoia dei jump-scares ogni due per tre), e dato che le risposte al riscontro che mi chiedi potrebbero incontrollabilmente cadere a domino.
Ti dico che all'osso (di seppia: ih!!) mi è, di base, strapiaciuta l'idea (banale, certo nemmen nuova [vedi appunto il taglia e cuci di rimandi nel commento], ma qui forsennata in un procedimento denudato e disossato fino all'invisibilità e all'imprendibilità, oltre ogni formalismo russo) di un osservatore pagato per tenere tutto sotto controllo a cui sfugge praticamente tutto, a partire dal controllo stesso: di sé, degli eventi, dei personaggi da monitorare (deve fornire dati precisi su di loro senza nulla sapere di pregresso dai committenti). Da osservatore diventa osservato, da un suo (probabile) doppio anzitutto. Poi dalle sue vittime, poi dai committenti. Fino al fronte comune di pericoli dei quali non si sa mai quale sta per prendere il sopravvento assoluto.
E il film, per mimesi, si comporta esattamente allo stesso modo. Finge di darti tutti gli elementi incasellabili a piacere, ma poi vive di alogie, di schegge impazzite, si issa sui pezzi mancanti senza mai metterli in gioco, fa dei buchi neri un'osteoporotica struttura scheletrica, funziona grazie a interpolazioni di frammenti che fingono di ricomporsi per invece subdividersi e quindi moltiplicarsi ulteriormente e anche in finale col cazzo che si lasciano ricomporre. Autistico, aspergeriano, ebefrenico, non dà risposte (e se lo fa è per coglionare), si accontenta di quelle che riesci (se riesci) ad affardellare tu sulla (sfondata) base di indizi che non indicano, spesso falsi, truccati, dal doppio triplo quadruplo fondo, addivenendo a quei risultati che Wheatley avrebbe voluto portare a casa con
kill list non riuscendoci che in insufficiente parte. Mescola la paranoia del (probabile, quasi certo. Quasi.) complotto col deragliamento psichico assoluto a tutta schizofrenia e derealizzazione, e la somma di tutto ciò sembra pure grigliata con fantasmi non solo presunti ma anche veri (altra idea non proprio freschissima, ma la cui elaborazione raggiunge qui risultati da bordoni). Haunting? Incubato? Allucinazioni? Tutto questo assieme? Di nuovo il film sbotta: vedi tu, decidi tu, fai tu per me, io non c'entro, io non sono un pedagogo, se non capisci e non ci stai problemi tuoi ma se decidi di starci,
stacci. Se tutto questo può indisporre e far affacciare oltre il sospetto di un manierato e furbastro postmodernismo senz'anima né estro, probabilmente non si sbaglia del tutto, è una conclusione che stavo per abbracciare anch'io. Finché non ho capito che Sims-Dennett non scherza un cazzo e proprio per questo modo di fare, che può irritare e respingere o lasciare perplessi (e immagino che abbia raccolto più reprimende che plausi), a me ha preso per il bavero e portato in fondo all'alicesco pozzo proprio mentre mi stava partendo il
seh vabbeh bonasera. A una certa l'ho detto a ogni tentativo di imbrigliamento critico e intellettivo, mandando al diavolo tutta la ratio e in ciò mettendomi in pari col protagonista (peraltro bravissimo) e mi sono ritrovato sempre più emotivamente coinvolto. Capire chi cosa quando dove come perché a quel punto non contava più, contava solo lo schlupping. Non so però se ho risposto esaurientemente..
Due sole appendici su quanto rimostri:
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(e tutto sommato per niente: non è Lynch)
non sono del parere che chiunque giochi la carta della psiche malandata, inforchi la simbolica e azzardi lo sfondamento progressivo e irredento di senso debba necessariamente vedersela, su un piano effettivo o critico, con Lynch (che infatti, come vedi, non scomodo affatto: non ho mai pensato a lui lungo tutta la visione). Credo che dovendo abbozzare genealogie qui forse ha più voce in capitolo Polanski quando più dà di matto; un Roman che scazzotta, come scrivo nel commento, con Coppola. Certo una voce bella rauca, quasi afona se vuoi. Intendo dire che proprio perché potenzialmente si possono tirare dentro N paragoni titoli e associazion i compositive, il film mostra una sua autonomia, una sua precisa personalità.
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gli animali morti. Ma perché? Ma che c'entra? Che link c'è con quello che ci sta attorno?
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qui devo in parte capitolare, nel senso che quanto ad animali ricordo solo la ricorsiva presenza della seppia (con annesse mescite di china che mi deliziarono quanto disturbarono), e mai avrei pensato che sta bestiola potesse conturbarmi.
Per cui potrei dirti la mia solo rivedendo il film o provando a ricordarli tramite un tuo aiutino contestualizzante...
Di fondo dico però che secondo me la domanda che poni è applicabile a molti elementi del film, anzi da una certa in poi a ogni suo minuto. Ed è quindi tutto sommato innecessaria la risposta, ché anzi probabilmente farebbe solo danno. A me il film ha disturbato proprio perché mi ha lasciato da solo con le mie tante domande. E personalmente mi fido molto di chi mi maltratta così.
Schramm
Bubobubo, Cotola