Misconosciuto gialletto a tinte gotiche (pieno nel cast di pseudonimi) che, nonostante il titolo, si sposta subito da Londra (vista giusto in qualche foto...) al villaggio vicino di Bradford dove si svolge la vicenda (chiaramente siamo nel Lazio). Uscito pochissimo nell'agosto 64 e oggi datato (specie per le uccisioni fuori campo), ma meglio del previsto visto il regista. Buone le musiche di De Masi, affascinante il bianco e nero. Immancabile lo spiegone finale.
Giallo gotico piccolo piccolo ma tutt'altro che indegno, in grado di creare una certa atmosfera sfruttando il pochissimo disponibile (un paio di boschi e casette). Cast (che spazia tra l'inespressivo e il teatraleggiante) tutto sommato ben gestito, OST non disprezzabile, ma sceneggiatura che dopo un discreto inizio soffre di una parte centrale dispersiva e di un segmento conclusivo inutilmente convulso (con tanto di delirante spiegone su fermoimmagine). Da citare l'imitazione (folte sopracciglia e basettoni compresi) del Karloff "jena".
Poco idoneo il titolo, in quanto con la iena il film ha a che fare indirettamente e gli eventi si svolgono in un minuscolo villaggio nei dintorni di Londra o nella magione del medico protagonista; non è un limite, perché sono le molteplici relazioni amorose segrete e i tentativi di adescamento a rallentare il ritmo. Alla fine infatti il film ha un'impennata e sfido chiunque a sospettare il colpevole e ancor più a immaginare quali erano i suoi fini. La spiegazione data dal rinvenimento di un diario è per me una trovata geniale che ci sta a pennello.
MEMORABILE: Il ritrovamento del corpo della ragazzina.
L'assassino... non è il maggiordomo! Che dire di quest'ennesimo gotico all'italiana in cui una storia d'amore tra giovani ne inquina le falde rendendolo a tratti risibile? La storia di due serial killer si attorciglia attorno al solito castello polveroso e gli omicidi si susseguono "stanchi" verso un finale in cui i dubbi sull'assassino sono tanti, a meno di andare per esclusione...
Piccolo giallo gotico di minima circolazione, palesemente girato con due lire ma non del tutto disprezzabile tenendo conto della povertà dei mezzi a disposizione. La variante rispetto alla consueta figura del "mad doctor" ha una sua originalità e il cupo b/n, unito a una discreta colonna sonora, riesce a creare una certa tensione. Prima regia di Mangini, autore di altri film marginali e dimenticati, si avvale della presenza di qualche caratterista come Pigozzi e Dottesio e di una manciata di sconosciuti coperti da intraducibili pseudonimi.
MEMORABILE: Lo spiegone finale con il ritrovamento del diario del dottore.
Un delirante diario spiegherà tutto, nel finale, dopo dieci o quindici minuti assai trafelati nei quali l'assassino si scapriccia - nella confusione generale. Giallo gotico improbabile ma non da buttare, fitto di tresche amorose da melodramma di serie... Z? Qualche buon momento appare, tra boschi oscuri e ambigua dimora; personaggi ambivalenti nello stereotipo; vaghe reminiscenze o suggestioni da Jekyll e Hyde? Forse, chissà. Una sorta di romanzo d'appendice in formato mini (se si tiene conto dello spazio dato alle brame e agli intrallazzi erotici si poteva dilatare all'infinito).
Curioso film con il quale in Italia si imitano i "crimi" tedeschi ispirati ai romanzi di Edgar Wallace. I mezzi sono pochi, le interpretazioni potrebbero essere migliori (ma Luciano Pigozzi riesce sempre a fare la sua buona figura), tuttavia la storia è talmente delirante (compresa la soluzione finale) da risultare interessante. L'ennesima conferma che, quando c'è qualche idea, i soldi non sono indispensabili.
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DiscussioneZender • 8/05/16 17:45 Capo scrivano - 47869 interventi
Buio, però in homevideo si segnala il film corretto, non l'omonimo. Lascerò qui la comunicazione, ma non andrebbe comunque messo, se non è in database.
Zender ebbe a dire: Buio, però in homevideo si segnala il film corretto, non l'omonimo. Lascerò qui la comunicazione, ma non andrebbe comunque messo, se non è in database.
E comunque un film raro e a qualcuno potrebbe interessare (anche per l'ottimo lavoro che stà facendo la neonata Penny Video)
Capisco che non e quello di Mangini, ma non sapevo come segnalarlo
Il film del 1964 sarà proiettato al Cinema Trevi di Roma venerdì 9 settembre, alle ore 17. A seguire ci saranno La lama nel corpo (1966) e Alla ricerca del piacere (1972).