La leggenda del re pescatore - Film (1991)

La leggenda del re pescatore
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The fisher king
Anno: 1991
Genere: commedia (colore)
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Magnetti 8/05/07 14:59 - 1103 commenti

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Posso subito dire che il film mi è piaciuto molto. L'arrogante dj all'ultimo grido che pontifica alla radio è sommerso dai sensi di colpa... Robin Williams, la cui moglie è vittima delle suddette pontificazioni, diventa barbone per l'incapacità di affrontare il lutto. Il tutto sullo sfondo di una New York inedita: dai bassifondi ai grattacieli passando anche per luoghi mitologici (nell'immaginazione, si intende). E' una immersione (triste e allegra allo stesso tempo) a lieto fine (se fosse sempre così) nella pazzia dell'uomo, quale ne sia la causa.

Fabbiu 19/10/07 17:49 - 2149 commenti

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Godibile il personaggio di Jack. Da premiare sicuramente il modo in cui la commedia spazia da momenti divertenti ad altri melodrammatici, in un forte mix di violenza, drammaticità e fantasia. Ma il tutto procede prendendo strade troppo semplici e prevedibili, con momenti d'amore un po' inutili ad altri che vorrebbero far ridere e non ci riescono. E R. Williams non mi piace in questo ruolo, è troppo sbilanciato, troppo rumoroso... L'innamoramento con la Plummer (Lydia) è solo un caos di versi spesso irritanti. Sono rimasto un po' deluso da Gilliam.

Galbo 21/10/07 18:23 - 12411 commenti

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Uno dei film più ispirati del talentuoso regista Terry Gilliam. Parte da una buona sceneggiatura che fa incontrare due personaggi soli: dall'incontro deriva una storia di amicizia ma che parla sopratutto d'amore e nella quale dramma e commedia risultano abilmente mescolati ed in cui il contributo del regista è tutto nel tocco di fantasia e sguardo visionario con il quale riesce a legare il tutto. Ottimo e ben assortito il duo di interpreti Robin Williams e Jeff Bridges.

Enrikoses 29/03/08 22:08 - 39 commenti

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Incantevole favola metropolitana in cui vengono affrontati i temi dell'indifferenza e dell'arroganza mediatica (poco passa tra l'essere considerato un re e poi massa senza valore). Lo speaker radiofonico Jack Lucas pensa di essere "arrivato", ma dovrà fare i conti con la propria superbia e superficialità. È un grandissimo Jeff Bridges e un altrettanto bravo Williams. Da vedere.

Renato 1/12/09 12:58 - 1648 commenti

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Uno dei miei Gilliam preferiti, se non il migliore in assoluto. Riesce a non essere mai banale, ed i quattro protagonisti sono praticamente perfetti, anche se forse il migliore è Michael Jeter nel suo incredibile numero musicale davanti ad un'esterrefatta Amanda Plummer. Anche visivamente paga decisamente il biglietto, sebbene non siano presenti certi eccessi visivi che caratterizzeranno alcuni dei film successivi del regista.

Hackett 21/05/10 07:51 - 1868 commenti

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Gilliam resta con i piedi per terra più del solito e confeziona uno dei suoi più poetici e gradevoli film. La fantasia trova sempre il modo di liberarsi e lo fa per mano di un dj in cerca di redenzione ed un barbone piegato alla pazzia da una terribile tragedia. I toni della narrazione sanno essere leggeri e drammatici, divertenti e commoventi. Una pregevole favola da non perdere.

Rambo90 3/12/10 16:48 - 7707 commenti

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Favola contagiosa che mi ha trasmesso molta allegria una volta arrivata ai titoli di coda. Gilliam usa il suo stile visionario e una storia insolita per parlare di amore e di amicizia, senza mai scadere nel patetico o nel dramma, ma sempre mantenendo una vena leggera e divertente. La coppia Bridges/Williams è perfetta e mi stupisce che non sia stata usata per altre pellicole, entrambi bravissimi e dotati di un'umanità immensa che traspare dalla loro recitazione perfetta. Bella la colonna sonora (il pezzo di Ray Charles su tutti) e i dialoghi.
MEMORABILE: La dichiarazione d'amore di Robin Williams.

Luchi78 16/08/11 15:52 - 1521 commenti

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Una bella favola metropolitana, con il giusto sfavillio di luci in contrasto con l'oscurità della grande metropoli ben inquadrata nella fotografia di Roger Pratt e una notevole interpretazione di Robin Williams, ben coadiuvato da Jeff Bridges. Gilliam sincronizza il tutto rendendo attuale la leggenda del re pescatore, in un misto tra fantasia (o meglio follia) e realtà drammatiche come il dolore, la separazione e la solitudine. È vero che il film risulta intriso di sentimentalismo, ma se trattato così, ben venga.

Pigro 25/09/12 08:54 - 9698 commenti

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Un musical senza musical. Non solo il ricorrente brano di Sinatra o l'accenno a Ethel Merman sono una spia, ma l’intera storia (il barbone in cerca del Graal che coinvolge l’ex radiodivo) e il modo di raccontarla, come una favola sentimentale infarcita di miriabilia visive e personaggi sopra le righe, pure con sottofondo da buonismo anni 50 (gli homeless tanto simpatici), tutto rimanda a un piano trasognato e hollywoodiano di lettura, sia pure aggiornato e contaminato, con tanto di morale dichiarata: amor vincit omnia. Commedia sopravvalutata.

Buiomega71 6/10/12 11:09 - 2923 commenti

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Il cinema di Gilliam è sempre stato per me ridondante e difficile da seguire. Questo ne rappresenta l'apoteosi. Gilliam ci mette dentro: inserti musical, dramma, commedia, fantasy, surreale, grottesco, la sua fissa per il sacro Graal, un Robin Williams ai limiti del sopportabile e costantemente sopra le righe. Sopravvalutato, a volte caricato fino all'eccesso, indeciso su che strada e genere prendere. Alcuni scorci visionari sono bellissimi, ma il pachidermico racconto gira su se stesso, producendo noia e poca partecipazione emotiva. Stralunato.
MEMORABILE: Le apparizioni del cavaliere nel bel mezzo della metropoli; Bridges alla ricerca del Sacro Graal; Williams che sembra uscito dai Banditi del tempo!

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Redeyes 27/09/13 18:57 - 2453 commenti

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Un Gilliam che par tradire il proprio genio, sacrificato all'altare della sdolcinata commedia; eppure, in tutto questo, instilla una buona dose di sogno. La pellicola è decisamente gradevole, pur con i limiti del genere e cioè il lieto fine, i baci e le carezze; ma vuoi per un limitatamente istrionico Williams nella seconda parte, vuoi per un Bridges in forma, non si ha quel senso di zucchero sulle papille. Alcuni momenti erano evitabili, altri stiracchiati; altri ancora però gradevoli, come la dichiarazione d'amore di Williams. Gran bella comemdia.

Deepred89 25/12/13 12:49 - 3718 commenti

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Bellissima, toccante storia d'amore, d'amicizia, di esaltazione del bizzarro e del diverso. Gilliam non perde la sua vena visionaria tra grandangoli e visioni allucinate (di cui alcune, eccessive, forse l'unico neo del film) ma allo stesso tempo imbastisce una storia stralunata ed emozionante, che non teme i sentimentalismi e ostenta un ottimismo benefico e contagioso degno de La vita è meravigliosa (film con il quale The Fisher King condivide svariati elementi). Cast ottimo, con la coppia "normale" una spanna sopra quella "bizzarra".

Paulaster 28/10/14 10:06 - 4449 commenti

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Gilliam utilizza New York ma sembra stia su un palco a Broadway. Inizia drammatico, poi vira nel teatrale fantastico; seconda parte come commedia brillante (il siparietto di Jeter e la serata con la Plummer sono spassosi) e romantica. Conclusione che andava sforbiciata e imbarazzo in stile alleniano. Parecchie idee registiche specie in avvio, qualche pausa a tratti, comunque un intrattenimento non banale in una metropoli a uso e consumo di convenzioni sociali. Come interpretazioni le donne danno solidità all'enfasi maschile.

Alex1988 15/03/15 19:14 - 728 commenti

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Grande mescola di generi cinematografici, questa di Gilliam, dal surreale, al grottesco, al fumettistico e al fantasy. Storia di un'amicizia molto particolare tra un deejay (Bridges) e un barbone (Williams). Film forse un po' sopravvalutato (Leone d'argento a Venezia), ha un soggetto abbastanza interessante ma una sceneggiatura tirata un po' per le lunghe.

Ryo 4/01/16 00:58 - 2169 commenti

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Stupefacente il cast: oltre ai consolidati Robin Williams e Jeff Bridges ho apprezzato veramente le parti, non facili, interpretate dalla Ruehl e dalla Plummer. Molto profonda la sceneggiatura - ricca di sfaccettature e intermezzi memorabili - per la sensibilità del tema affrontato con ammirevole cura. Scorci di fantasy visionario davvero accattivante.
MEMORABILE: Il flashback dell'omicidio; La montatura in videoteca per far fidanzare i due; Il recupero del "graal".

Minitina80 26/05/18 09:50 - 2990 commenti

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Gilliam non è un regista ordinario da cui è lecito aspettarsi qualcosa di prevedibile, almeno per quel che riguarda la forma. Non mancano delle idee interessanti e più di qualche sequenza è in grado di lasciare il ricordo di sé. Non dà punti di riferimento e spazia in lungo e in largo disorientando spesso lo spettatore, ma senza sbagliare ogni volta in cui decide cambiare stile. Purtroppo risente delle due ore abbondanti di durata e del troppo tempo concesso alla storiella d’amore tra Williams e un’antipaticissima Plummer.

Lou 5/10/18 17:28 - 1123 commenti

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Il visionario e debordante Terry Gilliam realizza un'opera affascinante e sorprendente. Tra riferimenti mitologici e fantasie oniriche, l'incontro nei sottofondi di New York tra un conduttore radiofonico in crisi e un clochard ex professore di storia medioevale diventa l'occasione per un viaggio folle e poetico che coinvolge lo spettatore in un'avventura bizzarra, di cui si faticano a comprendere i contorni. Strepitosa prestazione del cast.

Rocchiola 20/06/19 08:28 - 972 commenti

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Elogio della pazzia quale antidoto al disagio esistenziale. Sembra una commedia di Frank Capra girata da Orson Welles dopo aver visto i film di Fellini e Woody Allen. Leggende medioevali, serial killer, barboni poetici, yuppismo rampante... C’è davvero un po' di tutto in questa fantasiosa radiografia della società americana di fine anni 80. Gilliam come al solito esagera ma firma una delle sue opere migliori, una moderna fiaba metropolitana che diverte e commuove ed è anche un sentito omaggio alla grande mela: “I love New York in June”.
MEMORABILE: Il cantante di cabaret senzatetto; "Hai mai la sensazione che ti stiano punendo per i tuoi peccati?"; Il furto della coppa che simboleggia il Graal.

Noodles 16/05/20 18:48 - 2250 commenti

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Un film splendido, forse il suo migliore, di Terry Gilliam, che stavolta inserisce la sua vena surreale nei punti giusti senza farsi prendere la mano e crea una storia bella e commovente, con diversi utili insegnamenti. Veramente degno di nota il cast: eccellenti non solo i quattro protagonisti ma anche Mercedes Ruehl (Oscar per lei), che riesce a ergersi sopra i due mostri sacri Williams-Bridges. Qualche momenti mieloso evitabile e il finale troppo svelto sono difetti che non rovinano l'insieme.

Enzus79 3/08/20 11:08 - 2917 commenti

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Un dj aiuta un ex professore diventato barbone a cercare il Santo Graal. Pellicola a tratti esilarante nella quale il solito tocco visionario di Terry Gilliam si fa sentire. Non siamo di fronte alla solita commedia condita da melassa e banalità; è invece un film intelligente che sa come intrattenere lo spettatore. Robin Williams in una delle sue migliori interpretazioni.

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Jena 24/03/24 20:43 - 1563 commenti

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Probabilmente il film in cui Gilliam tiene più a freno la sua sfrenata visionarietà e il suo anarchismo narrativo (che comunque qua e là prorompe). Dà spazio ai rapporti sentimentali tra i protagonisti (con la Ruehl mattatrice, anche se oggi violerebbe il politically correct). Jeff Bridges dà prova ancora una volta di essere attore grandissimo, Williams troppo sopra righe, straordinario Jeter come drag queen baffuta e pelata. Rimane il tema gilliamesco del singolo che trova nella fantasia fuga dall'oppressione dello spietato mondo moderno. Tirato un po' troppo per le lunghe.
MEMORABILE: Bridges dj sbruffone; Il cavaliere rosso che perseguita Williams; La canzone dedica di Jeter in autoreggenti; Il ballo nel salone della stazione.
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  • Discussione Pigro • 26/09/12 09:08
    Consigliere - 1663 interventi
    Zender, nel cast aggiungerei Tom Waits (n.c.). Fa la parte di un barbone su una sedia a rotelle, che disquisisce profondamente con Jeff Bridges alla stazione centrale di New York.
  • Discussione Zender • 26/09/12 16:47
    Capo scrivano - 47869 interventi
    Giusto, l'ho aggiunto.
  • Curiosità Redeyes • 27/09/13 16:13
    Formatore stagisti - 953 interventi
    Autocitazione di Gilliam: al video spot, nell'ufficio dove sta Jack Lucas (Jeff Bridges), tre anni dopo l'istigata strage, campeggia la locandina di Brazil.

  • Homevideo Silverstar • 6/10/13 14:40
    Galoppino - 48 interventi
    Dati DvD Columbia Tristar:
    Runtime: 2h 12' 02'';
    Lingua:inglese,francese,tedesco,italiano,spagnolo,russo,ungherese;
    Sottotitoli:inglese,francese,tedesco,italiano,spagnolo,
    olandese,arabo,bulgaro,croato,ceco,
    danese,finlandese,greco,
    ebraico,hindi,ungherese,
    islandese,norvegese,polacco,portoghese,
    russo,svedese,turco;
    Suddivisione capitoli DvD: 28
    Extra:
    Trailer Vari:1) Jakob il bugiardo {in inglese},2) Jumanji {in imglese},3) L'amore ha due facce {in inglese},4) Starman {in inglese};
    ----ATTENZIONE!!----
    Nel retrocover dell'Amaray del DvD nei contenuti extra sono menzionati: 1) dietro le quinte,2) filmografia cast;
    ma di questi extra nel dvd NON C'E' Traccia!!
    Dati Tecnici DvD:
    DvD9;
    Video: 16:9 Colore; formato 1.85:1 Anamorfico; bitrate 7.11 Mbps;
    Comparto Video ottimo
    Audio: ita dolby digital ac-3/2,eng dolby digital ac-3/2,fra dolby digital ac-3/2,de dolby digital ac-3/2,es dolby digital ac-3/2,ru dolby digital ac-3/2,hu dolby digital ac-3/2;
    Frequenza Campionamento 48Khz; Bitrate 192Kbps; Canale: Stereo; Comparto Audio ottimo;
    ---
    Concludendo:
    Ottimo DvD nel complesso...a parte gli extra che si riducono a dei trailer in lingua inglese {davvero deludente in questo contesto}.
    Ultima modifica: 6/10/13 18:59 da Silverstar
  • Homevideo Zender • 6/10/13 17:19
    Capo scrivano - 47869 interventi
    Slverstar, puoi per cortesia mettere le voci non in colonna? Sarebbe più ordinato.
  • Homevideo Silverstar • 6/10/13 19:02
    Galoppino - 48 interventi
    @ Zender:
    Corretto il formato "impostazione pagina",se ci dovessero essere ulteriori problemi,a disposizione..cordiali saluti.
  • Homevideo Zender • 7/10/13 10:27
    Capo scrivano - 47869 interventi
    Sì, va benissimo. Ti chiederei solo di mettere come sempre uno spazio dopo la virgola.
  • Homevideo Rocchiola • 20/06/19 08:58
    Call center Davinotti - 1260 interventi
    Nel frattempo grazie alla benemerita iniziativa del solito DVD-Store.it è uscito anche in Bluray con audio italiano edizione del 25° anniversario marchiato Sony/Universal. L'immagine è davvero ottima, pulita e ben dettagliata. Audio italiano un DTS HD master stereo surround di buon livello pulito e mediamente potente. Rispetto al datato DVD Columbia un bel salto in avanti. Speriamo in altre iniziative DVD-Store. Su Amazon è ancora disponibile ma in un numero limitato di copie.
    Ultima modifica: 25/06/19 09:58 da Rocchiola
  • Discussione Raremirko • 26/12/21 17:01
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Film con attori molto in forma (e, mea culpa, ho scoperto solo ieri che Amanda Plummer fosse in realtà la figlia di Christopher!!!), notevole in duetto Williams-Bridges, solite ottimo stile di Gilliam tutto incentrato sulla visionarietà ed il film, a mio avviso, si colloca a metà tra i film eccellenti dell'artista (tipo Brazil) e quelli solo discreti (tipo Time bandits).
    Un film molto buono e favolistico, come nella miglior tradizione di Gilliam.