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Tutti i commenti e le recensioni di La magnifica preda

TITOLO INSERITO IL GIORNO 14/06/09 DAL BENEMERITO GIACOMOVIE
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Giacomovie 14/06/09 13:16 - 1411 commenti

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Film d’atmosfera western che scorre dinamico. L’attrazione principale è la magnifica Monroe, per lei questo è uno dei film-icona della sua mitica ma anche troppo mitizzata femminilità. Dichiarò di non amare questo film, ma la sua prova è positiva ed offre anche dell’intrattenimento musicale con un paio di canzoni. Ma con lei non si esaurisce lo spettacolo visivo, le riprese fatte con un bel cinemascope esaltano i paesaggi e le belle ultime scene in zattera sul fiume. Regge ancora i segni del tempo ma gli avrebbe giovato una trama più ricca. ***

Saintgifts 26/07/09 17:50 - 4098 commenti

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Scenari stupendi e un fiume protagonista e metafora della vita. Il film tocca diversi tasti: avventura, amore, lealtà, coraggio, esperienze che fanno crescere, tutto per portare a un finale che già si sospetta fin dall'inizio. Marilyn è brava e canta bene la bella canzone che è anche il vero titolo del film. Buone trovate, come le rosse scarpette che si salvano da tutte le vicissitudini sul fiume per essere abbandonate alla fine sulla strada a significare l'inizio di una nuova vita. A parte alcune lentezze e alcune frettolosità, un buon film.

Homesick 1/04/13 17:24 - 5737 commenti

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Il periglioso viaggio lungo il «fiume del non ritorno» segna la maturazione interiore di un uomo, una donna e un bambino in un film d’avventura semplice ed essenziale, che passa in rassegna le costanti del western (l’oro, la terra, i cavalli, gli indiani ostili, i rancori, la vendetta) con un forte senso delle passioni umane e del paesaggio in Cinemascope. Mitchum ripete con successo il rude dal cuor gentile, mentre la Monroe, senza nascondere il proprio sex appeal in numeri di canto e danza (il brutto titolo italiano è pensato apposta per lei) offre una delle sue migliori prove drammatiche.
MEMORABILE: L’imboscata degli indiani e l’attraversamento del fiume.

Jdelarge 11/11/13 10:33 - 1000 commenti

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Preminger dà vita a un film che gira attorno alla spropositata bellezza di Marilyn Monroe ma che, così facendo, depotenzia completamente il resto della pellicola. La storia, seppur basilare, avrebbe potuto dire molto di più e neanche Mitchum (autore di prove ben superiori a questa) riesce a elevare il livello del film. Sicuramente la fotografia, con l'aiuto di un buon Technicolor, è di qualità eccelsa, ma non basta per salvare un film che risulta noioso dall'inizio alla fine. Da guardare una volta, ma non di più.

Mickes2 8/12/13 19:36 - 1672 commenti

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Titolo italiano fuori centro per questo western avventuroso che contando genere preso in causa e capacità dell’autore si può considerare solo discreto. Un altro “standard” in cui piacevolmente convivono integrità morale, orgoglio e coraggio nel porre prima di ogni cosa i propri ideali. Il tutto miscelato col sano umorismo di un Mitchum gigante-buono, una Monroe bellissima e seducente e una composizione visiva ampia e suggestiva. Questa volta il “fiume del non ritorno” sancisce una grande ritorno, una presa di coscienza urgente e necessaria.

Deepred89 12/12/13 13:29 - 3869 commenti

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Classicone western-avventuroso spassoso sia per meriti effettivi (bella fotografia, un certo ingegno nella costruzione delle inquadrature) sia per gli svariati elementi tra il datato e l'involontariamente parodistico. Mitchum più sfatto e sonnambolico che mai, la Monroe (la migliore del cast, senza dubbio) che affronta boschi sperduti e fiumi "senza ritorno" con vestitini e jeans attillati. E poi: indiani da barzelletta, trasparenti ovunque, finalino all'acqua di rose e tanti altri simpatici dettagli. Ci si diverte.
MEMORABILE: Mitchum, per quanto costantemente catatonico, prima quasi stupra la Monroe, poi dopo un paio di inquadrature già sta combattendo contro un leone.

Rambo90 21/02/16 23:11 - 8004 commenti

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Film di avventure dall'impianto classico, senza nessuna vera sorpresa ma un bel ritmo e la salda regia di Preminger che sa tenere bene d'occhio i personaggi senza renderli piatti. Mitchum e la Monroe sono una coppia strana ma funzionano insieme, anche grazie al contesto e al "terzo incomodo" (il bambino). Affascinanti paesaggi, finale scontato ma necessario.

Daniela 13/04/17 17:46 - 13279 commenti

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Mitchum, rude vedovo coltivatore con figlioletto, salva la vita ad una coppia in zattera e dato che il salvato è un mascalzone e la salvata Marilyn, si può immaginare come vada a finire... Western reso atipico dalla presenza di Monroe che, pur impegnandosi, risulta incongrua: troppo bella ed elegante per il saloon di un villaggio di rozzi cercatori d'oro, troppo moderna e spigliata in blue jeans attillati nelle scene di ambientazione fluviale. La regia di Preminger e i magnifichi scenari garantiscono comunque la spettacolarità del film, riscattandone in parte gli aspetti deboli.
MEMORABILE: Il tentativo di stupro, interrotto da un puma: inspiegabile alla luce della pacatezza del personaggio interpretato da Mitchum

Lou 21/04/17 00:58 - 1145 commenti

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Un western particolare, soprattutto per la presenza di Marilyn, che diventa inevitabilmente l'elemento di richiamo. La sua avvenenza viene esibita anche a sproposito rispetto al contesto rude e alle vicende drammatiche descritte. Divenute ovviamente cult le scene in cui la diva canta e si muove in modo provocante. Anche nei momenti più intimi Marilyn regala scene gustose, a partire da quella in cui Mitchum la massaggia vigorosamente per scaldarla dopo averla salvata dalla furia del fiume. Gradevole, nel complesso.

Il ferrini 12/02/23 22:39 - 2686 commenti

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Western solo per ambientazione, il film rivela la sua prevedibile conclusione già dopo pochi minuti; tuttavia si fa guardare, sia per la splendida ambientazione (canadese) che per la bravura degli attori, bambino compreso. Mitchum ha uno scatto incomprensibile di violenza verso Marilyn che lascia basiti, anche perché il suo personaggio è molto elegante, per il resto un classico triangolo. Elegantissima la Monroe, forse anche troppo visti i luoghi e i tempi.

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Kami 10/02/24 15:15 - 105 commenti

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L'unico western diretto da Otto Preminger non delude; peccato solo per il brutto titolo italiano. È stato girato in Canada: il fiume, i boschi, i monti sono bellissimi; non per questo la recitazione delude, dato che Mitchum offre forse una delle sue interpretazioni migliori, come pure Marilyn Monroe, la cui dolcezza traspare soprattutto quando canta al bambino "Down in the Meadow". Film semplice nella trama e senza molte pretese, di piacevole visione.

Caesars 23/12/24 15:01 - 3987 commenti

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La trama non è particolarmente interessante o innovativa, ma la pellicola si guarda con un certo piacere sia per le buone interpretazioni (bravo Mitchum, bellissima e brava la Monroe, non male anche il giovanissimo Rettig), sia per una regia (cui pare abbia contribuito Negulesco) piuttosto dinamica. Un western che di west ha giusto l'ambientazione e poco più (anche i pellerossa si vedono poco), ma comunque gustoso. Da notare che la Monroe ha troppe parentesi musicali, che rallentano notevolmente il ritmo.

Js 17/03/25 15:51 - 26 commenti

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Ben fatto e divertente film di fuga e di peripezie con sequenze di alta raffinatezza pittorica. Gli stereotipi western sono al servizio dell'avventura e del percorso di (ri) costruzione dei legami familiari. Verrebbe da definirla una storia "on the boat"! Ha ragione chi dice che Marilyn (meravigliosamente inzuppata sulle rapide un anno dopo Niagara) è troppo bella e moderna, vestita troppo bene, che canta troppo. Troppo tutto. Ed è vero! Ma nel Duemila tutto ciò che resta del film forse è proprio lei, la sua presenza, il suo modo di muoversi, la sua voce, in una parola la sua aura.
MEMORABILE: I pesci cotti al fuoco dentro una palla di fango; L'inevitabile calesse finale.
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