Le salamandre - Film (1969)

Le salamandre
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Titolo originale: Le salamandre
Anno: 1969
Genere: drammatico (colore)
Note: Il titolo inizialmente era "C'era una bionda", poi modificato il "Le salamandre".

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 18/03/07 DAL BENEMERITO UOMOOCCHIO
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Uomoocchio 18/03/07 20:14 - 44 commenti

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L'opera prima di Cavallone è rimasta invisibile per oltre 30 anni, finché la Sala Trevi di Roma non lo ha meritoriamente programmato un anno fa. Storia d'amore saffico sullo sfondo della Tunisia, tra una modella nera e una fotografa bianca, americane, in cui si inserisce un medico francese per comporre un morboso triangolo. Il tema centrale è il colonialismo nell'accezione più ampia, la dominazione nei rapporti umani. Imperfetto e a tratti ridondante, ma di grandissima forza espressiva.

B. Legnani 16/07/09 01:40 - 5523 commenti

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Disuguale. Tecnicamente improponibile in ampie fasi, specie nella prima mezzora, quando gli attori parlano di nuca o quando non sono inquadrati (segno che si filmava già pensando che molto sarebbe stato arrangiato dopo...), riceve una spinta vigorosissima verso l'alto col lungo dialogo fra salamandra bianca e il medico, cui assiste non vista la salamandra ne(g)ra: tale lunga fase ha espressioni figlie del tempo, oramai arcaiche, ma assolutamente brillanti, tutte gustose. E in tale contesto il sarcasmo della Schurer, altrove debordante, funziona. Cavallone era un intellettuale, non un regista.

Fauno 6/08/10 16:18 - 2208 commenti

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Sconvolgente e fondamentale la scena iniziale. Il resto del film è piacevole, ma io sono abituato a ben altro da uno come Cavallone, pur non negando che sia gli scenari che la recitazione sono notevoli. Anche la grinta da parte della Schurer non manca e la presa per i fondelli della scena finale ci può stare, solo che è uno dei film più blandi del regista. Più che colonialismo, direi che sono evidenti la prevaricazione e la superiorità della razza, con la solita invidia per non avere certi attributi considerati di grande pregio insiti nella razza nera.
MEMORABILE: Il pestaggio del mendicante.

Homesick 16/08/11 09:23 - 5737 commenti

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Il triangolo “lei-lei-l’altro”, presente in pellicole coeve come Les biches e L’isola delle svedesi, è utilizzato da Cavallone alla stregua di un bisturi demistificatore per dibattere sui conflitti tra i sessi e il colonialismo dei bianchi – avvicinandosi così alle tematiche di base del nascente filone sexy-esotico – e la guerra. I verbosissimi dialoghi intellettuali accusano il peso degli anni, ma il regista si distingue già per un linguaggio cinematografico personale e bizzarro (il montaggio, i fuori campo) e termina le riprese con un coupe de théâtre inaspettato e autoironico.
MEMORABILE: I commenti sarcastici della Schurer mentre fotografa il bambino nero.

Giùan 12/07/13 06:54 - 4539 commenti

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Il primo “parto” di Cavallone incide per la “generosità” cinematografica di un autore che poi andrà rarefacendo il suo stile beccheggiando tra ascetismo e sterilità. Il film se da un lato è arruolabile nelle fila di certo cinema politico “godardiano”, dall’altra mostra una originale visceralità (meta) filmica e una matura vis polemica (al netto dei pistolotti) adatti a imbastire un discorso coerente su colonialismo e (omo)sessualità come dipendenze schiavizzanti, dalle controverse implicazioni. Carnalmente in parte il duo Schurer/Cunningham.
MEMORABILE: L’apertura col sogno di Uta; Il suicidio della fotomodella casualmente fotografato da Ursula “secondo per secondo”; Il finale “disvelatore”.

Lucius 6/08/14 19:09 - 3015 commenti

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La macchina da presa balla in più di un'inquadratura, ma questo aspetto tecnico non sminuisce il valore della sceneggiatura. Un rapporto di lavoro con risvolti sessuali tra due donne: una ricca fotografa e un'avvenente modella nera in un mènage di sesso/odio. Il film nel film, i dialoghi realistici e l'ambientazione africana segnano il brillante esordio di Cavallone, che deluderà forse le aspettative di quanti si aspettavano calde sequenze ma che troverà riscontri tra gli appassionati del genere.

Schramm 24/03/16 14:29 - 3490 commenti

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Siamo proprio sicuri che questo sia Cavallone e non un Polselli sotto mentite spoglie? A giudicare dal suo porsi/atteggiarsi adialogico, verrebbe da rispondere affermativamente: sotto il vestito di una tesi sul colonialismo (vogliamo crederci), c'è il bisbigliato e farneticante monologo del folle-fanciullo-illuminato che parla a se stesso in pieno mercato, ma con l'onnipotenza bambina di chi esclude il mercato (lo spettatore) e finanche se stesso (il cinema che deve narrare, intrattenere, essere compreso). Un film con la febbre alta, rivolto a chi la febbre la reputa categoria dello spirito.

Alexpi94 29/07/18 04:26 - 186 commenti

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Dramma-psicologico cavalloniano con al centro un (complicato) amore saffico tra una bianca fotografa americana (dell'Ohio) e una fotomodella di colore (mentalmente complessata). Il risultato è in parte dignitoso: alcuni dialoghi sono azzeccati, la vicenda dell'ex fotomodella (con scatti annessi) suscita interesse e alcune scene (amorose o meno) con protagoniste le due salamandre risultano piacevoli. Peccato per il ritmo (un po') fiacco e per la regia (non proprio ottima). Comunque superiore a molti film del regista.
MEMORABILE: La psicologia dei protagonisti; Il sogno della Cunningham; Il botta e risposta tra la Schurer e il medico; Il finale.

Il Dandi 9/10/20 14:22 - 1917 commenti

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Primo film di uno dei registi più controversi del cinema italiano, girato in Tunisia con mezzi di fortuna (in 16mm) e attrici (allora) sconosciute operanti a titolo gratuito, si presenta difatti come un'opera improvvisata (in senso pienamente godardiano) di un regista che invece non lo è affatto; tanto che se nella prima parte si stenta a capire dove si va a parare nella seconda sono proprio i dialoghi a divenire uno dei maggiori punti di forza. Cavallone era in anticipo sui tempi e i suoi personaggi lo sono con lui.
MEMORABILE: Tutto il confronto pre-finale tra la fotografa e il medico ubriaco.

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  • Discussione Fauno • 26/03/16 13:30
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    A detta della stragrande maggioranza è il migliore, ma certi registi son troppo fuori dalle righe e meriterebbero comunque una visione. Blow Job ad esempio aspetta sempre la versione completa, ma anche così tagliato meriterebbe.
  • Discussione Herrkinski • 26/03/16 16:05
    Consigliere avanzato - 2630 interventi
    Sono un fan di Cavallone da quando ho visto alcuni dei suoi film ai tempi delle collane VHS Shendene e della LF. Premettendo che devo rivedere sia questo che Zelda, il mio must rimane Blue Movie, seguito a ruota da Spell. Blow Job è interessante ma come dice Fauno andrebbe visto nella versione integrale, sempre ammesso che ne esista una. Afrika e Dal nostro inviato a Copenaghen sono entrambi bei lavori, preferisco il secondo. Quickly è forse l'unico che esula dal suo stile e non m'ha entusiasmato particolarmente. Baby Sitter è un porno piuttosto strambo, se non ricordo male c'era di mezzo anche un nano haha. Peccato sia morto nel momento in cui - pare - stesse lavorando a un nuovo film chiamato Internet Story. Si attende il momento cruciale in cui si troverà il girato del mitologico Maldoror...
  • Discussione Schramm • 26/03/16 16:34
    Scrivano - 7694 interventi
    Herrkinski ebbe a dire:
    Baby Sitter è un porno piuttosto strambo

    oltreché irrecuperabile...

    Herrkinski ebbe a dire:
    Si attende il momento cruciale in cui si troverà il girato del mitologico Maldoror... ...ma noi non ci saremo, no, non ci saremo...
  • Discussione Herrkinski • 26/03/16 16:48
    Consigliere avanzato - 2630 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    Herrkinski ebbe a dire:
    Baby Sitter è un porno piuttosto strambo

    oltreché irrecuperabile...


    Controllo, ma dovrei averlo.
  • Discussione Buiomega71 • 26/03/16 17:00
    Consigliere - 25934 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    oltreché irrecuperabile...

    Non poi del tutto vero. A parte la vhs della AD era uscito il dvd della BL Comm (label italica e "cialtrona" di film hard). Terrificante riversamento da vhs con cover pornazza improponibile (tanto che ho dovuto farne una farlocca io da talmente era impresentabile,con foto hard esplicite su retrocover prese da qualche pornazzo)

    Ma il filmaccio aveva qualcosa tra il bizzarro e l'imbarazzante nemmeno malaccio...
    Ultima modifica: 26/03/16 17:04 da Buiomega71
  • Discussione Schramm • 26/03/16 17:03
    Scrivano - 7694 interventi
    tra l'altro sbaglio o non è nemmeno l'unico hard a sua pseudonimata firma?

    babysitter mi capitò di vederlo recensito in più di un sito/blog horror, per cui provai a cercarlo per valutare fino a che punto l'horror prevalesse sull'hard o viceversa, ma per i canali del tuttoesubito non l'ho proprio trovato...
  • Discussione Buiomega71 • 26/03/16 17:05
    Consigliere - 25934 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    tra l'altro sbaglio o non è nemmeno l'unico hard a sua pseudonimata firma?

    babysitter mi capitò di vederlo recensito in più di un sito/blog horror, per cui provai a cercarlo per valutare fino a che punto l'horror prevalesse sull'hard o viceversa, ma per i canali del tuttoesubito non l'ho proprio trovato...


    Ci sarebbe pure Pat, una donna particolare, che non ho mai agguantato causa la vhs rarissima (e soprattutto carissima)

    Babysitter
    ha poco horror a dire il vero, ma un'accozzaglia squallidissima e zozzissima di bizzarrie e perversioni in chiave pornazza (con stò nano terribile, inquietante e ridicolo che sevizia la babysitter pure con i giocattoli-in una scena che se non la vedi non ci credi e che se non fosse improbabile, mi sà che si e visto pure il Makajevev di Montenegro Tango)
    Ultima modifica: 26/03/16 17:10 da Buiomega71
  • Discussione Herrkinski • 26/03/16 17:55
    Consigliere avanzato - 2630 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Schramm ebbe a dire:
    tra l'altro sbaglio o non è nemmeno l'unico hard a sua pseudonimata firma?

    babysitter mi capitò di vederlo recensito in più di un sito/blog horror, per cui provai a cercarlo per valutare fino a che punto l'horror prevalesse sull'hard o viceversa, ma per i canali del tuttoesubito non l'ho proprio trovato...


    Ci sarebbe pure Pat, una donna particolare, che non ho mai agguantato causa la vhs rarissima (e soprattutto carissima)

    Babysitter
    ha poco horror a dire il vero, ma un'accozzaglia squallidissima e zozzissima di bizzarrie e perversioni in chiave pornazza (con stò nano terribile, inquietante e ridicolo che sevizia la babysitter pure con i giocattoli-in una scena che se non la vedi non ci credi e che se non fosse improbabile, mi sà che si e visto pure il Makajevev di Montenegro Tango)

    Pat una donna particolare l'ho visto, viaggia sui binari di Baby Sitter e c'è pure nuovamente il nano, probabilmente saranno stati girati back-to-back.
    Nella breve disamina di Cavallone ho scordato I padroni del mondo, tra cannibal e pellicciotto-movie, sicuramente meritevole di una visione.
  • Discussione B. Legnani • 26/03/16 19:47
    Pianificazione e progetti - 14946 interventi
    Herrkinski ebbe a dire:
    Blow Job è interessante...

    E' recitato in maniera terribile...
  • Discussione Herrkinski • 26/03/16 20:56
    Consigliere avanzato - 2630 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Herrkinski ebbe a dire:
    Blow Job è interessante...

    E' recitato in maniera terribile...

    Come più o meno tutti i suoi film, anche a causa di doppiaggi approssimativi.