In the market - Film (2009)

In the market
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MMJ Davinotti jr
Anno: 2009
Genere: horror (colore)
Note: Aka "Notte al supermercato - In the market".
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Ci si chiede come certi film riescano ad avere una distribuzione nei cinema. Perché, al di là di qualche discreto effetto speciale griffato Stivaletti e una colonna sonora a tratti degna di miglior sorte, qui c'è da capire se chi l'ha diretto ci fa o ci è (e senza voler offendere nessuno, si capisce, augurando anzi tutto il meglio agl iinteressati per il futuro). Non può essere solo una questione di budget se si pretende di far credere di stare in Texas e poi dentro al market che dà il titolo al film non si legge una scritta (grande o piccola) che non sia in italiano! Non può essere che certi dialoghi tra ragazzi risultino a tal punto impacciati,...Leggi tutto maldestri e vuoti senza che gli autori se ne rendano conto. I primi venti minuti sono un tale coagulo di frasi qualsiasi recitate a ruota libera (e aggravate dall'interpretazione di un cast diciamo... poco dotato) da farci dubitare di essere al cinema e non a casa di un amico che ha provato a girare un corto in famiglia. Le risate sono garantite, ma come ben si capisce questo dovrebbe essere un horror. Il sonoro e le musiche tentano in ogni modo di alzare la tensione, ma la verità è che di fronte alle terribili disgrazie predette da una cartomante improvvisata che sembra uscita da qualche tv locale (le manca solo il numero in sovrimpressione) o all'attacco di ridicoli gangster on the road mascherati come si rifiuterebbero persino i bambini a carnevale siamo alla desolazione, all'amatoriale girato in velocità per dare poi sfogo allo psicopatico di turno, nello specifico un macellaio filosofo (antropologo, precisa lui) a cui manca qualche rotella, pronto ad azionare la giostra torture-porn sulla quale evidentemente si basa il film (anche a pensarci un mese non si riesce proprio a immaginare qualche altro motivo d'esistere, per quest'avventura da Grandi Magazzini splatter). Così i nostri tre eroi (un ragazzo e due amiche) decidono di nascondersi nei bagni della Conad... ooops, del City Market, per rubare nottetempo un po' di provviste. Ma non hanno previsto che lì alla Conad (e chiamiamola così andiamo, è scritto ovunque) si aggira il suddetto macellaio logorroico che prima ti sfinisce con tirate terrificanti sul significato dell'uomo sulla terra quindi - ma sempre troppo tardi - si trasforma in Hannibal Lecter delle baracche e vaneggia di quant'è tenera la carne umana brandendo gli attrezzi d'ordinanza. Le vittime gridano, ansimano, non sanno come si recita decentemente nemmeno la parte del disgraziato legato alla sedia e... beh, finiscono un po' a tocchetti, come prevedibile. Il nostro macellaio intanto non li lascia in pace nemmeno un secondo: si prende la scena, azzarda tic e smorfie, di nuovo straparla. D'altra parte, dal momento che pare l'unico a recitare degnamente, è anche giusto che sia così. Sì, un po' di sangue c'è, qualche interiora pigia e pigia alla fine schizza fuori, ma a guardar IN THE MARKET qui si finisce col dover rivalutare qualsiasi horror in tema. Se non si rischiasse il processo per direttissima verrebbe voglia di citare Romero e Hooper; il punto è che dopo i titoli di coda vi troverete a cercare nervosamente intorno a voi qualsiasi i-roba in grado di filmare sognando legittimamente di alzare un Oscar.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/10/10 DAL BENEMERITO PUPPIGALLO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 6/08/11
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Puppigallo 31/07/11 13:07 - 5296 commenti

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La crisi economica colpisce tutti, anche i macellai; e allora che fare? Bisogna arrangiarsi. I primi 55 minuti di questa pellicola sono tremendi, con attori non attori, dialoghi ultrapietosi, inutilità assortite e audio-omaggi a Tarantino e i Coen, che spero non vedano mai questo film. Almeno, se si riesce a resistere, ci verrà proposto lo psicopatico più artificioso, ultrasopra le righe, demente e logorroico (una quindicina di minuti di predica alla vittima) che si sia mai visto. Detto ciò, resta comunque un filmaccio senza un minimo di originalità.
MEMORABILE: La ragazza smembrata sul tavolo; Il pazzo: "I vivi si aggirano derubando i vivi dell'essere vivi"...eh beh...; L'aeroplanino con carne umana "Aaam!".

Iochisono 21/08/11 23:02 - 133 commenti

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Che dei ragazzi alla prima esperienza col formato lungometraggio (girato in video) possano realizzare un prodotto carente di standard professionale ci può stare, anzi... è quasi la prassi. Diciamo che le passioni evidenti che traspaiono in maniera didascalica si possono perdonare. Che tale prodotto venga proiettato in sala al prezzo di un film di produzione standard è invece alquanto opinabile e finisce per far male ai residui di speranza del cinema di genere italiano.

Markus 6/08/11 12:39 - 3695 commenti

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Sconclusionata messa in scena “horror” fregiata solo dagli effetti speciali dell’illustre Stivaletti (che ci riporta al cinema del terrore italico dei "bei tempi" e di ben altra fattura, ma tant’è). Prendi tre ragazzi-attori che definire alle "prime armi" è un eufemismo, una sceneggiatura davvero ai minimi termini, dialoghi ridicoli e infine spacciare l’Italia per gli Usa (errore che si doveva evitare) e il filmino per gli amici è fatto, solo che qualcuno ha avuto l’impudenza di distribuirlo al cinema. Il limite di budget è evidente.

Beyond87 9/08/11 13:58 - 34 commenti

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Buoni i presupposti, ma la conseguente realizzazione sottrae qualunque potenzialità al soggetto. Vien da chiedersi come mai le tante sbadataggini recitative e narrative non siano state minimamente corrette dagli autori. Le torture arrivano solo verso la fine e per il resto il film si riduce ad un logorroico road movie emulo dell'estetica tarantiniana; ce n'era davvero bisogno? Più originalità, più immediatezza, meno lungaggini e attori preparati avrebbero senza dubbio giovato di netto al risultato finale.

Herrkinski 15/08/11 02:02 - 8151 commenti

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Obbrobrio di rara inettitudine, diretto coi piedi e interpretato peggio. Dico subito che il mezzo pallino va esclusivamente agli SPFX del buon Stivaletti, che purtroppo possiamo ammirare solo nell'ulima mezz'ora; prima c'è il vuoto pneumatico, tra dialoghi dementi (con pretese di metacinema, pft!) e flebili omaggi a Tarantino. Non si capisce poi perché si voglia ambientare il film negli USA ma non si faccia alcun tentativo di mascherare le location italiane, evidentissime sia in esterni che in interni. L'horror italiano è caduto assai in basso.
MEMORABILE: Il killer, le cui smorfie ricordano il Paolo Bitta di "Camera Cafè"; la mano nel tritacarne (LOL!).

Lattepiù 16/08/11 16:16 - 208 commenti

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Tre giovani, un ragazzo e due ragazze, spensieratamente in viaggio, prima vengono rapinati, poi si rintanano in un market per la notte e cadono dalla padella nella brace. Partendo da un soggetto a potenziale rischio deja-vu e con un budget che dir risicato è un eufemismo, Lombardi riesce a confezionare un prodotto con una sua identità ben precisa. Un cannibal-movie filosofico, con un immenso Ottaviano Blitch, macellaio-killer laureato in antropologia, che si produce in monologhi deliziosamente deliranti.

Cotola 17/08/11 23:56 - 9082 commenti

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Horrorino italiano di rara pochezza. I primi 20-30 minuti sono da filmino amatoriale scolastico. Succede poco o nulla e si ricordano solo degli allucinanti dialoghi, alcuni dei quali si rifanno al cinema di genere. Poi c’è una rapina che non c’entra nulla col resto. Infine si arriva finalmente nel supermercato: luogo pericoloso si sa. E, infatti, cosa va a capitare ai nostri “amici”? Ma certo, si imbattono in un pericoloso macellaio filosofo che sfinisce la pazienza dello spettatore con terribili tirate antropologiche. Attori pessimi; si salvano solo gli fx di Stivaletti.

Zodiac98 17/09/11 14:34 - 1 commenti

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Budget effimero? Se, come ho letto in un sito, il film è costato 20.000 euro, sarebbero così pochi? Considerando che c'è gente che con meno riesce ad ottenere di più, direi di no. Non si può dare la colpa al budget se la storia è scritta male, se gli attori sono dei dilettanti e se si avvertono continui strattoni e passi falsi. Inoltre, perché mandarlo al cinema? Boh. Preciso, questo film è assai brutto e avrei detto lo stesso anche se fosse giunto da noi da qualunque altra parte del mondo...
MEMORABILE: Il monologo tirato per quasi 15 minuti di Blitch...

Kekkomereq 29/10/11 19:17 - 358 commenti

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Tre ragazzi dopo esser stati rapinati si rifugiano in un market. Si accorgeranno presto di essere in balia di un assassino. Non riesco a capire come mai i film girati per il mercato dell'Home Video vengano distribuiti al cinema. E naturale che poi che ci si accanisca verso di loro in maniera maggiore. Questo B-movie che omaggia Quentin Tarantino ed Eli Roth annoia e a stento si arriva fino alla fine. Goffo e malrecitato, "In The Market" è un'occasione sprecata per il ritorno del cinema di genere in Italia.
MEMORABILE: Il discorso iniziale sulle uova.

Myvincent 21/12/11 09:04 - 3759 commenti

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Storia di un folle macellaio di un supermarket nelle cui grinfie finiscono tre ragazzi in vacanza "on the road". Texas in terra toscana per una produzione stra-low cost scarsa in tutto, specie nelle idee. Gli attori sono improvvisati (macellaio a parte), ma non se la cavano poi tanto male. La lezione di Alfred Hitchcock qui non è servita a nulla...

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Disorder 30/03/12 16:24 - 1416 commenti

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Spero sia andata così: un gruppo di amici decide, per puro piacere personale - e con mezzi artigianali - di girare un film. Questo poi viene, per una serie di circostanze fortuite, prodotto e divulgato al pubblico. Un po' come per Vito Colomba ai tempi di Quattro carogne a Malopasso. Perchè semplicemente non si può credere che una roba del genere sia stata fatta seriamente: scopiazzature puerili, recitazione incredibile e il solito fastidioso citazionismo cool (Tarantino e i Coen) buttato lì a casaccio. Semplicemente questo non è fare cinema.
MEMORABILE: Il monologo sulle uova; Gli sproloqui del macellaio; L'ambientazione italo-texana (nomi e targhe straniere, scritte giganti in italiano dappertutto).

Werebadger 21/06/12 13:16 - 270 commenti

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Brutto, anche se comunque in giro c'è di peggio e Lombardi a tratti sembra saperci fare, almeno in alcune (rare) scelte tecniche. Salvabili solo l'ambientazione del market (simile a quelle dei primi due Saw) gli FSX del sempre ottimo Stivaletti e la passabile prova di Blitch (assai superiore a quella del resto del cast) che nei panni del sanguinario, colto e schizofrenico villain (nelle movenze e nella tendenza a giustificare quello che fa rimanda non poco al Joker di Ledger) malgrado tutto si rivela un cattivo abbastanza interessante.
MEMORABILE: Adam il macellaio strappa un pezzo di gamba a una delle ragazze e lo fa mangiare al suo amico.

Fabbiu 11/10/12 12:12 - 2151 commenti

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Chiara la natura indipendente del prodotto, ma non ha scusanti; persino i dialoghi (troppi, decisamente troppi) contano diversi errori grammaticali. Un cannibale filosofo (inutile tentativo per dare carattere a un personaggio, comunque quello meglio interpretato) incontra tre malcapitati chiusi in un market italianissimo (non credeva fossero tre) e si dà da fare. Per raccontare tutto ciò passano un'ora e mezzo di lungaggini e inutilità senza sosta; il regista "gioca" con le citazioni pulp, ma non me mette a segno neanche una.
MEMORABILE: La donna delle pulizie sta per entrare in bagno dove i nostri si sono nascosti. Quando mette la mano - tremante - sulla maniglia, ha un ripensamento.

Redeyes 11/03/13 11:58 - 2454 commenti

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A volte puoi sperare che superati i primi improponibili 20 minuti qualcosa migliori. Ma qui ci sono solo un tizio che sembra uscito da un B-movie anni 70 su piazza san Babila, due gnocche e nulla più. Notevole l'ambientazione aretina, dà cornice a questa pellicola con asupici statunitensi. Sinceramente resto sbalordito dalla pochezza dei dialoghi, più che dalla qualità delle riprese, che avrei accettato. Notevolmente brutto!

Mickes2 22/08/13 17:40 - 1670 commenti

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I primi 50’ fanno venir voglia di schiacciare stop sul player, ammorbato com’è il film da citazionismo infantile appiccicato alla peggio, attori pessimi, doppiaggio inscatolato e una regia stile filmino del matrimonio. Ma giunto lo snodo principale l’attenzione, seppur flebile, si ridesta. Un Leatherface virato in sadic-philosophicalface (un bravo Blitch), perché sempre di macellaio si tratta e la crisi economica porta alle estreme conseguenze, tutto fa “carne”. Ma gli spunti scenici sono pochi e tolto il mestiere di Stivaletti rimane un filmaccio.

Undying 27/04/14 21:56 - 3807 commenti

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I referenti vengono citati sin dall'inizio, Hostel su tutti. E In the market si muove su quella linea - senza brillare per originalità - con una prima parte stile road movie e scanzonata destinata poi a cedere il passo a un secondo tempo dominato dagli effetti speciali di Stivaletti. E qui sono dolori allo stomaco, perché la regia è di valido effetto e pure gli attori italiani (una volta tanto) riescono a condividere le loro ansie. Su tutto la verosimiglianza dello splatter e la crudeltà di una storia che non ha limiti e - per questo - fa paura.
MEMORABILE: La mano "macinata"...

Fintocolto 20/12/15 21:56 - 19 commenti

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Sono convinto di una cosa: che, seppur nel modo peggiore, il regista e la sua crew abbiano centrato l'obiettivo di far parlare di sé. In the Market è un autentico "scult" fatto di incompetenza e citazionismo infantile, il risultato dilettantesco di velleità cinematografiche giovanili, troppo giovanili. Manca di tutto. Verosimilmente, si contende con Il bosco di Marfori il titolo di peggior film horror italiano finito in sala. Anche solo per questo, verrà ricordato. Capolavoro dell'anticinema.

Siska80 11/05/21 22:06 - 3848 commenti

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Adatto per una serata all'insegna della risata, fa tornare alla mente certe goliardate tra amici che decidono di improvvisarsi attori e diffondere in rete il frutto delle loro idee neanche troppo logiche: sì, perché ai protagonisti basta chiudersi in un bagno per evitare la sorveglianza e rimanere nel market a far razzia! A salvare il tutto dallo sfacelo totale ci pensano però le stomachevoli scene di tortura e i relativi effetti speciali di Stivaletti, oltre a un finale realistico che fa venir voglia di diventare vegani. Incredibile che un film simile sia uscito al cinema.
MEMORABILE: I brividi di paura della cartomante; Il rapinatore che cita il Buddha; I tic del macellaio.

Magerehein 8/02/22 11:46 - 1008 commenti

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Maldestra imitazione di atmosfere USA (i nomi anglofoni, la Wrangler targata USA, il discount mascherato...) in un contesto palesemente italiano (la cabina Telecom). I tre protagonisti fra limiti intrinseci e povertà di sceneggiatura sono fastidiosi, e per almeno 45 minuti non accade nulla di interessante; ma anche quando compare il cattivo (un bravo Blitch calato in un ruolo esageratamente sfaccettato e filosofico), si preferisce farlo parlare troppo piuttosto che agire subito (il suo monologo è peraltro copiato da un racconto di Baricco). Decisamente approssimativo.
MEMORABILE: La rapina, più comica che tragica; Il macellaio punisce il tentativo di fuga del protagonista.
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  • Discussione Zender • 9/08/11 14:03
    Capo scrivano - 47890 interventi
    Eh sì, grosse vaccate all'orizzonte :) Welcome back Didda.
  • Discussione Didda23 • 19/08/11 13:36
    Compilatore d’emergenza - 5796 interventi
    Caro Cotola!Noto con ammirazione che non ti sei perso questo grandissimo "capolavoro"...
  • Discussione Cotola • 19/08/11 13:50
    Consigliere avanzato - 3848 interventi
    Sono sincero: pur sapendo di andare incontro a
    probabile vaccata, ero già curioso per conto mio di vederlo. Poi le vostre recensioni sono state la spinta in più.
  • Discussione Capannelle • 19/08/11 13:57
    Scrivano - 3545 interventi
    Visto il crescente interesse, il Maestro dovrebbe inaugurare il genere "vaccata" dove il voto e' inversamente proporzionale.
    Ultima modifica: 30/04/24 08:03 da Zender
  • Discussione Didda23 • 19/08/11 14:33
    Compilatore d’emergenza - 5796 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    Visto il crescente interesse, il Maestro dovrebbe inaugurare il genere "vaccata" dove il voto e' inversamente proporzionale.
     
    Genere trasversale costituito da film palesemente nati come vaccate e non da quelli nati come seri e poi ridotti al rango di vaccat

    Ciao Capannelle!
    Nessuno è così pazzo da voler fare un film trash di proposito..
    Tutti i prodotti hanno un minimo di ambizione.
    Ultima modifica: 30/04/24 08:03 da Zender
  • Discussione Capannelle • 19/08/11 14:55
    Scrivano - 3545 interventi
    No se arruoli Vitaliano rinunci in partenza a qualsiasi ambizione.. e anche questo film a giudicare dai commenti e' "nato col marchio".
    Ultima modifica: 30/04/24 08:03 da Zender
  • Homevideo Mco • 27/01/13 23:47
    Risorse umane - 9970 interventi
    In DVD e Blu-Ray per la Whiterose Pictures dal 18 Dicembre 2012.
  • Homevideo Buiomega71 • 28/01/13 00:40
    Consigliere - 26074 interventi
    Da quanto leggo, però, il dvd non sarà commercializzato sul normale circuito, ma solo se richiesto alla casa distributrice del dvd!
  • Homevideo Undying • 27/04/14 22:01
    Risorse umane - 7574 interventi
    Blu ray targato Whiterose Pictures strepitoso per qualità audio (italiano dolby 5.1) e video (widescreen 2.35:1) che pure presenta un discreto vano extra offrendo:

    - Making of
    - Scene eliminate
    - Trailer
    - Backstage
    - GTO - In the market (videoclip)
    - Photogallery cast e film

    Durata della versione: 1.29.12
    Ultima modifica: 27/04/14 22:01 da Undying
  • Curiosità Magerehein • 15/10/22 18:13
    Call center Davinotti - 73 interventi
    Il lungo monologo con cui Adam il macellaio si presenta al protagonista non è originale, bensì un riadattamento con lievi modifiche (e qualche taglio) di parte del romanzo "Oceano mare" di Alessandro Baricco, precisamente dalla sezione intitolata "Nel ventre del mare".

    Fonte qui