Serena Grandi è una moglie insoddisfatta che si concede ad amanti occasionali per sfuggire alla monotonia della vita coniugale. Storiellina esile confezionata su misura per le gustose esibizioni della protagonista. Involontariamente umoristico il finale (i coniugi ritrovano un equilibrio quando fanno l'amore per procreare e non per esclusivo piacere).
Galeotto fu Tinto (Brass, ça va sans dire) che tramite Miranda lanciò nell'Olimpo delle sexy-star la procace Serena Grandi. Pur essendo dietro la M.d.P. un autore come Schivazappa (da ricordare non foss'altro per il discreto Femina ridens) questa volta il film appare monotono e ritmicamente ingessato. Causa principale, al di là dell'abbondanza toracica della protagonista, appare una trama scontata tutta avvicendata sulle "scopate" di una moglie novella, scopertasi dopo le nozze essere ninfomane. Simona (la Grandi) rappresenterebbe una tipologia di donna emancipata, ma psicologicamente perdente.
Boiata erotica senza capo né coda. Schivazappa, autore del pessimo Incontro e del validissimo Femina ridens, confeziona questo pacco malfatto. La trama è quanto di più banale e preconfezionato possa esserci: la solita coppia borghese, i soliti "problemi"... Sul cast e le musiche meglio stendere un velo pietoso. Squallido a dir poco.
Se si deve valutare l'impianto completo siamo lontani anni luce da quello di un film discreto. Eppure il regista, complice anche una Grandi al top, sa cogliere in alcune scene l'essenza più pura del migliore erotismo italiano e di maniera. Fatto di vedo e non vedo e di situazioni più che di immagini forti e dirette care al Maestro Brass. L'ho trovato molto più "eccitante" di alcuni porno. Ovviamente questione di gusto. Dò tre pallini per un giusto compromesso. Due alla valutazione nel complesso ma quattro all'erotismo della sceneggiatura.
Non si può parlare di bel film, ma guardando esclusivamente il versante "erotico" la Grandi si presta molto (in tutti i sensi) e riesce a renderlo interessante. Quel senso di disibinizione al quale la protagonista non può rinunciare mi sembra ben interpretato dalla Serenona dei tempi d'oro, coadiuvata da giunoniche forme ormai divenute ricordi da anni del Drive In. Scarsa l'interpretazione dei co-protagonisti. La trama è banale, praticamente inutile.
A metà film il marito coglie la Serenona in flagrante adulterio con un amante occasionale e a quel punto ci si chiede cosa possa succedere oltre. Purtroppo il peggio deve ancora venire e tocca sorbirsi quaranta interminabili minuti di insopportabili manfrine prima che la coppia si riappacifichi. Difficile riconoscere l'autore di Femina ridens in questo scarso pseudo erotico pensato con il solo e unico scopo di mettere in bella mostra le grazie della reginetta del porno soft ottantiano e in cui tutto - dialoghi, recitazione e fotografia - è all'insegna della sciatteria.
MEMORABILE: Il cameo dell'ex pugile Tiberio Mitri.
Piero Schivazappa HA DIRETTO ANCHE...
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La vhs edita dalla Titanus in mio possesso dura esattamente 1h, 29m e 36s, quindi, immagino, lo stesso master del dvd Mustang
Ergo dovrebbe essere la copia che non reintegra i tagli di censura approntati all'epoca prima dell'uscita nelle sale.
Ne dovrebbero far fede le frasi pronunciate dall'automobilista che abborda la Grandi credendola una prostituta, modificate come richiesta dalla commisione di censura , rispetto a quelle più colorite e volgari originarie (trascritte sui verbali).
Buio ho Rivisto il film, la scena di cui parli io ce l'ho al minuto 1,03,45 l'aumobilista in romanesco cerca di abordare la Grandi appunto credendola una prostituta (che poi alla fin fine è quasi quello che è;) Il dialogo è questo: Quanto voi 50? famo 60 va, e si me fai un extra te ne do 100! ma che fai non rispondi ? A forza di fa marchette che sei diventata muta? Adesso te la faccio aprii io quella bocca! ma vaff.
Buio ho Rivisto il film, la scena di cui parli io ce l'ho al minuto 1,03,45 l'aumobilista in romanesco cerca di abordare la Grandi appunto credendola una prostituta (che poi alla fin fine è quasi quello che è;) Il dialogo è questo: Quanto voi 50? famo 60 va, e si me fai un extra te ne do 100! ma che fai non rispondi ? A forza di fa marchette che sei diventata muta? Adesso te la faccio aprii io quella bocca! ma vaff.
E' il dialogo che hanno modificato su sollecitazione della censura dell'epoca. Lo stesso che è presente nella vhs della Titanus (e immagino anche sul dvd Mustang).
Quello primigenio era molto più colorito e volgare. Puoi trovare le frasi incriminate (eliminate) sulla scheda del film di Italiataglia.